L'esercizio della critica e la vigilanza critica marxista sono un metodo. Il titolo di un'opera di Marx, non a caso, è "Per una critica della economia politica". Su tali basi le analisi di Marx hanno trasformato lo studio della storia, della geografia, della economia, della sociologia, della letteratura, della pedagogia, dell'educazione, della medicina, del giornalismo, ecc. In tutti campi del sapere umano c'è almeno un pelo della barba di Marx . Tutti ne sono stati influenzati: da Freud a Le Corbusier, da Matisse a Sostakovich, da Stravinski a Proust, da Hemingway a Garcia Lorca, da Neruda, a Kafka, Sartre, Pasolini, Russell, Pavlov, Tolstoi, Makarenko, Weiss, Darwin, Eisenstein, Che Guevara, Mann, Bunuel, Ho Chi Min, Gandhi, Picasso, ecc. ecc. ecc. Da Marx in poi il mondo si è diviso in due: quelli che lo odiano e quelli che nel suo metodo ripongono speranza. Con l'aggiunta di quelli che non lo conoscono: il gruppo oggi più numeroso. E' vero la vita politica non può che essere "praticata", purchè "criticamente" giorno dopo giorno, battaglia dopo battaglia.
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