Autore: Valerio Data: Oggetto: [Cm-roma] Come si fa?
coda wrote:
> Valerio wrote:
>
>> La reazione scomposta della tua collega è stata quella tipica di una
>> persona colta in fallo e chiamata a fare i conti con la proprio
>> coscienza sopita che tu sei andata a solleticare.
>
>
> bene! e' stata colpita nella coscienza? ottimo! e' proprio ora che non
> si dovrebbe mollare! questi sono proprio i momenti in cui non mi
> ripugna fare proselitismo...
>
> se si vuole diffondere l'uso, la cultura della bici, sono anche,
> soprattutto queste persone che vanno tartassate :)
> Con queste persone, a mio giudizio, non puoi instaurare nessun dialogo
proficuo. Devi rivolgerti a gente un pò più aperta. Gente che vuole
mettersi in discussione.
>
>> Mah...non è da questa gente che verranno le soluzioni. Il loro ruolo
>> infatti è creare problemi.
>
>
> uhm..e da chi dovrebbero venire le soluzioni se non da noi stessi? se
> non da tutti che calpestano questa terra? soprattutto da quelli che
> creano problemi! ma insomma, che vogliamo fare? andare a razzolare
> solo dove tutti sono d'accordo con noi? e allora criticalmass che la
> facciamo a fare? cm, imho, si fa con la bici, ma anche con le parole,
> tutti i giorni, anche senza il sellino sotto il culo.
Per fortuna il mondo non si divide tra chi va in bici e chi non ci va.
Nel senso che chi non ci va magari non ha mai pensato di poterlo fare o
crede che sia troppo faticoso, pur valutando opportuno un cambiamento
del suo stile di vita. Ecco, io punterei su queste persone. Puoi
incoraggiare qlc1 a fare qlcosa non puoi costringerlo. Secondo me le
persone come la collega di Antonella sono quelle che prenderebbero la
bici solo se costrette. Bisogna puntare sugli altri...quelli hanno già
capito che qlcosa si deve fare ma non hanno il coraggio di iniziare a fare.