[Lecce-sf] boat-people:appello all'europa

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Autore: luisa rizzo
Data:  
Oggetto: [Lecce-sf] boat-people:appello all'europa
L'Italia espelle dei boat-people, l'UE chiude gli occhi.
25 marzo 2005

Ancora una volta le autorità italiane hanno proceduto a respingimenti di
massa di migranti, inclusi dei potenziali rifugiati, arrivati per vie
marittime sull'isola di Lampedusa. E' la terza volta in meno di sei mesi che
l'Italia viola apertamente delle norme internazionali - il principio di
"non refoulement", il divieto di espulsioni collettive, la proibizione di
sottomettere chiunque a trattamenti inumani e degradanti. Per di più, i
respingimenti sono effettuati verso un paese, la Libia, conosciuto per le
continue violazioni dei diritti umani.

Questi abusi sono commessi in totale impunità: l'Unione europea, che
dovrebbe garantire il rispetto sul suo territorio dei diritti fondamentali,
e in particolare del diritto d'asilo, è rimasta ogni volta in silenzio.
Interpellata sulle espulsioni di ottobre dalle ONG e dai parlamentari
europei, la Commissione europea ha ritenuto, contro ogni evidenza, che il
governo italiano non aveva violato alcuna regola, ma soprattutto che la
questione non rientrava in ambiti di sua competenza.
Alle preoccupazioni espresse dall'UNHCR e da Amnesty International sulle
nuove espulsioni del mese di marzo, la Commissione ha nuovamente risposto in
sostegno delle autorità italiane.

Il disinteresse dell'UE per la sorte riservata alle persone espulse non è
casuale: la politica europea di asilo ed emigrazione messa in atto negli
ultimi cinque anni e i progetti di esternalizzazione del controllo delle
frontiere proposti nel programma de L'Aja del novembre 2004 sono le
principali fonti di ispirazione del governo italiano, che non ha fatto altro
che anticipare il futuro. Respingere e trattenere i migranti e i profughi è
in effetti al centro dei progetti comunitari.

Secondo le organizzazioni firmatarie è giunta veramente l'ora in cui le
istituzioni europee mettano in atto meccanismi di controllo e sanzioni
affinchè uno stato membro non possa impunemente violare i principi
fondamentali che vincolano l'Unione nella materia dei diritti umani.



Primi firmatari :

Amnesty International, sezione francese, Francia; ANAFE (Association
nationale d'assistance aux frontières pour les étrangers) Francia; APDHA (
Association Pro Derechos Humanos de Andalucia), Spagna; ARCI, Italia; ASGI (
Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione), Italia; Cimade,
Francia; FASTI (Fédération des associations de solidarité avec les
travailleurs immigrés), Francia; FIDH ( Fédération Internationale des Droits
de l'Homme); FIDH-AE (FIDH-Association Européenne); GISTI (Groupe
d'information et de soutien des immigrés), Francia; ICS (Consorzio Italiano
di Solidarietà), Italia; LDH (Ligue française des Droits de l'Homme),
Francia; SOS-Racismo, Spagna

Contatti:

Filippo Miraglia +39.3484410860
Claire Rodier +33 6 76845739
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