[Forumlucca] Econews - 29 marzo 2005

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Aihe: [Forumlucca] Econews - 29 marzo 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Riforme. Pecoraro: in Cdl non c’e’ accordo Berlusconi teme referendum
prima di politiche
- Regionali. Cento: se Berlusconi perde ne tragga conseguenze
- Regionali. Pecoraro: attenti a violenza e strumentalizzazioni
- Immigrazione. Cento: sospendere applicazione Bossi-Fini basta stragi nel
canale di Sicilia
- Fisco. Pecoraro: con Cdl evasioni record nell’Italia dei condoni Prodi ha
toccato nervo scoperto
- Isole. Verdi: approdo Ginostra, finalmente lavoro ben fatto
- Statali. Cento: inaccetabile ricatto Lega su contratto
- Immigrazione. Tana De Zulueta: no a violazione diritti
- Regionali Lazio. Pecoraro: isterica strumentalizzazione Padellaro chiude caso
- Regionali. Cento: vittimismo Storace non convince nemmeno Berlusconi
- Regionali Lazio. Bonelli: militante verde aggredita vicino Roma
- Regionali Umbria. Pecoraro: importante Verdi e Idv insieme
- Marche. Moruzzi: fermate le vaccinazioni per la blue tongue
- Lombardia. Monguzzi: regalo pre-elettorale di Formigoni a cliniche private
- Lazio. Bonelli: a Fiumicino il centro destra sferra un attacco senza
precedenti all’ambiente
- Francavilla al Mare. Esposto dei Verdi contro antenna di fronte a scuola
materna
- Ostia. Verdi: rilevate circa 750 antenne, 1 antenna ogni 260 persone
- Friuli Venezia Giulia. Verdi sugli ultimi gravi fatti avvenuti presso la
Baia di Sistiana.
- Ogm. Greenpeace: Syngenta ha distribuito semi illegali per 4 anni
Econews dalle agenzie estere:
- Man suspected in nun's death surrenders (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7418
- Octopus "walks" on two arms (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30100/story.htm


Riforme. Pecoraro: in Cdl non c’è accordo Berlusconi teme referendum prima
di politiche

“Sulle riforme Berlusconi ha fatto il gioco delle tre carte, affermando
ipocritamente che il nuovo testo accontenta tutti. In realtà la Cdl è
profondamente divisa”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio. “Hanno stravolto la Costituzione - afferma Pecoraro - non
solo senza cercare un accordo con largo con le opposizioni, ma addirittura
senza avere un accordo al proprio interno. Il premier ha ceduto al ricatto
della Lega e le dimissioni farsa di Calderoli lo confermano. Il Senato ha
approvato le riforme per favorire la campagna elettorale della Lega”.
“Berlusconi teme il referendum - conclude il leader del sole che ride -
perché sancirebbe una sonora bocciatura di un mostro giuridico
secessionista e centralista al contempo che se dovesse malauguratamente
passare provocherebbe un dissesto istituzionale. Dopo il massacro del
territorio con i condoni e della finanza pubblica con Tremonti, ora il
centrodestra cerca anche quello istituzionale”.

Regionali. Cento: se Berlusconi perde ne tragga conseguenze

“Considerato che anche Berlusconi finalmente ammette che il voto ha un
significato politico, ora sia coerente e si assuma le responsabilità nel
caso di una sconfitta elettorale". Il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento,
ritiene che la decisione del premier di scendere in campo, a sostegno dei
candidati della Cdl, comporti la possibilità di dimissioni. "D'altra parte
- osserva Cento - dal 2001 ad oggi il centrodestra ha perso tutte le
competizioni elettorali e quella regionale è certamente la più
significativa ed omogenea prima della scadenza del 2006. Così come avvenne
nel 2000 quando l'allora presidente del consiglio D’Alema, con grande
coerenza e correttezza istituzionale, prese atto della sconfitta alle
Regionali e si dimise. Ora Berlusconi accetti fino in fondo la sfida del
significato politico di questo voto". "Noi Verdi - assicura Cento - ci
batteremo per infliggergli una sonora sconfitta anche e soprattutto per le
sue politiche anti-ambientaliste fatte di condoni edilizi, ritardata
applicazione dell'accordo di Kyoto sulle emissioni inquinanti, tentativo di
reintrodurre nel dibattito politico del paese il ritorno al nucleare, oltre
alla decisione di realizzare decine di centrali termoelettriche e a
carbone". (Ansa)

Regionali. Pecoraro: attenti a violenza e strumentalizzazioni

“Serve la massima allerta e un'ampia mobilitazione contro ogni atto di
violenza che punti ad inquinare la campagna elettorale". Il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio invita a vigilare nell' ultima settimana di
campagna elettorale, esprime "solidarietà alle forze politiche oggetto di
gravi episodi di intolleranza" e sollecita alla "massima attenzione contro
ogni forma di speculazione e strumentalizzazione". "Bisogna condannare
qualsiasi episodio di violenza" ha ribadito Pecoraro Scanio che chiede il
"massimo impegno per assicurare alla giustizia i responsabili materiali e i
mandanti di queste intimidazioni". "La priorità ha concluso Pecoraro Scanio
- è rasserenare al più presto il clima in cui si svolgono queste elezioni".
(Ansa)

Immigrazione. Cento: sospendere applicazione Bossi-Fini basta stragi nel
canale di Sicilia

“L’ennesima tragedia al largo delle nostre coste, che stavolta ha provocato
sei morti e tre dispersi conferma l’inapplicabilità della Bossi-Fini”. Lo
ha dichiarato il vicepresidente della commissione giustizia della Camera
Paolo Cento. “E’ urgente - afferma Cento - sospendere la Bossi-Fini ed
aprire un tavolo di confronto in Parlamento ed in seno all’Unione europea
per affrontare la questione dei migranti. Un paese civile come l’Italia non
può assistere a queste continue tragedie senza fare niente”. “Diciamo no -
conclude Cento - a politiche di esclusione, repressione e militarizzazione
delle nostre coste, tra l’altro completamente inutili per impedire la morte
di persone che vengono in italia per sfuggire a morte, miseria e guerre”.

Immigrazione. Tana De Zulueta: no a violazione diritti

L'arrivo di nuovi migranti sulle coste italiane non può essere un pretesto
per ulteriori strappi o violazione dei diritti di queste persone. Nei
giorni scorsi, un certo numero di migranti trattenuti prima a Lampedusa,
poi nel centro di permanenza temporanea di Crotone, sono riusciti ad
interpellare la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo,
chiedendo lo stop alla loro espulsione". Lo afferma la senatrice dei Verdi
Tana De Zulueta. "Ricordo al ministro Pisanu e ai responsabili del governo
italiano che il nostro paese è tenuto a rispettare una raccomandazione del
Consiglio d'Europa che impegna i paesi membri a non effettuare espulsioni
nei giorni di festa, data l'impossibilità per la corte di esaminare in quei
giorni eventuali ricorsi pervenuti". "Nei giorni scorsi il governo italiano
ha mandato centinaia di persone di varie nazionalità in Libia, senza avere
garantito il diritto d'asilo a chi, forse, ne aveva titolo (il
rappresentante dell'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati è stato
tenuto lontano dal campo di Lampedusa per più di una settimana) e senza
avere mai fatto conoscere al Parlamento italiano alcun trattato
internazionale con la Libia che lo consentisse". (Ansa)

Fisco. Pecoraro: con Cdl evasioni record nell’Italia dei condoni Prodi ha
toccato nervo scoperto

“Con la Cdl al Governo l’Italia è allo sfascio. La politica fiscale in
particolare si è rivelata disastrosa: di fronte ad un illusorio calo delle
tasse è aumentata l’evasione, che non è mai stata combattuta dal Governo”.
Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Grazie
alla Cdl - afferma Pecoraro - l’Italia è diventato il paese dei condoni e
delle leggi ad personam, del falso in bilancio e dell’illegalità diffusa.
Prodi ha fatto bene a parlare di questa situazione, toccando un nervo
scoperto del centrodestra, che non potrà dare alcuna giustificazione di
fronte a questa devastazione etica. Una situazione preoccupante che
richiede un intervento deciso e tempestivo”. “Il danno per i cittadini -
conclude il leader del sole che ride - è stato enorme. L’evasione ed i
condoni hanno provocato un disastro economico, ambientale e sociale. Ora è
il momento di dare un taglio ad una politica fiscale e dei condoni
fallimentare e lassista”.

Isole. Verdi: approdo Ginostra, finalmente lavoro ben fatto

“La vicenda dell'approdo di Ginostra, racchiude in se' l'essenza dello
scontro culturale che esiste tra i Verdi e gli ambientalisti e i
cementificatori di ogni risma, incapaci di confrontarsi sulla qualita' dei
progetti e sulla loro utilita'". Lo dice Sauro Turroni, vicepresidente
della Commissione ambiente del Senato, che per anni si e' battuto "perche'
a Ginostra venisse evitata una nuova colata di cemento, prima contrastando
l'approdo alle Secche di Lazzaro e la strada che lo avrebbe collegato
all'abitato di Ginostra, poi perche' fosse protetto il porto storico del
pertuso e venisse realizzato finalmente un approdo senza che la
straordinaria natura dei luoghi venisse manomessa". Ora quindi, i Verdi
sono soddisfatti della soluzione scelta e attuata: "devo complimentarmi con
quegli abitanti del luogo, italiani e non, che amano veramente la loro
isola e che sono stati capaci di imporre, con la loro tenace battaglia,
condotta insieme alle associazioni ambientaliste, tra le quali si e'
distinta la locale sezione di Legambiente, un'opera ben fatta e che non
stravolge la magica natura del luogo. Se tutti quei somari che propongono
opere devastanti in ogni luogo - attacca il deputato del sole che ride -
capissero finalmente che c'e' un'altra maniera per risolvere i problemi dei
cittadini, piu' rispettosa dell'ambiente, della natura e della cultura dei
luoghi, il nostro paese avrebbe fatto davvero un passo avanti". (Dire)

Statali. Cento: inaccetabile ricatto Lega su contratto

”Sul contratto degli statali è inaccettabile il ricatto della Lega sul
Governo. Al contrario è urgente, invece, che il Governo giunga ad una
conclusione positiva nella trattativa con i sindacati riconoscendo
quell'aumento di 105 euro che è una base minima per far recuperare potere
d'acquisto al reddito degli impiegati fortemente colpito dal carovita". Lo
afferma il verde Paolo Cento. "Anziché rincorrere nuovi condoni sulla
previdenza come propone il ministro Alemanno, il Governo trovi le risorse
riducendo le spese militari e le grandi opere inutili per garantire il
contratto del pubblico impiego e il superamento di quella precarietà del
lavoro ­ conclude - che ormai colpisce migliaia di lavoratori dei
ministeri". (Ansa)

Regionali Lazio. Pecoraro: isterica strumentalizzazione Padellaro chiude caso

“Una tempesta in un bicchiere d’acqua. L’errore dell’unità è stato
riconosciuto da Padellaro ed ora Storace dovrebbe fare altrettanto per
Laziomatica”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. “La reazione isterica della Cdl che certo - afferma Pecoraro - non
ha mai risparmiato toni pesanti nei confronti del centrosinistra, rivela la
disperazione e la paura di perdere le elezioni. Sembra che sulla vicenda
sia stato montato un caso sproporzionato e che ci sia stata una
strumentalizzazione eccessiva, con l’appoggio a Storace di tutti i grossi
calibri della Cdl, Berlusconi in testa”. “La Cdl - conclude il leader del
sole che ride - sa che perderà le prossime elezioni e gioca il tutto per
tutto per recimolare qualche voto in più. Per vincere, però, non basta
strillare e gridare al complotto o fare la vittima, ma occorre convincere i
cittadini con i programmi”.

Regionali Lazio. Cento: vittimismo Storace non convince nemmeno Berlusconi

“Al vittimismo di Storace non crede neanche Berlusconi che è costretto ad
intervenire in campagna elettorale per le Regionali nel Lazio, ma poi le
mette sullo stesso piano di qualsiasi altre regione”. Lo ha dichiarato il
coordinatore della segreteria di presidenza dei Verdi Paolo Cento. “Non c’è
- afferma Cento - alcuna campagna mediatica contro Storace, ma il crescere
invece di una positiva consapevolezza dell’opinione pubblica sulla
necessità di battere la destra anche per tutte le ambiguità che continua a
mantenere con l’antifascismo, la resistenza, la valorizzazione del ruolo
dei partigiani per la nostra democrazia”. “D’altre parte - conclude Cento -
troppo frettolosamente in questi anni si era archiviata la natura
antifascista della nostra costituzione ed ora la questione torna ad essere
un discrimine politico ed un contenuto decisivo per la vittoria di Marrazzo
e del centrosinistra nel Lazio e in tutta Italia”.

Regionali Lazio. Bonelli: militante verde aggredita vicino Roma

Una militante verde, Luigina Bozzi, é stata aggredita a Morlupo, in
provincia di Roma. Lo ha reso noto il capogruppo dei Verdi alla Regione
Lazio, Angelo Bonelli, precisando che l'aggressione si è verificata nei
giorni scorsi ma che la notizia è stata diffusa soltanto oggi perché
"continuano gli atti di teppismo e continuano le strumentalizzazioni
politiche". Bonelli ha dichiarato che la Bozzi è stata avvicinata da
qualcuno che prima le ha chiesto se era 'Luigina Bozzi dei Verdi' e poi
l'ha picchiata. L'attivista è stata medicata all'ospedale di Monterotondo e
ha presentato denuncia ai Carabinieri di Castelnuovo di Porto. Il fatto si
è verificato nei giorni scorsi ma "avevamo deciso di non renderlo pubblico
per evitare che si generasse un allarme di tensione tra i cittadini legato
alla campagna elettorale" ha spiegato Bonelli. I Verdi hanno chiesto al
Prefetto di Roma di "garantire sicurezza alla Bozzi. Il coordinatore
politico del Verdi, Paolo Cento, ha annunciato la presentazione di una
interpellanza parlamentare al ministro dell'interno sulla vicenda della
militante dei Verdi aggredita a pugni a Morlupo. Cento, inoltre, ha
espresso la sua solidarietà alla attivista dei Verdi. (Ansa)

Regionali Umbria. Pecoraro: importante Verdi e Idv insieme

E' "un fatto politico importante", secondo il presidente dei Verdi, Alfonso
Pecoraro Scanio, il fatto che in Umbria sole che ride e Italia dei valori
corrano con una stessa lista (Verdi dei valori) alle prossime elezioni
regionali: lo ha detto ai giornalisti lo stesso Pecoraro Scanio, con
Antonio Di Pietro ad una manifestazione elettorale a Foligno. "Abbiamo in
comune molti ideali - ha sottolineato Pecoraro - e persino l'arcobaleno nel
simbolo. Ora vedremo il risultato del voto regionale, per poi impostare
eventuali, nuove collaborazioni con idv. Di sicuro c' è che, dopo l'Ulivo,
siamo l' unica esperienza di aggregazione politica tra forze autonome. A
cominciare dal livello europeo, quella con l' italia dei valori - ha
concluso Pecoraro Scanio - potrebbe essere l'inizio di quell'alleanza
arcobaleno tra forze verdi, civiche e pacifiste che stiamo perseguendo". (Ansa)

Marche. Moruzzi: fermate le vaccinazioni per la blue tongue

In questi giorni i servizi veterinari regionali hanno ricevuto dal
ministero i vaccini per avviare la vaccinazione di massa sulla lingua blu
(blue tongue) negli allevamenti. Da tempo le vaccinazioni per la “lingua
blu”(malattia che colpisce in particolare le pecore ma che non ha
conseguenze per la salute dell’uomo), è oggetto di severe critiche da parte
degli allevatori e di numerosi veterinari, ma talvolta anche dalle stesse
istituzioni che hanno partecipato alla campagna vaccinale. Di recente anche
la Ausl di Sassari ha rotto l’omertà delle istituzioni denunciando gli
effetti devastanti negli allevamenti italiani dove sono state effettuate le
vaccinazioni negli anni 2002-2003 e 2004. Nelle Marche fino ad oggi la
somministrazione dello stesso vaccino non è stata effettuata solo grazie
alla forte resistenza degli allevatori e dei Verdi ­ ha denunciato il
consigliere regionale dei Verdi Marco Moruzzi. La Ausl sarda ha attestato
che: “quasi subito dopo le vaccinazioni (dal 6° al 10° giorno) sono
iniziate le prime segnalazioni veterinarie che rilevavano vari sintomi ,
tra i quali perdita di latte, ipertermia, zoppie, edemi, cheratiti,
ottundimento sensorie e morte improvvisa.” Nonostante questi dati siano
stati segnalati dalla Ausl di Sassari alle autorità sanitarie nazionali e
al Cesme di Teramo, non sono serviti a fermare la vaccinazione che invece
si vuole riavviare nel 2005. “Le informazioni sulle conseguenze delle
vaccinazioni ­ afferma Moruzzi ­ confermano inconfutabilmente i gravi danni
che la somministrazione determina nel bestiame: su 2154 aziende, in cui nel
corso del 2004 si è vaccinato, ben 1168 hanno avuto effetti indesiderati
sugli animali (aborti, ipo fertilità)con danni economici agli allevatori di
ben lunga superiori a quelli provocati dalla malattia. Ciononostante nelle
Marche - rivela Moruzzi - si sta predisponendo la procedura che obbligherà
gli allevatori a sottoporre il bestiame a vaccinazione. “E’ necessario
fermare l’obbligo della vaccinazione almeno fino a quando non ci verranno
date certezze sugli effetti del vaccino, bisogna evitare una campagna
vaccinale che metterebbe a serio rischio il futuro delle nostre aziende
zootecniche, oltre a decretare la scomparsa dalle tavole dei marchigiani di
tante produzioni tipiche. Proprio in questi giorni di festività in cui la
tradizione prevede l’agnello sulla tavola pasquale è necessario sostenere i
consumi, dare garanzie ai consumatori e sostenere gli allevatori locali.
Gli animali di allevati nel nostro territorio forniscono tutte le garanzie
di qualità e sicurezza alimentare, è importante per il sistema agricolo
marchigiano adottare misure, anche di carattere sanitario, che non mettano
a rischio la già provata economia agricola. Pertanto la vaccinazione
obbligatoria, con questa tipologia di vaccino (un vaccino vivo) che ha già
dato purtroppo ampia dimostrazione di arrecare danni ben più gravi della
malattia della lingua blu ( blue tongue ), deve essere assolutamente sospesa.

Lombardia. Monguzzi: regalo pre-elettorale di Formigoni a cliniche private

Più di 150 milioni di euro. A tanto ammonta il regalo pre-elettorale varato
da Formigoni a favore delle case di cura e degli ospedali privati lombardi.
Tra febbraio e i primi di marzo la Giunta Formigoni con cinque delibere, ha
rinunciato a tutta una serie di contenziosi di fronte alla magistratura
amministrativa che le sono costati complessivamente 152,1 milioni di euro
ha denunciato il consigliere regionale dei Verdi Carlo Monguzzi. I
contenziosi erano stati promossi dalle cliniche private e riguardavano
sostanzialmente la riduzione delle tariffe per le prestazioni di ricovero,
attuati negli ultimi anni dalla regione. Le tariffe sono rimborsate ai
privati sulla base della legge sanitaria introdotta da Formigoni e Borsani.
E' un'operazione incomprensibile e inaccettabile di fronte ai magri bilanci
regionali, per sanare i quali Formigoni ha chiesto ai lombardi pesanti e
fastidiose gabelle come l'addizionale Irpef e i ticket sui farmaci.
Denunceremo tutto alla Corte dei Conti. Oltre alla rinuncia ai contenziosi,
molto onerosa per le casse della Regione, sempre nelle ultime settimane la
giunta Formigoni ha approvato altri provvedimenti discutibili: con tre
delibere ha dato il via libera alla richiesta di trasformazione in istituto
di ricovero e cura a carattere scientifico all'Istituto policlinico San
Donato per le malattie di cuore, alla clinica multimedica spa per le
malattie cardiovascolari e all'ospedale Galeazzi (sempre di proprietà del
gruppo San Donato) per le malattie dell'apparato locomotore. Per
esemplificare quanto siano discutibili questi ultimi tre provvedimenti
basta solo citare il recente studio dell'Istituto superiore di sanità che
ha assegnato uno dei peggiori punteggi al settore di cardiochirurgia del
policlinico San Donato. Formigoni ieri ha detto che finanzierà un piano di
riduzione delle polveri fini entro il 2010 con 600 milioni di euro. I soldi
non ci sono, quindi l'annuncio del tra non molto ex governatore è stata
solo propaganda elettorale, alla quale pare qualcuno abbia creduto. In
realtà Formigoni, come più volte abbiamo denunciato, dedica troppe risorse
(in certi casi dei veri e propri regali) alla pessima riforma sanitaria da
lui varata, che in dieci anni ha aumentato i profitti dei privati e i costi
a carico dei cittadini. E così all'ambiente e ai treni dei pendolari
continuano ad andare solo le briciole.

Lazio. Bonelli: a Fiumicino il centro destra sferra un attacco senza
precedenti all’ambiente

“L’attacco che il comune di Fiumicino sta sferranno all’ambiente e alle
aree archeologiche del territorio si configura come uno dei più gravi e
intollerabili scempi degli ultimi anni. Oltre a prevedere edificazioni
massicce in aree agricole importantissime come quelle di Maccarese, per le
quali si è chiesta una deroga anche alla commissione della riserva del
litorale, si prepara una colata di cemento di quasi un milione di metri
cubi tutto intorno all’area archeologica del porto di Traiano, una delle
più belle e importanti al mondo, ultima sopravvivenza archeologica e
ambientale di un territorio massacrato dall’abusivismo. E non basta: altre
espansioni sono previste a Fregene e presso la pineta di Coccia di morto,
oasi naturale, dove il sindaco Canapini chiede l’abbattimento di centinaia
di alberi per far posto ad una nuova pista di atterraggio”. La denuncia è
di Angelo Bonelli, capogruppo regionale dei Verdi. “I Verdi diffidano
Storace ­ prosegue Bonelli - dall’approvare queste osservazioni, anche in
considerazione del periodo elettorale in cui ci troviamo. Una approvazione,
potrebbe essere l’evidente segnale di un favore elettorale, fatto agli
imprenditori e ai costruttori interessati, ovvero della realizzazione di un
asse tra imprenditori e politica finalizzato alla riduzione e all’uso
incompatibile della riserva del litorale”. “Ricordo inoltre - prosegue
Bonelli - che tali previsioni vengono progettate a ridosso dell’aeroporto
internazionale di Fiumicino senza alcun piano di zoonizzazione acustica,
rendendo praticamente certo il verificarsi degli sconquassi sociali ed
ambientali rilevati ad esempio Malpensa. Ancora una volta ci si rende conto
che dove governa il centro destra, come nel caso di Fiumicino e della
Regione Lazio, i beni ambientali ed archeologici sono continuamente sotto
aggressione e a rischio scomparsa”. “Abbiamo inoltre inviato un esposto
all’Unesco ­ conclude Bonelli ­ in difesa dell’area del porto di Traiano,
un sito di inestimabile valore archeologico e ambientale. I considerevoli
resti della città romana di Portus, le notevoli caratteristiche naturali e
la bellezza intatta del paesaggio, costituiscono un bene collettivo che
deve essere inserito nel patrimonio mondiale dell’Unesco, al fine di
garantire il pieno rispetto e la completa tutela delle ricchezze e dei
tesori naturali ed artistici mediante l'azione, sia individuale che
collettiva, delle nazioni in cui tali beni sono collocati, e scongiurando
il pericolo di possibili speculazioni private. Come quella in atto”.

Francavilla al Mare. Esposto dei Verdi contro antenna di fronte a scuola
materna

“Ennesima beffa a danno della salute e del benessere dei cittadini:
l'installazione a Francavilla al Mare di un'antenna di trasmissione gsm a
ridosso della scuola materna 'Istituto madre di Dio', nei pressi della
stazione ferroviaria ­ ha dichiarato Walter Caporale, presidente
provinciale dei Verdi. Dopo la segnalazione della signora Paola Milano,
residente nella zona, i Verdi hanno presentato un esposto urgente, con la
consulenza dell'avvocato Sergio Angelucci, per chiedere la misurazione del
campo elettromagnetico di fondo nella zona di installazione, la verifica
delle autorizzazioni, dei nulla osta sanitari e dell'esistenza di eventuali
altri impianti di trasmissione nella zona, che potrebbero determinare il
superamento dei limiti di esposizione per la popolazione. Ci chiediamo, in
attesa di conoscere gli esiti dell'indagine, chi tutela la salute, il
benessere, l'incolumità delle centinaia di bambini che frequentano la
scuola materna, delle suore e delle centinaia di residenti. Chiediamo al
sindaco di Francavilla di imporre il rispetto del regolamento comunale n.
43 del 2002 che "vieta, in ogni caso, di procedere all' installazione di
impianti a distanza inferiore a metri 200 da scuole, asili nido, case di
cura e di riposo.": l'Istituto madre di Dio è ubicato a soli 120 metri
dall'antenna che, dunque, è illegale e deve essere rimossa! Chi pagherà per
le eventuali conseguenze sulla salute dei bambini, che cosa bisogna
aspettare per interrompere una pratica vergognosa che, in nome del denaro,
autorizza e consente qualunque cosa, grazie anche alle indecenti modifiche
dei mesi scorsi alla legge regionale sull'inquinamento elettromagnetico? I
Verdi si batteranno per l'approvazione di una legge regionale che impedisca
l'installazione di antenne nelle aree abitate e per la diffusione delle
conoscenze scientifiche relative agli effetti per la salute, in particolare
quelli a lungo termine, derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici".

Ostia. Verdi: rilevate circa 750 antenne, 1 antenna ogni 260 persone

I Verdi presentano una proposta di legge regionale che prevede la moratoria
delle installazioni delle antenne a Roma. Ad aprile partirà inoltre un
monitoraggio delle antenne presenti nel XII e XIII Municipio che avrà come
risultato una mappatura completa delle antenne installate, così i cittadini
potranno vedere visivamente dove sono dislocate e con quale concentrazione
- ha dichiarato Angelo Bonelli, Capogruppo Verdi Regione Lazio. 200 nuove
installazioni a Roma negli ultimi due mesi: alcune di queste nel XIII
Municipio dove il totale è ormai di oltre 750 antenne, ultimi casi quelli
di via della Paranzella ad Ostia e di via Castel Porziano all’Infernetto.
Significa che sul territorio abbiamo una antenna ogni 260 persone!! Un dato
che ci deve allarmare e che impone una mobilitazione immediata. Se poi
calcoliamo che in alcune aree la concentrazione è altissima, come ad
esempio ad Ostia o all’infernetto, possiamo ipotizzare rapporti ben più
allarmanti, anche di una antenna ogni 50 persone. Spesso per nascondere
l’installazione si camuffa l’antenna da albero o da canna fumaria. Stessa
cosa è accaduta a Ostia. In tutti i municipi della città si mobilitano i
cittadini mobilitati per scongiurare le installazione delle antenne. Il
proliferare di queste provoca un grave inquinamento elettromagnetico. È
giunto il momento di dire basta a questo far west delle installazioni. È
necessario porre rimedio agli effetti della deregulation sulla telefonia
voluta dal Ministro Gasparri, di Alleanza Nazionale, con un decreto, il
quale nonostante sia stato reso incostituzionale, continua a seminare nella
città onde elettromagnetiche. La Regione Lazio ha fatto anche peggio
proponendo una pessima legge sull'elettrosmog in cui è sparito
completamente il pur minimo strumento di tutela sanitaria della
popolazione, poiché non viene recepito assolutamente il principio
comunitario di precauzione, come invece hanno fatto regioni come Lombardia,
Emilia Romagna e Toscana. Con una semplice Dia (denuncia inizio attività)
potranno essere installati megatralicci e antenne su tutti i tetti del
Lazio. Non sono neanche previste sanzioni per i gestori che superano i
limiti d'esposizione a tutela della salute pubblica. Per proteggere la
salute delle persone il Consiglio dell'Unione europea del 12 luglio 1999
(n. 519) ha emanato una raccomandazione relativa alla limitazione
dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 a 300
GHz. E l'Organizzazione mondiale della sanità insieme con la Commissione
europea hanno ribadito la necessità di adottare il principio di precauzione
(minimizzazione dell'esposizione per proteggere la popolazione
dall'esposizione ai campi elettromagnetici). I Verdi hanno presentato una
proposta di legge regionale che prevede la moratoria delle installazioni
delle antenne per telefonia mobile a Roma. Una proposta che certamente
approveremo se il centro sinistra avrà il governo della Regione Lazio,
assieme ad altre efficaci per proteggere finalmente la salute dei cittadini
dall’inquinamento elettromagnetico. Ad aprile partirà inoltre un
monitoraggio a tappeto delle antenne presenti nel XII e XIII Municipio che
avrà come risultato una mappatura completa delle antenne installate, così i
cittadini potranno vedere visivamente dove sono dislocate e con quale
concentrazione.

Friuli Venezia Giulia. Verdi sugli ultimi gravi fatti avvenuti presso la
Baia di Sistiana

“Quanto accaduto nella Cava di Sistiana deve servire a far riflettere chi ­
in questi anni ed in questi mesi ­ da più parti del panorama politico ha
preso posizioni con superficialità sulle vicende del progetto della Baia,
proponendo improbabili soluzioni di compromesso senza cogliere le
contraddizioni profonde che il progetto pone con le più elementari regole
di quello che viene chiamato “sviluppo sostenibile” o ­ ancora più
elementarmente “buonsenso” ­ ha dichiarato Maurizio Rozza responsabile
ambiente e territorio della Federazione dei Verdi del Friuli Venezia
Giulia. Se qualcuno si fosse fatto male, non ci permetteremmo di aprire
bocca su una vicenda che sarebbe diventata tragedia umana. Per fortuna,
ancora una volta, ad essere feriti sembra siano stati solo il buon senso e
la terra. Siamo sempre stati convinti che tutto il progetto fosse stato
disegnato anche con l’obiettivo di scavare il più possibile, sfruttando le
deroghe previste dalla Legge per le “attività di sistemazione propedeutica
a progetti e di messa in sicurezza”, che sono in deroga a tutte le norme
cui invece soggiacciono le cave. Tutti noi che siamo cresciuti nella Baia
abbiamo usato il pontile della Cava Casale per imparare a tuffarci. Ad un
certo punto l’accesso a quel pontile ci fu impedito, in quanto si diceva
essere pericolante. Quanto sta accadendo fa diventare ancora più urgente il
chiarimento di alcuni quesiti sull’entità e la vastità di campo delle
“deroghe” che operano sulle attività che avvengono in Baia. Quali opere di
messa in sicurezza e ristrutturazione sono state fatte da quando i custodi
della Cava Casale affermavano che il ponte era pericolante? Chi ha
effettuato i collaudi prima del suo riutilizzo? Quali provvedimenti ha
preso la Procura della Repubblica a seguito delle attività di sversamento e
dilavamento in mare delle terre di scavo avvenute lo scorso autunno, che la
Cassazione Penale ha in altre occasioni chiarito essere vietate? Quale era
la destinazione dei materiali di scavo, dato che la normativa sui rifiuti
esclude tali materiali dalla disciplina del Ronchi “solo se l’utilizzo sia
progettualmente previsto”, come ha chiarito la Cassazione con la Sentenza
n° 5792 del 12/02/2004 ? Quanto è il prezzo di vendita di tale materiale?
Sono state rispettate le prescrizioni sulla sicurezza dei lavoratori nelle
attività di cantiere? E’ stato notificato alla Commissione Europea, come
sancito dalle Direttive, che un pezzo di Sito di Importanza Comunitaria
contenente ambienti prioritari ­ il territorio sovrastante la Cava - non
solo è stato alterato, ma è stato fatto scomparire dalla faccia della Terra?”

Ogm. Greenpeace: Syngenta ha distribuito semi illegali per 4 anni

Syngenta ha pubblicamente ammesso, attraverso un articolo pubblicato su
Nature, di aver distribuito negli Stati Uniti semi di una varieta' non
autorizzata di ogm, il mais bt10 resistente agli insetti, negli ultimi 4
anni. Sementi sufficienti per circa 15.000 ettari. L'ogm non autorizzato
era distribuito mischiato al mais bt11, una varieta' gia' autorizzata in
diversi stati. La contaminazione e' stata scoperta alla fine del 2004, ma
invece di informare agricoltori e consumatori immediatamente, Syngenta ha
iniziato una serie di colloqui bilaterali con il Governo statunitense per
decidere se e in che modo rendere pubblica la notizia della contaminazione.
Syngenta afferma che il mais bt10 e' "sicuro" come il bt11, ma in realta'
si tratta di due ogm differenti. Non solo perche' la modifica genetica
dipende da dove il nuovo gene si va a posizionare all'interno del dna, ma
anche perche' il bt10 contiene un gene marcatore di resistenza
all'antibiotico ampicillina. Secondo l'articolo di nature, le autorita'
statunitensi hanno valutato la sicurezza del bt10 per l'utilizzo umano solo
a fine 2004, ovvero quando sono state informate della contaminazione. Cio'
significa che per ben 4 anni, i consumatori che hanno mangiato prodotti
contenenti mais gm possono aver ingerito anche mais bt10, assolutamente non
testato ai fini della sicurezza ambientale e alimentare. Ancora adesso, non
e' chiaro quali prove di sicurezza alimentare siano state eseguite - e se
mai ne sono state fatte - sul bt10. "questa e' solo l'ultima di una lunga
serie di contaminazioni e dimostra ancora una volta che gli ogm non possono
essere controllati, neppure dalle stesse aziende che li producono" afferma
Federica Ferrario della campagna ogm di Greenpeace. "Il lungo lasso di
tempo passato prima che questa contaminazione venisse scoperta evidenzia la
mancanza di effettive verifiche da parte delle aziende biotech e l'assenza
di adeguati controlli governativi. Ancora piu' preoccupante e scandaloso e'
il segreto e il ritardo, anche da parte del Governo Usa, con cui tale
contaminazione e' stata resa nota al pubblico." Questa varieta' non
autorizzata di mais ogm potrebbe essere stata coltivata in altri stati come
Argentina, Sud Africa e Uruguay, dove il bt11 e' autorizzato per la
coltivazione. Syngenta fin'ora si e' rifiutata di rivelare quali altri
stati abbiano ricevuto i semi contaminati. Ugualmente ha tenuto sotto
segreto quali stati abbiano inconsapevolmente ricevuto il mais non
autorizzato, il volume di mais contaminato che e' stato esportato, e a
quanto ammonti la contaminazione nei prodotti alimentari. "questo mais
transgenico illegale potrebbe essere presente in molti alimenti a livello
mondiale. Tutti i prodotti contenenti mais bt10 devono essere ritirati dal
mercato, e tutti i campi contaminati da bt10 devono essere decontaminati e
gli agricoltori rimborsati. E'necessario bloccare qualsiasi rilascio in
ambiente di ogm, e' palese che le aziende biotech non sono in grado di
controllarli" conclude Ferrario.

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