[Forumlucca] Econews - 13 aprile 2005

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Autor: Federazione dei Verdi di Lucca
Data:  
Temat: [Forumlucca] Econews - 13 aprile 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Governo. Pecoraro: sono uniti solo dalla paura del voto
- Competitività. Turroni: ritorna silenzio assenso su beni culturali
- Conti pubblici. Ripamonti: Siniscalco chiarisca o si dimetta
- Conti pubblici. Pecoraro: Almunia conferma danni governo
- OGM: De Petris: ora via libera a regioni ogm-free
- Amnistia. Cento: pesante macigno il no di AN
- Animali. Zanella: maltrattamenti contro cani sono la norma
- Calcio. Cortiana: posizione Pisanu è inaccettabile
- Calcio. Cento: modificare norme su diffida
- Bologna. Interpellanza a Pisanu del verde Cento su immigrati rumeni
- Aborto. Zanella: confidiamo nella saggezza del giudice
- Lapponia. Ammaniti e altri scrittori europei con Greenpeace in visita
alle foreste
- Monti Simbruini. Comitato Cervara: salviamo un'area di incomparabile bellezza
- Ambiente. I premi UNEP 'Campioni terra'
- La fauna delle Galapagos rischia di sparire dal pianeta
Econews dalle agenzie estere:
- In Latin America, a new Gold Rush runs into opposition over strip mines (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7515
- UN wildlife group lashes India over dwindling tigers (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30344/story.htm


Governo. Pecoraro: sono divisi su tutto, sono uniti solo dalla paura del voto

“Sono divisi su tutto. Li unisce solo la paura del giudizio degli elettori”
“La crisi della Cdl è totale: ad ogni vertice di partito emergono richieste
diametralmente opposte. Divisi su tutto, li unisce solo la paura del
giudizio degli elettori”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio. “Chiedono tutto e il contrario di tutto - ha aggiunto
Pecoraro - nella speranza di salvare un Governo bocciato sonoramente dagli
elettori. Così chiedono risorse per il Sud ma ritengono intoccabile la
devolution”. “In questo teatrino ha concluso Pecoraro si profila non una
soluzione, ma un pastrocchio utile solo a tutelare le posizioni di potere.
Il tutto mentre dall’europa e dalla Corte dei Conti arrivano gravissimi
allarmi sui conti pubblici. Non è però tollerabile che sia il paese a
pagare l’incapacità del Governo. Abbiano almeno rispetto per il paese e
accettino il voto anticipato visto che non riescono a governare”.

Competitività. Turroni: ritorna silenzio assenso su beni culturali

“Come volevasi dimostrare, il silenzio-assenso ritorna, grazie ad un
emendamento del relatore Izzo di Forza Italia al decreto legge sulla
competitività. Lo avevamo previsto e avevamo detto che non potevamo fidarci
di Matteoli e Urbani. Infatti, i due ministri fino ad oggi hanno assistito
inerti alla manomissione per legge dei beni che sono loro affidati". Lo
afferma il senatore dei Verdi Sauro Turroni, vicepresidente della
commissione ambiente di Palazzo Madama. "E' grave - aggiunge l'esponente
del Sole che Ride - che, per l'ennesima volta, continuino ad imbrogliare
gli italiani, affermando che il silenzio-assenso, anche in questo caso, non
si applicherebbe ai beni tutelati. In realtà, con un gioco di parole, il
comma 4 dell'emendamento in questione esclude i procedimenti finalizzati
alla tutela e, quindi, di conseguenza tutti gli altri interventi che
comportano un'alterazione o distruzione dei beni beneficiano del meccanismo
del silenzio- assenso. Hanno perso le elezioni - conclude Turroni - ma non
intendono cambiare registro e continuano con i tentativi di mettere a sacco
l'Italia".

Conti pubblici. Ripamonti: Siniscalco chiarisca o si dimetta

“La decisione del commissario europeo per gli affari economici di adottare
una relazione, sulla base dell'articolo 104.35 del trattato, nei confronti
dell'Italia - sostiene il senatore dei Verdi Natale Ripamonti - é la
dimostrazione che i conti pubblici sono ormai fuori controllo". "Non solo
il bilancio per il 2004 non è ancora stato certificato da Eurostat, ma -
constata Ripamonti - per il 2005 si prevede un rapporto deficit/pil al 3,6
e nel 2006 vicino al 5%". "Il ministro Siniscalco - incalza Ripamonti - la
deve smettere di imputare alla bassa crescita del pil lo sfondamento di
questi parametri. Deve chiarire in parlamento le reali entrate delle varie
scip, se le operazioni di Ispa rientrano nel bilancio della pubblica
amministrazione oppure sono fuori, cosa si prevede per il fondo immobiliare
pubblico previsto dalla Finanziaria per il 2005. Se non lo fa è meglio che
si dimetta subito, il paese non può aspettare senza guida". (Ansa)

Conti pubblici. Pecoraro: Almunia conferma danni governo

Le dichiarazioni del commissario UE Almunia "sono a conferma del dissesto
economico determinato dal governo Berlusconi: un governo che dissesta le
casse dello stato ed ha sforato i parametri non per creare sviluppo ma per
tagliare le tasse e fare i regali ai ricchi, mentre la gente normale sta
peggio". Lo afferma il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio,
secondo il quale "é sempre più urgente che si apra la crisi di governo, che
questi ministri se ne vadano a casa e che si tengano elezioni per dar vita
ad un nuovo governo stabile e credibile". Pecoraro poi definisce
"sconcertanti" le affermazioni del ministro Roberto Calderoli.
"Sconcertante - osserva - non è Almunia ma Calderoli e tutti i ministri
leghisti che sono una vera e propria palla al piede dell'economia e delle
istituzioni italiane". "Le affermazioni di Almunia - conclude il leader del
sole che ride - confermano che Barroso ha mantenuto il silenzio durante la
campagna elettorale per non danneggiare Berlusconi, ma ora i nodi sono
venuti al pettine". (Ansa)

OGM: De Petris: ora via libera a regioni ogm-free

“La sentenza della Corte costituzionale conferma che è pienamente legittima
la scelta intrapresa dalle 15 Regioni italiane ogm-free. Ora la ‘Carta di
Firenze’, il manifesto programmatico delle Regioni che hanno scelto di
mantenere il loro terrritorio libero da coltivazioni geneticamente
modificate, può diventare un riferimento concreto per le scelte in campo
agricolo dei nuovi governi regionali”. Loredana De Petris, senatrice dei
Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, commenta favorevolmente la
sentenza di ieri della Corte Costituzionale in merito alle leggi delle
regioni Marche e Puglia. “Questa sentenza ­ prosegue De Petris ­ è un
chiaro segno anche nei confronti del comportamento ondivago del Governo in
materia. Il ricorso contro le leggi regionali e l’inserimento nel decreto
sulla coesistenza di norme che rendono giuridicamente difficili le scelte
delle regioni ogm-free, sono un chiaro segno delle persistenza
nell’esecutivo in carica di orientamenti favorevoli ad una indiscriminata
introduzione degli ogm, a tuttto vantaggio di interessi estranei
all’agricoltura nazionale” “Voglio ricordare ­ conclude l’esponente dei
Verdi ­ che l’unica ricerca pubblica approfondita, commissionata dal
Governo britannico, sugli effetti delle coltivazioni ogm in campo aperto,
ha rilevato effetti negativi irreversibili per l’ambiente e la
biodiversità. Chi oggi continua a negare queste evidenze mette a rischio la
peculiarità del nostro sistema agroalimentare”.

Amnistia. Cento: pesante macigno il no di AN

Secondo il vicepresidente della commissione Giustizia, Paolo Cento, “Il no
di AN e la contrarietà del ministro Castelli, che mischia un provvedimento
di clemenza con le riforme della maggioranza sulla Giustizia, rappresentano
un macigno pesantissimo nel dibattito sull'amnistia aperto dall’iniziativa
di Marco Pannella”. Secondo Cento "Ancora una volta, dal centro destra
arriva un richiamo ipocrita alla certezza della pena e alla sicurezza dei
cittadini, anche se, proprio questa maggioranza, si è qualificata per
l'approvazione di provvedimenti ad personam. Mercoledì prossimo, come
deciso dalla commissione Giustizia, si vada ad un chiarimento definitivo
anche se è chiaro, purtroppo, che la strada è segnata: noi Verdi
continueremo a batterci perchè fino a quando esisterà anche una minima
possibilità di ripresa del dibattito per un provvedimento di clemenza che
resta l'unica possibilità per migliorare le condizioni di vita dei detenuti”.

Animali. Zanella: maltrattamenti contro cani sono la norma

Le immagini trasmesse nel servizio di "Striscia la notizia" costituiscono
"grave violazione delle norme di tutela degli animali d'affezione che
vengono commesse nei centri d'addestramento cinofili, per 'far capire' a un
animale che per evitare il dolore deve eseguire come un robot l'ordine
impartito dal cosiddetto addestratore". Lo ha dichiarato la deputata verde
Luana Zanella commentando il servizio andato in onda ieri sera su Canale 5,
in cui e' stato documentato l'utilizzo di collari elettrici e con punte,
oltre a maltrattamenti di ogni genere, all'interno di alcuni centri
d'addestramento per cani. Zanella, che sull'argomento ha inviato
un'interrogazione al ministro dell'Interno, chiede l'intervento immediato
della magistratura e delle forze dell'ordine affinche' vengano effettuati
controlli a tappeto nei centri di addestramento su tutto il territorio. "I
maltrattamenti che ha mandato in onda Striscia - continua la deputata verde
- non sono casi isolati, ma e' la norma per molti centri cinofili, veri e
propri lager, dove addestratori non preparati e incapaci di rapportarsi con
gli animali usano metodi destabilizzanti e nocivi per la salute fisica e
psichica del cane, causa prima, tra l'altro, dello sviluppo
dell'aggressivita'". I Verdi "hanno presentato una proposta di legge
proprio per porre fine a questa situazione inaccettabile di violenza -
ricorda infine Zanella - prevedendo il divieto di utilizzo di collari
elettrici o con punte e di qualsiasi altro dispositivo che rechi danno
fisico o psicologico all'animale". (Dire)

Calcio. Cortiana: posizione Pisanu è inaccettabile

“La posizione di Pisanu è inaccettabile. Chiudere gli stadi non è la
soluzione adatta per prevenire ed evitare lo scatenarsi di azioni violente
da parte di alcuni facinorosi, nei confronti delle forze dell'ordine e
degli altri tifosi". E' questa la posizione del senatore Fiorello Cortiana
(Verdi) segretario della VII Commissione sport e cultura del senato della
repubblica. "E' essenziale, invece, riuscire ad individuare e punire i
responsabili di tali deplorevoli azioni. Tra l'altro- aggiunge- i
personaggi che trasformano le domeniche di sport in giornate di violenza
non diventano teppisti nel momento in cui entrano allo stadio, ma sono
sempre organizzati. Il grave problema - conclude Cortiana - non sono i
simboli di ideologie estremiste che vengono esposti allo stadio, quanto i
comportamenti che li caratterizzano". (Ansa)

Calcio. Cento: modificare norme su diffida

“Promuovere un tavolo di confronto tra istituzioni e tifoserie per
prevenire la violenza negli stadi e le strumentalizzazioni politiche ed per
modificare alcune norme liberticide che hanno acuito le tensioni nei campi
di calcio”. Lo afferma il vicepresidente della commissione Giustizia di
Montecitorio, Paolo Cento, il quale annuncia la prossima presentazione di
una proposta di legge per modificare l’istituto della diffida, "per
collegarlo ­ spiega Cento - al giudizio della magistratura e non ad un atto
autoritario del questore e per evitare la proroga della norma che prevede
l’arresto in differita che scade il 30 giugno. Occore una forte inizitiva
di confronto anche con i gruppi ultras se si vuole salvare il calcio senza
cadere nell’ipocrita criminalizzazione di tutte le tifoserie, isolando
invece i pochi violenti dal resto delle curve”.

Bologna. Interpellanza a Pisanu del verde Cento su immigrati rumeni

“Quello che si è verificato a Bologna nei confronti degli immigrati rumeni
è un fatto grave che tradisce i principi fondamentali di accoglienza che
caratterizzano Bologna - ha dichiarato il deputato verde Paolo Cento,
vicepresidente della commissione Giustizia della Camera. E’ doveroso invece
aprire un tavolo di confronto locale e nazionale per evitare che il Cpt di
Bologna continui a essere un luogo di reclusione e di negazione dei diritti
civili. Con l’ interpellanza al ministro Pisanu, ribadiamo ancora una volta
la necessità di chiudere il Cpt di Bologna e di evitare che emergenze come
il maltempo siano l’occasione per scatenare incomprensibili e
ingiustificate cacce allo straniero clandestino”.

Aborto. Zanella: confidiamo nella saggezza del giudice

“Confidiamo molto nella saggezza del giudice tutelare e speriamo, perciò,
che non si aggiunga dramma al dramma”. Lo dice Luana Zanella, deputata
Verde, in merito alla vicenda alla minorenne che chiede di abortire.
“Vorrei sottolineare che quella ragazza si trova di fronte anche al
drammatico contrasto da parte della madre la quale, per ragioni che
ignoriamo, si è dichiarata contraria all’aborto terapeutico. Nonostante
ciò, la volontà della giovane donna dovrebbe trovare riscontro e
soprattutto una forte comprensinone e solidarietà”.

Lapponia. Ammaniti e altri scrittori europei con Greenpeace in visita alle
foreste

Niccolò Ammaniti fra le nevi della Lapponia settentrionale, per salvare le
ultime grandi foreste primarie d'Europa che in Finlandia rappresentano
appena il 5% dell'area boscata, un'area non indispensabile all'industria
del legno, ma essenziale per diverse specie minacciate. Assieme a Niccolo'
Ammaniti, scrittori inglesi, francesi, spagnoli, belgi, finlandesi,
olandesi e canadesi visiteranno le foreste da cui proviene la carta
impiegata dall'editoria. Niccolò Ammaniti è stato tra i primi a unirsi al
progetto di Greenpeace "Scrittori per le foreste" e diversi suoi libri, tra
cui la ristampa di "Io non ho paura", sono pubblicati su ”carta amica delle
foreste”, che non comporta la distruzione delle foreste. Lo scrittore
spagnolo Javier Moro, autore di “Le Montagne di Buddha” e di “Mezzanotte e
cinque a Bhopal” (quest’ultimo scritto insieme a Lapierre), partendo con il
gruppo di Greenpeace ha detto: “Continuo a stupirmi di quanta cellulosa
serva per i miei libri, di quante foreste vengano tagliate. E’ parte del
nostro dovere di scrittori non divenire complici di questo olocausto della
natura”. In tutta Europa gli scrittori stanno assumendo un ruolo essenziale
nel cambiare il mercato dell'editoria e promuovere l'utilizzo di carta che
salvi le ultime foreste primarie. Un sondaggio promosso da Greenpeace in
collaborazione con la Fiera del Libro di Torino rivela che quasi il 90% dei
lettori sarebbe disposto a pagare il proprio libro preferito almeno il 5%
in più se fosse disponibile in "carta amica delle foreste". La percentuale
cresce ulteriormente tra i grandi lettori (più di 20 libri in un anno).
"L'industria del legno sta scrivendo l'ultimo capitolo della storia delle
foreste primarie d'Europa. E' tempo che gli editori fermino questa
distruzione" ha commentato Sergio Baffoni di Greenpeace, in viaggio ache
lui in Finlandia. "Grandi aree di foresta in Finlandia, Canada, Russia e
perfino Indonesia sono minacciate dalla domanda internazioanle di carta. Il
progetto di Greenepace "Scrittori per le Foreste" ha l'obiettivo di salvare
queste foreste promuovendo l'impiego di carta riciclata o certificata FSC".
Tra le tappe del viaggio, la visita alla “stazione forestale” di
Greenpeace, dove i volontari si oppongono al taglio e aiutano i Sami,
l'unico popolo indigeno d'Europa, a delimitare le proprie terre
tradizionali. Infatti queste foreste sono importantissime anche per la vita
delle comunità indigene Sami, la cui cultura dipende dall'allevamento di
renne. Nel lungo inverno artico, le foreste centenarie della Lapponia
assicurano loro la sopravvivenza: sui rami e sul tronco degli alberi cresce
il lichene delle renne, il cibo invernale di questi animali quando l'erba è
irraggiungibile.

Monti Simbruini. Comitato Cervara: salviamo un'area di incomparabile bellezza

Una vibrante protesta dopo 4 anni di tentativi di appianare i contrasti
evidenti. L'iniziativa è del Comitato Cervara di Roma. Il 26 marzo 2005
veniva lanciato un comunicato stampa del WWF, riportato dalle principali
agenzie di stampa nazionali. Pochi giorni prima il consiglio comunale di
Cervara di Roma aveva approvato (senza alcuna unanimità) 72mila metri cubi
di edilizia residenziale e servizi in area boscata, parco della
collettività di Campaegli e dei cittadini. Senza effettuare sondaggi
biologici e senza la valutazione di incidenza prescritta dalle vigenti
norme europee quando si opera in aree tutelate SIC e ZPS. L'area è
ricompresa nel perimetro del parco regionale tutelato dei Monti Simbruini.
Nel 2002 il sindaco di Cervara aveva ricevuto il progetto di attuazione
presentato dalla società che intende eseguire i lavori. Il Comune non ha
mai convocato riunioni pubbliche con gli interessati nè ha inteso
concertare gli interventi, che variano pesantemente le destinazioni d'uso,
i pesi insediativi e i territori rispetto a ciò che era previsto. Iniziano
a comparire manifesti e volantini realizzati da gruppi di cittadini che
invitano alla mobilitazione contro lo scempio. Nasce il Comitato. "E' un
progetto importante dal punto di vista della possibile partecipazione
professionale alle decisioni che riguardano il tessuto strutturale
dell'area, poichè i futuri progetti possono delineare valorizzazione o
scivolare in una banalizzazione di questa splendida oasi verde ­ denuncia
il Comitato Cervara. E' importante soprattutto considerare che per riuscire
a individuare le soluzioni economiche giuste per il mercato di aree nuove
residenziali piazzate nel verde, sono necessarie competenze professionali
specifiche in questa nicchia del settore immobiliare-territoriale, con
capacità di relativa operatività sul campo ed esperienza diretta. Il
progetto coinvolge anche 50milioni di euro investiti da privati, e il
relativo necessario completamento dell'area del villaggio residenziale
Campaegli, inserito nella nuova Frazione comunale che si vorrebbe andare a
creare su territori vincolati a verde da decreto ministeriale. La presunta
legittimità di tale operato, che molti oramai ritengono illegale, sta
consentendo al sindaco di sottrarre territorio e diritti garantiti per
legge a tutti gli investitori; sta togliendo ai cittadini il diritto a
trattare il futuro del proprio territorio; sta proponendo un progetto di
somma deturpazione di un'ambiente montano posto a 1430 mt protetto da
precise leggi in materia. Manca il pubblico interesse urbanistico. Manca la
trasparenza. Manca la partecipazione. Una situazione definita dagli esperti
"archeologia urbanistica".

Ambiente. I premi UNEP 'Campioni terra'

Il presidente sudafricano Thabo Mbeki, il re del bhutan e il capo della
chiesa ortodossa nel mondo hanno vinto, assieme ad altre quattro
personalità, il premio del programma ambientale dell'Onu (Unep) 'Campioni
della terra', mirante a ispirare e promuovere una migliore salvaguardia del
pianeta. I sette vincitori regionali riceveranno il 19 aprile a New York
un'opera di uno scultore keniota, ottenuta lavorando metallo riciclato.
"Non vi è nessuna dotazione monetaria per il premio, che intende
pubblicizzare e incoraggiare la replica nel mondo dei progressi
conseguiti", ha detto l'Unep in un comunicato. Mbeki e il popolo
sudafricano sono stati premiati per il loro sforzo per fornire ai poveri
acqua potabile e migliori condizioni igieniche dopo il summit Onu della
terra nel 2002 a Johannesburg; re Jigme Singye Wangchuck e il popolo del
Bhutan per aver preservato il 76% di copertura forestale nel paese e
classificato il 26% come area protetta; il patriarca ecumenico Bartolomeo,
capo di 300 milioni di ortodossi nel mondo, per aver predicato che Dio
vuole che gli uomini conservino il pianeta per le generazioni future. Gli
altri vincitori sono Sheila Watt-Cloutier, rappresentante del popolo Inuit;
l'ex ministro dell'ambiente messicano Julia Carabias Lillo; il defunto
presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahayan;
l'ambientalista cinese Zhou Qiang. (Ansa-Reuters)

Ambiente. La fauna delle Galapagos rischia di sparire dal pianeta

Un disastro ambientale potrebbe presto abbattersi sulle Galapagos,
l'arcipelago dell'oceano Pacifico che ispiro' a Charles Darwin la teoria
dell'evoluzione per la moltitudine di specie animali che lo abitano da
sempre. Iguane marine, albatros, pinguini, delfini, tartarughe verdi,
squali e uccelli marini rarissimi potrebbero sparire dalla faccia della
terra a causa di uno dei sistemi di pesca fra i piu' pericolosi per
l'habitat, il cosidetto long-lining, vale a dire il palangaro. A volerne
l'introduzione sono i 1000 pescatori locali, incuranti che le lenze lunghe
chilometri e chilometri, alle quali sono attaccati migliaia di ami con
altrettante esche, non solo catturano le specie 'bersaglio' ma anche tutto
cio' che trovano sulla loro strada. L'allarme e' stato lanciato sulle
pagine del quotidiano inglese 'The Indipendent' da un gruppo di esperti,
sicuri che se se non si dovesse fare retromarcia suonerebbe la condanna a
morte delle Galapagos, gia' sottoposte ad una crescente pressione
demografica che ha visto aumentare la popolazione dalle 2000 persone del
1960 alle 27 mila di oggi. Il grido di scienziati e ambientalisti riposa su
dati certi. L'anno scorso nelle isole pacifiche e' stato condotto un
esperimento pilota per mettere alla prova le reti 'killer', dove sono
finiti impigliati tutte le specie che abitano l'arcipelago tranne i pesci,
per un totale pari all'80%. Fra le vittime anche i 'boobies', uccelli
marini dalle zampe blu e capaci di una delle danze di accoppiamento piu'
teatrali che si conoscano. E questo, ricorda Leonor Stjepic, direttore
esecutivo della sede londinese del 'Galapagos Conservation Trust' (Gct), in
una zona dove su 29 specie di squali ben 14 sono a rischio di estinzione,
per non parlare del pericolo che corrono le tartarughe liuto, prime per
dimensioni nella loro categoria ed uniche a non avere una corazza dura.
''Ogni singola cattura rappresenta una minaccia diretta alla sopravvivenza
delle specie'', spiega Stjepic. Ragion per cui secondo il responsabile del
principale movimento ambientalista in Ecudaor (Fundacion Natura) Xavier
Bustamente, se la situazione non dovesse cambiare sarebbe ''la
catastrofe''. Tutto cio' nonostante le 13 isole, che si trovano a 600
miglia a ovest della costa dell'ecuador, siano dal 1978 patrimonio mondiale
dell'umanita' e dunque sotto la protezione dell'unesco. L'agenzia dell'onu
e' infatti sul piede di guerra: il prossimo 10 aprile inviera' una
delegazione per fare il punto della situazione e nel caso in cui dovesse
scattare l'allarme le Galapagos finirebbero sulla lista speciale dei siti a
rischio, fa sapere una degli esperti del mare dell'unesco Marjaana
Kokkonen. Anche i pescatori si stanno pero' dando da fare ed il prossimo
mese si siederanno ad un tavolo con il Board responsabile della
conservazione dell'area per perorare la propria causa. Un appuntamento che
non preoccupa solo gli ambientalisti ma anche i tour operator locali,
secondo i quali la questione non dovrebbe neanche essere discussa, denuncia
il direttore dell'associazione internazionale dei tour operator delle
Galapagos David Blanton. D'altro canto, il dialogo e' gia' un passo in
avanti considerando che gli uomini del mare spesso non usano mezzi termini
per cercare di raggiungere i propri scopi: l'anno scorso di fronte al
tentativo di porre un freno alla raccolta di citrioli di mare, animali
simili alle stelle marine e ai ricci e che rappresentano un mercato da 3
milioni di dollari all'anno, hanno minacciato i custodi del parco con
bottiglie molotov e preso in ostaggio 30 scienziati, oltre a un numero
imprecisato di tartarughe giganti. (Ansa)


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