[NuovoLaboratorio] adesione Sinistra europea

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Szerző: f.martone@senato.it
Dátum:  
Tárgy: [NuovoLaboratorio] adesione Sinistra europea
Vi invio, per opportuna conoscenza, la lettera con la quale motivo la mia
scelta di aderire alla Sinistra europea ed il conseguente passaggio come
indipendente al Gruppo di Rifondazione al Senato. Mi è sembrato opportuno
comunicarvi questa decisione, per evidenti motivi di corretteza, ad
elezioni regionali avvenute. Il Manifesto del 26 marzo ne aveva in parte
anticipato i contenuti.

Cari saluti

Francesco Martone

http://ecogiustizia.splinder.com/

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Dopo alcuni mesi di profonda riflessione personale, nonché di confronto e
dialogo con ampi settori del movimento pacifista ed altermondialista, sono

giunto alla decisione di aderire al manifesto del partito della Sinistra
Europea. La motivazione di questo passo, che chiaramente comporterà -
per coerenza - delle conseguenze rispetto alla mia attuale collocazione
come indipendente presso il Gruppo dei Verdi al Senato, e pertanto
l'iscrizione come indipendente al gruppo di Rifondazione Comunista al
Senato, è essenzialmente politica. Ringrazio i Verdi per avermi dato in
questi anni l'opportunità di confrontarmi con la politica istituzionale.
Vorrei però sottolineare come questo passaggio rappresenti per me
l'evoluzione naturale di un periodo ancor più lungo di lavoro continuo

e costante con e nei movimenti in Italia ed a livello internazionale. La
mia decisione è quindi maturata dopo un'analisi serena della congiuntura
politica attuale e delle condizioni strategiche necessarie per contribuire

a catalizzare al meglio le ricadute politiche delle loro critiche,
proposte ed iniziative. A tutto ciò va aggiunto il mio dissenso
squisitamente politico rispetto alla posizione assunta a grande
maggioranza dai Verdi Europei, e dai Verdi italiani rispetto alla
Costituzione Europea. Il mio europeismo non posso confonderlo con l'avallo

ad un progetto politico, economico e sociale che riafferma, come fa in
gran parte questa Costituzione Europea, la centralità del dogma
neoliberista, e di un concetto di democrazia, retrogrado, che non tiene in

considerazione la storia attuale e passata dell'Europa. A questo va
aggiunto il rifiuto di includere il ripudio alla guerra come principio
fondante della nuova Europa.
Credo nell'Europa, in un'Europa dei diritti, della solidarietà, della
pace, e per questo non posso non far mie le parole del compianto Jacques
Derrida: «Sì ad un Europa sociale e meno mercato, sì ad un Europa che
senza tentare di rivaleggiare con le superpotenze e senza lasciar loro
campo libero, diventi un motore dell'altermondialismo, il suo stesso
laboratorio. Questo è quello che io sogno». Dico quindi no a questa
Costituzione Europea perché dico sì a quell?altra Europa, sognata da
Jacques Derrida, e perché la ratifica del Trattato lungi dall'essere un
atto formale, rappresenta una luce verde ad un progetto politico,
economico, sociale e culturale che potrà continuare senza impedimenti
prima ancora dell'entrata in vigore della Costituzione. Dico no per
provare a lasciar aperta la possibilità di costruire un'Europa
caratterizzata dall'uscita dal neoliberismo, verso un modello
ecologicamente sano, e socialmente giusto, che riaffermi e pratichi la
sovranità della politica sull'economia e costruisca un modello di
democrazia partecipativa, di solidarietà e pace. Lavorerò pertanto
affinché la Sinistra Europea possa rappresentare una casa comune delle
forze e delle culture progressiste e della "sinistra radicale", che
sappia includere, coinvolgere, accogliere, recependone le istanze, coloro

si riconoscono nell'ideale eco-pacifista, del disarmo e della
nonviolenza, per i diritti umani e dei migranti, per un'economia di
giustizia, per la promozione e tutela dei beni comuni ed il
riconoscimento del debito ecologico. Cercherò poi di contribuire affinché
tali istanze trovino giusta rappresentazione nel programma politico
dell?Unione. Manterrò la mia indipendenza dal partito che ha ispirato la
nascita della Sinistra Europea, ovvero Rifondazione Comunista, certo che
il mio contributo verrà ciononostante apprezzato e sostenuto. Per questo
vorrei ringraziare Fausto Bertinotti ed i miei compagni/e di strada
vecchi/e e nuovi/e in Rifondazione, per la loro grande disponibilità e
disposizione al dialogo nel reciproco rispetto delle nostre storie. So che

stavolta questo mio cammino non sarà in solitudine, e mi auguro che le
prossime regionali portino all'elezione, a partire da Mario Agostinelli
in Lombardia, ed Anna Pizzo nel Lazio, dei candidati indipendenti
provenienti dai movimenti. Lo stesso augurio va a Nichi Vendola ed agli
altri candidati del Centro sinistra, in particolare in Liguria, regione
nella quale sono stato eletto.

Sen. Francesco Martone

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