[Lecce-sf] La famiglia Fitto...

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Author: Silverio Tomeo
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Subject: [Lecce-sf] La famiglia Fitto...
La questione morale parte da Maglie
Il governatore Fitto benedice la candidatura
dello zio Antonio a sindaco di Maglie

Quando il nipote Raffaele, appena ventenne, iniziava la sua prima campagna elettorale per il Consiglio regionale, lo zio Antonio, sindaco Dc di Maglie, prendeva tangenti insieme all'altro zio imprenditore Raffaele. Arrestati e condannati in primo grado per corruzione in quanto rei confessi, sono stati poi prosciolti in Appello, non perché innocenti ma per prescrizione dei termini.

Dalla sentenza di primo grado emessa il 13/12/1994 dal Tribunale di Lecce:
.due o tre mesi prima delle elezioni per la rinnovazione della amministrazione regionale che si tennero nel maggio 1990., nel marzo di quello stesso anno, quando ormai con soddisfatto stupore la parte offesa pensava di aver evitato il pagamento del "pedaggio". , ricevette una telefonata da Fitto Raffaele. Il contenuto della telefonata fu estremamente sintetico: l'imputato gli chiese di contribuire al finanziamento delle spese che il fratello Antonio, in quel momento già sindaco di Maglie. doveva sostenere per lo svolgimento della sua attività politica, all'interno del partito nel quale egli militava. Ha ricordato il Ruggeri che si trattò di una richiesta fatta in termini un po' "rozzi". Fitto Raffaele infatti, facendo implicito riferimento al fratello minore Antonio, si limitò a dirgli: "vidi ce bole lu vagnone". Ha precisato il Ruggeri che Fitto Raffaele non quantificò in alcun modo la sua pretesa, sicché egli si determinò autonomamente a versare un importo pari a £ 10.000.000 che gli sembrò un "contributo" sufficiente. Una volta avuta la disponibilità del denaro, la consegna avvenne con modalità piuttosto sbrigative: mise tutto il denaro in una busta che nascose sotto il maglione - . si trattava di banconote da £ 10.000 che si procurò in modo che il destinatario, a prima vista, fosse favorevolmente impressionato circa l'entità dell'importo - e si fece accompagnare. presso la "segreteria politica" che i fratelli Fitto gestivano in Maglie sin da quando era in vita anche Salvatore. Oltre a questa prima consegna di denaro, il Ruggeri ha fatto riferimento ad altri tre versamenti effettuati sempre nelle mani di Fitto Antonio, sempre su precedente sollecitazione di Fitto Raffaele, sempre per il medesimo importo di £ 10.000.000. senza che tale importo fosse quantificato, sempre presso i locali della segreteria politica dei Fitto in Maglie. non può che rilevarsi come finisca per divenire un ulteriore elemento di convincimento circa la verità dei fatti riferiti dal Ruggeri, l'ammissione fatta da Fitto Antonio sia pure in ordine ad un unico episodio di versamento di denaro verificatosi sul finire dell'anno 1989.

Le "bustarelle" della Tangentopoli magliese non sono state il solo incidente giudiziario in cui è incappato il candidato sindaco di Maglie per la Cdl. Antonio Fitto è stato infatti anche condannato a cinque mesi di carcere e all'interdizione temporanea dai pubblici uffici, con sentenza passata in giudicato (Cassazione del 28/4/1999), per abuso di potere, tra il 1991-92, mentre era amministratore dell'Ausl Le/2, non avendo rispettato le ordinanze del Tar e del Consiglio di Stato e avendo illegalmente fatto svolgere funzioni di primario a chi non competeva, a danno di altri.

Non c'è da meravigliarsi se il governatore Raffaele Fitto abbia disinvoltamente benedetto la candidatura di suo zio a sindaco di Maglie, dal momento che egli stesso ha designato e tollerato politici inquisiti come suoi assessori nella Giunta regionale: solo l'ex assessore Andrea Silvestri si è dimesso dopo il suo arresto per l'inchieste sulla Formazione professionale; mentre all'assessore Pietro Franzoso, dopo la sua scarcerazione, pur restando inquisito per voto di scambio, è stata restituita la delega ai Trasporti; anche il suo vice Giovanni Copertino resta al suo posto pur essendo coinvolto in un'inchiesta per favoreggiamento di un boss (Copertino, come pure l'assessore all'Urbanistica Enrico Santaniello, sono stati designati da Fitto all'inizio del suo governatorato pur sapendo che avevano qualche problema con la giustizia); Santaniello è rimasto al suo posto nonostante sia poi arrivato anche il rinvio a giudizio per l'inchiesta sulle patenti facili e nonostante un suo coinvolgimento in una nuova inchiesta su mafia e appalti.

Quale garanzia di gestione trasparente delle istituzioni può venire dai Fitto?

(estensori anonimi ma attendibili - in base a quanto già si sapeva - di Maglie, anonimi poiché forse preoccupati dalla ineffabile famiglia dei Fitto e dai loro scherani.e con la campagna per le amministrative comunali di Maglie in corso.)

by S.T.
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