Questa notte ho fatto un sogno...
Sto pedalando assieme a altri ciclisti, la strada senza macchine è
un'immagine idilliaca, una bimba bionda in piedi su un portapacchi sorride
appoggiata alle spalle della mamma, io parlo di viaggi, di posti lontani,
rilassato ascoltouna tromba che suona una melodia ipnotica, come quella del
pifferaio magico che rapì i bambini di Hamelin. Basta un attimoper far
scomparire il miraggio di una pedalata come la voglio io, un po' "smielata",
forse, ma pacifica.
Tra urla e il pianto della bimba bionda un gigante infuriato sbatte lo
sportello della sua scatola di ferro e sbarita con la bava alla bocca. Dopo
una ridicola prova di virilità, rientra in macchina sbuffando e imprecando
contro non si sa chi, non si sa cosa...Ma non basta, qualcuno non è
contento. Il mio sogno non è incrinato abbastanza...Si batte sul cofano, si
continuano gli insulti, come nei migliori talk show della De Filippi...E poi
la zuffa, parte uno schiaffo, un pugno, dei calci, catene in aria si muovono
come i lazzi dei cow boys...Da un momento all'altro mi sento sprofondato in
uno dei gironi dell'Inferno di Dante. Urla, insulti, biciclette agonizanti a
terra, clacson infuriati...
Mi sveglio di improvviso e penso "Per fortuna era solo un brutto sogno"...e
invece no, queste cose succedono davvero...E io, incapace di reagire, di
trovare una spiegazione logica, mi faccio delle domande...Era la
dimostrazione pratica del significato della parole "guerra preventiva"? O
semplicemente l'applicazione di uno dei proverbi ("Occhio per occhio, dente
per dente"), scritto qualche MIGLIAIO di anni fa e conservato nell'Antico
Testamento a cui alcune persone tenacemente credono ancora? O forse Bush ha
ispirato alcuni di noi "Se lui attacca me, io attacco lui, logico no?"...
Io pedalo contro la violenza che le macchine mi fanno ogni giorno, pedalo
perché la biciletta è segno di libertà, pace, giudizio...Se mi provocano,
io, stoico, non reagisco. A che serve reagire con la loro stessa
provocazione? A fargli cambiare idea? No...Eppure c'è gente che crede che
cinque persone che riempiono di pugni, calci, insulti una sola sia la
soluzione a tutto. Bene, mi domando quale sia il significato della parola
"pace" e dell'aggettivo che ne deriva, "pacifico"...Me lo domando, perché
ieri non ho visto nulla di tutto questo, e la voglia di comunicare cosa sia
"MASSA CRITICA" mi passa mese dopo mese, perché forse prima di ritenerci
"CRITICI" dovremmo fare un esame di autocoscienza e, perdonatemi il gioco di
parole, di "autocritica".
Turbatamente vostro
Marco Non Violentone
