Purtroppo, l'altro ieri ha perso la vita Marla Ruzicka, americana di
27 anni, una delle poche volontarie rimaste nell'ultimo periodo in Irak.
Marla era molto conosciuta negli Stati Uniti per il suo impegno in favore
delle vittime civili delle guerre, di recente aveva lavorato in Afghanistan
e in Irak, grazie alle sue denunce, il congresso americano era stato costretto
a stanziare 10 milioni di dollari per le vittime civili irakene causate
dalla guerra. E' stata uccisa da un attentato Kamikaze a Bagdad, insieme
a lei hanno perso la vita la sua guida, e un cittadino francese.
L'Associazione Civicworldwide che la giovane volontaria aveva fondato, dedica
sul sito un ricordo di Marla.
http://www.civicworldwide.org/index.htm
Abbracci, Stefano Costa
18.04.2005 Iraq, uccisa l'attivista Usa dei risarcimenti contro l'esercito
americano
Anche questo è stato un "danno collaterale" della guerriglia che con uno
stillicidio incessante fa morti ogni giorno tra i civili. Marla Ruzicka
aveva 27 anni, molti dei quali spesi in Iraq a fare il conto di quanti muoiono
sotto il fuoco delle truppe di occupazione degli Stati Uniti e aiutare i
sopravvissuti a chiedere un risarcimento al governo americano. Come sempre
più spesso accade nel paese devastato da una guerriglia strisciante, domenica
sera l'attivista americana ha perso la vita a causa di un'autobomba guidata
da un attentatore suicida. Si trovava in auto sulla strada che collega la
città di Baghdad all'aereoporto internazionale. La stessa dove poco tempo
fa è stato ucciso Nicola Calidari.
È stata l'ambasciata americana di Baghdad a confermare l'accaduto e per
questa volta anche a tenere il macabro conto: «Secondo quanto abbiamo appreso,
ci sono quattro morti, tra cui l'attentatore suicida. Una delle vittime
è una cittadina americana, Marla Ruzicka», ha detto un portavoce Adam Hobson.
Nell'auto con Marla c'erano infatti Faiz, il suo collaboratore iracheno
(presidente della sede irachena dell'ong fondata dall'attivista californiana)
e un cittadino francese di origine ceca, del quale non si conosce il nome
ma della cui morte è arrivata la conferma del capo della missione diplomatica
ceca, Martin Klepetko.
Marla Ruzicka era molto nota nel suo paese e all'estero. La stampa internazionale
la seguiva da tempo per le attività dell'organizzazione non governativa
Civic Worldwide, di cui era tra i fondatori e per la «Campagna per le vittime
innocenti dei conflitti». In passato era stata anche su altri fronti di
guerra, altri luoghi, come l'Afganistan, dove l'esercito americano nella
sua battaglia per portare libertà e democrazia si trascinava dietro una
scia di "danni collaterali". Laddove organizzazioni internazionali come
la Croce Rossa Internazionale e l'Onu avevano abbandonato il terreno ritenendolo
troppo pericoloso, la volontaria era rimasta tra i pochi a tenere il conto
delle vittime civili - secondo un istituto di studi americano in Iraq si
è superata quota 100.000 -.
Domenica sera Marla stava andando a visitare alcune delle tante famiglie
di iracheni che ha aiutato nelle pratiche complesse per ottenere risarcimenti
dai militari americani, previsti per la morte o il ferimento grave di civili
innocenti. Tra questi seguiva la storia drammatica di una neonata lanciata
dal finestrino di un autobus dai suoi stessi genitori per salvarla dal razzo
che stava raggiungendo il veicolo e che li avrebbe uccisi.
di Red -
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