[Lecce-sf] Cormons (Go) - Contro i Cpt nessuna "Misericordia…

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Szerző: uccio
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Cormons (Go) - Contro i Cpt nessuna "Misericordia"!

Venerdì 1 aprile 2005

Questa mattina una trentina di manifestanti hanno occupato la sede della Misericordia di Cormons (Go) che fa parte del network nazionale delle Misericordie d’Italia, uno degli enti ammessi alla gestione del Centri di Permanenza Temporanea per migranti (CPT).
Durante l’iniziativa, i manifestanti hanno esposto dalle finestre della villa che ospita la sede della Misericordia alcuni striscioni contro l’apertura del cpt di Gradisca d’Isonzo e contro gli affaristi che intendono gestirlo. Per più di due ore i manifestanti hanno quindi occupato gli uffici della segreteria della Misericordia e bloccato l’accesso alla villa. Poco dopo l’inizio dell’occupazione sono arrivati quattro volontari che fanno parte del direttivo della sede locale per capire i motivi di questa protesta.
Dall’incontro tra i manifestanti e i responsabili dell’ufficio locale della Misericordia è emerso che:
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Le voci circolanti in regione su un possibile coinvolgimento della Misericordia nella gestione del cpt di Gradisca d’Isonzo trovano il loro fondamento in una lettera che il Ministero dell’Interno aveva inviato a loro ed ad altre associazioni locali chiedendo la disponibilità a gestire il cpt;
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I volontari della Misericordia hanno affermato di non aver preso neanche in considerazione quella lettera, ma non hanno rilasciato nessuna dichiarazione pubblica in merito.
Dopo oltre due ore di occupazione e dopo i colloqui con i volontari presenti i manifestanti hanno concluso l’iniziativa, dichiarando però di non aver ricevuto risposte soddisfacenti.
L’iniziativa di oggi, ha avuto il merito di attirare l’attenzione su quello che si sta muovendo intorno al cpt di Gradisca e ha lanciato un monito verso tutte le realtà locali del terzo settore che sono in qualche modo tentate di entrare dentro il grande business che il mostruoso cpt di Gradisca rappresenta.

Nessun cpt, nè qui nè altrove.
In occasione della 2a Giornata europea di azione contro i Centri di detenzione per migranti abbiamo occupato oggi 1° aprile la sede della Misericordia di Cormons (GO) che fa parte del network nazionale delle Misericordie d’Italia, uno degli enti ammessi alla gestione del Centri di Permanenza Temporanea per migranti (CPT).
Con questa azione intendiamo innanzitutto sanzionare dal basso la Confederazione nazionale delle Misericordie che nel periodo 2003/2004 ha già percepito dal Governo circa 7 milioni di euro per la gestione dei CPT di Agrigento, Lampedusa e Modena - quest’ultimo diretto peraltro dal fratello del ministro Giovanardi -, che partecipa direttamente alla gestione di altre strutture detentive per migranti in tutta Italia e che proprio oggi 1° aprile assume la gestione del CPT di Bologna.

CPT: NE’ QUI NE’ ALTROVE!
Voci insistenti affermano che la Misericordia di Cormons intende entrare nell’affare del contestato CPT gradiscano, ma saperlo al momento ci interessa poco: "NE’ QUI NE’ ALTROVE" non è uno slogan di comodo, ma una pratica reale che va agita quotidianamente. Ci battiamo contro il CPT di Gradisca come lo facciamo contro tutti i CPT in Italia e in Europa. L’azione di oggi è quindi parte di un percorso di lotta contro i lager per migranti che inizia con le azioni di disobbedienza che portarono nel ’98 alla chiusura del CPT di Trieste, che prosegue con le mobilitazioni contro il lager di Milano nel 2000, lo smontaggio di quello di Bologna nel 2002, con le due azioni di sabotaggio e denuncia contro il costruendo CPT di Gradisca d’Isonzo nel 2004, e che ci ha visto agire in tutta Europa contro questo schifo.

No alle complicità e agli opportunismi
Con l’azione di oggi lanciamo anche un messaggio chiaro a tutte le realtà locali del cosiddetto terzo settore che fossero tentate di entrare nel "grande affare" del CPT di Gradisca. NE’ QUI NE’ ALTROVE significa che nel momento in cui si sceglie di far parte di quel mostruoso e inumano sistema di controllo, detenzione e deportazione che sono i CPT, in qualunque luogo e in qualunque forma - anche quella dell’assistenza ai richiedenti asilo che si profila con l’apertura del Centro di Prima Identificazione nella stessa area carceraria della Polonio -, si diventa complici di questo sistema e, per quanto ci riguarda, si è "sanzionabili": se i CPT sono circondati da mura anche le vostre sedi dovranno esserlo, se accettate di essere parte del meccanismo di Guerra Permanente siete dalla parte della violenza dei più forti contro la resistenza dei molti - e non è sufficiente definirsi nonviolenti e magari pacifisti per evitarlo…

Dal 2 aprile alla EuroMayDay > reddito e diritti per tutt*
Oggi siamo qui anche per dire chiaramente che non esiste "umanizzazione" dei lager per migranti: queste strutture vanno demolite una volta per tutte come va demolita la mentalità politica e giuridica che le ha create. Non c’è "misericordia" né "solidarietà" nel ritenere i migranti "altro" da noi, nel predisporre leggi "speciali" o "dedicate" che li riguardano, nel credere che sia possibile "riformare" quelle esistenti - anche se a farlo è la sinistra...
I migranti sono soggetti che come altri esprimono una caratteristica ormai strutturale della produzione sociale, ovvero la necessità e il desiderio di circolare liberamente, ma anche di essere cittadini a pieno titolo, di poter decidere di restare avendo garantiti reddito, diritti e dignità. I nuovi "signori del mondo" vorrebbero riuscire a imbrigliare questa caratteristica come tentano di fare con tutta la cooperazione sociale. Noi invece lavoriamo ogni giorno per liberarla consapevoli della sua potenza nell’affermare nuovi diritti per tutti e tutte coloro, migranti e autoctoni, che ogni giorno di più vivono sulla propria pelle la precarietà lavorativa ed esistenziale, certi che solo questa potenza, priva di mediazioni e di controllo, può costruire un mondo diverso. Con l’azione di oggi siamo nuovamente in marcia, camminando e domandando, verso l’EuroMayDay 2005, il Primo Maggio del precariato europeo contro il razzismo delle destre e qualsiasi ipocrisia concertativa…
San Precario è con noi, San Giovanni suona male e San Pietro ha perso le chiavi del Paradiso… MayDay!

Rete del Precariato Sociale / Invisibili - venezia giulia

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