Auteur: Federazione Anarchica Torinese Date: Sujet: [Cerchio] Non Votare, Grufola!
Non Votare, Grufola!
Vi presentiamo il nostro candidato alle elezioni 2005:
Il PORCO, nostro DIO
Domani, sabato 5 marzo si mostrerà alla cittadinanza al Pinkarnival
Appuntamento ore 14, Ponte Mosca (corso Giulio Cesare - Balon)
La destra e la sinistra, votano i preti di un Dio triste, uno che odia la gente che si ama, uno che vorrebbe vederci sempre in ginocchio, uno che odia le donne ed i gay.
In suo nome sono stati eretti i roghi, in suo nome sono stati cancellati interi popoli del "nuovo" e del vecchio mondo, in suo nome viene negata libertà e dignità alle donne, in suo nome il desiderio diventa un crimine.
La sua faccia è la stessa, anche se i suoi preti portano tonache diverse: cambia solo il nome (Allah, Jahve, Dio) non la crudeltà sui nostri corpi e sulle nostre menti.
Il vescovo di Roma chiede perdono per le malefatte di ieri, ma tace su quelle di oggi, prega per la pace in Iraq ma benedice le bombe sulla Serbia, fa proclami per la vita e condanna a morte per AIDS milioni di giovani africani.
La sua morale puzza di morte, di gerarchia, di repressione.
Nel nostro paese i seguaci di questo Dio triste e feroce sono al governo. Il governo di San Silvio, l'unto del Signore oggi, il governo di Don Prodi, forse, domani.
Si scannano per una poltrona ma il loro volto è lo stesso quando si tratta di decidere delle nostre vite, si tratti di pensioni (tagliate dagli uni e dagli altri), di libertà di circolazione (i lager per migranti aperti dalla Turco-Napolitano e migliorati dalla Bossi-Fini), di lavoro (precario e malpagato dal Pacchetto Treu alla legge Maroni), di libertà di espressione (botte e cariche di piazza per i dissidenti dagli uni e dagli altri).
Ma il PARTITO UNICO trova la sua perfezione di fronte al trono di Pietro, dove si inginocchiano tutti, in nome di quelli che qualche anno fa Massimo D'Alema definì "i valori comuni" a tutti, ossia quelli cristiani.
La laicità è divenuta una bestemmia, una pratica da curare in privato con ritegno e vergogna, perché la cristianizzazione dello spazio pubblico ha fatto passi da gigante.
La differenza è solo di stile: gridato, volgare, esplicitamente razzista quello della Casa delle "Libertà", più sommesso, raffinato, sfumato quello dell'Unione. Ma la sostanza non cambia. E le nostre "libertà", poche, strappate a fatica, mai pienamente dispiegate finiscono nella spazzatura.
Costoro legiferano sulla nostra pelle dalla legge sull'aborto a quella sulla procreazione. Ma se la legge sull'aborto o, meglio, sulla maternità voluta e cosciente, cancellava il divieto, la colpa, la clandestinità e anche se brutta sanciva un passo in avanti per tutte le donne, quella sulla procreazione interviene a normare dove solo gli individui possono decidere, in base alla propria sensibilità, al proprio desiderio, alla propria capacità di amare un figlio.
Ancora una volta lo Stato si inchina alla Chiesa e le nostre vite vengono regolate secondo i dettami di una setta di uomini celibi e cattivi, che vorrebbero il mondo a propria immagine e somiglianza.
Noi non ci stiamo, perché amiamo la vita e la libertà.
Per le elezioni del 2005 presentiamo il nostro candidato:
il PORCO, nostro DIO
Votalo, adoralo!
È un ragazzo festoso, tutto il giorno grufola e sguazza, ciula e non si pente.
Se vuoi la vita allegra, lascia le tonache di Don Prodi e San Silvio, vieni con noi a rendere omaggio al nostro candidato.
NON VOTARE, GRUFOLA!
Federazione Anarchica Torinese - FAI
corso Palermo 46
la sede è aperta ogni giovedì dalle 21,15
tel. 011 857850 oppure 338 6594361
mail: fat@???
Prossime iniziative
Sabato 12 marzo dalle 14,30 in poi
Ci bruciano la vita!
Inceneritore? NO, grazie!
Punto info con banchetti, striscioni, musica in piazza Livio Bianco a Mirafiori
Nella cintura torinese, al Gerbido, costruiranno un inceneritore per i rifiuti. Un mostro che, oltre all'immondizia, brucerà la salute di tanta gente già obbligata a respirare i miasmi di una città/cantiere che sta affidando il proprio futuro all'alta velocità ed al sogno olimpico, mentre l'auto ed i suoi fasti sono un ricordo di un passato che certo non rimpiangiamo.
Vivere in questa città è sempre più difficile, difficile arrivare alla fine del mese, difficile avere servizi decenti, difficile sfuggire dalla trappola di vivere per consumare, lavorare tanto e male per comprare porcherie.
Alla fine non resta che una montagna di immondizia. L'emergenza rifiuti si risolve non producendoli, rinunciando ad imballi lucenti e costosi, spegnendo le luci del bazar.
Vogliamo riprenderci le nostre vite, non respirare la loro diossina, ripensare la città a partire da quelli che ci abitano e non da chi vuole lucrarci, portandoci via giorno per giorno le nostre vite.
Sabato 12 marzo dalle 20 in poi "spaghettata antimilitarista" benefit per la manifestazione del 19 marzo a Rimini. In corso Palermo 46. Il ricavato sarà destinato a coprire le spese di viaggio per i partecipanti al corteo.
Sabato 19 marzo corteo a Rimini.
Contro tutti gli eserciti, per la diserzione!
Da Rimini partono gli elicotteristi destinati a Nassirija, da Rimini fanno scalo i Marines diretti in Iraq: tagliamo le radici del militarismo, inceppiamo la guerra, fermiamo il massacro. Via le truppe italiane dall'Iraq, dall'Afganistan, dall'Italia. Fuori la guerra dalla storia!
Punto di incontro alle 14,30 all'Arco D'Augusto.
Per le partenze da Torino: 011 857850 oppure 338 6594361
Venerdì 22 aprile ore 21,15 in corso Palermo 46
Gli anarchici contro il fascismo
Interverranno Marco Rossi e Franco Schirone curatori della seconda edizione riveduta ed aggiornata de "La Resistenza sconosciuta. Gli anarchici e la lotta contro il fascismo. I giornali anarchici clandestini 1943-1945". Libro + Cd-rom riportante le riproduzioni dei giornali anarchici clandestini, dei volantini, delle fotografie dell'epoca e avente come colonna sonora 4 canti delle formazioni libertarie combattenti.
Il 15 aprile 1919 i fascisti assaltano un corteo anarchico, uccidono Teresa Galli, devastano la sede dell'"Avanti" e uccidono due socialisti. Era iniziata una lunga e cruenta guerra civile tra fascisti e sovversivi, tra reazione e rivoluzione, che sarebbe durata sino all'insurrezione antifascista dell'aprile 1945 e a quella Liberazione di cui quest'anno ricorre il 60° anniversario.
A quella guerra civile i militanti anarchici, di ogni tendenza, parteciparono in prima persona.
La loro intransigente opposizione si espresse prima nelle strade e con gli Arditi del Popolo tra il 1919 e il 1922, quindi nella lotta clandestina e cospirativa durante il Ventennio, nell'esilio all'estero, nei luoghi di detenzione e confino, durante la guerra di Spagna, nei campi d'internamento e nei lager, e infine nella lotta partigiana.
Sabato 23 aprile ore 14, 30
Deposizione di fiori alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni (corso Giulio Cesare angolo corso Novara) e bicchierata in ricordo di Aldo, che un anno fa ci ha lasciati.
Due occasioni per tenere allacciato il filo rosso e nero della nostra storia, perché chi non ha memoria non ha futuro. Chi confonde i carnefici con le vittime, gli oppressi con gli oppressori, i torturatori i Salò con i partigiani non chiude una partita finita il 25 aprile 1945 ma la riapre.
Il primo fu il diessino Violante alla Camera dei deputati nel 1994. Da allora nel nostro paese è stata riaperta la strada al fascismo, all'autoritarismo, alla repressione. I fascisti pestano gli immigrati, bruciano i centri sociali, aggrediscono chi si oppone al razzismo ed all'autoritarismo. In parlamento si nega la pensione agli ex deportati ed ai partigiani e la si da agli assassini della Repubblica Sociale. Contro ogni revisionismo ora e sempre Resistenza!