[Lecce-sf] costituzione

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Autor: uccio
Data:  
Assunto: [Lecce-sf] costituzione
Maledetto ninì!
T'amo, et'odio,
ed ancora et'odio,
e di nuovo t'amo.
leggo e penso...
eppur si muove...
mi rammarico,
dei tuoi eccessi,
mi felicito.
ninì, ninì,
maledetto ninì!

con rispetto
uccio (poetiXninì)


---------- Initial Header -----------

>From      : forumlecce-bounces@???

To          : "la mailing-list del Lecce social forum" forumlecce@???
Cc          : "Iside Gjergji" isis1@???,francescopelloni@???,"Angelo Ruggeri" angeloruggeri@???,paatrizia.calasso@???,"Paolo Barrucci" paolo.barrucci@???
Date      : Fri, 25 Mar 2005 20:01:02 +0100
Subject : Re: [Lecce-sf] costituzione


> La proposta di modifica dello statuto regionale , cui si riferisce il documento che mi hai inviato, è relativa ad un intervento di "generica valorizzazione" del Consiglio ma non contempla il superamento "dell'elezione diretta del presidente della giunta", ossia del "presidenzialismo regionale".Con mia somma meraviglia noto ,inoltre, che si parla di "concertazione" e si afferma che "l'attività della regione deve orientarsi in base al principio di sussidiarietà sia verticale che orizzontale". Si assumono, quindi, come positivi i capisaldi della cultura corporativa.Il "principio di sussidiarietà orizzontale" è, in particolare, quello contenuto nella Carta del lavoro fascista e ripreso nella famigerata revisione del Titolo V della Cost. ,effettuata a colpi di maggioranza dal centrosinistra. Questo principio ha legittimato, in contrasto con i Principi Fondamentali e con la Prima Parte della Costituzione , il primato del privato sul pubblico, dell'economia sulla politica, ed ha "costituzionalizzato" la politica liberista delle privatizzazioni.Si valorizza ,inoltre , come strumento di partecipazione, quello plebiscitario del referendum e si afferma , senza pudore , che il fine è quello di "prevenire e raffredare i conflitti" . L'idea di partecipazione , lungi dal fondarsi sul controllo sociale dei cittadini e dei lavoratori, viene ad essere ridotta al mero " ascolto della società" o, al massimo, alla "negoziazione" ( ossia, allla democrazia bottegaia).Assumendo la concettuologia del FMI della BM e della UE ( ossia delle istituzioni della globalizzazione economica capitalista ) si parla, poi, di "governance" (ossia, di governo dall'alto) e di "negoziazione" tra istituzioni pubbliche e private ( cultura corporativa).Nel settore relativo alla riforma della P.A regionale si parla di "managerializzazione" e di "lavoro per obiettivi" , senza accennare alla "riforma democratica" della P.A regionale (ossia alla "democrazia organizzativa" che , sulla base del "superamento della divisione della politica dall'amministrazione e del primato della tecnica sulla politica", deve imperniarsi necessariamente, sulle aree di coordinamento, sul lavoro di gruppo e sui gruppi di lavoro e sulla necessaria intereazione fra assemblea elettiva, gruppi di lavoro e forme organizzate della società regionale). Mi è bastato uno sguardo veloce per rilevare la natura profondamente liberale, corporativa e confindustriale di questo programma, altro che gusto della boutade tagliente ! . Consiglio , piuttosto, te e gli artisti per Niki ad esercitare il pensiero critico ed a ripassare un pò di diritto che è la premessa essenziale per conoscere e , quindi, combattere il potere pubblico e privato.ninì.
> P.S.:
> scusa se non sono stato più analitico nella vivisezione di questo programma neoliberista, ma credimi soffermarsi oltre sarebbe tempo sottratto alla lotta di classe.






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