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Estratti dal "Nuovo Quotidiano di Puglia", gruppo Caltagirone, del 4 e 5 marzo 2005
Nuova inchiesta sul regina Pacis.
I militari perquisiscono il centro.
L'ex struttura di accoglienza per la terza volta nel mirino degli investigatori
Nuova inchiesta sul Regina Pacis di San Foca e sul suo direttore don Cesare Lo deserto, 45 anni. Nel corso della giornata di ieri il centro è stato perquisito dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri distaccata in Tribunale mentre nella tarda serata sono state fatte sgomberare tutte le donne ospitate nella struttura a fianco a quella che fino a poche settimane fa funzionava da centro di permanenza temporanea.
Il decreto di sequestro porta la firma dei pubblici ministeri Carolina Elia e Imerio Tramis, gli stessi hanno fatto intervenire polizia e carabinieri per consentire alle donne di lasciare la struttura: si è trattato, quest'ultimo, di un provvedimento a scopo cautelativo perché gran parte delle ospite sono state ascoltate a sommarie informazioni testimoniali dalla pg per trovare eventuali riscontri a ipotesi di reato contestate, per il momento, al solo don Cesare: sequestro di persona, violenza e minaccia per costringere a commettere reato e calunnia.
Nulla, o quasi, è emerso per quello che riguarda il merito dell'inchiesta: è trapelato solo che le ex prostitute, le ragazze madri, le donne che hanno subito violenza di ogni tipo non avrebbero trovato pace neanche nel centro di San Foca. E non da ieri, ma da anni addietro.
Ma l'inchiesta riguarderebbe anche i progetti di reinserimento nel sociale delle donne attraverso i progetti finanziati dagli enti pubblici: ciò spiegherebbe la presenza del pm Tramis del pool "reati contro la pubblica amministrazione".
Con questa inchiesta il nome del regina Pacis finisce per la terza volta nei fascicoli della Procura: per la gestione dei fondi pubblici (il 12 aprile ci sarà l'udienza preliminare davanti al Gup Andrea Lisi, pm Tramis); nonché per lesioni personali, abuso dei mezzi di correzione, omissione di intervento e falso: nell'udienza di giovedì scorso è comparso per la prima volta in aula don cesare, ma il processo è stato aggiornato al 14 aprile perché mancava uno dei testimoni del pm Elia (.).
La nuova inchiesta sul regina Pacis.
Ieri investigatori e Pm al lavoro sino a tardi
(.) Don Cesare risponde di sequestro di persona, violenza e minaccia per aver costretto una persona a commettere reato nonché di calunnia: i titoli di reato sono riportati sul decreto di perquisizione del centro.
(.) In Procura ieri è stata un una girnata di straordinari e di "ore piccole", ma nulla è però trapelato a proposito delle vicende che hanno indotto i due magistrati ad aprire un nuovo fascicolo su don Cesare.
Secca la risposta del procuratore Rosario Colonna in merito alle critiche giunte da alcuni politici:"Noi facciamo solo il nostro lavoro seguendo passo passo, e con le dovute cautele, tutte le fasi di accertamento. Se le denunce siano una o più poco importa: non lavoriamo certo a peso".
Le denunce sono diverse e si riferiscono a fatti accaduti sia di recente che negli anni passati. Si tratta comunque di un'indagine targata 2005. (.)
Altre info
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_9810.html
http://italy.peacelink.org/migranti/articles/art_1843.html
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