Per una teoria rivoluzionaria della conoscenza
La conoscenza può essere raffigurata come una piramide. Oggi essa è concepita come una gerarchia, con al vertice il pensiero umano e alla base la natura. Questa piramide va rovesciata. L'uomo non può capire la complessa natura di cui fa parte se prima non sa che cosa sia egli stesso, che cosa sia la propria società, come funzioni, che cosa sia il proprio modo di produrre e di comunicare, se insomma non sa quali siano i processi reali che lo hanno portato a conoscere. Solo quando avrà raggiunto questo traguardo potrà ripercorrere la strada a ritroso e capire veramente la "molteplicità del reale", dalla composizione della materia all'origine della vita. Allora tutte le discipline scientifiche oggi conosciute, e altre ancora, saranno viste sotto una nuova luce. Ma la specie umana non "farà" la rivoluzione quando avrà raggiunto il vero; al contrario, raggiungerà il vero quando sarà in grado di portare a compimento la rivoluzione.
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