http://italy.indymedia.org/news/2005/04/774269.php
CALL CENTER H3G A PALERMO.
Storie di ordinaria precarieta? 
?3 IS NOT MAGIC NUMBER?
Agli occhi dei bambini la luna è un gioiello sferico che, seppur 
illuminato da luce altrui, ricorre nei sogni fantastici e nei desideri 
più irrealizzabili. E´ fantasticamente luminosa ed il fatto di possedere 
una faccia oscura e nascosta non intacca assolutamente la popolarità 
presso i suoi più piccoli adepti... i bambini, che tentano invano di 
processare la luna e le sue due facce, sono relegati all´indice ed 
esclusi dai giochi di gruppo. Ma da grandi? Nulla cambia, purtroppo. 
Questa premessa serve ad introdurre l´ambiguità che riveste l´H3G nella 
galassia dei call center.
Difatti nella giungla dei non-contratti, sorti dopo la controriforma del 
lavoro voluta da Biagi, la 3 si configura come una sorta di isola felice 
per chi, provenendo da altre esperienze similari, ha potuto provare 
sulla propria pelle l´impossibilità ad ammalarsi, l´inesistenza di 
permessi studio o di ferie retribuite. Inoltre, dal punto di vista 
contrattuale con i C.F.L. e i part-time/full-time a tempo determinato, i 
circa 250 lavoratori possono godere di diritti e di retribuzioni pari a 
quelle degli altri lavoratori del comparto telecomunicazioni: quindi 
niente LAP per intenderci. Sin qui tutto bene, ma l´altra faccia della 
luna?
Presto detto, messa a nudo giorno 8 febbraio con il primo sciopero di 
tutti i lavoratori (anche il call center) contro la decisione  
dell´azienda dal "numero magico" di esternalizzare rete e settore 
informatico. Proprio così, un´azienda di telecomunicazioni leader nel 
settore dell´umts che "svende" il proprio scheletro dal quale e sul 
quale per cinque anni, dopo la contrastata concessione della licenza, si 
è costruito il piccolo miracolo 3G italiano, patrocinato dalla Cina e 
con molto furore. Ambiguo di certo, se non fosse per quell´idea di 
quotare la "trinità" in Borsa entro fine anno, facendo sorgere 
L?´esigenza impellente di liquidizzare tutto ciò che sinora si è 
"azzizzato" partendo da una rete che, nella sua dislocazione, ha seguìto 
spesso logiche spiazzanti. Inoltre, con l´operazione di 
esternalizzazione della rete presso altro gestore (Ericsson), l´H3G si 
appresta a diventare ciò che, in tempi non molto lontani, chiedeva di 
essere Tele2 trovando nell´azienda dei videofonini lockati, guarda caso, 
il maggiore oppositore. Qualcosa, evidentemente, non torna. Ma 
concentriamoci sull´accordo sottoscritto dalle organizzazioni Sindacali, 
con la 3 in presenza, tra l´altro, della Confindustria. Questo è 
limitato solo al settore della Rete e dell'informatica, che però, potrà 
essere, successivamente, subaffittata a terzi (ma solo una volta) e non 
riguarda i Call Center che rimangono, al momento, in 3. Prevede che per 
30 mesi non siano possibili licenziamenti collettivi del personale, il 
mantenimento dell'attuale contratto delle Tlc, delle già elette 
rappresentanze sindacali, dei benefits aziendali (MBO, auto, 
telefonino), ma non è garantito il mantenimento dell' attuale sede di 
lavoro. Il problema più grave che rimane aperto è inoltre la differenza 
tra i 30 mesi, in cui non saranno possibili licenziamenti collettivi e i 
60 mesi dell'affitto della Rete di H3G ad Ericsson. Quindi da una parte 
si è ottenuta una garanzia nuova, non presente all'interno di molte 
altre esternalizzazioni, anche nelle Tlc, cioè il divieto di 
licenziamenti collettivi, dall'altra questa non copre però tutto il 
periodo dell'esternalizzazione. Confindustria, H3G e i Sindacati che 
hanno siglato l'accordo, hanno sostenuto, a ragione, che il divieto dei 
licenziamenti collettivi non esiste in nessun contratto di lavoro e che, 
tra l´altro, non è previsto nemmeno per chi rimane in 3; ma questo non 
può di certo tranquillizzare i lavoratori che, nel giro di pochi mesi, 
si sono visti catalputare da una realtà di successo ad un'azienda come 
la Ericsson che ha già esternalizzato, recentemente, personale e 
tagliato gli organici. Ovviamente, molti si domanderanno quale 
preoccupazione può avere un customer assistant, che beneficia di 
privilegi inarrivabili per i colleghi delle altre realtà palermitane e 
che, addirittura, viene formalmente rassicurato nell´accordo tra le 
parti sindacali? Senza cadere in facili allarmismi che hanno visto i 
call center della 3 essere portati prima in Albania e poi in Romania 
(stati in cui l´italiano è facilmente veicolato), vorrei terminare 
ricollegandomi sempre all´esternalizzazione della rete inteso come 
"pericoloso precedente" per le strategie aziendali future. Infatti, se 
un anno fa qualcuno avesse detto a un lavoratore di H3G ad alta 
qualificazione (che aveva lasciato il suo posto in altre realtà più 
consolidate come Tim, Wind o Vodafone lusingato da prospettive 
importanti), che entro un anno sarebbe stato ceduto a Ericsson, insieme 
all'attività della Rete (che è il business core e non un'attività 
ausiliaria o marginale), questi avrebbe detto al suo interlocutore che 
era sin troppo fantasioso. Così, a chi ancora si ostina a vedere 
soltanto la faccia luminosa della luna, vorrei ricordare che la luna non 
è il sole (che tra l´altro ha anche le sue macchie) e che, purtroppo, la 
fantasia a volte supera la realtà.
Flexworkers h3g crew info >>> flexworkers@??? 
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mailto:flexworkers@libero.it>