[Hackmeeting] l'insostenibile coglionaggine dei capetti

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Autore: Elettrico
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Oggetto: [Hackmeeting] l'insostenibile coglionaggine dei capetti
jaromil wrote:
>
> di una divisa email@ecn fattore coolness +10 (senza fare un cazzo per

[...]
> appartenenza (la mail @ecn come una divisa da fasci) per caratterizzare
> le loro uscite di censori e revisori politici in merito a cose che non

[...]
> e gli hackers non girano mai in divisa, ricordalo.

[...]
> oggi certe dinamiche sono sbriciolate sotto la coglionaggine di
> aspiranti capetti che pisciano ovunque segnando un territorio che non
> conoscono, cacciando chi non hanno mai visto e chi non possono
> riconoscere.

[...]
> realizzarlo, il motivo per cui noi qui in italia si e' fatta la storia
> dell'hacking per tutto il mondo.


ti commenti da solo.
dopodichè gli archivi della lista sono pubblici e la mia mail anche,
discussioni più o meno violente ne ho avute con un sacco di gente,
alcuni sono stati e continuano ad essere miei compagni di strada, altri
sono miei amici, altri occasionali rapporti politici, altri persone con
cui sappiamo essere troppo differenti per fare di più che una bottiglia
di buon vino insieme.
il rispetto per chi si misura e si mette in gioco però, anche col
litigio, non l'ho mai perduto.
perchè quello che dico, che io lo mandi in lista, in pvt, di persona,
per piccione viaggiatore, è quello che penso e non è un mio modo di
apparire. tu gioca a fare il pacifico rasta, che ormai le tue mail piene
di insulti e bile le hai spedite in privato a troppa gente, che io mi
rendo antipatico da solo, senza il tuo aiuto.

a ognuno il suo percorso, spero che porti anche me verso la tua luce.

essendo serio invece dico la mia sulle "pratiche dell'hacking
condivise". una volta erano palpabili, giravo per l'hackmeeting e per la
lista e si dibatteva e ci si incontrava per discutere di cose sensate,
si andava dal copyright fino all'autocostruzione di radio fm.
mi spiace deludere qualcuno, ma adesso non vedo lo stesso spirito, e non
certo perchè io rispondo male a chi dice che i nostri poveri soldati
difendono solo la nostra patria, ma perchè nessuno di noi probabilmente
s'è preoccupato di uscire all'esterno abbastanza da far sì che questo
mescolio continuasse al di là di noi intesi come individui.
per cui quando, com'è naturale, la gente che nella vita fa qualcosa che
non sia solo organizzare eventi si è allontanata non c'è stato un humus
in grado di continuare a far proliferare qualcosa che andasse oltre la
banalità.
si danno per scontate tante cose, per assunte, che assunte non sono da
un sacco di persone, e quando ci si trova in un risorante, seduti di
fianco, e si scopre per magia che il tuo vicino pensa che gli arabi in
fondo siano un po' inferiori ci si chiede dove cazzo si sta andando a
finire, e se è il caso di cenare con certe persone pur di fare la cena.

per me l'hackmeeting è un mezzo, non il fine di stesso. io di fare la
"storia dell'hacking" per finire sui giornali me ne batto il culo. devo
fare l'hackmeeting perchè è PER FORZA necessario fare l'hackmeeting
senza MAI discutere di un cazzo altrimenti o mio dio ci si confronta e
si litiga su delle questioni? anche se questo volesse dire trovarmi al
fianco di persone che ancora ritengono che sia una fantastica idea
fondare un partito degli informatici o che si lamentano che farlo in un
posto occupato vuol dire essere troppo politici o stare nello "sporco"?
e cosa dovrei condividere con loro, oltre al tavolo?
sarà la terza volta che chiedo si discutano queste cose, e altri meno
antipatici di me lo hanno fatto altre volte, senza alcun risultato che
non fosse sborra cazzi culo.
che sia la sborra che ha sempre unito questa comunità?


--
Amore, dai, non litighiamo. Lo sai che per me sei come l'america...:
scoperta per caso, caghi il cazzo a tutta l'umanita'!