(L) copyriot cafè..

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Autore: daniele/tsh
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Oggetto: (L) copyriot cafè..
Salve a tutti.
Non ho seguito tutte le discuissioni di questa mailing list, mi sono
iscritto perchè membro di uno dei gruppi di anomolo, e quindi
estremamente interessato a questi temi.
Forse non è il momento giusto per parlarne visto il fermento per il
meeting, ma ho un rospo che devo sputare.
La mia è solo una piccola riflessione su quello che qua in Veneto si stà
muovendo sul fronte nocopyright - copyleft.
Qua a Padova per esempio è stato aperto da un po' il Copyriot Cafè,
un'altro è a Chioggia (Venezia) e altre iniziative sono sparse per i
dintorni.
Qui si vogliono creare degli spazi in cui sensibilizzare le persone sul
tema copyright, e fin qui no problem. Ora il problema per me sorge
quando questi personaggi invece di mettersi a parlare di netlabel, radio
libere, copyleft e quant'altro, si mettono a parlare di divx, film
pirate, masterizzatori.

Per farmi capire meglio copioincollo l'annuccio del chioggialab: (molto
simili quelli del copyriot di padova)

"Ogni giovedì sera al Cantiere Sociale ChioggiaLab c?è il Copyriot Cafè:
masterizza i tuoi Cd, DVD, Divx, games per PC e Playstation, software e
quant?altro...

Le leggi sui diritti di copyright sono i mezzi tramite i quali lo stato
garantisce speciali,monopolistici privilegi a pochi, a spese di molti
per proteggere inventori e scrittori contro la competizione, anche se il
vantaggio non va all?inventore e all?autore, ma all?editore e al
monopolista. I monopoli del copyright sono una specie di diritti di
proprietà; il copyright è una istituzione economica che paventa la
volontà e lo scopo di tutelare e difendere la proprietà della produzione
culturale (libri, film, musica, software) ma non fa altro che limitare
la dimensione collettiva della cultura. Scardinare la mercificazione dei
saperi significa cooperazione produttiva di menti in grado di articolare
la riproduzione e la diffusione della cultura riconsegnandole la sua
dimensione più dignitosa: quella comunitaria e collettiva creando un
meccanismo in grado di abbattere le barriere del copyright.La rete,
strumento di controllo, ma anche de-propriazione viene colpita dal
?Patto di Sanremo?, affidando alla digos il compito di prevenire le
violazioni sul diritto d?autore. In nessun caso la pratica del copyriot
può essere paragonata al furto. Infatti l?oggetto non viene tolto
all?originario proprietario ma semplicemente moltiplicato per servire a
tutti. La copia e l?acquisizione libera dei beni immateriali è vissuta
come qualcosa di naturale e spontanea. Le logiche del copyright, non
solo annullano la possibilità di creazione e clonazione, si insinuano
nella mente dell?individuo creando il mostro della cultura commerciale
vendibile al miglior offerente, sfruttando conoscenza e creatività.

ChioggiaLab Copyriot Café

Ogni giovedì sera, dalle 19 e 30: spritz di San Precario, materiale
informativo su copyright e copyleft, centinaia fra Cd audio, film e
quant?altro, tutto a portata di masterizzatore; per la liberazione dei
saperi dai monopoli culturicidi. Dalle 21:30, proiezione di film pirata..."


Ecco io volevo solamente chiedere se nessuno qui ha mai conosciuto
queste realtà o ha provato a contattarle.
Dalla mia esperienza so che qui a Padova il discorso si fa' molto
delicato, so benissimo perchè i disobbedienti hanno occupato uno spazio
per fare un "copyriot cafè" e so che non so realmente interessati a
questi temi.
Pero' siccome dal mio punto di vista *disinformano* chi li ascolta,
invece di dare un informazioni *diversa*, per me sono inutili e dannosi.
Scrivo qui per chiedere un consiglio, in questi discorsi qua a Padova ci
si sente soli soletti, senza contare le porcate che stanno combinando i
disobbedienti in questa città.


Scusate la prolissità.
daniele/tsh