APPELLO
Il 25 aprile in difesa della Carta
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Coronando un'azione sistematicamente volta a cancellare le conquiste civili
e sociali maturate in sessant anni di vita democratica, una maggioranza estranea
alla storia, ai valori e alla cultura della Resistenza ha sancito lo smantellamento
definitivo dei beni pubblici repubblicani generati dalla lotta di liberazione.
Il governo Berlusconi ha imposto, a colpi di maggioranza, una riscrittura
eversiva della seconda parte della Carta che compromette l equilibrio tra
i poteri costituzionali posto dai padri costituenti a salvaguardia della
vita democratica della Repubblica. Nessuno aveva mai osato tanto. Le conquiste
della democrazia nel nostro paese non sono mai state completamente attuate.
Spesso sono state insidiate.Ma mai,sino ad ora ne era stata propugnata l'abrogazione.Questa
riforma mette a repentaglio l'unità sociale e politica del paese e sconvolge
le basi della democrazia parlamentare, determinando le premesse per un perenne
caos istituzionale, politicizzando la Corte costituzionale e conferendo al
capo dell'esecutivo un cumulo di poteri tale da ridurre il Parlamento e il
Presidente della Repubblica al ruolo di comparse. Ove il disegno delle destre
si realizzasse, la Repubblica italiana non sarebbe più un ordinamento democratico-parlamentare,
fondato sulla divisione e il bilanciamento dei poteri:diventerebbe un ordinamento
fondato sul governo personale di un capo politico. Si tratterebbe di una
sorte di premierato assoluto.
La stessa unità nazionale verrebbe messa a rischio, sacrificata alle pulsioni
dissolutrici di un nuovo fascismo padano.di fronte a un tornante di tale
gravità, tacere o minimizzare sarebbe una imperdonabile colpa. E' indispensabile
un forte sussulto di tutte le culture democratiche del nostro paese, al di
la di ogni particolare appartenenza. Occorre impedire che entri in vigore
un provvedimento esiziale per la democrazia repubblicana.
perciò in vista del referendum che dovrà cancellare questa riforma esortiamo
tutti gli italiani che hanno a cuore le sorti della Repubblica, già in passato
minacciata da oscure trame, a mobilitarsi in occasione del prossimo 25 APRILE,
e poi ogni 25 aprile, una volta sventata questa minaccia, trasformando la
celebrazione dell'anniversario della Liberazione in una manifestazione nazionale
in difesa dei valori e dei principi inscritti nell'unica vera Costituzionedella
Repubblica. quella del 1948 nata dalla Resistenza Atifascista
****Giorgio Bocca,Alessandro Curzi, Raniero La Valle, Lidia Menapace, Giovanni
Pesce, Massimo Rendina, Paolo Ricca, Rossana Rossanda, Paolo Sylos Labini,
Carla Voltolina Pertini, Tullia Zevi
Ugo Beiso