[Intergas] contenuti e proposte del gruppo di lavoro Dall'ag…

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Autore: p12345@freemail.it
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Oggetto: [Intergas] contenuti e proposte del gruppo di lavoro Dall'agricoltura ai servizi: gli ordini/i progetti condivisi tra più gas

In attesa della pubblicazione sul sito retegas degli atti del convegno nazionale di Milano del 19-20 marzo, ho pensato di mettere a disposizione sulla lista i contenuti e le proposte emerse nella discussione del gruppo di lavoro che ho moderato.
(Ho copiato e incollato il testo per alleggerire la mail)
Ciao! Paolo De Toni


CONTENUTI E PROPOSTE EMERSE DAL GRUPPO DI LAVORO “DALL’AGRICOLTURA AI SERVIZI”: ORDINI E PROGETTI COORDINATI TRA PIU’ GAS


IL titolo del convegno nazionale gas 2005 propone il seguente tema: i gas sono ad un punto critico della loro storia, di fronte al bivio tra restare quello che sono o fare un passo avanti.
Restare quello che sono significa che ciascun gas continua a sviluppare la sua attività in modo del tutto indipendente da quella degli altri gas. Il passo avanti è quello di coordinarsi con altri gas per ampliare la gamma dei prodotti forniti ai soci e conseguentemente l’area di altra economia “liberata” dall’occupazione dell’economia di mercato. I prodotti che questo eventuale ampliamento renderebbe disponibili sono quelli che non possono esistere senza ordini di grandi numeri. Per esempio ordini che comportino l’avvio di una filiera produttiva, cioè i gas chiedono ai produttori un prodotto con caratteristiche specifiche, i produttori lo producono dietro garanzia dell’acquisto da parte dei gas.
·    Facendo un esempio specifico, il gas di Fidenza in coordinamento con il gas di Lodi, ha concordato con un produttore la messa in produzione di una varietà antica di grano, dal cui raccolto, tramite un mulino ad acqua (forse l’unico funzionante in Italia), viene prodotta farina venduta a 0.60€. I gas dunque potrebbero concretamente sostenere il ritorno alla coltivazione delle varietà antiche di frutta e ortaggi, dando così un contributo importante alla lotta all’erosione genetica che minaccia drammaticamente la biodiversità (negli ultimi 40 anni si sono estinte definitivamente l’85%  delle varietà orticole e frutticole, vanificando il paziente e intelligente lavoro di decenni/secoli di selezione operato da generazioni di contadini).
·    Un'altra filiera da avviare potrebbe essere quella del tessile. Ognuno di noi in questo preciso momento sicuramente sta indossando abbigliamento prodotto attraverso sfruttamento dei lavoratori e dell’ambiente. E’ possibile anche per questa categoria merceologica costruire un’alternativa concreta e ampliare l’area di altra economia dei nostri acquisti? Nel campo del tessile l’avvio di nuove filiere andrebbe a portare un aiuto concreto e importante ad un settore oggi profondamente in crisi a livello nazionale per la delocalizzazione delle produzioni, le politiche aziendali dei sub-appalti e la concorrenza diretta di economie nazionali ad alto livello di sfruttamento dei lavoratori.
·    Nel campo dei servizi non è sicuramente all’ordine del giorno la creazione di un gestore telefonico indipendente, anche se lo sono invece le speranze di riuscirci entro tempi ragionevoli (parliamo di Livecom: vedi sotto). Il coordinamento tra gas potrebbe però già ora contribuire a creare una massa critica capace di esercitare una pressione efficace per spingere le aziende che gestiscono i servizi telefonici a comportamenti più etici nei confronti dei propri dipendenti, dell’utenza e dell’ambiente. 
Una strada già praticabile oggi verso l’agglomerazione di numeri capaci di esercitare una pressione significativa è l’abbonamento a Livecom e Lillinet, che rispettivamente per i servizi telefonici e internet, permettono di deviare parte della propria spesa in bolletta verso tasche più etiche, quelle di una cooperativa sociale nel caso di Livecom, quelle di Rete Lilliput nel caso di Lillinet.


COME realizzare il coordinamento necessario per arrivare ad un ordine condiviso tra più gas?
Si è pensato ad uno spazio ad hoc sul sito nazionale www.retegas.org, dove i singoli gas possano presentare i progetti, dettagliandoli in tutti i loro aspetti e specificando se il progetto è locale o nazionale. Ogni gas, nel pieno rispetto della propria identità e della propria autonomia, dopo aver approfondito i diversi aspetti del progetto e magari contribuito ad una sua ridefinizione migliorativa, sceglierà liberamente se aderire o no.
Dunque non un coordinamento dall’alto che organizza e decide per tutti, ma singole proposte dal basso, attorno alle quali di volta in volta si coagulerà il coordinamento dei gas interessati a quel singolo progetto.
Un’altra proposta, non in antitesi, ma che potrebbe realizzarsi in parallelo alla prima, è la fondazione di nuovi gas dedicati ad un singolo prodotto, per esempio un gas che si occupa solo di calzature.
Per evitare dispersioni di energia nella presentazione dei progetti, è stata proposta una ricognizione preliminare dei bisogni al momento non soddisfatti dall’attività dei gas.

Altri esempi emersi dagli interventi:
·    Utilizzo di olio vegetale come carburante per motori diesel. In Germania la cosa è già operativa, è sufficiente una piccola modifica al motore. L’olio vegetale è sicuramente meno inquinante, deriverebbe da produzione agricola anziché da estrazione e raffinazione, implicherebbe ricadute negative minime a livello ambientale in fase di trasporto, stoccaggio, distribuzione. Inoltre sarebbe antagonista all’uso del petrolio, evitando così di fornire motivazione alle guerre per l’approvvigionamento energetico (leggi per esempio Irak).
·    Fidelizzazione del produttore attraverso l’emissione di buoni ordinari specifici per prodotto (buoni ordinari mela/carne/etc.): i gas chiedono al produttore un prodotto specifico e si impegnano ad acquistarlo, finanziando in anticipo la produzione ed evitando così al produttore di cercare il finanziamento presso le banche, realtà economiche notoriamente poco etiche.
·    Nel luglio 2004 un gas ha avviato una filiera di autoproduzione di detergenti, che sono acquistati non solo dai propri soci, ma anche dai soci di altri gas. E’ il caso di Officina Naturae, nata su iniziativa di tre soci del gas di Rimini, uno dei quali ha addirittura abbandonato la propria attività lavorativa precedente per dedicarsi a tempo pieno a questo progetto. La scelta è quella della massima trasparenza, anche delle formule chimiche utilizzate.
·    E’ stata fatta l’ipotesi di effettuare una ricognizione anche fuori Italia delle ditte produttrici di materiali bioedili. Individuati i produttori più in sintonia con i principi dei gas, se la richiesta è consistente, è stata ipotizzata, se i numeri degli ordini fossero alti, l’apertura da parte dei produttori scelti di una linea di produzione locale.
·    Infine è stato chiesto di verificare se nell’ambito degli ordini condivisi è possibile includere anche la produzione culturale, oggi in situazione di asfissia sia in quanto quasi nessun artista può vivere della propria produzione, sia per la censura da parte del potere. I gas potrebbero finanziare il prodotto artistico, secondo modalità che il gruppo di lavoro non ha avuto il tempo  di approfondire. Su questo argomento specifico esiste già una proposta, rintracciabile sul sito (costruito con software libero) www. produzionidalbasso.org
E’ stata infine sollecitata l’autogestione da parte dei gas degli aspetti logistici, cioè della distribuzione della merce. E’ stata proposta l’attivazione di un’organizzazione di trasporto indipendente basata su piccoli corrieri che trasportano per brevi distanze. Anche in questo caso esiste un progetto già in fase avanzata di elaborazione, rintracciabile a giorni sul sito www.micromercato.org


CHIUDENDO il cerchio degli interrogativi iniziali, il gruppo di lavoro ha senz’altro optato per superare il punto critico facendo un passo in avanti nella direzione dell’ampliamento dell’attività e delle aree merceologiche coperte dai gas, nella consapevolezza dell’importanza che il nostro ruolo può assumere nel determinare l’estensione delle aree di altra economia, sviluppando le forme di coordinamento più efficaci a raggiungere tale obiettivo.


Facilitatore: Paolo de Toni – gas Maltrainsema di Milano – paolo.de.toni@???             p12345@???



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