[Cerchio] Cristiani, islamici ed ebrei: “Via le truppe dall…

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Autor: Fair News
Data:  
Assunto: [Cerchio] Cristiani, islamici ed ebrei: “Via le truppe dall’Iraq”
Agenzia Metamorfosi
Comunicare il Cambiamento Sostenibile
http://www.metamorfosi.info

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COMUNICATO STAMPA "Quanti giorni all'alba?"
Cristiani, islamici ed ebrei: “Via le truppe dall’Iraq”
Continua il digiuno con un nuovo appello per fermare il massacro iracheno.
Le modalità su www.pergiuliana.org

La fine della guerra in Iraq: è questo l’obiettivo per cui i religiosi
cristiani, islamici ed ebrei impegnati per la liberazione di Giuliana
Sgrena rilanciano il digiuno pubblico e comunitario promosso il 1° marzo
scorso e che ha raccolto in una settimana circa 700 adesioni. Con un nuovo
appello, dove si denuncia lo sconcerto per la morte di Nicola Calipari,
chiedono alle persone e alle realtà che avversano la violenza della guerra
e del terrorismo di digiunare e di rendere pubblica questa azione per fare
pressione sul parlamento e sull’esecutivo italiano. Una richiesta chiara
per dire basta alla guerra in Iraq, una richiesta che passa inevitabilmente
dal ritiro delle truppe italiane.

Per rendere il più efficace possibile questa iniziativa, i promotori
dell’appello invitano a manifestare a Roma tutti i venerdì dalle 17.30 alle
19.30, presso la Camera e Palazzo Chigi. Raccomandano anche di segnalare
sul sito http://www.pergiuliana.org i giorni in cui avrà luogo il digiuno e
le iniziative e i presidi nelle altre città italiane. Chi dispone di mail o
fax può anche inviare al governo un messaggio utilizzando l’indirizzo
notizie@??? o il numero 06.67793169. A tutti viene chiesto nel
momento del digiuno di legare un laccio bianco al braccio.

> Ecco nel dettaglio il testo del nuovo appello “Quanti giorni all’alba?”:


Quanti giorni all’alba?
Appello per un digiuno pubblico, comunitario, ad oltranza

Sono molte le persone, le comunità, le associazioni, i movimenti e le reti
che hanno aderito all’iniziativa “Quanti giorni all’alba?”. Attraverso un
digiuno pubblico, comunitario ed a oltranza in tanti hanno chiesto la
liberazione di Giuliana Sgrena. Dopo gli sconcertanti eventi che hanno
accompagnato questa liberazione e profondamente colpiti dall’assurda e
tragica morte di Nicola Calipari, il gruppo interreligioso promotore
dell’iniziativa ha deciso di proseguire con rinnovato slancio, giudicando
che testimoniare ancora il bene, la giustizia, la pace sia un imperativo
etico assoluto.

Andiamo avanti allora. Continua il digiuno che rappresenta un grido
sofferto, perché la guerra in Iraq deve cessare quanto prima. Perché sulla
morte di Nicola Calipari dev’essere fatta verità e giustizia. Perché sono
ancora molte, ad iniziare da Florence Aubenas e Hussein Hanoun, le persone
sequestrate nelle mani del terrorismo, generato da un’occupazione militare
che opprime il popolo iracheno.

Il nostro impegno pubblico, davanti a tutto il paese, sarà volto a chiedere
al Governo e al Parlamento italiano il ritiro delle truppe. Per questo
chiediamo a tutti coloro che reclamano la pace per il popolo iracheno di
ribadire il proprio impegno attraverso l’adesione al digiuno e di rendere
visibile questa adesione con una fascia bianca al braccio. Per questo -
oltre a digiunare - tutti i venerdì, dalle ore 17.30 alle 19.30, saremo
presenti a Roma sotto il Parlamento: per ribadire, insieme al popolo
italiano e alle realtà impegnate contro la guerra, la richiesta di ritiro
immediato dei nostri militari dall’Iraq.

Vi chiediamo l’adesione all'iniziativa "Quanti giorni all'alba?" con le
modalità indicate sul sito www.pergiuliana.org. Allo stesso tempo chiediamo
di continuare ad essere presenti nelle vostre città promuovendo iniziative
pubbliche con gli stessi obiettivi, affinché questa iniziativa coinvolga
sempre più persone e realtà. E’ necessario mettere a disposizione tutta la
creatività, tutte le relazioni, tutto l’impegno possibile affinché il
nostro paese, l’Iraq e l’umanità tutta possano vivere un futuro di pace.

È necessario resistere all'idea che tutto sia finito con la liberazione di
Giuliana. La guerra infinita va avanti, è nostro dovere sovvertire questa
“verità” imposta dall’alto. È nostro dovere riuscire a farlo partendo dal
basso, al di là delle singole culture di appartenenza, coinvolgendo tutte
le realtà, organizzate e non, che si oppongono ad un sistema di violenza,
che fa della guerra lo strumento per mantenere l'oppressione dei popoli.

Allora, quanti giorni all'alba?

I religiosi promotori del digiuno
Alex Zanotelli, missionario comboniano
Alessandro Santoro, Comunità di base delle Piagge
Izzeddin Elzir, Imam di Firenze
Jeremy Milgrom, rabbino, Rabbini per i Diritti Umani, Gerusalemme
Tavola Valdese
Archimandrita Julio Brunella, Chiesa Melchita
Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea
Hamza Piccardo, segretario nazionale Unione ed Organizzazione delle
Comunità Islamiche in Italia (UCOII)
Luigi Ciotti, Gruppo Abele e Libera
Albino Bizzotto, Beati Costruttori di Pace
Tonio Dell'Olio, Coordinatore Pax Christi Italia
Feras Jabarin, Imam di Colle Val d'Elsa
Moschea di Sorgane (FI)
Comunità islamica di Centocelle (Roma)
Casa della Cultura Islamica di Milano
Moschea Alsalam di Torino
Andrea Bigalli, rivista Testimonianze
Aldo Tarquini, padre domenicano parroco di San Domenico di Fiesole
Suore Domenicane Firenze e Livorno
Armando Zappolini, CNCA
Fabio Corazzina, Pax Christi
Dario Bossi, Comboniani
Renato Sacco, Pax Christi
Missionarie Comboniane di Verona
Giovanni Franzoni, Comunità di San Paolo fuori le mura

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