[NuovoLaboratorio] Le scuole cattoliche all'incasso.

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Autore: saropi@katamail.com
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Oggetto: [NuovoLaboratorio] Le scuole cattoliche all'incasso.
Leggiamo sulla stampa locale che Padre Moscone, presidente dell’associazione delle scuole private cattoliche, ha indirizzato al nuovo presidente della regione un saluto, ricordandogli, tra l’altro, che :”con la giunta Biasotti la scuola paritaria ligure ha visto riconoscrsi alcuni diritti ... anche se molto è rimasto da fare e grandi spazi di sviluppo rimangono aperti e attendono di essere percorsi.”.
Anche noi ricordiamo che la giunta Biasotti ha fatto molto per le scuole private, cattoliche e non, infatti ha approvato una legge per destinare una parte delle risorse pubbliche regionali alla distribuzione di “buoni scuola” esclusivamente alle famiglie degli allievi delle scuole private.
Ora, siccome l’appetito vien mangiando, non ci scandalizza il fatto che padre Moscone oggi si faccia avanti per chiedere a Burlando di colmare i “grandi spazi aperti”, probabilmente riferendosi ai bilanci di molte scuole private che i buoni scuola regalati da Biasotti non sono stati sufficienti a riportare in attivo.
Noi invece ci permettiamo di ricordare al presidente Burlando, oltre che a padre Moscone, un evento sul quale ci sembra che si voglia far calare una coltre di imbarazzato silenzio, cioè che il giorno 27 aprile 2003, in una data maliziosamente scelta dal Governatore Biasotti in mezzo ad uno dei più lunghi ponti degli ultimi decenni, si votò per il referendum abrogativo della legge regionale dei buoni scuola, refendum convocato grazie alla raccolta di oltre 60.000 firme di elettori della regione. Ora avvenne che, nonostante la scarsissima copertura mediatica dell’appuntamento, nonostante il chiaro sabotaggio dell’informazione da parte della regione, nonostante che alla campagna referendaria le grandi organizzazioni schierate per il NO abbiano destinato non più di un millesimo delle risorse spese per la recente campagna per le regionali, circa 320.000 cittadini liguri si recarono testardamente alle urne per votare No ai buoni scuola.
320.000 sono tanti o pochi?
Pochi certamente per vincere il referendum ma non tanto pochi se raffrontati con i 380.000 voti circa che i partiti di centro sinistra ottennero alle regionali del 2000 e nemmeno tanto pochi se raffrontati con i 420.000 circa (inclusi quelli della Margherita che è favorevole ai buoni scuola) che hanno portato Burlando alla presidenza della regione quest’anno.
In sostanza ci risulta che su quattro probabili elettori di Burlando tre hanno votato contro la legge sui buoni scuola.
Un chiaro e inequivocabile pronunciamento.
Riteniamo che la mobilitazione contro il finanziamento pubblico alle scuole private costituisca ancora un tema di fondamentale importanza e limpidamente “di sinistra” e, alla luce dell’intervento di padre Moscone sopra ricordato, sempre attuale.
Sbaglierebbe il presidente Burlando a dimenticarsene.

                                                                               COBAS SCUOLA GENOVA



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