Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Elezioni. Pecoraro: Cdl perde dal Nord al Sud ed è sempre più in minoranza
- Governo. Boco: Cdl sfiora senso ridicolo
- Governo. Pecoraro: accanimento terapeutico su esecutivo moribondo
- Governo. Cento: Berlusconi forza la Costituzione
- Caccia. Pecoraro: scandaloso procedere in piena crisi
- Caccia. Zanella: ritirare testo Onnis
- Calipari. Cento: governo garantisca inchiesta magistrati italiani
- Scuola. Verdi aderiscono a manifestazione di mercoledì
- Pesticidi. De Petris: subito bonifica Valle Sacco
- Difesa. Bulgarelli: da nuovo Codice censura a informazione
- Ponte Messina. Donati: difficoltà ciclopiche, sospendere gara
- Ponte Messina. Ecologisti: progetto lacunoso, lo prova rinvio
Econews dalle agenzie estere:
- Exceptional whale fossil found in Egyptian desert (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30437/story.htm
- Oceans getting louder; effects unclear (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7554
Elezioni. Pecoraro: Cdl perde dal Nord al Sud ed è sempre più in minoranza
E il cappotto, un 12 a 2 chiarissimo che dimostra come la Cdl sia ormai 
sempre più minoranza, al Nord come al Sud del Paese. Le regionali in 
Basilicata ed i ballottaggi confermano che gli italiani hanno ormai 
sfiduciato il centrodestra. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi 
Alfonso Pecoraro Scanio. Anche questultima tornata elettorale - afferma 
Pecoraro - conferma il trend sempre più positivo dellunione, che accresce 
dappertutto i propri consensi. Un segnale forte da parte dei cittadini che 
dimostra come la Cdl sia sempre meno credibile agli occhi dei cittadini.
Governo. Boco: Cdl sfiora senso ridicolo
Mescolano le carte, ma il mazzo è sempre lo stesso. Così, mentre il centro 
sinistra continua a raccogliere consensi in tutto il Paese, la Cdl sfiora 
il senso del ridicolo chiudendo una crisi lampo con una gigantesca 
retromarcia". Lo afferma il capogruppo dei verdi al Senato Stefano Boco. 
"Vogliono far credere che sia tutto a posto e che il Paese e l'economia 
italiana ora possono dormire sonni tranquilli. Ma non é così. Ci aspetterà 
- aggiunge - un ultimo anno di legislatura difficile e soprattutto 
preoccupante. Un Paese che attende grandi risposte dovrà solo augurarsi 
l'arrivo delle elezioni, l'unica cosa in grado di dare un pò di respiro e 
speranza ai cittadini. Infatti, le elezioni saranno l'unica liberazione da 
questi signori. Avevano promesso una grande svolta e invece hanno offerto 
il solito spettacolo che si regge su ricatti incrociati e su piccoli e 
miseri interessi di parte. I cittadini italiani, - conclude - anche oggi, 
hanno bocciato questo Governo e la Cdl continua a guardare altrove". (Ansa)
Governo. Pecoraro: accanimento terapeutico su esecutivo moribondo
Dopo giorni di penoso ed irresponsabile teatrino Berlusconi non trova il 
coraggio di dimettersi. Continua laccanimento terapeutico su un Governo 
moribondo. Il premier ha un atteggiamento irresponsabile che è un vero e 
proprio insulto al voto popolare. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi 
Alfonso Pecoraro Scanio. Siamo di fronte - continua Pecoraro - ad una 
gravissima deriva personalistica ed autoritaria che viola ogni prassi 
costituzionale. Berlusconi è stato praticamente costretto a recarsi in 
Parlamento per riferire su una crisi permanente che ha paralizzato il 
Paese. Lattuale capo del Governo - conclude il leader del Sole che Ride 
- non ha avuto né la serietà né il coraggio di dimettersi, nemmeno dopo 
aver preso atto del definitivo sfaldamento di una coalizione che da tempo 
non è più maggioranza nel paese, come ha dimostrato abbondantemente la 
sonora batosta delle regionali.
Governo. Cento: Berlusconi forza la Costituzione
La decisione annunciata dal presidente del Consiglio di non dimettersi è 
forzatura del dettato costituzionale che rende inaccettabile la situazione 
politica di fronte alla crisi di tutte le componenti della maggioranza di 
centro destra. Lo dice il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento, secondo il 
quale le regole della democrazia parlamentare non sono un optional ma un 
vincolo formale che non può essere aggirato.
Caccia. Pecoraro: scandaloso procedere in piena crisi
Discutere sulla modifica della legge 157 sulla caccia mentre il Governo è 
in piena crisi è stato un atto scandaloso ed assurdo. Lo ha dichiarato il 
Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. LUnione - continua Pecoraro 
- non è intervenuta per protesta, ma latteggiamento della Cdl dimostra 
lirresponsabilità del centrodestra e la determinazione della lobby delle 
doppiette nel modificare la legge sulla caccia ed aprire ad una 
deregulation selvaggia che avrebbe effetti catastrofici per lambiente e la 
fauna selvatica. I Verdi  conclude il leader del Sole che Ride- 
continueranno ad opporsi, se necessario fino al referendum, ad un testo di 
legge che estende la stagione venatoria, che aumenta il numero delle specie 
cacciabili, che depenalizza la caccia di frodo ed il bracconaggio. Un testo 
estremista che rompe lequilibrio della 157 e che aumenta il rischio 
destinzione per tantissime specie.
Caccia. Zanella: ritirare testo Onnis
E davvero insopportabile che il progetto di cancellazione della normativa 
sulla caccia vada avanti in piena crisi di Governo: la maggioranza abbia la 
decenza di ritirarlo. Luana Zanella, deputata Verde, sostiene che "la 
discussione sul testo Onnis, quello che prevede la liberalizzazione della 
caccia, prevista oggi alla Camera, dovrebbe essere sospesa e quel testo, su 
cui pendono oltre 1000 emendamenti delle opposizioni e i pareri negativi di 
molte commissioni parlamentari, rispedito al mittente. Ricordo che tutte le 
associazioni ambientaliste e buona parte di quelle venatorie sono 
fermamente contrarie ad un progetto di legge che nasce solo dagli appetiti 
elettorali della maggioranza. Il fatto che oggi la Camera sia impegnata a 
discutere quel testo è una vera e propria offesa al buon senso e alle 
ragioni espresse contro quelle norme anche dal mondo scientifico.
Calipari. Cento: governo garantisca inchiesta magistrati italiani
Il Governo deve garantire il lavoro degli inquirenti italiani anche 
rivedendo le regole della commissiome mista italo-americana che fino ad ora 
ha impedito altre inchieste indipendenti. Paolo Cento, vicepresidente 
della commissione Giustizia della Camera, interviene dopo lintervento del 
capo della procura di Roma che denuncia gli ostacoli alle indagini sulla 
morte di Nicola Calipari e sottolinea: lamministrazione statunitense ha 
preteso che nessuna indagine potesse essere condotta mentre è in corso il 
lavoro della commisione mista, il cui esito è già ampiamente noto. Fino ad 
oggi gli inquirenti italiani non hanno potuto neanche mettere piede a 
Bagdad perché gli è stato negato il visto né, tantomeno, visionare lauto 
su cui viaggiavano Nicola Calipali, Giuliana Sgrena e il loro autista. E 
evidente che il Governo ha il dovere di garantire il lavoro della 
magistratura italiana che fino ad oggi si è trovata di fronte solo ostacoli 
così come ha il dovere di informare il Parlamento sui risvolti preoccupanti 
di questa vicenda che rischia di essere chiusa con lassoluzione dei 
soldati che spararono e con una offesa alla memoria del funzionario della 
nostra intelligence".
Scuola. Verdi aderiscono a manifestazione di mercoledì
I Verdi aderiscono alla manifestazione di mercoledì prossimo in difesa 
della scuola pubblica in Veneto. Luana Zanella, parlamentare del 'Sole che 
ride', esprime solidarietà al personale docente e non, "bersaglio dei tagli 
delle politiche avanzate dal minsitro Moratti. I Verdi parteciperanno alle 
iniziative organizzate dai sindacati il prossimo mercoledì, spiega Zanella, 
invitando i propri iscritti e simpatizzanti a scendere in piazza a fianco 
dei lavoratori della scuola che difendono non solo il proprio posto di 
lavoro ma anche il diritto di tutti ad una istruzione pubblica e 
qualificata, vero obiettivo delle strategie di tagli del Governo Berlusconi".
Pesticidi. De Petris: subito bonifica Valle Sacco
La Provincia di Roma ha attivato un'unita' di crisi in seguito al 
ritrovamento di sostanze tossiche nel latte prodotto dagli allevamenti 
della Valle del Sacco, a sud di Roma, intorno ai centri di Segni e 
Gavignano. Adesso i ministri competenti attivino subito provvedimenti 
straordinari per bonificare le aree interessate". E' la richiesta avanzata 
dalla senatrice dei Verdi Loredana De Petris, assessore all'agricoltura 
della Provincia di Roma, in un'interrogazione ai ministri dell'ambiente e 
dell'agricoltura. "Alcune tracce del beta-esaclorocicloesano, la molecola 
presente in un pesticida proibito dal 2000, sono state trovate nelle acque 
del fiume Sacco. A queste sostanze tossiche vengono imputati effetti 
cancerogeni. La situazione e' allarmante: 300 capi di bestiame sono stati 
messi in quarantena, il loro latte bandito dal commercio e i sindaci della 
zona hanno vietato l'utilizzo dell'acqua del fiume per irrigare i campi. I 
ministri Matteoli e Alemanno  conclude - intervengano immediatamente prima 
che ci siano conseguenze irreparabili per l'ambiente e per le aziende". (Dire)
Difesa. Bulgarelli: da nuovo Codice censura a informazione
Secondo il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli "la censura all'informazione 
prospettata dal nuovo Codice militare è esattamente l'opposto di quanto si 
aspettano gli italiani che, in questo periodo turbolento, chiedono maggior 
informazione e trasparenza sull'operato dei nostri militari e dei loro 
alleati". "In un Paese sconvolto dalla morte dell'agente Calipari - 
sottolinea il deputato dei Verdi - in cui restano in vigore accordi 
militari segreti su questioni delicatissime come la presenza di arsenali 
nucleari su di cui lo stesso Parlamento non ha mai avuto delucidazioni, una 
riforma come quella proposta dal Polo che sanziona con pene assurde e 
liberticide l'operato dei giornalisti in zone di guerra, appare quanto mai 
inopportuna". Bulgarelli si augura infine che il presidente della 
Repubblica Ciampi fermi "il cammino di questa riforma che strangola un 
diritto, come quello della corretta informazione, che già fatica a farsi 
valere". (Ansa)
Ponte Messina. Donati: difficoltà ciclopiche, sospendere gara
Il rinvio dei termini per la scelta del general contractor per la 
costruzione del Ponte sullo Stretto nasconde le "difficoltà ciclopiche in 
cui versa il progetto". Bisogna allora "chiudere l' epoca delle lavagnette 
in Tv" e "l' unica cosa sensata da fare è sospendere la gara in corso". E' 
quanto afferma la senatrice Anna Donati, capogruppo dei Verdi-Unione in 
commissione Lavori Pubblici e Trasporti di palazzo Madama, commentando la 
decisione del Cda della società Stretto di Messina di differire al 25 
maggio i termini per la presentazione delle offerte per la progettazione 
definitiva del Ponte sullo Stretto. "Il rinvio deliberato oggi - prosegue 
l'esponente del Sole che Ride - giunge, infatti, dopo diverse battute 
d'arresto subite dal progetto: la grande fuga degli offerenti, fra cui una 
cordata e diverse imprese straniere; le inchieste della magistratura per 
infiltrazioni mafiose; la forte incognita sui costi effettivi dell'opera e, 
ancora, - elenca la parlamentare - l'acceso dibattito tecnico scientifico o 
scientifico sulla fattibilità dell'infrastruttura; il concreto rischio 
sismico ed il pesante impatto ambientale ancora da risolvere, infine, la 
massiccia contrarietà al Ponte, più volte ribadita dai cittadini dell'area 
dello Stretto". "Noi Verdi - afferma la senatrice - abbiamo sempre 
contrastato, e continueremo a farlo, questo progetto inutile che non dà 
soluzioni per la mobilità di persone e merci, pericoloso per l'alto rischio 
sismico dell'area, e disastroso dal punto di vista ambientale. Un'opera 
interamente a carico dei cittadini, finanziata con risorse pubbliche. 
Arrivati a quest'ennesimo scoglio per il Ponte - conclude Donati - 
chiediamo che si sospenda la gara in corso e si ripensi seriamente al 
progetto. Si chiuda l'era delle lavagnette televisive e si cominci a 
discutere seriamente di utilità, fattibilità e costi/benefici di un' opera 
infrastrutturale pesante e costosissima, come l'attraversamento stabile 
dello Stretto". (Ansa)
Ponte Messina. Ecologisti: progetto lacunoso, lo prova rinvio
Il rinvio del termine di gara per il general contractor "e' un'ulteriore 
prova della fallacia del progetto". Cosi' Italia Nostra, Legambiente e Wwf 
commentano lo slittamento al 25 maggio del termine di presentazione delle 
offerte per la progettazione definitiva e la realizzazione del ponte sullo 
stretto di Messina. "Il bando, infatti, non e' credibile - tornano a 
ribadire Gaia Pallottino, della segretaria di Italia Nostra, Roberto Della 
Seta, presidente nazionale di Legambiente, e Gaetano Benedetto, della 
segreteria del Wwf - ci sono troppi elementi che inducono a pensare che il 
ponte sullo stretto di Messina non si realizzera' mai e che gli unici a 
trarre beneficio saranno i progettisti del general contractor vincente, a 
cui lo Stato non chiedera' mai alcuna garanzia, come risulta dalla 
normativa sulle infrastrutture strategiche e dal bando stesso". "Noi 
valutiamo - continuano i tre rappresentanti delle associazioni 
ambientaliste- che il costo di 4 miliardi e 400 milioni posto a base di 
gara per l'assegnazione a gc della progettazione definitiva ed esecutiva 
del ponte, sia del tutto irrealistico. Mancano, a nostro avviso, tra gli 
800 e i 1.500 milioni di euro". Infatti, il progetto preliminare presentato 
dalla stretto di Messina spa "e' troppo lacunoso e approssimativo nel 
presentare il quadro economico-finanziario- spiegano le associazioni - come 
dimostra, ad esempio, il 'canone' di 138 milioni di euro all'anno imposto a 
rfi". E sarebbe lacunoso, continuano, anche nel "descrivere le soluzioni 
tecniche per un ponte sospeso ad unica campata, stradale e ferroviaria, 
della lunghezza tre volte superiore rispetto a qualsiasi altra opera 
analoga esistente al mondo)" e infine anche nel "valutare l'impatto 
ambientale, come dimostrano le 35 prescrizioni dettate dal Cipe". (Dire)
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Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com
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