Autor: xawcos@tin.it Data: Asunto: [Consumo critico - Milano Social Forum] LA SCUOLA NON SI IMBAVAGLIA
Milano 21 marzo 2005. primo giorno di primavera
LA MULTA AL FORUM DELLE SCUOLE DEL MILANESE VA RITIRATA.
LA SCUOLA NON SI IMBAVAGLIA.
A un genitore di Retescuole è stata recapitata una multa dal Comune di
Milano di 22.000 euro perché ritenuto responsabile di aver attaccato ai
muri del centro cittadino 51 volantini con nastro adesivo firmati dal
Forum delle Scuole del milanese (l'assemblea che raccoglie oltre a
Retescuole, docenti e genitori dei comitati e coordinamenti in difesa
della scuola, i comitati in difesa del tempo pieno e prolungato, i
sindacati della scuola, le associazione di genitori della scuola
d'infanzia, delle commissioni mensa e edilizia scolastica) durante una
manifestazione in difesa della scuola di tutti/e e per tutti/e.
A quella iniziativa hanno partecipato migliaia di persone. Quei
volantini attaccati con lo scotch ai muri della Direzione regionale il
19 febbraio scorso denunciavano gli ennesimi tagli di personale e
risorse alla scuola pubblica imposti dal Ministero.
È con iniziative di quel tipo che siamo riusciti sino ad ora ad
impedire che il tempo pieno nelle elementari venga smantellato
completamente e a confutare puntualmente tutte le presunte verità del
Ministero dell'Istruzione pubblicizzate con campagne di "informazione"
costosissime, pagate con i soldi di tutti noi, sottraendo fondi al
diritto allo studio.
Il movimento che in questi due anni ha contestato la riforma Moratti si
è sempre autofinanziato: non abbiamo ricevuto un centesimo dalle
istituzioni, e neppure dai partiti e dai sindacati che ci sostengono. I
soldi con cui stampiamo i nostri volantini e i nostri manifesti sono
raccolti un euro dopo l'altro da genitori e docenti che amano la scuola
pubblica.
Non abbiamo i mass media a disposizione, anche se le nostre iniziative,
grazie alla grande partecipazione ed anche alla sensibilità di qualche
giornalista, hanno sfondato, qualche volta, il muro del silenzio.
La multa è assolutamente spropositata rispetto ai fatti contestati e
per questo sappiamo che deve avere avuto una gestazione tutta politica.
Il Comune sembra volerci dire che possiamo esercitare i nostri diritti,
solo se abbiamo i soldi per farlo.
E probabilmente domani potremo mandare a scuola i nostri figli, solo se
avremo i soldi per farlo.
Il nostro movimento non sporca la città, anzi, abbiamo molta cura del
luogo in cui viviamo, È la città delle bambine e dei bambini, di quei
genitori che costituiscono l'anima del movimento, ogni giorno sempre
più abbruttita dall'inquinamento atmosferico, sonoro, visivo e
culturale.
Per questo le nostre forme di comunicazione sono sempre state gentili e
rispettose: pochi manifesti prevalentemente attaccati davanti alle
scuole, pochi altri vicino ai luoghi delle iniziative, e sempre affissi
con nastro adesivo.
In questi due anni di esistenza come movimento abbiamo affermato che la
scuola è capace di parlare.
Della scuola parlavano tutti: ministri, esperti, professori
universitari e governanti. Ma non parlava il popolo della scuola:
milioni di persone che nella scuola lavorano, vivono, studiano.
La multa è un tentativo di imbavagliarci, di toglierci la voce, di
intimidirci.
Non accettiamo di essere imbavagliati. Per questo chiediamo che la
multa sia ritirata.
Invitiamo dunque:
1. Tutte le cittadine e i cittadini ad inviare mail di protesta al
Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale:
sindaco.albertini@???
vincenzo.giudice@???
e per conoscenza a info@???
con questo testo:
oggetto: IL MOVIMENTO NON SI IMBAVAGLIA
corpo del testo: LA MULTA A RETESCUOLE VA RITIRATA:
NON SI PUO' IMBAVAGLIARE IL MOVIMENTO IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
2. A sottoscrivere questaa di mozione.
3. Ad affiggere questo comunicato davanti ad ogni scuola
4. A raccogliere 50 centesimi di euro a persona, simbolo della nostra
modalità di autofinanziamento, e a depositarle davanti a Palazzo Marino
in una iniziativa pubblica il 15 aprile, giorno successivo alla
giornata di occupazioni e in prossimità della scadenza dei 60 giorni
per il pagamento.
Sarà la dimostrazione che, se volessimo e se la ritenessimo giusta, la
multa potremmo pagarla.
La somma raccolta sarà destinata a progetti didattici e iniziative a
sostegno della scuola pubblica.
Invitiamo inoltre:
5. I sindacati ad assistere il genitore singolarmente colpito
6. I partiti che vogliono garantire che la voce della scuola possa
continuare ad essere ascoltata, a promuovere una interpellanza in
consiglio comunale
7. I partiti sensibili alla democrazia partecipata a richiedere
all?amministrazione comunale spazi "visibili" e non residuali nella
città, nei quartieri e sui mezzi dell'ATM destinati gratuitamente alla
comunicazione sociale.
7. i movimenti simili al nostro che operano a livello nazionale ad
inviare mail e fax ai recapiti sopra segnalati e ad affiggere il 15
aprile alle ore 16 presso le proprie direzioni regionali gli stessi
manifesti incriminati, con nastro adesivo e senza pagamento del bollo
di affissione.