[Forumlucca] No Moratty day: CONFERENZA STAMPA Sabato 5 Marz…

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Aihe: [Forumlucca] No Moratty day: CONFERENZA STAMPA Sabato 5 Marzo in risposta al Fazzi: gli articoli di Tirreno e Nazione
Domenica 6 Marzo 2005 - IL TIRRENO
Pagina 2 della Cronaca di Lucca

Città blindata per il corteo contro la Moratti
Una zona rossa invalicabile intorno all'auditorium di San Romano
di Giulio Sensi

LUCCA. Sarà un corteo blindato in una città blindata quello che si svolgerà giovedì 10 in occasione della visita a Lucca del ministro dell'istruzione Letizia Moratti per inaugurare i corsi dell'Imt, la scuola di alti studi universitari. La questura ha comunicato agli organizzatori della manifestazione che disporrà la chiusura delle vie adiacenti all'auditorium di San Romano, nella piazza omonima, sbarrandole con transenne. Una sorta di zona rossa invalicabile che ha portato a modificare il tracciato del corteo. Dopo il ritrovo alle ore 10 in piazzale Verdi, anzichè piazza Napoleone, il corteo attraverserà S. Paolino, S. Michele, via Fillungo e S. Frediano per poi tornare in piazza San Michele per gli interventi finali.

Sono decine ormai le sigle cittadine e di tutta la Toscana - arriveranno certamente da Siena, Pisa e Arezzo - che hanno aderito alla piattaforma e che parteciperanno alla protesta.
Ieri mattina, in una conferenza stampa, i rappresentanti delle organizzazioni che stanno preparando la manifestazione hanno fatto il punto dopo le polemiche sull'intervento del sindaco di Lucca che aveva espresso dispiacere e preoccupazione per le mobilitazioni in cantiere. Lo hanno fatto rendendo nota una lettera aperta inviata a Fazzi e dichiarando la volontà di una manifestazione pacifica e allegra. Le ragioni della protesta sono state illustrate dal coordinatore dei Cobas scuola Rino Capasso che ha ricordato i tanti elementi di preoccupazione per la riforma della scuola come quelli legati ai decreti sul primo e secondo ciclo, alla riduzione del tempo scuola, all'alternanza scuola-lavoro, alla gerarchizzazione dei docenti e ai contratti di apprendistato.

<<Siamo contrari totalmente a questa riforma - ha ricordato - che non è mendabile, l'istituzione di alti studi è perfettamente in linea con essa, contro cui dall'anno scorso si sono mobilitati in tutta Italia e in provincia genitori, insegnanti e studenti>>.
<<La nostra posizione avversa sugli alti studi - ha detto Daniele Lombardi dei Giovani Comunisti - non è sui costi di accesso, come vorrebbe far capire il rappresentante di Forza Italia Placido, ma per il fatto che toglie fondi alla ricerca pubblica per darla a quella privata. Con questa manifestazione vogliamo ribadire il nostro no a tutti i tentativi di privatizzare e precarizzare il mondo dell'istruzione a qualsiasi livello>>.
Presente anche la Cgil che domani pomeriggio deciderà se aderire o meno al corteo.
<<Abbiamo aperto un dibattito al nostro interno - ha detto Virginio G. Bertini - per decidere l'adesione o meno alla manifestazione. E' comunque chiaro che con queste politiche non si risolvono i problemi del precariato e che quando le associazioni chiedono fondi per problemi sociali come la mancanza di abitazioni e di spazi i soldi non ci sono, mentre per le scuole di alta formazione se ne trovano molti>>.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche un nutrito gruppo di studenti del Movimento studentesco lucchese.
<<In merito alle dichiarazioni allarmate e preoccupate che il sindaco Fazzi ha espresso - hanno detto - vogliamo smascherare l'ennesima provocazione istituzionale nei confronti dei movimenti studenteschi e sindacali. Il sindaco Fazzi ancora una volta pretende di consigliare o indirizzare sul tema una cittadinanza che già in diverse occasioni ha dimostrato di essere decisamente contro la riforma.
L'Imt non rappresenta alcun tassello nel cammino verso l'eccellenza della nostra città, ma solo una scintillante accademia privata. Per questo invitiamo la città a non dare ascolto alla campagna di screditamento dei giovani anti-Moratti e ad intervenire alla manifestazione>>.

LETTERA AL SINDACO
Gli organizzatori: <<Non siamo nè incivili nè intolleranti>>
LUCCA. <<Nel suo intervento apparso sui giornali, in cui invita a non contestare la Moratti, dichiara di non voler mettere in dubbio il diritto di ciascuno a manifestare liberamente il proprio pensiero e le proprie idee, ma contestualmente etichetta gli organizzatori della manifestazione come estremisti, minoranze retrograde espressioni di una cultura caratterizzata da inciviltà e intolleranza>>. Hanno inviato una lettera aperta al sindaco di Lucca gli organizzatori della manifestazione di giovedì 10, un messaggio firmato da una quarantina di sigle soprattutto lucchesi e pisane. <<Ci consenta - proseguono - di osservare che è una ben strana concezione della democrazia quella che da un lato ammette per tutti la libertà di manifestazione del pensiero, ma al tempo stesso considera a priori la contestazione puntuale della politica scolastica della Moratti come un'espressione tout court di "inciviltà e intolleranza". E' come se la democrazia fosse consentita solo ad un determinato e ristretto ventaglio di opinioni, al di fuori delle quali scatta l'ostracismo. Il problema, essenziale per la democrazia, è: chi decide quali sono le opinioni ammesse e quelle da mettere al bando? Vorremmo ricordarle che il movimento di lotta contro la riforma Moratti è esteso e articolato al proprio interno, è stato caratterizzato dalla partecipazione attiva di genitori, docenti, studenti e cittadini democratici.
Vorremmo ricordarle che il 15 novembre per l'abrogazione della riforma hanno scioperato anche nella provincia di Lucca il 60% dei lavoratori della scuola, che hanno così espresso la propria critica radicale alla riforma: sono tutti estremisti, minoritari e incivili? Ci rendiamo conto che lei sia preoccupato del fatto che la libera manifestazione del dissenso le rovini la festa dell'inaugurazione di una scuola di Alta formazione, che si inserisce in un generale drenaggio di risorse dalle università pubbliche a pochi centri di eccellenza, ma la democrazia è caratterizzata dal confronto tra idee diverse, che costituisce una ricchezza e non un "danno" per una città. La città di Lucca non ha bisogno che il suo sindaco contribuisca a creare un clima di paura intorno ad una libera manifestazione di dissenso! E', al contrario, nostra ferma intenzione manifestare per chiedere l'abrogazione della riforma Moratti in modo pacifico e allegro>>.

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Domenica 6 Marzo 2005 - LA NAZIONE
Pagina 8 della Cronaca di Lucca

Lettera aperta al sindaco Fazzi dai promotori dell'iniziativa contro il ministro Letizia Moratti
<<No al clima intimidatorio>>
di Emanuela Benvenuti

Nel mirino il suo intervento nel quale ha invitato a non scendere in piazza per protestare. <<Noi manifesteremo ugualmente il 10 marzo in modo pacifico e anche allegro>> dicono gli organizzatori. Prevista una zona rossa, blindata, vietata al corteo.

LUCCA - L'intervento del sindaco Pietro Fazzi non è proprio piaciuto ai promotori della manifestazione cittadina <<No Moratti day a Lucca>> in programma nel centro storico il 10 marzo contro la riforma scolastica portata a termine dal ministro Moratti. Lo hanno ribadito ieri, nel corso di una conferenza stampa nella sede dell'Arci, Rino Capasso, segretario provinciale dei Cobas, il giovane Daniele Lombardi, di Rifondazione Comunista, Beppe Corso dell'Arci e Fabio Paoli, del collettivo studentesco, alla presenza di molti giovani aderenti alla protesta. Nel suo intervento apparso sulla stampa il 3 marzo, Pietro Fazzi invitava infatti a <<non contestare la Moratti>>, presente nella nostra città il 10 marzo quando presiederà l'inaugurazione della Scuola di Alti Studi.
<<Lei dichiara di non voler "mettere in dubbio il diritto di ciascuno a manifestare liberamente il proprio pensiero e le proprie idee" - scrivono i manifestanti in una lettera inviata proprio al sindaco, e che è stata presentata ieri nel corso della conferenza stampa -, ma contestualmente etichetta gli organizzatori della manifestazione come "estremisti", "minoranze retrograde" espressioni di una cultura caratterizzata da "inciviltà e intolleranza". Ci consenta di osservare che è una ben strana concezione della democrazia quella che da un lato ammette per tutti la libertà di manifestazione del pensiero, ma al tempo stesso considera a priori la contestazione puntuale della politica scolastica della Moratti come un'espressione tout court di "inciviltà e intolleranza">> L'intervento di Fazzi, dunque, è considerato come un modo per <<creare intorno alla manifestazione un clima di intimidazione, di paura e di contrapposizione con la città. E' un clima che la nostra città purtroppo conosce bene per i reiterati episodi, questi si, di inciviltà, intolleranza e violenza neofascista, anche di tipo bestiale, verificatesi negli ultimi tempi. La città di Lucca non ha bisogno che il suo Sindaco contribuisca a creare un clima del genere intorno ad una libera manifestazione di dissenso! E', al contrario, nostra ferma intenzione manifestare il 10 marzo per chiedere l'abrogazione della Riforma Moratti in modo pacifico e anche allegro!>> Intanto, come ribadisce Capasso, <<la questura ci ha indicato una zona rossa, blindata, all'interno della quale giovedì non potremo manifestare e cioè piazza Napoleone, corso Garibaldi e piazza S. Romano>>.
Nel corso della conferenza stampa sono state infine ribadite le motivazioni della manifestazione. <<La Scuola di Alti Studi - commentano -, un altro centro di eccellenza a gestione mista pubblico-privato che sottrae risorse alle università e ai centri di ricerca pubblici: è, quindi, un'istituzione perfettamente in linea con la Riforma Moratti; riduce il tempo scuola, cancella il tempo pieno e il tempo prolungato, trasforma la scuola in un servizio a domanda; gerarchizza i docenti con la figura del tutor, distruggendo il carattere cooperativo e collegiale del loro lavoro. Ma nelle scuole la tenace resistenza dei docenti e dei genitori ha determinato un'ampia disapplicazione della Riforma>>. Alla conferenza stampa erano presenti anche Virginio Bertini e Marcello Massei, della segreteria della Cgil, i quali hanno dichiarato come il loro sindacato sia <<interessato ai temi della scuola>>. Ma la partecipazione della Cgil alla manifestazione non è scontata. Lunedì, infatti, ci sarà un incontro nella sede del sindacato per decidere in maniera unitaria sull'adesione o meno all'iniziativa>>. Giovedì 10 marzo la manifestazione prenderà il via alle 10 da Piazzale Verdi.
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