[Forumlucca] Econews - 11 marzo 2005

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Aihe: [Forumlucca] Econews - 11 marzo 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Caccia. Zanella: in aula solo per permettere volantini elettorali
- Competitività. Pecoraro: litigano su dazi ma vero sfregio è silenzio-assenso
- Competitivita’. Cento: Cdl divisa nessun soccorso da opposizione
- Competitività. Turroni: Governo vuole delega taglia-leggi
- Iraq. Pecoraro: unità possibile solo su piano ritiro
- Ordinamento giudiziario. Zancan: pulizia ingannatoria che ferisce
Costituzione
- Sgrena. Pecoraro: dibattito ipocrita e ideologico vera necessità è
riservatezza ed efficacia
- Sgrena. Cento: no alla fermezza
- Clima. Turroni: UE mette all'angolo governo italiano
- Consulta. Pecoraro: auguri a nuovo presidente
- Milano. Verdi: sciopero fame per centro senza auto
- Friuli Venezia Giulia. Verdi: richiesta formale di parere all’Infs
- Basilicata. Verdi: revocare autorizzazione centrale Mercure
- Caccia. Lipu: si abbia il buon senso di chiudere questa infelice vicenda
Econews dalle agenzie estere:
- Mexico's gulf coast in peril from global warming (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29902/story.htm
- Bulgaria to ban some GMO's, harmonise with EU (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29894/story.htm


Caccia. Zanella: in aula solo per permettere volantini elettorali

“La famigerata proposta di legge che liberalizza la caccia è stata
calendarizzata solo perché la destra possa scriverlo sui volantini
elettorali”. Luana Zanella, deputata verde della Commissione affari
sociali, sostiene che “sulla questione della caccia il Parlamento è stato
letteralmente usato perché alcune forze politiche vogliono favorire le
lobby venatorie e quelle degli armi: per questo faremo di tutto per
impedire questo colpo di mano. Mentre l'attuale legislazione prevede
l’attività venatoria in modo compatibile con la conservazione della fauna,
la proposta avanzata in modo prepotente in Parlamento fa scempio dei
presupposti scientifici e degli equilibri sociali che hanno consentito nel
1992 il compromesso sulla legge 157. Occorre molta mobilitazione da parte
delle associazioni e della società civile contro questo pericoloso e
squallido tentativo di dare un calcio ai principi di tutela della fauna e
alle loro premesse scientifiche”.

Competitività. Pecoraro: litigano su dazi ma vero sfregio è silenzio-assenso

“La Cdl litiga sui dazi, ma il vero sfregio all’Italia è il meccanismo del
silenzio-assenso contenuto nel decreto sulla competitività”. Lo ha
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Con questa
norma - afferma Pecoraro - renderanno possibile il sacco d’Italia e
legittimeranno una deregulation selvaggia in tantissimi settori. Le
conseguenze più gravi saranno per l’ambiente e per il territorio, che sarà
preso d’assalto da speculatori e abusivisti. Gravissimi danni anche al
nostro patrimonio culturale. Ieri urbani ha smentito l’ipotesi di
applicabilità del silenzio assenso ai beni culturali, sostenendo
l’esclusione dei beni vincolati dal meccanismo. Anche se fosse vero, non
significherebbe nulla, perché solo una minima parte del patrimonio
artistico e culturale italiano è sottoposto a vincolo”. “La Cdl - conclude
il leader del sole che ride - è la casa dei nuovi barbari e la discussione
sui dazi, che per i trattati internazionali firmati dal nostro paese non
potranno mai essere applicati, rischia di far passare in secondo piano un
provvedimento devastante per l’ambiente, la cultura e tutta la società
italiana”.

Competitività. Cento: Cdl divisa nessun soccorso da opposizione

“Sulla competitività, il centro destra è diviso e ostaggio delle posizioni
medievali della Lega: non hanno la forza per l’approvazione del
provvedimento e l’opposizione non improvvisi soccorsi”. Lo dice Paolo
Cento, coordinatore dei Verdi, il quale giudica “il Ddl sulla competitività
non condivisibile” e auspica che “da parte dell’opposizione siamo espresse
indicazioni alternative a quelle del centro destra, a partire dalla
valorizzazione del Made in Italy e delle nostre produzioni tipiche, dal
rilancio dell’innovazione tecnologica sostenibile alle strategie
energetiche e di mobilità non inquinanti ad una nuova politica di tutele
anche prevedendo l’inserimento del reddito sociale minimo”.

Competitività. Turroni: Governo vuole delega taglia-leggi

Il senatore dei Verdi, Sauro Turroni, sostiene che il Governo inserirà nel
provvedimento sulla competitività una norma per cancellare il grosso delle
leggi approvate prima del 1970. Un emendamento in questo senso, spiega
Turroni, è già stato presentato al Senato durante l'esame della legge sulla
semplificazione amministrativa. "Ma è altamente probabile - sostiene il
parlamentare - che l'emendamento venga trasferito sulla competitività". Il
Governo avrebbe in mente di chiedere una delega per una "abrogazione
generalizzata di norme". Una commissione sarebbe chiamata, in 24 mesi, a
indicare le leggi pre-1970 da mantenere. Tutte le altre sarebbero
automaticamente abrogate. L'emendamento presentato in Senato esclude una
serie di leggi dalla "mannaia": il Codice Civile, il Codice Penale, i
Codici di procedura, le disposizioni sull'ordinamento degli organi
costituzionali, la normativa comunitaria, le leggi tributarie e di
bilancio. Per il resto la Commissione avrà mano libera. "in questo modo -
spiega turroni - potrebbero scomparire leggi importantissime: dalle regole
sul fallimento alle disposizioni sulla stampa, dalla normativa sui
licenziamenti individuali al diritto d'autore". "Sarebbe un fatto
gravissimo: non si puoì affidare a una commissione il compito di decidere
quali sono le leggi da salvare e quali no. Verrebbe esautorato il ruolo del
Parlamento e si rischia di mettere in crisi il fondamento dello stato". (Ansa)

Iraq. Pecoraro: unità possibile solo su piano ritiro

“Se davvero Bondi è in buona fede, induca il Governo a cambiare la sua
strategia ed inviti la Cdl a presentare un piano per il ritiro delle
truppe. Solo su queste basi è possibile l’unità con il centrosinistra”. Lo
ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “La
situazione in Iraq è drammatica ed il territorio è tutt’altro che
pacificato, come dimostra, oltre al drammatico omicidio di Nicola Calipari,
l’invito di Berlusconi a non recarsi in zone che non siano controllate
direttamente dal contingente italiano. Oggi non siamo più di fronte alla
necessità di una exit strategy, ma di fronte ad una vera emergency strategy
e per questo è impossibile il dialogo se la Cdl non prevede il ritiro dei
nostri soldati dal teatro di guerra”. “Se l’appello di Bondi non è una
trappola - conclude il leader del sole che ride - la Cdl presenti il piano
di ritiro delle truppe e noi lo valuteremo”.

Ordinamento giudiziario. Zancan: pulizia ingannatoria che ferisce Costituzione

“L'alto messaggio del Presidente della repubblica invitava, a fronte dei
rilevati 'motivi di palese incostituzionalità' presenti nel testo di
riforma dell'ordinamento giudiziario, ad un'opera, per così dire radicale',
di pulizia costituzionale. Ma la maggioranza, al contrario, oggi ha
respinto tutte le questioni di incostituzionalità proposte dall'opposizione
ed ha così optato definitivamente per una pulizia abborracciata,
superficiale e ingannatoria. Per l'ennesima volta la Cdl ha nascosto i vizi
di incostituzionaliatà nei cassetti o sotto il proverbiale tappeto". Lo
afferma il senatore dei Verdi Giampaolo Zancan, vicepresidente della
commissione giustizia di Palazzo Madama. "Era minimale pretesa - conclude
Zancan - che una riforma attesa da quasi sessanta anni nascesse, anche a
non voler parlare del merito errato e della totale inefficacia, quanto meno
senza ferire la Costituzione repubblicana".

Sgrena. Pecoraro: dibattito ipocrita e ideologico vera necessità è
riservatezza ed efficacia

“Questo dibattito sul pagamento dei riscatti è ipocrita ed ideologico. Gli
strumenti da utilizzare nelle trattative vanno valutati caso per caso e la
priorità è sempre salvare la vita umana”. Lo ha dichiarato il presidente
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Tutti i canali - afferma Pecoraro -
devono essere tentati per giungere alla liberazione degli ostaggi e mi
sembra di assistere al festival delle ipocrisie quando sento esponenti del
Governo ribadire la linea della fermezza dopo aver affermato che si deve
fare di tutto per liberare i nostri concittadini rapiti. E’ quantomeno
sospetto questo cambiamento di atteggiamento dopo il drammatico omicidio di
nicola calipari”. “lasciarsi trasportare da questo dibattito ideologico e
ipocrita - conclude il leader del sole che ride - rischia di far
dimenticare che la vera necessità in situazioni tanto delicate è la
riservatezza e l’efficacia”.

Sgrena. Cento: no alla fermezza

“E’ riemerso, inevitabilmente, lo spirito ipocrita della fermezza anche in
occasione della liberazione di Giuliana Sgrena ha dichiarato il
parlamentare verde Paolo Cento. Il Governo italiano di fronte al suo
rapimento e a quelli precedenti ha scelto la strada delle trattative che ha
ritenuto quella più opportuna e consona anche al modo di operare della
nostra intelligence: ora, dopo la conclusione del rapimento della
giornalista de Il Manifesto e, soprattutto, la tragica uccisione di un uomo
come Nicola Calipari, è riemersa lo voce di chi, essendo più realista del
re, ritiene necessaria la linea dura di fronte ad eventuali nuovi
rapimenti. Credo che, in realtà, questo dibattito sia nato solo dalle
pressioni ricevute dall’italia da parte degli stati uniti a cui non piace
affatto la linea del dialogo, tanto che un quotidiano autorevole come il
Wall Street Journal si spinge ad accusare l’Italia di aver finanziato,
indirettamente, il terrorismo: una vera schiocchezza! In realtà, lo stato
ha il compito di difendere i propri cittadini e la fermezza, quella
invocata dal vice presidente Marco Follini, sarebbe solo espressione
politica della sua debolezza. Piuttosto, ciò che la sinistra ha il compito
di far emergenza in questa circostanza è ben altro: credo che il problema
dei rapimenti deve essere legato non alla corretteza del dialogo con i
rapitori ma a quello del ruolo del nostro paese in Iraq. Quanti hanno
riproposto uno spirito bipartisan, quasi fosse una nuova ideologia,
sbagliato totalmente e rinunciano ad una azione politica coerente con
l’analisi di una guerra ingiusta e drammatica. Fino ad oggi ci siamo
trovati, purtroppo, diverse volte di fronte all’angoscia di concittadini
ostaggi di gruppi di cui non conosciamo neanche la natura: saremo costretti
ad inseguire quelle bande finchè l’italia non deciderà di riportare a casa
i propri soldati. Solo il ritiro completo, immediato, delle truppe e un
ruolo di pacificazione reale dell’Italia all’interno del caos iracheno, tra
tutte le componenti di quella società, può spezzare la tragedia di una
guerra che, attraverso i rapimenti, ci piomba dentro le nostre case. E per
riaffermare l’indipendenza del nostro paese è indispensabile l'istituzione
di una commissione parlamentare d'inchiesta che faccia luce sull'uccisione
di Nicola Calipari: una tragedia che non può essere demandata alla mezza
verita' di un organismo gestito dagli Stati Uniti perché non dobbiamo
accettare di derubricare un omicidio volontario, un agguato, a drammatico
incidente”.

Clima. Turroni: UE mette all'angolo governo italiano

“Questa e' l'Europa che ci piace: un'unione che sa assumersi le
responsabilita' e che mette all'angolo il governo italiano e il ministro
contro l'ambiente, Altero Matteoli, che, solo pochi mesi fa, a Buenos Aires
aveva proposto una penosa iniziativa volta di fatto ad azzerare il
Protocollo di Kyoto". Lo afferma il senatore dei Verdi Sauro Turroni,
vicepresidente della Commissione ambiente di Palazzo Madama. "La decisione
presa ieri a Bruxelles prefigura come obiettivo quello che la scienza, gli
ambientalisti e i verdi hanno da tempo indicato per salvare il pianeta: la
riduzione delle emissioni del 50 e 60% - sottolinea Turroni - anche se i
termini temporali indicati, 2020-2050, sono ancora troppo lontani, perche'
e' noto che cio' che noi emettiamo oggi in atmosfera produrra' i suoi
effetti negativi tra diversi anni, e la mancanza di tempestivita' nella
riduzione delle emissioni puo' rivelarsi una fattore negativo". (Dire)

Consulta. Pecoraro: auguri a nuovo presidente

“A nome dei Verdi desidero esprimere le più vive congratulazioni ed i
migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente della Corte
costituzionale Piero Alberto Capotosti”. Lo ha dichiarato il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Siamo sicuri afferma Pecoraro - che Piero
Alberto Capotosti ed i vicepresidenti Fernanda Contri e Guido Neppi Modona
sapranno svolgere al meglio il delicato e prestigioso compito al quale sono
stati chiamati”.

Milano. Verdi: sciopero fame per centro senza auto

Da ieri il consigliere regionale dei Verdi Carlo Monguzzi, e il consigliere
milanese Maurizio Baruffi hanno smesso di mangiare: il loro è uno sciopero
della fame per convincere il sindaco a chiudere il centro di Milano, cioé
la zona delimitata dai bastioni, alle auto, secondo quanto previsto da una
mozione approvata dal consiglio comunale il 14 febbraio. "A Milano -
scrivono i due in un comunicato - i livelli di allarme del pm10 sono stati
superati per più di 50 giorni. L'Unione Europea nella sua direttiva ha
imposto limiti rigorosi perché se si superano i 35 giorni l'anno la salute
dei cittadini è a rischio". Per questo, secondo Monguzzi e Baruffi, "il
comune non deve cercare alibi rimandando alla regione decisioni che possono
essere prese autonomamente". "Venerdì mattina si riunisce la giunta
comunale - spiegano -. Il sindaco e l'assessore all'ambiente Zampaglione
possono cogliere quell'occasione per mettere in atto le misure di emergenza
necessarie. Non agire può configurarsi come un'omissione del sindaco che è
la massima autorità di tutela della salute".(Ansa)

Friuli Venezia Giulia. Verdi: richiesta formale di parere all’Infs

“Dopo aver atteso con scarsi esiti tutte le vie interne all'amministrazione
regionale, di cui siamo parte integrante, i Verdi del Friuli Venezia Giulia
hanno inoltrato una richiesta formale di parere all'Istituto nazionale per
la fauna selvatica ed alla Commissione europea su quelle che sono - a
nostro avviso - gravi violazioni tutt'ora in atto nella nostra regione alle
norme nazionali e comunitarie sulla tutela della fauna selvatica e sulla
disciplina dell'attività venatoria - ha dichiarato Maurizio Rozza
responsabile ambiente e territorio della Federazione dei Verdi del Friuli
Venezia Giulia. Nella regione Friuli Venezia Giulia manca ormai qualsiasi
gestione tecnico-scientifica del patrimonio pubblico "fauna selvatica",
divenuto ormai pura merce elettorale. In particolare gli "abbattimenti in
deroga", che come potrete notare dagli atti allegati alla nota hanno
riguardato anche specie come il gabbiano e la tortora, più che una
strategia per contenere i danni paiono un modo artificioso per allungare la
stagione di caccia. Pratiche devastanti ed irrazionali, quali la caccia al
capriolo o al cervo con il segugio, permangono incontrastate in esercizio.
Questo nonostante le proteste che si sono levate sia da parte della
porzione più responsabile del mondo venatorio che da parte degli
ambientalisti e degli animalisti. Ribadiamo che esiste una unica strada per
rispettare le norme e conciliare le varie istanze che gravitano sulla fauna
selvatica, siano esse protezionistiche, di tutela del patrimonio agricolo o
venatorie: l'approccio tecnico-scientifico; quello stesso approccio che
pare definitivamente affossato dall'attuale conduzione della giunta
regionale. Mentre la commissione europea consegue una vera e propria svolta
, con la sottoscrizione dell'accordo
(<http://europa.eu.int/comm/environment/nature/nature_conservation/focus_wild_birds/sustainable_hunting/pdf/agreement_translation_it.pdf>http://europa.eu.int/comm/environment/nature/nature_conservation/focus_wild_birds/sustainable_hunting/pdf/agreement_translation_it.pdf
) tra le federazioni di associazioni Face (cui fa riferimento l'italiana
Federcaccia) e Birdlife International (cui fa riferimento l'italiana Lipu)
per la difesa dei principi delle direttive europee sulla tutela di fauna
selvatica e habitat, nel friuli venezia giulia si sta quotidianamente
cercando di rimandare o aggirare l'ottemperanza agli abblighi comunitari in
materia. Confidando che l'attuale cattiva gestione derivi più
dall'ignoranza che dalla malafede, auspichiamo che la risposta dei due
massimi organismi di riferimento, nazionale e comunitario,- in materia sia
d'aiuto per uscire dall'attuale gravissima situazione. A vantaggio di tutti
, ma soprattutto della fauna selvatica che, come qualcuno ha ricordato, ha
la sfortuna di non votare.

Basilicata. Verdi: revocare autorizzazione centrale Mercure

I Verdi della Basilicata hanno chiesto al presidente del parco del Pollino,
Francesco Fino, di revocare l'autorizzazione per la realizzazione della
centrale a biomasse nella valle del Mercure. La richiesta e' stata fatta
dopo che, ieri, una parte della centrale e' stata posta sotto sequestro per
decisione della magistratura, per la presunta violazione di norme
ambientali. Secondo i Verdi, ''la richiesta di revoca dell' autorizzazione
e' un atto dovuto per garantire la tutela ambientale del parco e dell' area
della valle del Mercure, che il nuovo sequestro della magistratura
evidenzia essere a grave rischio ambientale''. (Ansa)

Caccia. Lipu: si abbia il buon senso di chiudere questa infelice vicenda

Riconoscere il fallimento del testo Onnis e ritirarlo. E’ quanto chiede la
Lipu-Birdlife Italia dopo l’ennesima bocciatura della proposta di riforma
della l.157. “La bocciatura del testo Onnis da parte della Commissione
affari sociali della Camera - dichiara Danilo Selvaggi, responsabile
rapporti istituzionali Lipu-Birdlife Italia - che si aggiunge a quelle
giunte dalle Commissioni giustizia e politiche comunitarie, dimostra che la
proposta di legge è insostenibile non solo dal punto di vista scientifico,
legale e delle normative comunitarie, ma anche rispetto al suo impatto
sociale. Siamo di fronte ad una proposta di legge che cade a pezzi perchè
concepita malissimo e promossa ancora peggio. E' a questo punto
improponibile che la prossima settimana, come previsto dal calendario,
l'aula della Camera la discuta. Si abbia il buon senso, e diciamo pure il
pudore, di riconoscerne il chiaro fallimento e ritirarla definitivamente”.

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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com