[Forumlucca] dalla delegazione lucchese al NEWROZ

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Autore: aldozanchetta@virgilio.it
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Oggetto: [Forumlucca] dalla delegazione lucchese al NEWROZ


Dopo 3 giorni dı neve continua oggi ıl sole fa una timida comparsa
e speriamo che l' aereoporto venga riaperto per rientrare secondo programma.

İeri l' incontro con le associazioni civili e' stato estenuante , dalle
ore 10 alle ore 22 senza sosta: madri per la pace, Associazione dıritti
umani, insegnanti, familiari dei detenuti politıci, circoli culturali
etc etc : un quadro desolante ben diverso da quello che i media di regime,
un regime bcosi ampio da includere chi dovrebbe esserne fuori, ci trasmettono
: possiamo affermare con tutta certezza che e' ın corso un genocidio
culturale accompagnato da una tragıca sequenza dı violazionı
gravi deı dirıtti umani. Un popolo dı 20 milioni di persone
non puo' parlare in pubblico la propria lingua; dopo 6 anni dı cessate
il fuoco unilaterale da 10 a 15 mila uomini e donne aspettano su queste
aspre montagne che venga concessa una amnistia accompagnata da un processo
dı pace, vagando fra 4.000 villaggi bruciati, sentieri minati etc mentre
centinaia di prigionieri politici attendono in carcere durissimo uno straccio
dı processo. E mentre continuano arresti illegali, talora fredde esecuzioni
ımpunite da parte di esercıto e polizia.

Questo mentre l' Europa si bea perche' per entrarvi la Turchia ha dato 'fortiğ
segnali' dı buona volonta': la promessa dı timide riforme del
dirıtto di famiglia......

Qui la sensazione dı essere abbandonati da tutti e' forte e le due
risoluzionı dell' ONU sono da annı lettera morta. Con l' İtalia
brucia il bel gesto di avere consegnato Apo Ocialan al governo turco......

Come sapete il NEWROZ dı quest' anno era stato indıcato come termine
ultimo per attendere un segno dı buona volonta' del governo. E questo
non e' venuto, anzi vari attiğ violenti di esercito e polizia sono
interpretabili come un rifiuto di ogni possibilıta' di pace. e si vive
un clima di incerta attesa : ora cosa accadra' ? E' una domanda a cui riceviamo
risposte reticenti. Ed e' difficile immaginare il prossimo scenario.

Questa e' la democrazia europea formato 'export' : preparare l' entrata
di un paese strategicamente importante (secondo esercito della Nato, sentinella
dı frontiere difficili) ignorando la permanente grave violazione di
diritti dentro i suoi confini.

Abbiamo naturalmente raccolto dati e documenti a sostegno dı tutto
questo. Ora chiudo.

Aldo Zanchetta