[Forumlucca] Econews - 18 aprile 2005

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Author: Federazione dei Verdi di Lucca
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Subject: [Forumlucca] Econews - 18 aprile 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ogm. De Petris: ora colmare lacune su monitoraggio cibi
- Governo. Pecoraro: dimissioni atto dovuto per rispetto paese e prassi
costituzionale
- Governo. Boco: calpestata Costituzione subito elezioni
- Governo. Cento: Cdl si è sfasciata, Berlusconi si dimetta
- Conti pubblici. Ripamonti: presto commissione inchiesta
- Droga: Pecoraro Scanio: l’Unione deve avere una strategia unitaria
- Centrodestra. Boco: è la fine del berlusconismo
- Centrodestra. Pecoraro: c'e' rischio esecutivo di propaganda elettorale
- Calipari. Cento: non accetteremo veline USA
- Scuola. Cortiana: la riforma Moratti va cancellata
- Immigrazione. Bulgarelli: Pisanu faccia autocritica
- Casa. Cento: sospendano d’ufficio gli sfratti
- UE. Verdi: Parlamento europeo vota "ni" al dumping sociale
- Lazio. Verdi: dopo sei anni arriva la Legge bonifica per il Radon
- Milano. Bilancio dei Verdi: quest'anno lo smog è aumentato
- Ogm. Greenpeace: bandito il glutine di mais USA in Europa
Econews dalle agenzie estere:
- Honduran farm workers sue companies over pesticide (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30422/story.htm
- New Zealand to protest Japan's bigger whale kill plan at whaling meeting
(ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7544



Ogm. De Petris: ora colmare lacune su monitoraggio cibi

“E' decisamente opportuna la decisione della Commissione UE di sottoporre a
certificazione obbligatoria tutte le importazioni di glutine di mais, ma
ora occorre colmare le gravi lacune nei sistemi di controllo degli alimenti
che non hanno consentito per oltre tre anni di individuare le importazioni
illecite di ogm non autorizzati dagli Stati Uniti". Loredana De Petris,
senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione agricoltura, commenta la
decisione del comitato alimenti UE in merito al mais gm bt10,
commercializzato illegalmente dalla multinazionale Syngenta. "Oltre mille
tonnellate - dichiara la senatrice - di mais gm non autorizzato sono
circolate illegalmente sul territorio comunitario a partire dal 2001, una
carenza preoccupante nei controlli delle autorita' preposte. Un caso che-
conclude l'esponente del sole che ride- deve farci riflettere, anche alla
luce della mancata istituzione dell'autorita' nazionale per la sicurezza
alimentare". (Dire)

Governo. Pecoraro: dimissioni atto dovuto per rispetto paese e prassi
costituzionale

“Di fronte allo sfascio della maggioranza, formalizzato dall’uscita delle
delegazioni di Udc e nuovo Psi, Berlusconi ha il dovere di dimettersi”. Lo
ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Si tratta -
ha aggiunto Pecoraro - di un atto dovuto, per rispetto verso la prassi
costituzionale e verso il paese che non può certo attendere la fine delle
risse interne alla maggioranza”. “L’ennesima crisi di questa maggioranza -
ha concluso Pecoraro - appare oggi senza uscita. E’ certo però che il
nostro paese non merita di assistere oltre a questa lotta di potere che
rischia di produrre conseguenze pesanti per i cittadini”.

Governo. Boco: calpestata Costituzione subito elezioni

“La crisi non può essere gestita calpestando tutte le regole della
democrazia. Berlusconi continua ad ignorare il dettato costituzionale, a
snobbare il ruolo del Presidente della Repubblica e delle Camere. Da buon
demagogo va avanti mostrando i suoi soliti sorrisi e fingendo che non stia
accadendo nulla. Di fronte a tanta arroganza e irresponsabilità, la Cdl si
convinca che l'unica strada sono le elezioni". Lo afferma il senatore
Stefano Boco, capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama. "Le dimissioni di
ministri e sottosegretari - aggiunge l'esponente del sole che ride - non
possono essere gestite come semplici affari interni alla Cdl. La parabola
di Berlusconi è ormai in discesa libera, ma il suo accanimento terapeutico
rischia di fare cadere il paese, già agonizzante per la disastrosa
situazione economica, in un baratro senza possibilità d'uscita. Questa
maggioranza - conclude Boco - ricordi che ha una grande responsabilità e
non può continuare a giocare con il futuro del paese".

Governo. Cento: Cdl si è sfasciata, Berlusconi si dimetta

“L’annuncio delle dimissione dei ministri Udc dal Governo Berlusconi sono
il segno chiaro e inequivocabile che la Cdl si è definitivamente sfasciata
- ha dichiarato il coordinatore della segreteria di presidenza dei Verdi,
Paolo Cento - ora bisogna evitare che le rovine di questo crollo,
conseguenza del successo elettorale dell’Unione alle regionali, franino
addosso al paese. Berlusconi vada al Quirinale per dimettersi e si vada al
più presto alle elezioni anticipate”.

Conti pubblici. Ripamonti: presto commissione inchiesta

“I Verdi fin dal gennaio scorso hanno presentato un disegno di legge volto
ad istituire una commissione parlamentare di inchiesta sullo stato e
l'andamento dei conti pubblici in Italia". Lo afferma in una dichiarazione
il senatore del sole che ride Natale Ripamonti. "Ma, ad oggi, l'esame in
commissione - aggiunge Ripamonti - non è stato ancora avviato. Pertanto,
noi Verdi ribadiamo il nostro contributo affinché questo nuovo organismo
venga istituito il più presto possibile". "E' chiaro che se il ministro
Siniscalco dovesse rifiutare la commissione d'inchiesta o un incontro
preliminare sullo stato dei conti pubblici dimostrerebbe esplicitamente -
conclude il parlamentare - che questo Governo ha qualcosa da nascondere al
Parlamento e, soprattutto, ai cittadini".(Ansa)

Droga: Pecoraro Scanio: l’Unione deve avere una strategia unitaria

Sul tema delle tossicodipendenze "l'Unione deve avere una strategia
unitaria", per cui "sono pronto a chiedere a Prodi che una sessione della
fabbrica si dedichi a questo": lo ha detto il leader dei Verdi, Alfonso
Pecoraro Scanio, intervenendo a un convegno della Cgil sul problema delle
tossicodipendenze. Secondo Pecoraro Scanio, il problema delle
tossicodipendenze va affrontato "non in modo ideologico ma pragmatico, con
un approccio scientifico". Ha quindi aggiunto che su questo ci sono
"ostilità di tipo culturale anche nel centrosinistra, nelle aree centriste
che potrebbero riportarci indietro". "Anche nella nostra coalizione - ha
detto ancora Pecoraro - ci sono esponenti politici ignoranti sul tema, che
ci potrebbero riportare", e perciò bisogna "fare lo sforzo di inserire nel
programma del futuro Governo un approccio diverso al tema della droga".
Pecoraro Scanio ha sottolineato che "é necessaria un'azione forte per
riprendere il percorso sulla legalizzazione, che - ha precisato - non è,
come abbiamo detto più volte, liberalizzazione". Nel programma del
centrosinistra, quindi, secondo il leader dei Verdi, ci potrebbe essere una
"parte ampiamente condivisa, ma lasciando aperte delle opzioni". "Magari -
ha concluso - qualche regione potrebbe fare un passo avanti sulla
sperimentazione della legalizzazione". (Ansa)

Centrodestra. Boco: è la fine del berlusconismo

“E' finita un'era e la destra italiana deve mandare i cittadini alle urne e
trovare un leader nuovo". Lo afferma il capogruppo dei Verdi al Senato,
Stefano Boco. "Ormai la crisi è esplosa - aggiunge - ed è davanti agli
occhi di tutti. Il dato nuovo è la fine del berlusconismo. Oggi ci dobbiamo
interrogare su quale sarà la fine della Cdl e di Berlusconi. Infatti, non
sono così sicuro che i partiti della Cdl siano ancora convinti di avere nel
loro futuro il signor Silvio Berlusconi. Silvio Berlusconi per il bene del
paese non deve fare solo un passo indietro, ma due, prima che siano i suoi
compagni di strada a mandarlo via. Il disastro economico e sociale che
hanno creato è di una gravità assoluta. E il paese - conclude l'esponente
del sole che ride - ha già dato una risposta: non vuole più gli

Centrodestra. Pecoraro: c'e' rischio esecutivo di propaganda elettorale

“E’ forte il rischio che nasca un governicchio di propaganda elettorale
dannoso per il paese”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio. “In queste ore il susseguirsi frenetico di riunioni e
vertici - ha aggiunto Pecoraro - potrebbe partorire un patto utile solo a
rimettere in piedi la sgangherata coalizione di centrodestra già bocciata
dagli italiani. Se fosse così, l’unico scopo sarebbe quello di fare
propaganda elettorale con enormi rischi per i conti pubblici”. “Sarebbe più
decorosa - ha concluso il leader dei Verdi - un’assunzione piena di
responsabilità della Cdl dopo la sconfitta elettorale, accettando un nuovo
giudizio degli elettori”.

Calipari. Cento: non accetteremo veline USA

“Se insistono con le veline, sarà necessario manifestare l’indignazione
degli italiani davanti alle ambasciate e ai consolati USA”. Paolo Cento,
coordinatore dei Verdi, denuncia “la gravità degli esiti dell’inchiesta
americana sulla morte del funzionario del Sismi, Nicola Calipari” e si dice
solidale con la proposta già avanzata dal sindacato di polizia Uilps che ha
annunciato iniziative di protesta contro una versione dei fatti che incolpa
proprio gli italiani. “E’ sconcertante che gli Stati Uniti ­ conclude Cento
- tentino di cavarsela addossando ad altri le proprie responsabilità. Tutto
questo non sarebbe accaduto se il Governo avesse preteso verità e giustizia
mentre prendiamo atto che neanche il ministro degli esteri Fini nel suo
ultimo viaggio ha tentato di rompere l’omertà dell’alleato USA”.

Scuola. Cortiana: la riforma Moratti va cancellata

“Arrivano al pettine i nodi della riforma Moratti, con la legge 53 la
scuola torna indietro di 40 anni, doposcuola alle elementari ed avviamento
dopo le medie". Lo ha dichiarato in una nota il parlamentare dei Verdi
Fiorello Cortiana, segretario della commissione Istruzione del Senato. "La
norma transitoria della legge 53 - ha aggiunto il senatore - ha abrogato la
legge istitutiva del tempo pieno, e i tagli tanto delle cattedre quanto dei
finanziamenti completano l' opera. Le mobilitazioni degli insegnanti e
degli studenti non stanno fermando una riforma che faticosamente è vicina
al filo d'arrivo. Bensì stanno disperatamente difendendo quello che resta
della scuola pubblica". "La riforma Moratti - ha concluso Cortiana - non va
né conclusa né migliorata, va solo cancellata. Non si riforma la scuola
senza i lavoratori della conoscenza". (Ansa)

Immigrazione. Bulgarelli: Pisanu faccia autocritica

Il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, invece di "gridare al complotto,
stigmatizzando la correttezza politica di un'associazione al di sopra di
ogni sospetto come Amnesty International, farebbe bene a fare autocritica,
in ogni occasione possibile". Lo afferma, in una nota, il deputato dei
Verdi Mauro Bulgarelli. Bulgarelli, che ha presentato un'interrogazione
parlamentare in merito ai diritti degli extracomunitari respinti in Libia,
ritiene il Governo italiano "moralmente e giuridicamente responsabile della
sorte e del trattamento cui gli immigrati clandestini inviati in Libia
vanno incontro". Ma per il deputato dei Verdi "non esiste uno specifico
problema Libia", perché "fosse un altro paese poco cambierebbe. E' questa
sorta di tratta di esseri umani privati del diritto di cittadinanza -
sottolinea - ad essere in sé indegna". "credo che l'Italia - conclude -
dovrebbe porre immediatamente fine a questi trasferimenti coatti di uomini,
donne e bambini che Amnesty International ha giustamente bollato come
deportazioni. Mi auguro che l'Europa non segua l'infelice esempio
dell'Italia".(Ansa)

Casa. Cento: sospendano d’ufficio gli sfratti

“La crisi di Governo ha determinato l’ennesimo rinvio del decreto per
bloccare gli sfratti nelle grandi città a tutela delle fasce sociali più
deboli - ha dichiarato il coordinatore dei Verdi Paolo Cento. Questo rinvio
aggrava l’emergenza casa ed è quindi necessario che nelle more della
soluzione della crisis che investe il Governo Berlusconi, siano i prefetti
a farsi carico di una sospensione d’ufficio degli sfratti, non concedendo
la forza pubblica per la loro esecuzione ed evitando che migliaia di
famiglie si trovino entro di pochi giorni senza una abitazione”.

UE. Verdi: Parlamento europeo vota "ni" al dumping sociale

Il gruppo Verdi/Ale al Parlamento Europeo ha accolto con favore solo una
parte del voto espresso sulle relazioni dell'on. Markov (Sinistra Unitaria
Europea, Germania) in vista dell'adozione di regolamenti del Parlamento
Europeo e del consiglio relativi a norme minime e all'armonizzazione di
alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada.
Monica Frassoni, co-presidente del gruppo, ha così commentato il voto: "il
Parlamento Europeo ha espresso la propria contrarietà al dumping sociale
nel settore dei trasporti in modo senza dubbio più convinto rispetto al
consiglio. Siamo lieti di vedere accolti limiti all'orario di lavoro dei
trasportatori più severi di prima: un massimo di 56 ore per settimana e un
massimo di 90 su due settimane." "Peccato però che il Parlamento non abbia
avuto maggior coraggio ed abbia respinto invece l'estensione delle norme ai
veicoli di trasporto medio-piccoli (al di sotto delle 7,5 tonnellate), i
cui guidatori sono sottoposti a pressioni sempre maggiori da parte dei
datori di lavoro, pressioni che contribuiscono in maniera significativa
all'aumento di incidenti in questa categoria." "Se non altro il Parlamento,
a differenza del consiglio, è consapevole del fatto che il rispetto della
nuova normativa sui tempi di guida e di riposo può essere garantito solo da
un maggior numero di controlli, e si è pronunciato a favore
dell'introduzione di questi a breve. Non possiamo però nascondere i nostri
dubbi sull'efficacia di questi controlli, considerato che la maggioranza
del Parlamento ha deciso di non protrarre oltre i 28 giorni l'obbligo di
conservazione delle registrazioni dei tachigrafi. Se diventa difficile o
impossibile praticare dei controlli, il rispetto delle normative in un
settore così segnato dal dumping sociale come quello dei trasporti resterà
una chimera." Il voto è giunto al termine della seconda lettura nell'ambito
della procedura di codecisione tra Parlamento e consiglio, ora si passa
alla conciliazione. L'europarlamentare verde ha quindi aggiunto: "diviene
fondamentale, a questo punto, difendere quanto conquistato fino ad ora ed
impedire ulteriori arretramenti."

Lazio. Verdi: dopo sei anni arriva la Legge bonifica per il Radon

Caccia al radon nella regione Lazio, con 150 mila euro di stanziamento
previsti nella legge regionale "Prevenzione e salvaguardia dal rischio del
gas radon", pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione Lazio. Con il
dispositivo, entro due anni partira' il piano regionale di prevenzione e
riduzione dei rischi connessi con il gas radioattivo, che fuoriesce da
fratture naturale nel terreno inquinando anche gli edifici. In particolare
si indagheranno "le zone o luoghi di lavoro con caratteristiche determinate
ad elevata probabilita' di alte concentrazioni di attivita' di radon",
recita il dispositivo. Per le necessarie bonifiche i comuni, si legge poi,
"in forma singola o associata predispongono progetti di recupero di
risanamento degli edifici gia' esistenti, individuati a rischio".
"Finalmente - dice Filiberto Zaratti, neoconsigliere regionale dei Verdi -
entra in vigore una normativa specifica per prevenire e ridurre i rischi.
Ci sono voluti sei anni, per dare alla nostra regione un quadro di
riferimento normativo per far fronte a questo fenomeno naturale, che in
alcune aree rappresenta una vera e propria emergenza ambientale". Dopo "gli
allarmanti episodi di emanazione di gas dal sottosuolo in alcuni terreni
tra Ciampino e Marino verificatisi all'inizio del 2000 - prosegue Zaratti -
fui proprio io a presentare una proposta di legge regionale sul problema.
Poi con il nuovo Governo di centrodestra tutto si areno', finche' grazie al
lavoro del gruppo dei Verdi alla regione, prima della fine della
legislatura il testo fu portato all'esame del consiglio e approvato". (Dire)

Milano. Bilancio dei Verdi: quest'anno lo smog è aumentato

“Oggi ultimo giorno di accensione per i riscaldamenti condominiali, se ne
va un'altra stagione al veleno e sulle polveri fini non possiamo che
registrare l'ennesimo fallimento delle politiche antismog di Formigoni e
del sindaco Albertini - hanno dichiarato i Verdi Carlo Monguzzi,
consigliere regionale e Maurizio Baruffi, consigliere comunale . Mentre il
presidente sostiene che anche le pm10 negli ultimi tempi sono diminuite,
dai dati arpa emerge che le concentrazioni di polveri fini registrate a
dicembre 2004, gennaio e febbraio 2005 sono aumentate rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente. L'Arpa non ha ancora diffuso, al 15 di
aprile, i dati di marzo: sul suo sito, in home page, il servizio di
informazione sui dati della qualità dell'aria risulta sospeso. Un esempio
di cattiva informazione da parte di un'istituzione che dovrebbe invece
informare costantemente i lombardi. A dicembre 2004 l'Arpa rileva che nella
principale area critica della regione, Milano città e la sua provincia, si
sono registrati numerosi superamenti dei valori limite per le pm10, anche
per 12 giorni consecutivi. La media giornaliera registrata a Milano juvara
è stata di 73 microgrammi per metrocubo, contro un valore limite di 50: ciò
significa che ogni giorno, in media, i cittadini hanno respirato valori
oltre i limiti. L'agenzia ambientale rileva che rispetto al dicembre 2003
le concentrazioni di pm10 sono aumentate sia in città che in provincia. Non
è andata meglio a gennaio. La media giornaliera a Milano juvara è stata di
72 microgrammi per metro cubo e sono stati 16 i giorni consecutivi di
superamento dei valori limite senza che regione e comune facessero nulla.
Anche a gennaio i valori sono aumentati rispetto allo stesso mese del 2004,
rileva l'agenzia. Stessa bilancio negativo a febbraio. Numerosi superamenti
del valore limite per il pm10 (7 giorni consecutivi). Anche durante il mese
di febbraio i milanesi hanno respirato ogni giorno una media di 60
microgrammi per metrocubo e rispetto al febbraio 2004 le pm10 sono
aumentate. Questi i dati, di fronte ai quali neanche il sindaco di Milano
Albertini ha ritenuto di non dover fare nulla. Pur potendo intervenire è
stato come Formigoni alla finestra nell'attesa di pioggia e vento:
Albertini è commissario straordinario per l'emergenza traffico e come
sindaco avrebbe potuto adottare provvedimenti d'urgenza a tutela della
salute. Milano dall'inizio dell'anno ha già abbondantemente superato i
limiti imposti dalla direttiva europea, che prevede che la media
giornaliera di 50 microgrammi per metrocubo non venga superata per più di
35 giorni l'anno. I giorni sono arrivati invece a più di 70. I Verdi
chiedono che Formigoni e Albertini applichino i piani antismog votati dal
consiglio regionale nel 2002 e da quello comunale milanese nel febbraio 2005.”

Ogm. Greenpeace: bandito il glutine di mais USA in Europa

L’Unione Europea ha deciso oggi il blocco delle importazioni di glutine di
mais proveniente dagli Stati Uniti sprovvisto di apposito certificato che
escluda la presenza bt10, un tipo di mais geneticamente modificato non
autorizzato. Questa decisione segue la recente scoperta che ha rivelato
come negli ultimi quattro anni il bt10 sia entrato illegalmente in Europa.
Tale decisione significa, in pratica, il divieto de facto per questo tipo
di importazioni, visto che la Syngenta, che ha prodotto il bt10, non è
stata in grado di fornire il metodo per rintracciare questo ogm. Greenpeace
apprezza tale decisione ma avverte che, senza ulteriori e coerenti azioni
da parte dell’Unione Europea, questo non resterà un caso isolato. La
mancanza di controlli negli Stati Uniti come in altre parti del mondo
espone l’Europa a un alto rischio di importazioni illegali di ogm: quel che
è accaduto con il mais potrebbe ripetersi con frumento, riso, soia o colza.
“Al momento l’Europa non è in grado di difendersi da contaminazioni di ogm
che possono arrecare danno alla salute e all’ambiente. Finché le autorità
dell’Unione Europea non avranno strumenti che consentano adeguate analisi
per tutti gli ogm prodotti negli Stati Uniti e in altre parti del mondo,
l’Europa deve vietare l’ingresso di qualsiasi alimento, mangime o semente,
a rischio di contaminazione da ogm illegali”, afferma Federica Ferrario,
campagna ogm di Greenpeace. Due giorni fa Greenpeace aveva denunciato la
presenza di un riso gm in Cina non autorizzato in nessuna parte del mondo.
La Cina ha esportato più di 15.000 tonnellate di riso in Europa nel 2003.
“L’Europa deve adottare velocemente la decisione presa sul bt10 e
fronteggiare la più ampia minaccia di importazioni da tutti i paesi che
sperimentano ogm non autorizzati. L’affare bt10 ha mostrato evidenti lacune
nelle procedure di controllo su ambedue le sponde dell’Atlantico e le
misure definite oggi non colmano queste lacune” conclude Ferrario.


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