Autore: Andrea Agostini Data: Oggetto: [NuovoLaboratorio] tutto il papa minuto per minuto
Tutto il papa, minuto per minuto
Il nuovo genere mediatico è il reality-pope: una trasmissione in tempo reale
delle malattie, delle degenze e delle guarigioni del pontefice
La degenza del papa al Policlinico Gemelli ha avuto almeno due conseguenze
di grande rilievo. La prima è che la finestra in alluminio anodizzato della
stanza del papa dovrà essere sostituita perché le migliaia di ore di riprese
tv fisse l'hanno surriscaldata e deformata fino a comprometterne la
stabilità. La seconda è la nascita di un nuovo e fiorente genere mediatico,
il reality-pope, basato sulla trasmissione ininterrotta, in tempo reale,
delle malattie, delle degenze e delle guarigioni del pontefice.
Il record è del Tg1, che domenica 13 marzo per circa sei ore ha inquadrato
in edizione straordinaria la fioriera di un marciapiede e l'insegna di un
bar di Borgo Pio nei cui pressi avrebbe dovuto passare, di lì a poco,
l'automobile che riportava il papa in Vaticano. Il clou della diretta
consisteva nella trentina di secondi nei quali una telecamera interna
all'auto pontificia, identica a quelle montate sul casco di Schumacher,
avrebbe mostrato il papa, di nuca, che aziona l'alzavetri elettrico e
smanetta sull'autoradio alla ricerca, inutile, di un'emittente che trasmetta
del buon rock'n'roll e non la noiosissima cronaca del trasbordo papale.
Nel frattempo (un frattempo interminabile), uno straordinario telecronista è
riuscito a descrivere per ore la lastricatura del percorso, l'itinerario
degli storni sugli alberi circostanti, lo stato di consumo del battistrada
della macchina del papa, il variare delle condizioni meteo nel quartiere,
l'umore delle guardie svizzere, mentre scorrevano le immagini post-prandiali
di Roma deserta.
La trasmissione era molto simile al primo piano di un navigatore satellitare
inceppato, inframmezzato da vedute di San Pietro, zoomate sulla portineria
del Gemelli e i gol di Brescia-Livorno, mandati in onda nei ritagli di tempo
per dare spazio anche alla seconda confessione religiosa del paese, quella
calcistica. Solo Coppi sul Tourmalet era stato atteso tanto a lungo, ma i
tifosi con l'anchilosi da paracarro almeno non avevano dovuto parlare in un
microfono per l'intera giornata. Il giornalista del Tg1 è stato invece
costretto a parlare per un intero pomeriggio, commentando le inquadrature di
mura, aiuole spartitraffico e strisce pedonali, e al termine della diretta
ha dovuto essere a sua volta sottoposto a tracheotomia.
Le prossime dirette promettono nuove, grandiose novità. Si parla di una
gastroscopia del papa trasmessa integralmente, seguendo il percorso della
sonda dal magazzino fino al reparto analisi, con un'intervista-scoop al
manutentore della sonda e un talk-show finale con il personale medico e
paramedico del Gemelli. Alcuni degenti racconteranno le loro esperienze
cliniche confrontandole con quelle del papa, sollecitati da un giornalista
del Tg1, in pigiama anche lui per metterli a loro agio. Vittorio Sgarbi
commenterà le radiografie meglio riuscite del papa alla luce delle tendenze
dell'arte contemporanea.
Altri special, su tutte le reti: una prima serata su Canale 5 condotta da
Enrico Mentana sulle agonie dei precedenti pontefici, con l'eccezionale
documento sonoro degli ultimi colpi di tosse di Paolo VI e la testimonianza
del fiorista che, per bruciare la concorrenza, riuscì a consegnare
personalmente una corona funebre a Pio XII nonostante egli fosse ancora in
vita. Un prezioso documentario sulle finestre del papa, intitolato 'Le
finestre del papa', nel quale si succedono spettacolari inquadrature delle
finestre del papa, in Vaticano e al Gemelli, immortalate nelle diverse
stagioni. L'autore del documentario, un cineasta polacco allievo di Zanussi,
spera di poter presentare al prossimo meeting di Rimini anche un nuovo,
eccezionale lungometraggio, 'La tapparella del papa', nel quale si vede la
finestra di Karol Wojtyla quando abitava in un condominio di Varsavia, al
secondo piano, e alzava e abbassava personalmente la tapparella ogni mattina
e ogni sera, non immaginando che sarebbe diventato papa e avrebbe avuto un
addetto alle persiane.
Infine, è in preparazione una 'Paperissima' sui divertentissimi errori nel
corso delle riprese tv al Gemelli: si va dalle inquadrature della finestra
sbagliata, quella della camera di un ricoverato per appendicite costretto a
benedire la folla pur di liberarsi dall'assedio dei cameramen, alle
esilaranti immagini della cremazione di un inviato della tivù belga che si
era addormentato nella camera mortuaria.