Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Patto stabilità. Pecoraro: non sia via libera a finanza creativa perché 
pagherebbero i più deboli
- Ponte stretto. Lion: retorica di Lunardi è fuori luogo
- Riforme. Boco: confermata oggi dittatura centro destra
- Lampedusa. Martone: cosa risponde Frattini ad Amnesty International?
- Energia. Lion: Marzano da i numeri solidarietà agli attivisti di Greepeace
- Regionali Campania. Verdi: programma in braille per i non vedenti
- Regionali Lazio. Pecoraro: altro scandalo legato a Storace
- Carcere. Cento: ministro Castelli riferisca in Parlamento
- Carceri. Bulgarelli: a Castelfranco la repressione privatizzata
- Iraq. Pecoraro: non si confondano bombardamenti con la democrazia
- Omeopatia. Frassoni: l'Italia si doti di una legge a sostegno medicine 
non convenzionali
- Eutanasia. Cento: destra non strumentalizzi caso di Terri Schiavo
- Milano. Sospeso lo sciopero della fame, Verdi scrivono al commissario 
europeo Dimas
- Giornata mondiale Acqua. Oms: allarme per bambini in UE
- Convenzione globale per il diritto allacqua. Green cross lancia la 
raccolta di firme
Econews dalle agenzie estere:
- Pollution killing Asia's river dolphins (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30029/story.htm
- EU states overruled on GMOs by own deadlock (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30030/story.htm
Patto stabilità. Pecoraro: non sia via libera a finanza creativa perché 
pagherebbero i più deboli
Il patto di stabilità non deve essere una prigione, ma nemmeno uno sbraco, 
un accordo da non tenere in considerazione. Lo ha dichiarato il presidente 
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Solo gli investimenti per lambiente, 
la ricerca e loccupazione - afferma Pecoraro - dovrebbero derogare dal 
computo del 3%, perché servono a rilanciare realmente leconomia. Si deve 
anche evitare che lo sfascio dei conti pubblici venga, come avviene ora, 
pagato dai più deboli. Un sistema troppo ingessato dai 
tecnicismi  conclude il leader del sole che ride - rischia di bloccare le 
iniziative economiche, ma lalternativa non deve essere il condono dei 
buchi e il via libera alla finanza creativa del centrodestra. Il 
centrosinistra, quindi, non collabori al condono dei buchi lasciati in 
eredità da Tremonti.
Ponte stretto. Lion: retorica di Lunardi è fuori luogo
Il ponte sullo stretto e' un' opera inutile e la retorica di Lunardi è 
fuori luogo. Marco Lion, deputato verde, commenta così lentusiasmo del 
ministro delle infrastrutture che, in occasione della posa della prima 
pietra dell'autostrada Catania-Siracusa, ha parlato nuovamente del ponte 
sullo stretto come opera prioritaria. Il governo si preoccupi piuttosto 
della salute dei cittadini invece di lasciare soli i comuni ad affrontare 
l'emergenza smog, dando briciole al finanziamento della mobilita' pubblica. 
Noi Verdi ribadiamo la necessita' di una legge straordinaria sulla 
mobilita' urbana che destini 3 miliardi di euro allacquisto di bus 
ecologici, tram e alla realizzazione di nuove tranvie nelle citta' 
italiane. I soldi ci sono - conclude Lion - e chiediamo di dirottare i 
fondi previsti per le grandi opere, come il ponte sullo stretto di Messina, 
che non sono priorita' per il paese, per finanziare il trasporto pubblico 
urbano e tutelare cosi' la salute dei cittadini. Con i 7 miliardi di euro 
previsti per realizzare il ponte sullo stretto, si potrebbero realizzare 78 
chilometri di metropolitana, oppure acquistare 26mila autobus a metano, o 
ancora realizzare 533 chilometri di rete tranviaria e acquistare 532 tram.
Riforme. Boco: confermata oggi dittatura centro destra
La dittatura del centro destra qui in Senato è palese ed è stata 
confermata oggi sia dalla priorità data alle riforme costituzionali, sia 
dalle modalità con cui il calendario è stato più volte modificato". Lo 
afferma il senatore Stefano Boco, capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama. 
"Noi Verdi, che abbiamo presentato in aula il maggior numero di emendamenti 
a questa ignobile riforma della costituzione, proseguiremo incessantemente 
con il nostro ostruzionismo. Questo provvedimento, proposto dalla Cdl, 
umilia gli italiani e risponde esclusivamente al ricatto dei leghisti. 
Continueremo a batterci a difesa dei principi costituzionali che sono alla 
base della democrazia di questo paese. Il solito show del ministro 
Calderoli, purtroppo, non riesce a farci sorridere, ma ci fa comprendere 
che il fututo di questo paese rischia di dipendere dall'arroganza della 
Lega. Inutile - conclude Boco - ribadire che non ci sarà nessun inciucio 
con chi vuole dividere l'Italia".
Lampedusa. Martone: cosa risponde Frattini ad Amnesty International?
Per la terza volta in pochi mesi l'alto Commissariato ONU per i rifugiati 
e Amnesty International chiedono conto al governo italiano delle pratiche 
di espulsione e rimpatrio forzato dei migranti". Lo afferma il senatore dei 
Verdi Francesco Martone riferendosi alla lettera che l¹ufficio europeo di 
Amnesty International ha scritto al commissario europeo Franco Frattini 
"cosa risponde - prosegue Martone - Frattini e come risponde il governo 
italiano? Amnesty International sottolinea che lo scorso 15 marzo è stato 
negato all'Acnur il permesso di visitare il centro di accoglienza di 
Lampedusa e che la pratica delle espulsioni verso la Libia risulta mettere 
a rischio "l'acquis" comunitario in materia di protezione dei diritti 
individuali dei migranti e dei richiedenti asilo, inoltre, la fretta con 
cui il governo italiano procede alle espulsioni e ai rimpatri impedisce di 
valutare la posizione di ciascun migrante, violando il diritto alla 
richiesta di asilo politico. Sono accuse e rilievi pesanti che chiamano in 
causa l'intero approccio del governo italiano e dell'Unione Europea alla 
questione degli sbarchi di migranti a Lampedusa", sottolinea Martone, "e in 
particolare mettono in luce quanto la gestione di una questione come la 
migrazione forzata sia dettata da agende elettorali e da logiche di breve 
periodo, che hanno a che vedere con gli equilibri interni della coalizione 
al governo in Italia e non con la volontà di trovare una soluzione al 
problema". Martone, che da tempo critica la politica italiana rispetto ai 
cittadini migranti, sottolinea che "gli accordi di rimpatrio come quello 
concluso tra Italia e Libia non tengono conto né dei rischi che i 
rimpatriati corrono nel territorio di destinazione, né della posizione 
individuale di ciascun cittadino migrante, violando le convenzioni europee 
sui diritti dei rifugiati e dei migranti". "Le preoccupazioni espresse da 
Amnesty International e dall'Acnur  ha concluso Martone  devono trovare 
una risposta urgente, tanto da parte del commissario Frattini quanto da 
parte del governo italiano, principale responsabile di una situazione 
insostenibile da ogni punto di vista".
Energia. Lion: Marzano da i numeri solidarietà agli attivisti di Greepeace
O Marzano dà i numeri o i dati diffusi nel suo intervento alla Conferenza 
internazionale sull'energia nucleare sui presunti sovraccosti per la 
rinuncia al nucleare sono una montatura ad arte. Marco Lion, deputato 
verde della Commissione ambiente, esprimendo la solidarietà dei Verdi 
italiani alla iniziativa degli attivisti di Greenpeace che hanno protestato 
contro la proliferazione atomica, contesta duramente quello che definisce 
terrorismo ideologico: come è possibile calcolare le conseguenze 
economiche della rinuncia allatomo se non si calcolano i costi 
elevatissimi della costruzione delle centrali, della dismissione e della 
messa in sicurezza delle scorie? In realtà, il governo Berlusconi ha la 
responsabilità di aver evitato tutte le politiche a sostegno delle fonti 
energetiche rinnovabili. La truffa è chiara se si pensa che è tuttora in 
vigore il provvedimento conosciuto come cip 6, quello che definisce come 
fonti assimilabili alle rinnovabili gli scarti della lavorazione del 
petrolio e che costa quattro miliardi di euro lanno sulle bollette dei 
cittadini. Anche lonorevole Tabacci ha definito quel provvedimmento una 
vera truffa.
Regionali Campania. Verdi: programma in braille per i non vedenti
Il programma dei Verdi stampato in braille per permettere anche ai non 
vedenti di conoscere le idee dei candidati del sole che ride. Liniziativa 
è stata presentata ieri, nel corso di una conferenza stampa nella sede dei 
Verdi della Campania. Alla conferenza stampa erano presenti lonorevole 
Alfonso Pecoraro Scanio, presidente nazionale dei Verdi, Alberto Patruno, 
presidente regionale del partito del sole che ride, Gabriella Cundari, 
consigliere regionale uscente, Stefano Buono, capolista dei Verdi nella 
circoscrizione di Napoli e provincia, e il cavalier Giovanni DAlessandro, 
presidente provinciale dellUnione italiana ciechi. Abbiamo pensato di 
stampare il nostro programma anche in braille per venire incontro ai non 
vedenti, per dare anche a loro la possibilità di leggere e conoscere le 
nostre idee, ha detto il presidente regionale dei Verdi, Alberto Patruno. 
Apprezzamenti per la scelta dei Verdi sono arrivati dal cavalier 
DAlessandro per il quale è importante eliminare tutte le barriere che si 
frappongono tra i diversamente abili e la società. Soddisfazione è stata 
espressa anche da Gabriella Cundari e Stefano Buono che hanno assicurato 
limpegno in difesa dei diversamente abili nel prossimo consiglio 
regionale. Le conclusioni sono state affidate ad Alfonso Pecoraro Scanio, 
leader nazionale dei Verdi per il quale il rispetto e la tutela dei 
diritti rientrano negli obiettivi irrinunciabili del nostro partito e di 
tutti i nostri candidati. E necessario creare le condizioni per far sì 
che i diversamente abili riescano ad esprimere tutto il loro potenziale, 
ha aggiunto Pecoraro.
Regionali Lazio. Pecoraro: altro scandalo legato a Storace
Nel Lazio c'e un'altro scandalo legato a Storace e alla sua coalizione". 
E' quanto denuncia il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, 
conversando con i giornalisti alla Camera. "Una lista taroccata di falsi 
verdi, verdi pseudo ecologisti - spiega Pecoraro - con una specie di luna 
che ride, che ha firme false di personaggi inesistenti. Noi - conclude - 
aspettiamo che il Tar si pronunci e cacci via questa vergogna ulteriore".(Ansa)
Carcere. Cento: ministro Castelli riferisca in Parlamento
Linaugurazione della nuova struttura di Castelfranco per i 
tossicodipendenti, inaugurata ieri dal governo, rappresenta una 
preoccupante tentativo di anticipare nei fatti lapplicazione della legge 
Fini sulle droghe ancora in fase iniziale di discussione in Parlamento - ha 
dichiarato il vicepresidente della Commissione giustizia della Camera Paolo 
Cento. Vi è il tentativo di privatizzare lamministrazione della sanzione 
penale a danno di tossicodipendenti e con un forte caratterizzazione 
proibizionista, inutile a combattere questo fenomeno Castelli e Giovanardi 
anziché andare a tagliare nastri elettorali hanno il dovere di venire a 
riferire in Parlamento sulla natura e i contenuti di questo carcere oltre 
che di rispettare un corretto dialogo con le istituzioni locali. La 
mobilitazione no global e degli antiproibizionisti contro questa 
inaugurazione rappresenta la volontà diffusa di centinaia di associazioni 
di non accettare la privatizzazione proibizionista dellintervento sui 
detenuti tossicodipendenti.
Carceri. Bulgarelli: a Castelfranco la repressione privatizzata
Il nuovo carcere per tossicodipendenti di Castelfranco Emilia, 
eufemisticamente chiamato casa di reclusione a custodia attenuata, 
rappresenta un pericoloso precedente ma, al tempo stesso, un momento di 
continuita' con le peggiori e autoritarie esperienze di recupero come 
quelle della comunita' di San Patrignano e di contiguita' con i cpt, veri 
carceri preventivi per extracomunitari che si stanno moltiplicando anche in 
Emilia Romagna". Lo afferma il deputato dei Verdi, Mauro Bulgarelli secondo 
il quale "grazie alle pressioni di potenti lobby e alla volonta' di alcuni 
politici come Gianfranco Fini, il nostro paese sta trasformandosi 
silenziosamente in un laboratorio della repressione privatizzata". 
Bulgarelli sostiene ancora che in questi tipo di strutture "gli immigrati, 
i tossici ma anche i giovanissimi su cui pesano reati da riformatorio, 
divengono un business per organizzazioni che riescono a convogliare grandi 
risorse, pubbliche e private, locali ed europee in progetti di grande 
ambiguita' etica dove si determina, di fatto, uno spazio a giurisdizione 
privata". "Le tristi vicende del Regina Pacis - conclude Bulgarelli - 
dovrebbero far riflettere quanti credono di fare di queste esperienze il 
modello di riferimento dimenticando tutte le importanti esperienze che, con 
maggior umanita', hanno dato risultati migliori". (Dire)
Iraq. Pecoraro: non si confondano bombardamenti con la democrazia
Credo che l'intervento di Fassino sia stato un pò uno scivolone e 
soprattutto non credo che possa mai voler dire che la guerra di Bush può 
avere avuto elementi utili alla democrazia". Così il presidente dei Verdi, 
Alfonso Pecoraro Scanio, risponde ai giornalisti che gli chiedono di 
commentare l'intervista del segretario dei DS su 'La Stampa' di ieri nella 
quale ha dato credito alla politica di Bush in Iraq. "La guerra non è mai 
un elemento che aiuta la democrazia, io - sottolinea Pecoraro - mi aspetto 
un'intransigenza vera del governo americano quando la vedrò con la 
Repubblica cinese che tiene il Tibet in schiavitù e manda la pena di morte 
a chi fa semplicemente delle attività quasi sportive o quando lo farà con 
lo stato arabo che taglia le mani a chi ruba o impedisce le donne anche a 
guidare le auto". "Se veramente si vuole avere intransigenza sui diritti 
umani e civili - prosegue l'esponente verde - lo si faccia innanzi tutto 
con i paesi potenti e non si confondano i bombardamenti con la democrazia. 
Quella guerra per ora ha aiutato i terroristi". Il leader del sole che ride 
ribadisce di essere convinto dell'esigenza di dare un vero aiuto ai popoli 
oppressi e per questo lancia l'iniziativa di una manifestazione dei Verdi 
sabato prossimo, davanti all'ambasciata siriana a Roma, in favore dei 
libanesi contro i siriani. "Mi appello - conclude Pecoraro - a tutti i 
democratici e i pacifisti di partecipare a questa mobilitazione per 
sostenere la popolazione civile araba che si muove contro la dittatura 
senza bombe".(Ansa)
Omeopatia. Frassoni: l'Italia si doti di una legge a sostegno medicine non 
convenzionali
Monica frassoni, co-presidente del gruppo dei Verdi/Ale al Parlamento 
Europeo, in merito al documento sulle medicine non convenzionali, approvato 
lo scorso venerdì 18 marzo dal Comitato nazionale per la bioetica, ha 
dichiarato: "il comitato nazionale per la bioetica si muove, in materia di 
omeopatia e medicine non convenzionali, in contro-tendenza rispetto a 
quanto accade nei maggiori paesi europei. Mentre la famiglia Windsor si 
cura con medicine omeopatiche, in Germania funzionano ospedali interamente 
omeopatici, in Francia il sistema sanitario nazionale copre le spese per 
l'omeopatia, il comitato insiste a parlare di medicine che non avrebbero 
prove di efficacia, arrivando a sostenere che i bambini non andrebbero 
curati con l'omeopatia. Non sarebbe male che il comitato aggiornasse le 
proprie conoscenze adeguandosi ai risultati divulgati dalla letteratura 
scientifica internazionale e che anche l'Italia si dotasse finalmente di 
una legge a sostegno delle medicine non convenzionali."
Eutanasia. Cento: destra non strumentalizzi caso di Terri Schiavo
Ciniche e fuori luogo. Così il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento, 
giudica le reazioni del centro destra italiano al caso di Terri Schiavo. 
"Nel polo - spiega Cento - c'è chi tenta di far entrare nella campagna 
elettorale una vicenda umana così complessa. Anzichè inneggiare a Bush, il 
governo intervenga per eliminare gli indugi con cui in Italia si applica 
una seria ed efficace terapia del dolore, un ritardo che causa situazioni 
di grande disumanità in migliaia di pazienti e nelle loro famiglie. Il 
proibizionismo in materia sanitaria è uno strumento inadeguato e solo un 
approccio responsabile consente di affrontare seriamente queste grandi 
questioni etiche.
Milano. Sospeso lo sciopero della fame, Verdi scrivono al commissario 
europeo Dimas
Dopo 11 giorni i Verdi Carlo Monguzzi e Maurizio Baruffi hanno annunciato 
la sospensione dello sciopero della fame antismog. Tra oggi e domani 
sospenderanno il digiuno anche gli altri esponenti che hanno aderito 
all'iniziativa. "La campagna per l'aria pulita proseguirà con altri 
strumenti", hanno detto Monguzzi e Baruffi. Al digiuno hanno aderito 
esponenti dei Verdi, amministratori pubblici, esponenti delle associazioni. 
Marco Donzelli ha annunciato che il Codacons porterà avanti in sede 
giudiziaria la vertenza contro Comune di Milano e Regione Lombardia: "sullo 
smog non hanno combinato niente. Il problema è rimasto così com'era e 
continua a colpire soprattutto bambini e anziani". Lo stop al digiuno è 
stato accompagnato da una lettera scritta dai Verdi al commissario 
all'ambiente europeo Stavros Dimas, nella quale denunciano l'inadempienza 
del governo italiano di fronte al mancato rispetto della direttiva europea 
sull'inquinamento. In quasi tutti i grandi centri urbani italiani sono 
stati infatti superati i limiti imposti dalla direttiva che prevede che non 
si superino i 50 microgrammi per metro cubo di pm10 più di 35 giorni 
l'anno. I Verdi hanno denunciato in particolare il totale immobilismo, nel 
panorama nazionale, della Regione Lombardia di fronte al continuo 
superamento dei livelli delle pm 10 registrati in questi giorni, mentre in 
altre realtà italiane qualche intervento per scongiurare il pericoloso 
accumulo di sostanze inquinanti è stato invece intrapreso. Dal primo 
gennaio a ieri, domenica 20 marzo, i Verdi ricordano che Milano, l'area più 
critica di tutta la regione, ha registrato il superamento della soglia di 
attenzione del pm10 (fissata a 50 microgrammi per metrocubo) per 61 giorni 
senza che la regione e il comune facessero nulla. Nella lettera i Verdi 
chiedono a Dimas "che per le particolari condizioni geografiche che rendono 
difficile la dispersione degli inquinanti, la commissione definisca come 
'area critica' l'intera pianura padana, destinandole adeguati 
finanziamenti. Crediamo sia sbagliato e inaccettabile però da parte di chi 
ha responsabilità di governo in Italia e in Regione Lombardia - è scritto 
ancora -, utilizzare questo aspetto per chiedere sconti o, peggio, per 
giustificare la mancata adozione di provvedimenti d'emergenza di fronte ad 
alti livelli di smog". Oggi i Verdi, in occasione della discussione in 
Parlamento del decreto antismog, presenteranno un ordine del giorno per 
denunciare l'inerzia di Regione Lombardia e Comune di Milano, e il mancato 
rispetto da parte di Formigoni e di Albertini (che è pure commissario 
straordinario al traffico) dei provvedimenti antismog votati dall'assemblea 
regionale nel 2002 e dal consiglio comunale a febbraio del 2005. 
Quest'ultimo prevede tra l'altro la chiusura del centro storico fino ai 
bastioni.
Giornata mondiale Acqua. Oms: allarme per bambini in UE
Grido d'allarme per l'oro blu del pianeta nella giornata del 22 marzo, 
dedicata all'acqua. Sprechi, cattiva gestione del patrimonio idrico 
potabile e inquinamento le cause numero uno di decessi non solo nei paesi 
in via di sviluppo ma anche in Europa. L'sos riguarda i bambini: l'ufficio 
UE dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha calcolato che i 
problemi sanitari legati alle acque, nel vecchio continente, provocano ogni 
anno la morte di oltre 13mila ragazzi sotto i 14 anni, 11.000 di questi 
solo nella ex Jugoslavia e nei paesi dell'Est. Inoltre il 16% della 
popolazione UE, pari a circa 140 milioni di persone, dice l'ufficio UE 
dell'Oms non è connesso all'acqua potabile, a 41 milioni (5%) è negato 
perfino l'accesso. A livello mondiale, circa un miliardo di persone non ha 
accesso all'acqua potabile e ogni settimana le malattie legate a fattori 
evitabili causano almeno 30mila decessi soprattutto tra i bambini dei paesi 
in via di sviluppo. Bere, cucinare o lavarsi sono gesti normali per molte 
popolazioni che dispongono dell'acqua pulita mentre resta un problema per 
le persone che utilizzano sorgenti insalubri. Anche in Italia la sfida non 
è da poco. I consumi sono ancora troppo alti e l'agricoltura, secondo la 
Fao, è la più grande prosciugatrice di risorse. Secondo stime del ministero 
dellAmbiente, il 29% dell' attuale fabbisogno irriguo del comparto 
agricolo potrebbe essere coperto da acque reflue recuperate mentre 
sull'attuazione della riforma, nel 2003 il 96% degli ambiti territoriali 
ottimali sono stati insediati. Dati di rilievo se rapportati all'uso 
dell'acqua in Italia: il 48% del prelievo è a scopo irriguo; a pari merito 
con il 19% l' uso civile e industriale; il 14% va invece per l'energia, 
come rileva il compendio 2005 dello stato di salute dell'ambiente del 
ministero. I prelievi sono per il 48,6% da pozzi, il 37,9% dalle sorgenti, 
l'8,1% da bacini artificiali, il 4,8% da corsi d'acqua superficiali, lo 
0,4% da laghi naturali e lo 0,3% da acque marine o salmastre di superficie. 
Per la Fao proprio l'agricoltura è la "più grande consumatrice" d'acqua: 
una tonnellata per produrre un chilo di grano. L'appello è quindi quello di 
modernizzare gli impianti irrigui. "per riuscire a soddisfare la richiesta 
di cibo nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2030 - ha affermato il 
direttore della divisione Fao 'valorizzazione delle acque e delle terre' 
Kenji Yoshinaga - la produzione alimentare nei paesi in via di sviluppo 
dovrà aumentare del 67%. Allo stesso tempo, la continua crescita della 
produttività dovrebbe rendere possibile limitare l'aumento dell'impiego di 
acqua per l' agricoltura a circa il 14%". La crisi idrica apre anche 
scenari preoccupanti sulle scorte. Secondo l'Associazione nazionale 
bonifiche irrigazioni (anbi), si accentua sull'Italia la variabilità 
idrologica per cui, con l'arrivo della primavera, al nord si preannuncia un 
nuovo rischio siccità, al sud gli invasi sono quasi colmi. Preoccupazioni 
vengono segnalate in Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia, mentre in 
Lombardia è già stata dimezzata la portata di scarico del lago di Garda, 
nel cui invaso mancano 166 milioni e mezzo di metri cubi d'acqua. (Ansa)
Convenzione globale per il diritto allacqua. Green cross lancia la 
raccolta di firme
Da oggi, 22 marzo, Giornata mondiale dellacqua sarà possibile firmare 
on-line la petizione per chiedere alle istituzioni internazionali la 
creazione di una convenzione globale sul diritto allacqua. I form per la 
firma saranno disponibili agli indirizzi web: 
<
http://www.greencrossitalia.it/>
www.greencrossitalia.it e 
<
http://www.watertreaty.org/>
www.watertreaty.org. Oggi un terzo della 
popolazione del pianeta rischia la vita semplicemente bevendo un bicchiere 
d' acqua, perché non ha accesso all'acqua pulita, noi di Green cross 
riteniamo che sia giunto il momento per noi tutti di agire al fine di 
richiamare l'attenzione su questa situazione e per contribuire a 
risolverla. Oggi, con UN-habitat, lanciamo una campagna pubblica 
internazionale al fine di sensibilizzare e mobilitare i cittadini del 
mondo, le ong, il settore privato, i politici e tutti gli altri 
stakeholders per chiedere ai governi, l'apertura di trattative ufficiali, 
affinché sia adottata una convenzione globale per il dritto all'acqua. 
«Malgrado le numerose conferenze, relazioni e dichiarazioni fatte dalle 
diverse istituzioni tra cui la Dichiarazione del millennio delle Nazioni 
Unite, le parole non sono riuscite a fornire lacqua, bisogno essenziale - 
afferma Mikhail Gorbaciov, presidente fondatore di Green cross, nel suo 
appello - per l1,1 miliardi di persone che non possono raggiungere o 
disporre di acqua potabile sicura, per i 2,4 miliardi di persone che non 
hanno accesso ai servizi igienico-sanitari fondamentali, questa è una 
realtà quotidiana». Dovrà essere un trattato internazionale in grado di 
dare la possibilità ai cittadini e i loro rappresentanti di agire 
legalmente quando sia negato o violato il proprio diritto all'acqua. Il 
nostro primo obiettivo è quello di convincere i governi al loro più alto 
livello, a intraprendere velocemente questa strada. Ma soltanto i cittadini 
possono motivarli a fare ciò. Per questo vogliamo presentare almeno 10 
milioni di firme ai capi di stato e di governo che si incontreranno al 
Summit delle Nazioni Unite per la verifica quinquennale degli obiettivi del 
millennio, nel mese di settembre del 2005, a New York.
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Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com