[Cm-roma] Fwd: (it) Lampedusa: Resoconto della Rete Antirazz…

Delete this message

Reply to this message
Author: atalareddo
Date:  
Subject: [Cm-roma] Fwd: (it) Lampedusa: Resoconto della Rete Antirazzista Siciliana sugli eventi del 19-20 marzo 2005
Ha (forse) poco a che vedere con le biciclette, ma molto con il
petrolio.
Non c'è altro da aggiungere.

Inizio del messaggio inoltrato:

> Da: worker-a-infos-it@??? (Flow System)
> Data: Mar 22 mar 2005 16:46:25 Europe/Rome
> A: a-infos-it@???
> Oggetto: (it) Lampedusa: Resoconto della Rete Antirazzista Siciliana
> sugli eventi del 19-20 marzo 2005
> Rispondere-A: a-infos-d-it@???
>
>  ________________________________________________
>       A - I N F O S  N E W S  S E R V I C E
>             http://www.ainfos.ca/
>         http://ainfos.ca/index24.html
>  ________________________________________________

>
> Una ventina di noi hanno raggiunto Lampedusa per denunciare la tragedia
> che in questi giorni, come è già accaduto nell'ottobre del 2004, si
> sta
> consumando nel silenzio e nell'indifferenza di un paese intero.
> I ponti arerei che deportano i migranti dall'isola siciliana alla Libia
> sono ricominciati come la più normale delle prassi, nonostante esistano
> adesso dati ufficiali del governo libico che riportano la morte nel
> deserto di 106 delle persone deportate da settembre ad oggi.
> Questi morti (e 106 è solo il dato ufficiale) pesano sulla coscienza di
> tutti. Pesano soprattutto sulla coscienza di questo governo che ormai,
> con tutta l'arroganza di un regime, calpesta lo Stato di diritto e le
> convenzioni internazionali, le leggi interne come tutti i fondamentali
> diritti della persona umana.
>
> In due giorni abbiamo assistito alla deportazione aerea di 140 persone
> sommariamente identificate e che non hanno avuto la possibilità di
> incontrare un avvocato o un giudice o di chiedere asilo politico.
>
> Tutto ciò che abbiamo potuto fare su un'isola ostile e militarizzata
> (parliamo proprio di esercito e mitra), tra aggressioni fisiche e
> provocazioni da parte dei leghisti lampedusani (!) e della polizia, è
> stato gridare ai migranti, mentre venivano deportati, quale fosse la
> reale destinazione di quegli aerei. Fino a quel momento nessuno li
> aveva
> informati: pensavano tutti di andare a Crotone.
>
> Per questo motivo, durante il primo imbarco del 19 marzo una decina di
> loro ha tentato la fuga sulla pista dell'aeroporto. Sono stati tutti
> ripresi e malmenati. Un ragazzo svenuto è stato portato via da una
> camionetta della polizia. L'aereo è partito comunque. Queste immagini
> sono state trasmesse dalla televisione solo perché noi le avevamo
> riprese. Le abbiamo gratuitamente date alla Rai purché venissero
> diffuse,
> al solo patto che in nessuno dei servizi dei loro tg adoperassero le
> parole "clandestino" per parlare di uomini e donne, e "centro di
> accoglienza" per parlare dei Cpt. Ovviamente entrambi i termini sono
> stati adoperati più volte dal pessimo servizio del tg1.
>
> Alle dieci di sera del 19 sono arrivate le due Senatrici Tana De
> Zulueta
> e Chiara Acciarini (uniche mosche bianche di un'opposizione che ha
> ostentato solo indifferenza) che hanno immediatamente chiesto, come è
> loro diritto, di entrare almeno dentro gli uffici del campo di
> detenzione
> dove restavano rinchiusi più di 600 tra uomini, donne e minori (stiamo
> scrivendo sempre del solito lager , quello di solo otto cessi e tutti
> senza porte, quello senza materassi e coperte, quello gestito dalla
> solita Misericordia, con a capo il solito responsabile sig. Scalia che
> si
> prende circa 45 euro al giorno per detenuto). È stato loro negato
> l'accesso adducendo a pretesto "l'assetto notturno" del personale, la
> mancanza di un "referente adeguato" all'interno del campo, e,
> soprattutto, "il rispetto della privacy" dei detenuti (c'è bisogno di
> un
> commento?).
>
> La mattina dopo, alle 6:30 del venti, le due Senatrici, insieme alla
> nostra delegazione, hanno reiterato la richiesta di ingresso. Questa
> volta è stato loro permesso di arrivare fino al primo cancello, cioè
> fino
> ai locali degli uffici, all'infermeria e alla "zona donne" (dove
> c'erano
> solo una decina di ragazze). Ancora una volta quindi, le parlamentari e
> il loro avvocato non hanno potuto incontrare i migranti detenuti se non
> da dietro le sbarre e da lontano (avendo però modo di riconoscere tra
> essi la presenza di parecchi ragazzi evidentemente minorenni), e non
> hanno potuto ispezionare il campo. I motivi addotti erano stavolta
> quelli
> di "ordine pubblico".
>
> La ragione reale è stata certo quella di occultare quanto avveniva e
> avviene anche in questo momento dietro quei cancelli, nonché i
> preparativi per le nuove deportazioni.
>
> Nel frattempo sul retro del Cpt alcuni di noi sono riusciti ad
> avvicinarsi ai migranti detenuti (ovviamente a una distanza minima di
> cento metri, con le camionette della polizia e dei carabinieri, le
> sbarre
> e il filo spinato in mezzo) tanto da poter comunicare con loro in
> inglese
> e urlando. Ci hanno chiesto aiuto "Help us, please, help us...", ci
> hanno comunicato che erano in sciopero della fame da due giorni, che
> avevano dormito per terra perché lì dentro non c'è niente, che avevano
> sete, che preferivano morire dentro il campo piuttosto che ripassare
> dalla Libia. Ci hanno chiesto se questo paese avesse un governo, ci
> hanno
> chiesto conferma se l'Italia fosse un paese di libertà, ci hanno
> chiesto
> del Vaticano e del Papa, molti ci hanno detto di avere famiglia...
>
> Poco dopo i poliziotti hanno iniziato a trasportare 120 di loro verso
> il
> porto e li hanno imbarcati per Porto Empedocle (con destinazione
> ufficiale Crotone). Nel pomeriggio è partito un secondo aereo sempre
> della stessa compagnia, la Air Adriatic, che sembra fa scalo solo a
> Tripoli e Spalato. Ma il prefetto Panza insiste nel dire che sarebbero
> andati anch'essi a Crotone.
>
> Intanto le Senatrici chiedevano ancora di entrare ma veniva loro
> risposto
> che i responsabili erano assenti perché erano andati a pranzo.
>
> Sull'isola non è rimasto più nessuno che si ribelli a tutto questo.
> Neanche un militante, un politico, un giornalista straniero (forse un
> paio italiani ma non si sa) o semplicemente un cittadino che contesti.
>
> E le deportazioni, mentre noi scriviamo e anche adesso che voi leggete,
> continuano.
>
> Rete Antirazzista Siciliana
>
>
> Da: Federazione dei Comunisti Anarchici - Palermo <fdcapalermo@???>
>
>
>
>
> *******
>                   *******
>      ****** A-Infos News Service *****
>           Notizie su e per gli anarchici

>
> INFO: http://ainfos.ca/org http://ainfos.ca/org/faq-it.html
> AIUTO: a-infos-org@???
> ABBONARSI: invia una mail a lists@??? contenente nel
> corpo del messaggio "subscribe (o unsubscribe) nomelista vostro@email".
>
> Le opzioni per tutte le liste a http://www.ainfos.ca/options.html
>
>
>

Nunzio