[Lecce-sf] Comunicato stampa Cpt, censura, arresto don Lodes…

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Auteur: Stefano Mencherini
Date:  
Sujet: [Lecce-sf] Comunicato stampa Cpt, censura, arresto don Lodeserto
Caro Ninì, quasi mi fa paura che tu sia d'accordo con me. Scherzo, condivido molte delle cose che hai scritto. Ma mi corre l'obbligo di sottolineare, per i più in malafede, che Nichi è stato con noi, cioè con chi voleva tutelare alcuni diritti umani e ottenere giustizia su numerose nefandezze che riguardano non solo il "Regina pacis", dall'inizio. E lo è ancora adesso, anche se deve andare cauto a parlare, è facile strumentalizzare la vicenda (hanno tutti i mezzi di "informazione") Qui ci sono di mezzo troppi poteri: chiesa, politica, media legati tutti a doppio filo. E facile sarebbe mandare tutto a carte quarantotto (mi riferisco all'elezione di Nichi, ovviamente). Non ce lo possiamo permettere, credo.
Riguardo agli "artisti per nichi", quello è un altro discorso. Mi piacerebbe sapere quante iniziative sono partite, oltre che dal nome di Nichi, da denunce sul territorio, nel quartiere, nella parrocchia, nelle carceri, nei paesi... Come sempre, caro e "folle" Ninì, mancano i contenuti.
Ma anche in una crescita culturale e civile di questo salento noi tutti confidiamo.
un abbraccio
stefano

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From: Gaetano Bucci
To: forumlecce@???
Cc: ViAle ; Isidoro D. Mortellaro ; Iside Gjergji ; fratesti ; Paolo Barrucci
Sent: Saturday, March 12, 2005 4:45 PM
Subject: Fw: [Lecce-sf] Comunicato stampa Cpt, censura, arresto don Lodeserto


Hai ragione Stefano, mai gioire per un arresto.Sarebbe sciocco e qualunquistico gioire perchè un furfantello è stato assicurato alla giustizia. L'episodio in sè costituisce un epifenomeno di una più vasta strategia di dominio ed oppressione sociale. Quello che dovrebbe interessarci , come compagni che lottano per una trasformazione politica e sociale del sistema, è l'analisi critica sulla struttura dei poteri che domina il nostro territorio, sui soggetti istituzionali ed economici che hanno consentito che ciò accadesse, sulle omertà e le complicità della pseudopposizione, sia "moderata" che "radicale".La Bossi -Fini resta in vigore, gli immigrati verranno trasferiti in altri CPT o istituzioni simili, i mass-media (vedi TG3) continuano a presentare Ruppi e Lo Deserto come benefattori dell'umanità,il centrosinistra locale continua ad essere complice e reticente. Quello che dovremmo fare è un'analisi critica, trarre una sintesi politica della vicenda,disvelare il blocco sociale dei poteri dominanti,additare ,nominativamente, le responsabilità. Questa vicenda ci insegna , comunque , che una lotta ,anche disorganzzata e stracciona come è stata la nostra, paga molto di più di mille campagne elettorali con annessi artisti per niki.ninì.
----- Original Message -----
From: Stefano Mencherini
To: forumlecce@???
Sent: Saturday, March 12, 2005 2:54 PM
Subject: [Lecce-sf] Comunicato stampa Cpt, censura, arresto don Lodeserto





  Mai gioire per un arresto, ma da oggi forse l' Italia e il Salento possono aprire un poco di più gli occhi. L'arresto di don Cesare Lodeserto, direttore della Fondazione Regina pacis e del Centro di permanenza temporanea retti dalla Curia di Lecce, va nella direzione della tutela dei diritti umani che con il mio film-inchiesta Mare Nostrum (2003) ho cercato di raccontare, per primo, nel silenzio generale. Anzi: il ministro Pisanu bloccò ai tempi l'accesso a tutta l'informazione nei Centri di permanenza temporanea italiani, censura preventiva di governo su cui sono state fatte numerore interrogazioni parlamentari tuttora senza risposta.
  Il film, autoprodotto, che denunciava l'incostituzionalità della Bossi-Fini e le gravissime violenze che sarebbero state compiute nel Cpt "Regina pacis" ai danni di 17 mgrebini internati, fu ai tempi censurato preventivamente da tutte le televisioni italiane. Ma le chiusure ufficiali sono state aggirate in questi anni, e lo sono ancora oggi, caso a mio parere unico nel nostro Paese, perchè  dal basso, cioe' dai cittadini, sono partite un numero ormai indefinito di iniziative e proiezioni che da oltre due anni continuano ad essere fatte in parrocchie, centri sociali, sedi di associazioni, scuole, universita'. Ormai sono centinaia e il passaparola continua anche grazie a quella che rimane, nonostante gli anni trascorsi, la scottante attualita' delle testimonianze raccolte. Mare Nostrum è stato anche utilizzato nelle tesi e negli studi di diversi laureandi e ricercatori di scienze delle comunicazioni, sociologia, antropologia, italianistica. Dalla Sapienza alla Luiss, da Bogotà alla University  of California, a quella di Melbourne, in Australia, fino a  Oxford, Berna, Parigi. 
                               stefano mencherini (giornalista indipendente)



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