[NuovoLaboratorio] cornigliano una colata sul futuro di geno…

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Author: Andrea Agostini
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Subject: [NuovoLaboratorio] cornigliano una colata sul futuro di genova
Colata di acciao su Cornigliano . direi su Genova !

"Forse la campagna elettorale e' cominciata sul serio" ; con questa premessa "forte", ha anche buone probabilita' che si possa considerarla chiusa.

Nonostante i molteplici argomenti su cui il candidato poteva e doveva spendersi, ha scelto quello su cui aveva meno margini di manovra ; se c'e' una speranza di "rinascita" di Cornigliano e di conseguenza della citta' tutta (vista la strategicita' della percentualmente vasta area corniglianese) e' innegabile che lo dobbiamo al centro destra e non al centro sinistra , che, pero', non manca occasione , a tutti i livelli (comune , provincia e ora futura riunione), di rimpiangere il famoso accordo pasticciato.

Assisteremo ad una sua riedizione ? I protagonisti principali ci sono ancora tutti, compreso , pero', quel Pierino di Biasotti.

Unica voce fuori dal coro e' stata Patrizia Avagnina ; chissa' perche'? L'inquinamento non c'e' quasi piu' (con la chiusura della cokeria) e quindi cosa strilla ? Non pensa quante giovani "promesse" operaie avrebbe sulla coscienza senza l'acciaio ?

Genova non sa fare altro che l'acciao, ma e' un acciao moderno e quindi si inventa un bel distripark dell'acciao ; ma dove sono i numeri degli occupati/spazio ?

Nel frattempo , nelle regioni limitrofe, si stanno attrezzando con progetti di mega interporti che accoglierebbero nel 2010 gli oltre 3.000.000 (attualmente sono 1.600.000) di Genova. Si parla delle zone ex-Alfa Romeo di Arese come della banchina del porto di Genova, dove si prevede , accanto ad un parco ubano verde di 250.000 mq, la presenza di circa 60.000 mq di aree coperte per lavorazioni a valore aggiunto; risultato dell'operazione sono circa 2.650 addetti a regime. Quanti ne occuperebbe Riva con l'attivita' dell'acciao a freddo ?

Certo, di questi tempi, sembrerebbe poco realistico fare gli schizzinosi difronte a rare opportunita' di lavoro anche come quella dell'acciaio ; se da' lavoro, perche' dovrebbe essere scartata ? Il ragionamento non fa una grinza quando a farlo dovessero essere i cittadini che non hanno la competenza per una pianificazione dell'uso e governo del territorio . Non cosi', a mio parere, un candidato alla presidenza di una Regione come quella Ligure (e non del Burundi !). Ma quale idea della Liguria ha Burlando ? Non si e' chiesto il perche' a Cornigliano (e di riflesso nel Ponente cittadino) c'e' ancora (nonostante la chiusura della cokeria) una forte resistenza all' acciaio ? Non si e' ancora reso conto che Cornigliano ed il ponente ambiscono ad una nuova idea di sviluppo della citta'.

Un'idea che non sia lo "sviluppo dei containers" che sbarcano, transitano (attraverso il sempre agognato III Valico di Grillo-Mazzarello) e vanno ad arricchire i lumbard e nemmeno quella della Liguria quale enorme piattaforma naturale del Nord Europa.

Mi sembra che, accanto ad un Biasotti che promette forse soluzioni miracolistiche, ci sia, invece, un candidato privo della pur minima fantasia, ma quella buona che una imprenditoria moderna, che dovrebbe appoggiarlo e suggerirgli le strategie economiche (e non la nostra genovese legata solo a guadagnare con balzelli sulle merci sbarcate e spedite), che , invece, si chiude a riccio nel piu' conservatore operaismo degli anni 50.

Genova non puo' perdere l' industria, e quale industria sceglie ? Quella dell'acciao ! Non attira neppure piu' il progetto di R. Piano sul polo high-tec di Erzelli, l' IIT e' diventata solo una sigla.

No, questa non e' l'idea di Liguria che abbiamo.

Ma, coraggio, il candidato del centro sinistra ha almeno guadagnato la benedizione di Don Luigi Molinari (si attende a breve quella di. Bertone).

"Si riparta dall'acciao : siderurgia pulita quella che garantisce la qualita' ambientale", dice il candidato del centro sinistra.

Ma ci puo' essere una "siderurgia buona" in una città come Genova e con simili interlocutori ?

Noi pensiamo di no.

Franco Montagnani

Andrea Agostini

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