Ricevo ed inoltro.
Elisabetta
Militi della rsi "militari belligeranti"? Petizione ANPPIA
ANPPIA
Corsia Agonale 10, 00186 Roma
tel. 066869415 fax 0668803986
E-mail: anppia@???
http://www.anppia.it
PETIZIONE CONTRO IL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI MILITARI BELLIGERANTI
AI REPUBBLICHINI DI SALÒ
I parlamentari di Alleanza Nazionale hanno presentato un disegno di legge
che andrà presto in discussione al Senato, con il quale coloro che
prestarono servizio militare nell'esercito della Repubblica Sociale Italiana
di Salò, vengono riconosciuti come militari belligeranti e equiparati a
quanti prestarono servizio nei diversi eserciti in conflitto durante la
Seconda guerra mondiale.
L'ANPPIA
(Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti)
esprime tutta la sua sdegnata contrarietà a questo disegno di legge che
attribuisce di fatto la qualifica di Governo legittimo al governo fantoccio
della Repubblica di Salò, creando quindi una sostanziale parificazione sul
piano interno e internazionale tra il Governo legittimo del Regno d'Italia,
presieduto dal maresciallo Badoglio, guidato dal Comitato di Liberazione
Nazionale e sostenuto dagli angloamericani e quello illegittimo della
Repubblica Sociale, privo di sovranità perché nato in territorio occupato
dalle truppe naziste e ad esse subordinato;
mette sullo stesso piano i partigiani e le forze militari italiane che
combatterono a fianco delle truppe Alleate per costruire un'Italia unita,
democratica, libera e indipendente, e coloro che non solo non rinnegarono
gli obiettivi politici e ideologici della dittatura fascista ma ritennero di
poter condividere la visione hitleriana e razzista dell'Ordine nuovo nazista
e combatterono spesso agli ordini dei comandi tedeschi, partecipando a
stragi efferate di partigiani e di civili inermi.
L'ANPPIA
chiede a tutte le Italiane e gli Italiani di aderire alla nostra petizione e
di sostenere la nostra battaglia contro questa legge pericolosa e sbagliata.
La Storia è fatta di vicende complesse e di dolorose storie individuali, ma
la memoria di un Paese e di un Popolo non permette ambiguità e cedimenti.
L'unità e l'indipendenza dell'Italia, la Costituzione repubblicana e i
valori che la animano sono il frutto dell'Antifascismo, della Resistenza
umana, politica e culturale di coloro che soffrirono il carcere e il
confino; del sacrificio di Gobetti, Matteotti, Amendola, Don Minzoni, dei
fratelli Rosselli; di chi a Rodi e a Cefalonia combatté contro le truppe
naziste, e non al loro fianco; di quanti nella guerra partigiana e di
liberazione nazionale e nel rinato esercito italiano combatterono per 20
mesi contro l'occupante nazista e contro i suoi servi di Salò.
Di tutti coloro, in definitiva, che si schierarono contro e non con la
Repubblica Sociale Italiana.
Se l'Italia dovesse smarrire questa memoria perderebbe il fondamento della
sua coscienza civile e nazionale.
Per queste ragioni la lotta contro questa legge non riguarda il passato, ma
il presente e il futuro.
Per queste ragioni i sottoscritti sono contrari a questa legge
Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (ANPPIA)
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(Istituto Pedagogico della Resistenza -
www.resistenza.org )
FIRMA ANCHE TU CONTRO IL RICONOSCIMENTO AI REPUBBLICHINI DELLA QUALIFICA DI
BELLIGERANTI
FIRMA ANCHE TU
APPELLO CONTRO IL RICONOSCIMENTO
AI REPUBBLICHINI DELLA QUALIFICA DI BELLIGERANTI
In Senato un colpo di mano ha calendarizzato la discussione sulla
proposta del "riconoscimento della qualifica di militari belligeranti a
quanti prestarono servizio militare dal 1943 al 1945 nell'esercito della
Repubblica sociale italiana (Rsi)". E' un vero e proprio schiaffo storico e
morale ai tanti uomini e donne, giovani e anziani che hanno combattuto
contro il nazifascismo per la libertà e per la democrazia. La questione, già
di per sè di estrema gravità, assume toni più pesanti quando si considera
che la proposta di finanziamento, dovuto dalle autorità istituzionali alle
associazioni di partigiane e resistenziali, in occasione del sessantennale
della Liberazione, licenziata dalla Commissione Difesa per l'Aula sin dal 4
febbraio 2004, giace a Palazzo Madama da mesi e mesi, senza che il governo
abbia ancora provveduto a renderla attuativa. Non solo: ma non ha avuto
risposta la richiesta di interventi "per i cittadini italiani, militari e
civili, deportati ed internati nei lager nazisti".
La gravità di questi fatti indignano le coscienze di coloro che hanno a
cuore la difesa della democrazia e delle basi fondanti la nostra Repubblica,
sorta dalla lotta di liberazione, condotta da coloro che si opposero con
forza e determinazione a coloro che prestavano il proprio servizio alla
causa dell'intolleranza e della devastazione civile, della violenza omicida.
Chiediamo pertanto come sezione ANPI "Martiri di Viale Tibaldi" di
Milano di richiedere al più presto la cancellazione di questo provedimento,
volto ingiustamente a equiparare i morti per la libertà ai morti per la
repressione, e di provvedere fin da adesso a garantire i dovuti fondi alle
associazioni impegnate a celebrare il 60° Anniversario della Liberazione,
momento importante per la nostra Repubblica, nata dalla Resistenza
antifascista; nonchè a consentire il giusto riconoscimento della titolarità
per i cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei
lager nazisti, di beneficiare degli interventi a loro dovuti.
La difesa della nostra democrazia si esplica soprattutto nella difesa
della memoria storica che, nell'oggettività, deve garantire giustizia civile
e sociale per coloro che valorosamente si sono attivati a rendere attuativi
i grandi principi di eguaglianza e di solidarietà, oggi esempi di alta
civiltà per la prosecuzione della nostra battaglia internazionale per il
progresso sociale e per la giustizia civile.
Proponente - Alessandro Rizzo - FORUM ANPI - Rete Civica di Milano
FIRMATARI
Direttivo Sezione ANPI "Martiri di Viale Tibaldi" di Zona 5 di Milano
Lidia Menapace - partigiana
Per adesioni inviare un messaggio al seguente indirizzo di posta
elettronica: alessandro.rizzo@???
oppure inviando un messaggio in risposta al messaggio che invia l'appello
soprariportato sul FORUM ANPI di Rete Civica di Milano, seguendo il seguente
percorso:
www.retecivica.milano.it accedere alla sezione Associazioni e
accedere,infine, alla sezione ANPI
Alessandro Rizzo
Moderatore FORUM ANPI di Rete Civica di Milano
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