[Forumlucca] Econews - 25 marzo 2005

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Author: Federazione dei Verdi di Lucca
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Subject: [Forumlucca] Econews - 25 marzo 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Pil. Ripamonti: economia paese in caduta libera
- Riforme. Pecoraro: Berlusconi ha paura del referendum
- Riforme. Cento: referendum prima delle elezioni
- Smog. Bonelli: denunceremo Italia a Corte giustizia Aja
- Tlc. Pecoraro: da Gasparri accuse sconnesse
- Regionali. Verdi: se vuole Storace chieda rinvio elezioni
- Regionali. Pecoraro: premier accetti sfida se perde lasci
- Iraq. Cento: grave conferma di Mantica su stop inchiesta Calipari
- Immigrazione. Pecoraro: accordo Italia-Libia alibi per deportazioni
- Fosse ardeatine. Cento: quella contestazione e’ giustificata
- Nucleare. Pecoraro a Urso: governo chiacchierone affonda Made in Italy
- Milano. Verdi: X giorno consecutivo di superamento della soglia di
attenzione per il Pm10
- Friuli Venezia Giulia. Verdi sulla legge regionale di tutela dei prati
stabili
- Clima. Cnr: uccelli cambiano rotte, laghi e fiumi a rischio


Pil. Ripamonti: economia paese in caduta libera

“I dati forniti dall'Istat relativi al Pil del 2004 evidenziano un Paese in
caduta libera. L'economia ristagna, i consumatori e le imprese sono
sfiduciati". Lo dice, a commento dei dati diffusi ieri, il senatore Natale
Ripamonti, capogruppo dei Verdi in Commissione bilancio. "Il Governo -
aggiunge - si sta trastullando dopo la decisione dei primi ministri dei
paesi europei che ha reso più flessibile il rispetto del Trattato di
Maastricht. Ma se l'economia non cresce e le scelte del Governo sono
depressive non c'é flessibilità che possa salvare il nostro Paese". (Ansa)

Riforme. Pecoraro: Berlusconi ha paura del referendum

“Berlusconi e la Cdl hanno paura di andare al referendum prima delle
elezioni del 2006 sia perché lo perderebbero sia perché una parte del
centrodestra non ha alcuna voglia di difendere questa riforma che da un
lato è un mostro giuridico dall’altra una farsa elettoralistica”. Lo ha
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “L’ignobile
campagna di aggressioni montata ai danni di Prodi - afferma Pecoraro -
dimostra che il centrodestra è a corto di idee e non ha argomenti concreti
per difendersi dalle critiche delle opposizioni. Hanno votato una riforma
indecente che spacca il paese e distrugge la costituzione, ma non hanno il
coraggio di entrare nel merito delle argomentazioni e di affrontare il
giudizio dei cittadini”.

Riforme. Cento: referendum prima delle elezioni

“La controriforma costituzionale approvata ieri dal Senato rappresenta una
grave minaccia per il paese, perchè prospetta una riforma autoritaria,
priva di contrappesi democratici, tesa ad un moderno regime populista,
mediatico e plebiscitario". Lo ha dichiarato il coordinatore dei Verdi,
Paolo Cento secondo il quale "è necessario andare al più presto al
referendum, certamente prima delle prossime elezioni politiche. Se gli
esponenti della destra insistono nel ritardare la consultazione popolare
sulle riforme a dopo le elezioni del 2006 è perchè sono consapevoli di
perderla e tentano così, per l'ennesima volta, di truccare le carte".

Smog. Bonelli: denunceremo Italia a Corte giustizia Aja

“Una denuncia alla corte di giustizia dell'Aja per grave violazione dei
diritti dei cittadini italiani, che non vedono tutelata la salute dal
Governo a seguito dell'emergenza sanitaria che si e' creata nel paese per
l'inquinamento atmosferico". Ad annunciarla e' Angelo Bonelli, coordinatore
nazionale dell'esecutivo dei Verdi. Di fronte "all'emergenza sanitaria che
si e' creata in Italia a causa dello smog - afferma Bonelli - il Governo e'
latitante e non approva un piano straordinario per la mobilita' pubblica,
preferendo dissipare risorse per opere inutili come il ponte sullo stretto
di Messina". E inoltre, "in aperta violazione delle direttive europee -
prosegue Bonelli - nel nostro paese le pericolosissime polveri sottili pm
2,5 non vengono monitorate". Il diritto alla salute dei cittadini "viene
cosi' calpestato dal Governo, che non ha assunto l'emergenza smog come una
priorita' da affrontare - aggiunge l'esponente del sole che ride- intanto
ogni anno in italia si registrano 34mila ricoveri per malattie respiratorie
e oltre 5mila decessi". I Verdi chiedono quindi al Governo la convocazione
del Parlamento "per approvare un provvedimento straordinario di 3 miliardi
di euro - conclude Bonelli - in grado finanziare la mobilita' pubblica
delle citta' con l'acquisto di bus ecologici, tram, realizzazione di
moderne metropolitane. Il tutto e' necessario per rivoluzionare il traffico
nelle citta', ridurre lo smog e tutelare la salute dei cittadini". (Dire)

Tlc. Pecoraro: da Gasparri accuse sconnesse

“La reazione scomposta e isterica del ministro Gasparri, che con la solita
violenza verbale ha attaccato il centrosinistra, dimostra che è stato
toccato un nervo scoperto”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio. “Forse il ministro - continua Pecoraro - vuole
vincere il premio di attore protagonista nella rissa istituzionale che la
Cdl ha scatenato. Di fronte ad una legittima e civile richiesta di
confronto da parte di prodi e del centrosinistra per avere figure di
garanzia sia nella Rai che nell’Authority per le comunicazioni,
determinanti per un vero pluralismo, gasparri è andato in escandescenze”.
“Gli insulti a Prodi - conclude il leader del sole che ride - sono la
dimostrazione di quanto la Cdl sia distante dal voler garantire le regole
di pluralismo e democrazia che Unione Europea e presidente Ciampi chiedono
da anni”.

Regionali. Verdi: se vuole Storace chieda rinvio elezioni

“E' inammissibile che Storace aspetti il risultato delle urne per decidere
o meno se chiedere l'annullamento delle elezioni regionali del Lazio. Se
vuole, Storace chieda il rinvio della consultazione popolare". Ad
affermarlo è il coordinatore nazionale dell'esecutivo dei Verdi Angelo
Bonelli che ribadisce la proposta del suo partito di un accordo, tra tutti
i concorrenti, per non chiedere l'annullamento delle elezioni qualunque sia
l'esito delle urne. "Il comportamento di Storace - ha osservato - oltre ad
essere una prova di debolezza politica, è segno di scarso rispetto della
volontà popolare. In base alla legge elettorale regionale, Storace, insieme
con il ministero degli’Interno con il quale ha sottoscritto una
convenzione, è il responsabile del procedimento elettorale del Lazio. Con
decreto Storace ha fissato la data delle elezioni regionali. Invece di
minacciare con i sui i colleghi di partito il rischio annullamento elezioni
può, se lo ritiene opportuno, proporre il rinvio della consultazione
elettorale". "Ribadisco - ha concluso Bonelli - la proposta ad impegnarci
tutti, dai candidati alla presidenza della giunta, ai partiti, ai candidati
consiglieri, a sottoscrivere un accordo presso il ministero degll’Interno e
la prefettura di Roma con il quale si chiede di non annullare le elezioni
regionali del Lazio qualunque sia l'esito delle urne il 3 e 4 aprile".(Ansa)

Regionali. Pecoraro: premier accetti sfida se perde lasci

“Allora il premier accetti la sfida: se perde le regionali dovrà
dimettersi". Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, commenta la
decisione di Silvio Berlusconi di chiudere a Roma la campagna elettorale di
Francesco Storace. Pecoraro valuta quindi la notizia che il premier si
confronterà nella campagna elettorale per le Regionali come "l'ennesima
giravolta: Berlusconi non è nuovo a smentirsi ed anzi questa volta ha
tenuto il punto più a lungo rispetto all'annuncio del ritiro delle truppe
italiane dall'Iraq, durato appena ventiquattro ore...". Per il leader dei
Verdi questo cambiamento di idea del premier "é un segnale di debolezza"
che si somma alla debolezza di Francesco Storace che "disperato si gioca
ora il tutto per tutto". (Ansa)

Iraq. Cento: grave conferma di Mantica su stop inchiesta Calipari

“Quella del sottosegretario Mantica è una grave conferma degli ostacoli
posti all’inchiesta sull’assassinio di Nicola Calipari”. Lo afferma il
coordinatore dei Verdi, Paolo Cento, a commento di una intervista del
sottosegretario Alfredo Mantica. “L’inchiesta italiana è molto importante ­
aggiunge Cento ­ perché rappresenta una ricostruzione autonoma dei fatti,
al di fuori di ciò che produrrà la commissione mista gestita dai
rappresentanti dell’amministrazione Bush. Non sono perciò tollerabili
incertezze: dopo l’alt agli investigatori italiani che dovevano recarsi a
Bagdad, il Governo italiano non può esitare ma pretendere immediate
spiegazioni su una decisone fortemente lesiva del ruolo e dell’autonomia
dell’Italia. Il paese aspetta risposte chiare sulle responsabilità della
morte di un uomo valoroso come Calipari: il Governo non può rispondere con
il silenzio”.

Immigrazione. Pecoraro: accordo Italia-Libia alibi per deportazioni

“L’accordo Italia Libia del 25 agosto va annullato al più presto perché è
usato come alibi da Gheddafi per una massiccia campagna di deportazioni e
perché favorisce i trafficanti di esseri umani senza bloccare gli sbarchi
di clandestini nel nostro paese”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio, riprendendo l’articolo denuncia del settimanale
l’Espresso. “Il Governo libico si era impegnato ad accogliere i clandestini
respinti dall’Italia, a sigillare il confine meridionale ed a rimpatriare
gli stranieri arrivati da sud. Nei fatti Tripoli ha avviato una vera
campagna di deportazione e le condizioni di vita nei centri di detenzione
del deserto come Al Gratun sono disumane. L’accordo ha incrementato le
espulsioni dal territorio libico ed ora i trafficanti di esseri umani fanno
affari d’oro. Da settembre ad oggi sono già 106 le morti ufficiali, quelle
ammesse dal Governo libico, ma il numero di coloro che sono stati
seppelliti dalle sabbie del deserto è drammaticamente superiore”. “L’Italia
- conclude il leader dei Verdi - non può essere complice di una strage di
tale dimensioni che avviene nel più totale silenzio. I Verdi hanno
presentato un’interpellanza urgente al Governo per chiedere che vengano
attivati immediatamente tutti i canali diplomatici con il Governo libico
affinché siano rispettati i più elementari diritti umani e per sapere se il
Governo non ritenga opportuno procedere all’annullamento o alla revisione
dell’accordo firmato il 25 agosto del 2004”.

Fosse ardeatine. Cento: quella contestazione e’ giustificata

“Pienamente giustificata”. Così il coordinatore della Segreteria di
Presidenza dei Verdi commenta la contestazione alle Fosse ardeatine contro
il presidente della Regione Lazio da parte di alcuni esponenti
dell'associazione nazionale degli ex deportati nei campi nazisti.
“L’antifascismo è ancora un valore ­ aggiunge Cento - e per questo è
legittima la protesta contro la presenza di Storace alla commemorazione,
soprattutto se pensiamo alle incaute e provocatorie parole di alcuni
esponenti della destra sulle leggi razziali e gli ordini del giorno votati
in consiglio regionale che pretendono di equiparare resistenza e repubblica
sociale. Per fortuna la memoria non si cancella e l’eredità della lotta
partigiana resta un valore positivo che deve essere tramandato tra le
generazioni: Storace accetti la contestazione che è espressione della
nostra democrazia”.

Nucleare. Pecoraro a Urso: governo chiacchierone affonda Made in Italy

“Rilanciare il nucleare è l’ennesima dimostrazione di incapacità di un
governo che con le sue chiacchiere e la sua campagna elettorale permanente
ha danneggiato il Made in Italy e le condizioni dei cittadini”. Lo ha
dichiarato il Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “E’ vero,
all’Italia serve una svolta energetica, ma questa non è sicuramente
rappresentata dal nucleare, che è costosissimo, oltre ad essere
pericolosissimo. Urso, piuttosto che lasciarsi andare a boutade da
nostalgico dell’atomo, incentivi gli investimenti e la ricerca per le fonti
sicure, pulite e rinnovabili, come il solare, l’idrogeno ed in prospettiva
i biocombustibili. Spieghi agli italiani, quando parla di nucleare, come si
smaltiranno le scorie e quali sarebbero i costi per la sicurezza degli
impianti”. “Urso - conclude il leader del Sole che Ride - dimentica anche
che l’uranio è in via di esaurimento e che per essere competitivi nel
mercato energetico del futuro è indispensabile già da ora investire nelle
nuove fonti energetiche”.

Milano. Verdi: X giorno consecutivo di superamento della soglia di
attenzione per il Pm10

“Il 23 marzo è stato il 64° giorno di sforamento del Pm10 dall'inizio
dell'anno a Milano. Dall'1 gennaio sono passati 82 giorni -ha dichiarato
Maurizio Baruffi consigliere comunale verde di Milano. Il 78% delle
giornate trascorse al di sopra della soglia di attenzione. Ieri era il 10°
giorno consecutivo, a partire da lunedì 14 marzo. 128 microgrammi per metro
cubo di aria in Via Juvara, nonostante venticello e un pò di pioggia, quasi
il triplo del consentito dall'Unione Europea. Mi rendo conto che "non c'è
notizia". E' l'assuefazione di una città e di una regione con una classe
dirigente incapace di agire, ben rappresentata dal presidente Formigoni e
dal sindaco Albertini. E intanto noi respiriamo polveri.”

Friuli Venezia Giulia. Verdi sulla legge regionale di tutela dei prati stabili

“Norme per la tutela dei prati stabili naturali” o “tomba dei prati stabili
naturali”? La nostra decisione di astenerci dalla votazione a favore della
legge approvata ieri dal consiglio regionale sta tutta in questa domanda ­
hanno dichiarato Maurizio Rozza responsabile regionale per le politiche
dell’ambiente e del territorio della Federazione dei Verdi del Friuli
Venezia Giulia e Alessandro Metz consigliere regionaledei Verdi. Pur
condividendo totalmente ed ovviamente gli obbiettivi di tutela ,
consideriamo questa legge, che come noto nasce da una proposta della Lega
Nord , figlia di logiche vecchie, pericolose e lontane dallo spirito e
dalle linee di indirizzo delle norme europee. Emendare la proposta
originaria, cercando improbabili aggiustamenti su una norma strutturalmente
non condivisibile, non poteva che produrre alla fine ­ come è stato ­ una
legge ancora più incoerente con gli obiettivi che si poneva e
destrutturata. Crediamo che intesa democratica avrebbe potuto superare la
proposta leghista semplicemente dando finalmente attuazione alle norme ed
ai piani comunitari, integrandoli sul piano locale, come saremmo stati
d’altronde tenuti da tempo a fare. Di occasioni gli obblighi e le linee
guida europee ce ne hanno date a bizzeffe. Avremmo dovuto istituire
correttamente i siti di importanza comunitaria e le zone di protezione
speciale, di cui sono parte integrante molti degli ambienti che questa
norma vorrebbe tutelare , e invece - come è noto - sull’argomento stiamo
ingaggiando perdenti duelli contro la commissione europea e la corte di
giustizia europea. Avremmo potuto dare finalmente attuazione alla
previsione dell’articolo uno della legge regionale 30 del 1999, che
prevedeva che “con successiva legge la Regione Friuli Venezia Giulia
provvedera' all'individuazione delle forme di tutela, valorizzazione ed
incremento della biodiversita'”. E invece ieri è nata una legge regionale
che assomiglia terribilmente a quella che in Inghilterra, venticinque anni
fa, portò alla distruzione di una enorme porzione di ambienti naturali
importantissimi. Anche l’Inghilterra scelse quella volta una politica
prevalentemente sanzionatoria per la tutela degli ambienti, prevedendo una
fase transitoria di tre mesi per censire le aree da tutelare. Quei tre mesi
bastarono per molti proprietari terrieri per distruggere ecosistemi prima
che potessero essere inseriti nell’inventario. Qui, i termini che la
regione si da per questa fase transitoria, sono ben più lunghi : il 31
dicembre 2006 è lontano. Ma c’è dell’altro: nella confusa ridda di
emendamenti dell’ultimo momento sono stati tolti tutti gli ambienti che
ricadevano in zona montana, pedemontana e sul Carso. Peccato che alcuni
degli ambienti più importanti che la commissione europea ci impone di
tutelare (ambienti prioritari), si trovano proprio ed unicamente in queste
aree . L’Emilia Romagna e la Toscana hanno recentemente approvato leggi che
in questo senso fanno scuola. Il Friuli Venezia Giulia, 20 anni fa,
tracciava la strada alle altre regioni ed all’Italia in questo campo;
l’enorme ricchezza in termini di biodiversità che questa regione ha
ricevuto in custodia gli imporrebbe di riappropriarsi di questo ruolo.
Nelle prossime settimane presenteremo la nostra proposta di legge in questo
senso, come contributo e stimolo per Intesa democratica a dimostrare
finalmente di cosa è capace.”

Clima. Cnr: uccelli cambiano rotte, laghi e fiumi a rischio

I mutamenti del clima stanno determinando un cambiamento radicale delle
rotte migratorie degli uccelli. Una situazione che pesa sulla biodiversita'
di molti ecosistemi, in particolare quelli acquatici. Gli uccelli, infatti,
trasportano tra le loro piume, sulle zampe o nello stomaco specie vegetali
e microrganismi, alla base delle catene trofiche degli ecosistemi
acquatici. Si tratta di uno dei tanti effetti a catena provocati dallo
stravolgimento delle temperature: stravolgimento che ha come ultima
conseguenza il depauperamento della ricchezza di biotipi che popolano gli
ambienti lacustri e fluviali, quelli frequentati, appunto, dagli uccelli
migratori. Lo rivela uno studio promosso nell'ambito del progetto europeo
Lakes - long distance dispersal of aquatic key species - finanziato
dall'Unione Europea. L'iniziativa, che ha visto la partecipazione di Italia
- con il coordinamento di Marina Manca dell'Istituto per lo studio degli
ecosistemi (Ise) del Cnr di Verbania- Spagna, Gran Bretagna, Olanda e
Norvegia, partendo dall'osservazione del comportamento degli uccelli, ha
voluto indagare le ripercussioni del mutamento delle loro rotte, causato
dai cambiamenti climatici, sulla sopravvivenza della varieta' delle specie
acquatiche. "Gli uccelli migratori che vivono e nidificano nei laghi e nei
fiumi- spiega Marina Manca dell'ise-cnr- hanno la capacita' di trasportare
sulle piume, sulle zampe e nell'apparato digerente semi di specie vegetali
e uova di organismi microscopici, che germinano e si schiudono negli
ambienti palustri, aree di approdo di questi volatili. Tali ambienti sono
particolarmente frammentati, pertanto l'avifauna rappresenta un importante
mezzo di dispersione delle specie tra i diversi bacini". I cambiamenti
ambientali, quali le variazioni climatiche, l'inquinamento,
l'eutrofizzazione e la perdita di zone umide, "stanno minando sia la
diversita' degli ecosistemi sia le vie migratorie degli uccelli acquatici",
spiega il Cnr. Mediante campionamenti in bacini situati in Europa,
all'interno e all'esterno delle principali rotte migratorie, e' stata
quantificata la biodiversita' delle comunita' di piante acquatiche e di
piccoli crostacei. In particolare, la ricerca ha interessato il bacino
inferiore del fiume Guadalquivir (Spagna), l'alto e medio bacino del fiume
Po, i bacini bassi dei fiumi Rhine e Maas (Olanda), l'area Fife (Scozia),
diversi bacini adiacenti della Norvegia centrale, e il delta del fiume
Petchora (Russia). Sono stati campionati complessivamente 14 laghi in
Russia, 30 in Norvegia, 34 in Scozia, 32 in Olanda, 29 in Italia e 33 in
Spagna. E' stata cosi' scoperta l'esistenza di alcune specie simili in aree
anche molto lontane tra loro. "La ricchezza di tali organismi- conclude
Marina Manca - e' risultata legata alla qualita' dell'acqua e alle
dimensioni e alla ricchezza degli ambienti umidi circostanti. Tale
patrimonio naturalistico e' alla base dello sviluppo e della conservazione
della vita sulla terra, perche' ad esso e' legato l'equilibrio degli
ecosistemi. I risultati del progetto servono per realizzare modelli utili a
rappresentare gli effetti dei cambiamenti climatici e per quanti si
occupano della tutela, salvaguardia e conservazione dell'ambiente". (Dire)

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