Dichiarazione alla stampa riguardo alle affermazioni di tal Gianluca Preite
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From: Gino Candreva - Istituto pedagogico della Resistenza
To: antiamericanisti@???
Sent: Wednesday, April 06, 2005 6:40 PM
Subject: Re: [antiamericanisti] Dichiarazione alla stampa riguardo alle affermazioni di talGianluca Preite
Caro Moreno,
forse ti era sfuggito, ma tempo ti fa avevo mandato un messaggio privato nel quale menzionavo una trasmissione di Telelombardia che commentava il sequestro Sgrena ("Prima serata" del 25 marzo). Alla trasmissione partecipava Carlo Taormina (quindi più importante del Preite) che, verso le 23:15, ti aveva tirato in ballo. Ti avevo anche consigliato di farti dare le vhs della registrazione (io la seguivo di sfuggita mentre facevo altro, mi si sono rizzate le orecchie solo quando ho sentito il tuo nome e non ho capito tutta l'argomentazione di Taormina).
Ciao Gino C.
----- Original Message -----
From: morenopasquinelli@???
To: antiamericanisti@???
Sent: Wednesday, April 06, 2005 6:27 PM
Subject: [antiamericanisti] Dichiarazione alla stampa riguardo alle affermazioni di talGianluca Preite
Ancora una volta c'e' lavoro per i nostri avvocati.
Entro un paio di giorni essi sporgeranno infatti querela per calunnia contro tal Gianluca Preite per le affermazione da egli rese ai Pm romani e pubblicate oggi da alcuni quotidiani.
Secondo questo stravagante personaggio il Campo Antimperialista, ed io in quanto dirigente, saremmo "dietro" al sequestro della giornalista e compagna Giuliana Sgrena (sic!). Come se non bastasse, a questa accusa farneticante, il Preite ne aggiunge un'altra, davvero esilarante, secondo cui noi avremmo ordinato, dall'Italia, "di sparare contro l'auto su cui viaggiavano la giornalista del Manifesto e il funzionario del Sismi Nicola Calipari" (doppio sic!!).
L'assurdita' delle accuse non sminuisce la loro gravita': si cerca con ostinazione di punire e criminalizzare il Campo Antimperialista per la nostra ferma difesa della Resistenza irachena che si va consolidando e da filo da torcere agli occupanti e la quale, come abbiamo puntualmente precisato, non ha nulla a che fare con sequestri e assassini di giornalisti amici e pacifisti. Per quanto riguarda il sequestro delle quattro guardie private italiane e' infine universalmente noto il nostro impegno, assieme al leader della Resistenza (ora non a caso desaparecido dopo essere stato catturato dagli americani) Jabbar al-Kubaisi, affinche' il gruppo guerrigliero li rilasciasse in segno di amicizia verso il popolo italiano che era contro l'aggressione angloamericana e non ha mai condiviso la decisione del governo Berlusconi di partecipare all'illegale e criminale occupazione dell'Iraq.
Moreno Pasquinelli
6 aprile 2005
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(AGI) - Roma, 5 apr. - Dietro al sequestro di Giuliana Sgrena ci sarebbero i gruppi antimperialisti. È quanto ha sostenuto Gianluca Preite, il tecnico sentito ieri dai pm della
procura di Roma e indagato per 'accesso abusivo ad un sistema informatico o telematicò per aver intercettato illegalmente, il 4 marzo scorso, una telefonata con voce italiana
che ordinava di sparare contro l'auto su cui viaggiavano la giornalista del Manifesto e il funzionario del Sismi Nicola Calipari. Ai magistrati Preite ha detto di aver estrapolato
dalla rete alcuni documenti che dimostrerebbero il fondamento di tale tesi. Documenti che, però, non sono stati ancora visionati dagli inquirenti che hanno avviato
immediatamente indagini per verificare quanto raccontato dal tecnico.
Gli antimperialisti cui ha fatto riferimento Preite sono quelli che ruotano intorno alla figura di Moreno Pasquinelli, originario di Foligno, arrestato lo scorso anno nell'ambito
dell'operazione di terrorismo internazionale 'Tracià assieme ad Alessia Monteverdi e Maria Grazia Ardizzone (ma poi scarcerati) e con i turchi Er Avni e Zeynep Kenic, presunti
appartenenti al gruppo DHKP-C (Fronte Rivoluzionario di Liberazione del Popolo).
All'indomani del rapimento della giornalista, Pasquinelli, mentre era in corso l'udienza preliminare sui due turchi, aveva dichiarato: «L'azione del sequestro di Giuliana Sgrena
non è addebitabile a formazioni genuine della resistenza irachena; è un'operazione molto sporca e per questo l'abbiamo condannata», aggiungendo che la morte di Calipari non
era dovuta a un errore.
Per quanto riguarda l'attendibilità della versione fornita da Preite, ci sarebbe un elemento - su cui sono in corso approfondimenti dei carabinieri del Ros - che smonterebbe la
sua ricostruzione: la telefonata ascoltata dall'esperto risalirebbe alle 16 circa del 4 marzo quando ancora il rilascio della Sgrena non era avvenuto. (AGI) Pot (Segue) 051654
APR 05 NNN (AGI) - Roma, 5 apr. - Anche i trascorsi di Preite sono al vaglio degli investigatori: ai primi di febbraio di quest'anno era stato denunciato per essersi spacciato per
un capitano della Finanza e per aver tentato di passare anche per agente del Sismi che si trovava a Chieti per espletare indagini riservate. Ma il conto non pagato in un albergo
aveva portato i militari del nucleo di polizia tributaria della Finanza a risalire alla vera identità del ventiseienne, di Casarano (Lecce), residente a Roma. Le accuse formulate
contro di lui erano quelle di contraffazione di pubblici sigilli, sostituzione di persona, false dichiarazioni ed usurpazione di titolo. Nella sua abitazione le Fiamme Gialle, su
decreto di perquisizione del pm di Chieti, Rosangela Di Stefano, avevano sequestrato una divisa della Finanza completa di placche, mostrine e gradi da capitano, altra
oggettistica militare tra cui portatessere con placche distintive del ministero della Difesa e dei carabinieri, oltre a materiale informatico. (AGI) Pot 051654 APR 05 NNN
AGI) - Roma, 5 apr. - Nella memoria depositata da Preite ai pm si afferma, inoltre, che alla base della partecipazione di antagonisti nostrani ci sarebbe stata una
preoccupazione legata al fatto che la Sgrena avrebbe ascoltato alcune conversazioni telefoniche in lingua italiana tenute dai suoi carcerieri con interlocutori da identificare. Una
circostanza, però, che non risulta alla procura e che la giornalista non avrebbe riferito ai magistrati. Ma a chi indaga non sfugge che le informazioni raccolte da Preite siano da
tempo di dominio pubblico. Fu lo stesso leader degli antimperialisti, Moreno Pasquinelli, a divulgare, per esempio, lo scorso anno, il contenuto di una telefonata con Jabbar al
Kubaisi, il quale avrebbe chiesto tre nominativi di pacifisti italiani ai quali consegnare i tre ostaggi, Maurizio Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio, ancora nella mani
degli iracheni. Un'attività, quella di Pasquinelli, nient'affatto clandestina, dunque, e dedicata soltanto agli aderenti al movimento. (AGI) Pot 052028 APR 05 NNN
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