[Incontrotempo] Fw: dal collettivo in lotta ex casa diritti …

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Auteur: lavoratoriinlotta
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Sujet: [Incontrotempo] Fw: dal collettivo in lotta ex casa diritti sociali

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From: lavoratoriinlotta
Sent: Wednesday, March 16, 2005 8:36 PM
Subject: dal collettivo in lotta ex casa diritti sociali




IL SINDACATO RDB-CUB SVENDE I LAVORATORI EX-CASA DIRITTI SOCIALI



Pensavamo fosse solo una scorreggia invece era proprio merda!



Ieri 23 marzo, si è consumato l'ennesimo strappo tra noi lavoratori ex casa dei diritti sociali, e il sindacato che da un anno ci rappresentava, la Rdb-cub.

Il nostro rapporto con le organizzazioni sindacali non è mai stato tranquillo, la nostra colpa forse quella di aver avuto il coraggio oltre tre anni fa di alzare la voce e di dire basta, mettendo a nudo e denunciando le connivenze che legano in un abbraccio mortale apparati politici, amministrazione locale e cooperative sociali.

Ma quello che è successo nel corso degli ultimi mesi non ha precedenti; è ancora più inaccettabile di quello che abbiamo dovuto sopportare quando iniziammo tre anni fa la nostra battaglia per portare la legalità all'interno della cooperativa casa dei diritti sociali, organizzandoci sindacalmente con la cgil (i soci con la fp e i cococo con il nidil).

Insopportabile, perché ad averci voltato le spalle nel peggiore dei modi è niente di meno che la RdB-Cub!!!.

Un sindacato conflittuale e non concertativo!



Premettiamo che riteniamo responsabili di quanto accaduto non solo il funzionario che segue il settore delle cooperative sociali a Roma, ma tutti coloro con cui abbiamo avuto a che fare in questi ultimi mesi all'interno del sindacato.



La cronaca dei fatti:

a.. Nel mese di dicembre si fa tesissimo lo scontro tra i lavoratori della cooperativa e la loro controparte ( cda cooperativa, presidente associazione e soci vicini al cda), la scintilla che fa incendiare gli animi è il perdurare dei ritardi sull'erogazione degli stipendi ( 6 mesi di arretrato) e il rifiuto di incontrare i delegati sindacali per comunicare loro i progetti della cds rispetto ai lavoratori con il contratto in scadenza al 31 dicembre 2004.
Abbastanza per spingerci a decidere di occupare la sede amministrativa della casa dei diritti sociali.

In quell'occasione chiedemmo al funzionario sindacale un apporto del sindacato più consistente che nel passato, sia in termini di persone che di pressione sull'amministrazione comunale.

Una richiesta questa che il funzionario Rdb-cub Pio Congi ha dapprima garantito, poi evidentemente, o ci ha ripensato o ha avuto altre direttive, fatto sta che il giorno dell'iniziativa ci siamo ritrovati senza il supporto che aspettavamo e senza alcuna intermediazione del sindacato con assessorati e amministratori.

Ma non è finita!

a.. Durante la settimana di occupazione organizzammo una conferenza stampa per cui chiedemmo al sindacato Rdb-cub di farsi carico di convocare i giornalisti.
Alla conferenza parteciparono solo quelli da noi personalmente convocati e nessun altro!

Solo due mesi dopo venimmo a conoscenza che nessuna telefonata era partita dalla sede sindacale per supportare la conferenza come l'occasione avrebbe meritato!



Durante i giorni passati dentro i locali della Cooperativa a nulla sono valsi gli incontri con il presidente della cooperativa indisponibile sia a pagare gli stipendi arretrati che a fornire alcuna garanzia occupazionale per i lavoratori in scadenza di contratto.

a.. Per trovare sbocchi, organizzammo un assemblea cittadina molto partecipata dove,presente anche Emidia Papi dell'Rdb-cub, decidemmo di proseguire la mobilitazione con una iniziativa di lotta che vedesse come controparte l'Assessorato alle politiche sociali e che mettesse al centro del dibattito la nostra richiesta di vederci riconosciuto il diritto a lavorare non più per conto di cooperative sociali ma all'interno di un centro gestito direttamente dal comune di Roma.
Anche in questa occasione, di fronte alla platea composta da oltre una ottantina tra lavoratori e compagni dei movimenti, il funzionario della RdB Pio Congi supportato da Emidia Papi dapprima sottolinearono la necessità di mettere in campo forme di lotta dure, per poi il giorno seguente in una riunione interna con noi lavoratori tornare indietro sui propri passi, tentando di farci desistere dall'intraprendere iniziative "avventate", arrivando ad affermare che il sindacato non era disposto a giocarsi la faccia con l'amministrazione, per

"..dei poveri sfigati.." come i sottoscritti. ( testuali parole).



Aggiungendo inoltre che 4 gatti non sono in grado di ottenere alcunché e che per quanto riguardava la loro organizzazione, lui ci invitava a lasciare quel sindacato qualora avessimo intenzione di proseguire comunque la lotta!!!



Non stiamo a raccontarla tutta perché non basterebbero le ore, ci limitiamo ad aggiungere qualche ciliegina alla torta.



a.. Nel mese di ottobre, visto il perdurare del ritardo nell'erogazione degli stipendi, demmo mandato al sindacato di dare avvio alle procedure relative all' ingiunzione di pagamento, fornendo tutta la documentazione necessaria, salvo scoprire poi una settimana fa (i primi di marzo!), direttamente dall'avvocato del sindacato che la procedura non è mai partita, a causa dello stop impostogli da qualcuno nel sindacato stesso.


Ci domandiamo il motivo che può aver spinto questo qualcuno a fermare una ingiunzione che fatta a ottobre, avrebbe permesso a più di dieci persone di poter intascare i loro meritati stipendi nell'arco di un paio di mesi.

Sempre nel mese di ottobre, su mandato del presidente dell'associazione cds, un procuratore della repubblica particolarmente scrupoloso, oscura l'intero sito internet del settore precarietà della Rdb e sequestra alcuni volantini del Collettivo lavoratori cds.

Un fatto di una inaudita gravità e tra l'altro senza precedenti.

L'oscuramento durò alcune settimane, la Rdb di Roma, nonostante ad essere oggetto del sequestro fossero comunicati da noi realizzati ed inviati a quel sito, non ci ha mai fornito particolari spiegazioni su quel fatto.



a.. A dicembre sempre in concomitanza con l'occupazione da parte nostra della sede della cooperativa, l'Rdb indisse un'assemblea cittadina sulla questione dell'oscuramento del sito.
In quel momento particolare quell'assemblea avrebbe potuto far detonare positivamente la lotta che noi stavamo conducendo giorno e notte nei locali occupati, sarebbe bastato invitare delle testate giornalistiche e qualche tv locale.

Ancora una volta l'assemblea andò deserta....inspiegabilmente!?!.



Alla fine di dicembre come molti sapranno occupammo per l'intera giornata la sala riunioni dell'Assessorato alle politiche sociali appoggiati da tutte quei soggetti che nella città avevano risposto positivamente al nostro appello lanciato durante l'occupazione della cooperativa alcuni giorni prima. Da quell'occupazione e da una attività di agitazione e informazione che non ha conosciuto soste scaturirono dei tavoli con diversi esponenti della maggioranza capitolina per discutere il problema della gestione diretta del servizio in cui lavoravamo e il nostro assorbimento conseguente.



A questi tavoli , nonostante le numerose ambiguità del sindacato Rdb-cub, abbiamo partecipato noi come Collettivo di lavoratori e l'Rdb.



Infine ieri 16 marzo l'epilogo:

chiediamo un appuntamento urgente con un funzionario rappresentativo dell'Rdb ossia Emidia Papi e ci viene detto da Pio Congi che nel pomeriggio è disponibile ad un confronto sul da farsi.

Questa sarà l'ennesima bugia di cui saremo vittime; infatti andando all'incontro troveremo il solo Pio Congi.

Decidiamo comunque di chiedere a lui in quanto rappresentante dell'Rdb-cub spiegazioni in merito ai fatti sopra accennati relativi ai mesi precedenti e soprattutto chiediamo al sindacato la disponibilità a misurarsi con iniziative di lotta.

Riceviamo l'ennesimo schiaffo!

Infatti ci viene detto che il sindacato non ha alcuna intenzione di investire sulla lotta e che è però interessato a partecipare ai tavoli politici (che noi abbiamo conquistato con la nostra determinazione)!!



C'è di più: dopo numerose sollecitazioni ci viene infine detto che in ogni caso su quei tavoli la soluzione per noi lavoratori non è all'ordine del giorno ne per i politici ne per il sindacato!!!

Ci viene detto che "..non contate un cazzo..".

Tralasciamo altre espressioni colorite che tradiscono l'evidente disprezzo per i lavoratori.





Riteniamo giusto oltre che politicamente conseguente la denuncia di quanto avvenuto visto che l'Rdb-cub è parte integrante di un coordinamento nazionale di lotta.

Se questo è, riflettano i compagni e le compagne, i lavoratori e le lavoratrici.



Noi da parte nostra lotteremo fino alla fine per noi e per tutti coloro che quotidianamente, senza voce, prendono calci nel culo da padroni, politici e sindacati vari!!







LA LOTTA NON SI LICENZIA

LICENZIAMO LE COOP SOCIALI E I LORO PROTETTORI!!



STOP ALLO SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE

GESTIONE DIRETTA SUBITO PER I LAVORATORI DEI SERVIZI SOCIALI









Collettivo lavoratori e lavoratrici in lotta

per la gestione diretta
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