[Hackmeeting] "Ma cosa importa a me della privacy ? Io non h…

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Autore: pinna
Data:  
Oggetto: [Hackmeeting] "Ma cosa importa a me della privacy ? Io non ho niente da nascondere!"
da http://winstonsmith.info/pws/txt/ABSTRACT.txt
ciao
pinna

            


Il Progetto Winston Smith - scolleghiamo il Grande Fratello

--- ABSTRACT --------------------------------

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Copyright (c) 2003 del Progetto Winston Smith.
E` garantito il permesso di copiare,
distribuire e/o modificare questo documento
seguendo i termini della GNU General Public
License, Versione 2.0, pubblicata dalla
Free Software Foundation.
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"Ma cosa importa a me della privacy ? Io non ho niente da nascondere!"

"Perché dovrei preoccuparmi della mia privacy ? Chi vuoi che si
interessi a me ?"

"Io sono più furbo, infatti me la sono sempre cavata!"

Bene, se la maggioranza delle persone non si riconoscesse in ameno una
di queste frasi, il Progetto non avrebbe ragione di esistere, e del
resto il mondo sarebbe probabilmente un posto un pò migliore.

Purtroppo molte, troppe persone trovano ragionevoli queste affermazioni.

Ed allora ? Bene, se ritenete che la privacy nel cyberspazio sia un
diritto individuale, inalienabile, primario, vi trovate già d'accordo
con noi sulla necessità di promuoverla e difenderla, e forse ne
condividerete i mezzi che proponiamo.

Se al contrario siete d'accordo con una o più delle suddette opinioni,
ma avete ancora voglia di leggere, potrete valutare la validità di un
diverso punto di vista e magari cambiare opinione.

In estrema sintesi, il Progetto Winston Smith si propone di diffondere
servizi essenziali per mantenere la privacy in Internet, e di
promuoverne l'uso da parte di chi utilizza Internet per lavoro, per
svago, per comunicare, in ultima analisi per vivere una parte della
propria vita.

I servizi che riteniamo vitali per difendere la privacy nell'Internet
quale è oggi, e che potranno modificarsi con la sua evoluzione, sono:

1) la possibilità di inviare e ricevere posta senza che nessuno la
possa leggere (diritto alla riservatezza) e, nel caso lo si ritenga
necessario, senza che nessuno possa risalire all'identità del mittente
e del destinatario (diritto all'anonimità)

2) la possibilità di pubblicare e diffondere informazioni su Internet
senza che nessuno le possa cancellare (diritto alla libertà di parola)
e senza che sia possibile risalire all'identità di chi le diffonde e
di chi le legge (diritto a non essere censurati e libertà di scelta
dell'informazione)

3) la possibilità di agire in Internet come siamo oggi abituati a
fare, surfando, chattando, mandando posta, senza che nessuno possa
registrare le nostre azioni (diritto alla privacy).

Ma queste libertà non sono eccessive? Dopotutto la libertà di parola
deve essere limitata dalla morale e dalla decenza. La segretezza
assoluta e l'anonimato beneficiano i criminali, mentre le persone
perbene non hanno niente da nascondere ! Ed oltretutto i pedofili ed i
terroristi avrebbero via libera.

Bene, elencate nello stesso ordine, noi crediamo che

Il diritto alla libertà dell'uomo, di tutti gli uomini non è mai
"eccessivo" fintantoché non limita *direttamente* le libertà altrui;
il fantasma dell'eccesso di libertà è stato utilizzato da dittature e
poteri repressivi fin dall'alba della società dell'Uomo.
Guarda caso coloro che hanno affrontato il problema della libertà di
espressione, pur in tempi e condizioni molto diverse come i redattori
della Dichiarazione di Indipendenza americana e della Costituzione
italiana, hanno sempre dato la stessa risposta; si tratta di un
diritto essenziale ed inalienabile.
Segretezza ed anonimato, riuniti in quello che chiamiamo "privacy"
sono un diritto ancora più vasto della libertà di espressione, ed
altrettanto essenziale. Per contrastare i criminali, la società non
può pretendere che tutti vivano in case di vetro; si tratta di
preservare il bene maggiore.
Diritti sostanziali ed inalienabili di tutti *devono* avere la
precedenza su situazioni in cui i diritti altrettanto inalienabili di
pochi sono minacciati, per esempio da atti criminali.
Non mancano certo le possibilità per difendere le vittime senza
limitare i diritti di tutti; piuttosto le vittime vengono spesso
portate come pretesto per politiche totalitaristiche e liberticide.

Il Progetto Winston Smith offrirà una risposta su due piani diversi

- creando risorse informative mirate a facilitare tutte quelle persone
ed organizzazioni che vogliano realizzare risorse informatiche
utilizzabili per conservare la privacy

- creando e pubblicizzando documentazione che permetta a chiunque di
utilizzare queste risorse per difendere la privacy propria ed altrui.