[Cm-roma] I: [chaingang] Editoriale Ciclismo aprile

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Szerző: Paolo Bellino
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Tárgy: [Cm-roma] I: [chaingang] Editoriale Ciclismo aprile
è con legittima soddisfazione che vi inoltro questo.

quando questi si accorgono di qualcosa, questa cosà è realtà da un pezzo.



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quanti iracheni fai fuori con un litro?

www.movimentofisso.it


-----Messaggio originale-----
Da: chaingang-bounces@???
[mailto:chaingang-bounces@inventati.org]Per conto di sansacreansa
Inviato: venerdì 1 aprile 2005 11.58
A: cheers, beers, no gears!
Oggetto: [chaingang] Editoriale Ciclismo aprile


Ciao a tutte/i,
vi segnalo l'editoriale di Ciclismo di questo mese.

SCATTO (E CHIODO) FISSO
Salviamo l'umanita' del ciclismo. Anche salvando il Vigorelli. Perche' no?

di Massimo Vallini da "Ciclismo" Aprile 2005 pag 7 (editoriale)

Si trovano la mattina presto e pedalano con lo scatto fisso. Hanno in
mente di rivitalizzare il ciclismo partendo dalla base, ricostruendo il
sogno della pista. DI questi tempi, d'altra parte, la sola pista puo'
garantire la sicurezza dei ciclisti milanesi sono proprio ex pistard,
cresciuti sul parquet del Vigorelli. Il magico parquet amato e odiato,
la pista piu' volte riedificata, intitolata ad Antonio Maspes poco prima
di essere abbandonata per l'ultima volta. Vi racconteremo presto di loro
e del loro progetto sulla pista di Milano. Sara' che lo scatto fisso, da
qualche tempo, e' una sorta di chiodo fisso. E' colpa anche di Damiano
Cunego che ha confessato di utilizzarlo in allenamento. Gli allenatori,
i direttori sportivi lo sanno bene: e' una tecnica altamente educativa,
insegna il colpo di pedale, serve per prendere il ritmo e il fiato.
Quanti ragazzini lo utilizzano ancora e quanti, piu' su con gli anni, lo
ricordano bene!
Non e' che qualche volta per andare avanti bisogna guardare indietro? Lo
dico cosi', semplicemente, senza ambizioni dietrologiche e senza inutili
nostalgie. non volgio tornare al ciclista d'inizio secolo, costretto a
scendere di sella per poter cambiare la lunghezza della pedalata. Pero'
questi "carbonari" della bicicletta mi hanno fatto venire un'idea. O,
meglio, hanno confermato un sospetto che mi avevano instillato la
"confessione" di Cunego sullo scatto fisso, gli allenamenti di Pietro
Algeri nel velodromo di Aigle per preparare la sua Saunier Duval alla
stagione 2005, la dieta dimagrante di Alessandro Petacchi.
Non sara', davvero, che il ciclismo ha girato pagina? Con lo scatto
fisso pedali sempre, ti alleni duramente, con la dieta non ci sono molte
scorciatoie e nemmeno con la pista: imparare a correrci e' fondamentale
per la tecnica e per le gambe.
Insomma, un ciclismo dal volto piu' umano, che ottiene risultati col
sudore della fronte, come le regole dello sport e della vita
(soprattutto) consigliano e impongono. Percio' mi e' venuta un'altra
idea, questa volta ancora meno originale, sposata e riproposta in
passato sempre da "Ciclismo". PPerche' non riproviamo con il Vigorelli?
Perche' non lo salviamo, salvando l'umanita' del ciclismo? Oppure
pensiamo ad altro, ma Milano e l'Italia hanno bisogno di un velodromo,
forse anche solo per un segnale. Presidente Di Rocco, non sarebbe un
bell'inizio?


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