[Forumlucca] Econews - 23 febbraio 2005

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 23 febbraio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ue-Usa. Pecoraro Scanio: su Kyoto posizione Bush irresponsabile
- Ambiente. Lion: fallita la politica dei condoni
- Ambiente. Turroni: basta con le infinite proroghe
- Iraq. Pecoraro Scanio: posizione Fini non aiuta la pace
- Iraq. Bulgarelli: si dimetta Cda Aeroporto Rimini
- Porto d'armi. Cortiana: subito dibattito parlamentare
- Imbeni. Il cordoglio dei Verdi per la sua morte
- Imbeni. Zanella: si e’ confrontato con il pensiero della differenza femminile
- Imbeni. Frassoni: prima di tutto rappresentante PE
- Mandato UE. Cento: i Verdi si astengono
- Radicali. Pecoraro: definire accordo per alternativa a Cdl
- Valerio Verbano. Verdi: ministero Interno apra suoi armadi per
ricostruire vicenda
- Cpt di Gradisca d’Isonzo. Metz: aspettiamo risposte politiche, chiediamo
atti di coraggio
- Legname alla diossina e legno illegale. Greenpeace chiede trasparenza
- Condono. Wwf: allungare i termini significa solo piu' abusi
Econews dalle agenzie estere:
- UN says Asian tsunami dislodged hazardous waste (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29671/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29671/story.htm
- Lula says will halt violence in Amazon forests (Reuters)
<http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29679/story.htm>http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29679/story.htm


Ue-Usa. Pecoraro Scanio: su Kyoto posizione Bush irresponsabile

“Sono sconcertato. Quella espressa da Bush è una posizione irresponsabile
nei confronti del pianeta”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso
Pecoraro Scanio commentando le parole del presidente statunitense George W.
Bush secondo il quale il Protocollo di Kyoto è ormai superato. “Il Governo
italiano prenda subito le distanze da questa posizione assurda ­ aggiunge
il leader del sole che ride - boicottare il Protocollo di Kyoto significa
valutare le prospettive del pianeta soltanto in termini di profitto
economico. Ciò che serve invece è un nuovo modello di sviluppo che metta al
centro la riconversione energetica e le energie rinnovabili. L’Italia non
può, ancora una volta, accodarsi alle politiche più retrive
dell’amministrazione Bush, indebolendo così il ruolo guida dell’Europa
contro i cambiamenti climatici. Per questo chiediamo che il Governo
italiano prenda le distanze dalle parole di Bush e dalla politica
ambientale dell’amministrazione Usa”.

Ambiente. Lion: fallita la politica dei condoni

“E’ fallita la politica del fare cassa con i condoni”. Lo afferma il verde
Marco Lion, deputato della Commissione ambiente di Montecitorio, a commento
della sollecitazione di AN per la riapertura dei termini per la sanatoria
edilizia e il condono ambientale, "una presa di posizione su cui siamo
curiosi di sapere quale sia l'orientamento dei ministri dell'ambiente e dei
beni culturali, Matteoli e Urbani. E’ chiaro - aggiunge Lion - che una
ennesima proroga sarebbe sola una nuova prova che il Governo Berlusconi
chiude gli occhi di fronte alla illegalità: infatti, diverse centinaia di
migliaia di nuovi edifici abusivi sono stati realizzati in italia grazie
all’impunità garantita da una destra arraffona che non esita a distruggere
l’ambiente, le bellezze del nostro paese e i criteri di equità per
procacciare pochi spiccioli”.

Ambiente. Turroni: basta con le infinite proroghe

"Specchia è ascaro di Siniscalco. Mi spiace che un senatore bravo e
competente sia costretto a farsi paladino di Siniscalco nel tentativo di
coprire il buco di bilancio provocato dal condono edilizio che non ha
saputo garantire il millantato gettito". Lo afferma il senatore dei Verdi
Sauro Turroni, vicepresidente della Commissione ambiente di Palazzo Madama.
"Tutte le arzigogolate motivazioni che Specchia adduce non riescono a
nascondere la vera questione: il condono, oltre ad essere stato fatto per
premiare gli abusivi e per motivi clientelari, si fonda sulla concezione
mercantile di questa maggioranza a cui alleanza nazionale fornisce
costantemente copertura. Poi quanto ai dubbi interpretativi riguardanti la
cancellazione dei reati per chi ha manomesso i beni paesaggistici e
l'autorizzazione edilizia in sanatoria per le opere abusive sono un falso
problema, come abbiamo dimostrato più volte. Queste infinite proroghe hanno
fatto del nostro paese la vergogna dell'europa: è ora di smetterla".

Iraq. Pecoraro Scanio: posizione Fini non aiuta la pace

“L’occupazione militare e i bombardamenti alimentano il terrorismo e non lo
sconfiggono. Fini dovrebbe riconoscere questa elementare verità e non
insistere in modo assolutamente improprio su posizioni in contrasto palese
con la volontà degli iracheni manifestata tanto dai votanti quanto dai non
votanti”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio
secondo il quale “la posizione espressa da Fini non aiuta la pace”. “Oggi
ciò che serve ­ aggiunge il leader dei Verdi - è una strategia d’uscita
delle truppe di occupazione dall’Iraq e quella nuova fase ogni volta
evocata e sempre rinviata a chissà quale data”.

Iraq. Bulgarelli: si dimetta Cda Aeroporto Rimini

Il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli, in una nota, torna a manifestare
"pieno dissenso" sull'accordo tra Aeradria, la società di gestione dell'
aeroporto Federico Fellini di Rimini, e la World Airways inc, compagnia
aerea statunitense che si occupa del trasporto delle truppe USA verso varie
destinazioni di guerra e che intenderebbe utilizzare l'aeroporto di rimini
per trasportare marines in Iraq. "Moltiplicheremo gli sforzi contro questo
sciagurato accordo", afferma Bulgarelli "e' semplicemente assurdo pensare
di razionalizzare e rilanciare l'economia della nostra provincia con
un'intesa che invece, importando dinamiche di guerra nel nostro territorio,
risulterebbe letale per le varie attività turistiche e produttive e,
soprattutto, sarebbe non solo deprecabile sul piano etico, ma comporterebbe
la corresponsabilità di chi la sottoscrive nell'orrorifica economia
bellica. A questo punto - conclude Bulgarelli - vista la vasta opposizione
manifestata da molte forze politiche e dall'opinione pubblica, sarebbe
piuttosto il caso che il Consiglio di amministrazione di Aeradria pensasse
seriamente a dimettersi". (Ansa)

Porto d'armi. Cortiana: subito dibattito parlamentare

"E' assordante il silenzio della maggioranza sulla necessità che il
Parlamento metta mano alla legge sul porto d'armi che, ancora oggi, assegna
ai questori un mero ruolo di certificatori burocratici". Dichiara il
senatore dei Verdi Fiorello Cortiana tornando sulla polemica scoppiata dopo
la tragica sparatoria di Verona che ha lasciato sul terreno quattro morti.
"Va bene che la pazienza è la virtù dei forti, ma è più di un anno -
ricorda Cortiana - che sono fermi due distinti disegni di legge (uno
presentato da me e firmato da più di 50 senatori di tutti gli schieramenti,
tranne la Lega, e l'altro del collega De Corato) che regolano l'accesso
alla licenza. Pertanto, ci aspettiamo che il ministro dell'Interno Giuseppe
Pisanu solleciti la sua maggioranza a discutere l'argomento, adesso, non
tra qualche mese. Chi richiede il porto d'armi - conclude l'esponente del
'sole che ride' - si assume una responsabilità nei confronti degli altri
cittadini che hanno diritto alla sicurezza".

Imbeni. Il cordoglio dei Verdi per la sua morte

Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, esprime il cordoglio di tutto il
partito per la scomparsa di Renzo Imbeni, “figura storica della città e
della sinistra italiana. Ci stringiamo con affetto e solidarietà attorno al
suo partito e alla famiglia, ricordandone la passione e l’impegno nazionale
ed europeo”.

Imbeni. Zanella: si e’ confrontato con il pensiero della differenza femminile

Luana Zanella, deputata dei Verdi, afferma che la scomparsa di Renzo Imbeni
è “una notizia dolorosa. Mi colpisce molto ­ sottolinea - perché Imbeni è
stato tra i pochi dirigenti politici che non ha esitato a confrontarsi con
il pensiero della differenza femminile. Lo ricordo, in particolare, in
numerosi e significativi incontri con Luce Irigaray”.

Imbeni. Frassoni: prima di tutto rappresentante PE

Renzo Imbeni, scomparso ieri in seguito a una malattia "é riuscito al di là
della nazionalità, prima di tutto ad essere rappresentante del Parlamento
Europeo e di farne gli interessi". Così Imbeni è stato ricordato dal
co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento Europeo Monica Fassoni la
quale ne ha evocato soprattutto "l'eleganza istituzionale". "Era
soprattutto il rappresentante delle istituzioni europee - ha sottolineato
Frassoni - e in secondo luogo aveva un modo di rendersi immediatamente
popolare. Era una persona autorevole e rispetto ai gruppi minori ha avuto
un atteggiamento estremamente corretto e di rispetto".(Ansa)

Mandato UE. Cento: i Verdi si astengono

Secondo il vicepresidente della Commissione giustizia, il verde Paolo
Cento, intervenuto sul mandato di arresto europeo al voto di Montecitorio,
“il Parlamento ha applicato una consistente riduzione del danno su questa
delicata materia introducendo limiti e vincoli, come nel caso
dell’emendamento che introduce i gravi indizi come requisito fondamentale
per il ricorso a questo strumento coercitivo. L’astensione dei Verdi tiene
conto, dunque, delle importanti modifiche parlamentari che limitano il
ricorso al mandato d’arresto europeo anche se restiamo fortemente critici
sulla costruzione di una super procura europea e di un vero e proprio stato
transnazionale di polizia. Per noi Verdi resta infatti necessaria la
definizione di uno spazio giuridico europeo fondato su un Codice penale e
su un Codice di procedura europeo che coniughi diritti e libertà
individuali con la necessaria lotta contro il terrorismo internazionale e
la criminalità organizzata”.

Radicali. Pecoraro: definire accordo per alternativa a Cdl

"Mi pare che questo documento segni un passo in avanti importante, ora,
entro poche ore, bisogna definire un accordo che rafforzi l' alternativa al
centrodestra". Lo ha detto il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio,
uscendo dal vertice dell'Unione sull' alleanza con il partito di Pannella.
Pecoraro ha sottolineato che a questo punto bisogna "andare alla
definizione finale". Per quanto riguarda poi l'ipotesi che l'ospitalità
alle regionali porti ad un accordo per le politiche, Pecoraro ha detto che
si parte da una ospitalità, ma "dentro una coalizione che ha l'obiettivo di
battere il centrodestra". Interpellato poi sulle resistenze che qualcuno
avrebbe posto durante la riunione, Pecoraro ha sottolineato che "Mastella
ha formalizzato le proprie perplessità", ma comunque "si è trattato di un
dibattito serio che ha portato ad una linea ampliamente condivisa". Il
leader dei Verdi sottolinea che "é importante che i Radicali non dicano
Berlusconi è bravo e il resto della Cdl è cattivo". (Ansa)

Valerio Verbano. Verdi: ministero Interno apra suoi armadi per ricostruire
vicenda

Il coordinatore della segreteria di presidenza dei Verdi Paolo Cento,
insieme a una delegazione dei Verdi di Roma guidata da Giuseppe Mariani, ha
depositato ieri mattina un mazzo di fiori sulla lapide che ricorda Valerio
Verbano, in Via Monte Bianco,a Monte Sacro. Paolo Cento ha dichiarato:
“venticinque anni fa veniva assassinato nella sua casa Valerio Verbano,
studente di diciotto anni; dopo il silenzio insopportabile di questi anni
si apra finalmente la porta della verità sui responsabili dell’assassinio
di Valerio, sulle ragioni per cui l’inchiesta della magistratura durò solo
pochi mesi, sulle eventuali coperture che furono date agli assassini.
Rivolgiamo un appello anche al ministero dell’Interno affinché rimetta mano
a tutte le informative su questa vicenda, apra gli armadi dove potrebbero
esserci notizie utili a ricostruire la vicenda di Verbano, contribuisca a
fornire alla famiglia ogni eventuale elemento utile per riaprire
l’inchiesta”. In questi venticinque, anni ogni 22 febbraio, abbiamo
rinnovato la nostra richiesta di verità e di giustizia, caduta sempre nel
più assoluto silenzio, ora è arrivato il momento di soddisfare questa
domanda, non per vendetta ma per verità”.

Cpt di Gradisca d’Isonzo. Metz: aspettiamo risposte politiche, chiediamo
atti di coraggio

Il consigliere regionale dei Verdi, Alessandro Metz, dopo la lettera aperta
scritta l’altra settimana al presidente della Regione Illy, al presidente
della Provincia di Gorizia e al sindaco di Gradisca d’Isonzo Tommasini,
sull ’irregolarità dell’iter burocratico nella costruzione del Cpt, in cui
spiegava il perché questi lavori fossero un abuso edilizio da 10 ml di
euro, ritorna a chiedere un intervento da parte della giunta regionale.
“Non è possibile che in presenza di abusi così evidenti ancora non si sia
mosso niente,” afferma Metz “ritengo che ci siano tutti gli elementi per i
ricorsi al Tar e al Consiglio di stato, ma soprattutto immediata, dovrebbe
essere la richiesta di sequestro dell’intero cantiere”. “ Ha
dell’incredibile, che negli stessi giorni in cui viene approvata una legge
sulle politiche di integrazione delle persone straniere in consiglio
regionale, venga permesso questo attacco alla dignità umana e alla civiltà
della nostra regione”. “Non vorrei” continua Metz “ che qualcuno fosse più
attento all’immagine che alla sostanza, se il centro di detenzione e
deportazione verrà aperto sul nostro territorio, la legge appena votata,
sarà poco più che uno specchietto per le allodole, un puro esercizio di
stile per l’immagine di pochi”. “Mi aspetto, che soprattutto l’assessore
Antonaz dia una risposta in questo senso” continua il consigliere dei Verdi
“soprattutto lui, vista la delega all’immigrazione e l’appartenenza ad un
partito che ha sempre osteggiato questi luoghi, assuma un maggiore
protagonismo, fatto di atti conseguenti alle affermazioni di contrarietà
che contro il cpt ha sempre fatto”. “Si può fare!! Non c’è alcun spazio per
considerare inevitabile l’entrata in funzione del cpt e per trattare
eventuali “dividendi”. Ci sono tutti i margini invece per bloccare quel
progetto e deciderne il destino”. “I rappresentanti istituzionali” conclude
Metz “hanno la possibilità di dimostrare di essere coerenti con le loro
affermazioni di contrarietà al Cpt e di essere veri rappresentanti delle
richieste, che migliaia di persone porteranno nelle vie di Gradisca
d’Isonzo, fin davanti all’ex caserma Apollonio, sabato 26, richiedendo
immediatamente il sequestro del cantiere. Se così non fosse, penso che più
di qualcuno, dovrebbe chiedersi il senso di quello che sta facendo e del
ruolo che ricopre”.

Legname alla diossina e legno illegale. Greenpeace chiede trasparenza

La scoperta nel porto di Trieste di legname contaminato da diossina fa
riemergere la necessità di trasparenza nel mercato internazionale del
legno. Da anni Greenpeace denuncia la massiccia presenza di legname di
origine illegale scaricato ogni mese nei porti italiani: "il trattamento
del legname con stanze tossiche derivate dal cloro deve farci riflettere su
un settore caratterizzato dalla massimizzazione del profitto ai danni
dell'ambiente, della sicurezza, dei diritti delle comunità locali e della
salute. È tempo di esigere la piena tracciabilità del legno: le imprese che
si rendono responsabili di crimini ambientali, devono essere rintracciate e
punite, altrimenti si continua ad incoraggiare l'illegalità" commenta
Sergio Baffoni, di Greenpeace. Il legname alla diossina rinvenuto in questi
giorni proviene dal Camerun, dove il settore forestale rappresenta
un'industria fortemente distruttiva, permeata dall'illegalità e dalla
corruzione. L'Italia è il primo importatore di legname da questo paese, con
132.114 metri cubi di segati, 81.766 di tronchi e 7.091 metri cubi di
compensati . La scarsa trasparenza nel commercio internazionale del legno
ha coperto in passato casi estremi, come le triangolazioni tra commercio
del legno e traffico illegale di armi verso paesi come la Liberia da cui
l'Italia importava oltre 37.000 metri cubi di tronchi nel 2003. Ancora oggi
il traffico di legname viene impiegato per sostenere e finanziare brutali
dittature e guerre civili, come in Birmania, da cui il nostro paese importa
7.000 metri di legname l'anno, utilizzato da militari e fazioni armate
ribelli per finanziare guerra e oppressione . Il giro d'affari legato ai
traffici del legno illegale è stimato dall'ocse intorno ai 150 miliardi di
dollari annui . Il nostro paese è il primo esportatore mondiale di mobili
ma importa oltre l'80% del legno che impiega. Nel 2003 l'Italia ha
importato legname tropicale per oltre 700.000 metri cubi tra tronchi e
segati , oltre la metà del quale è probabilmente legata a pratiche
illegali. "Greenpeace ha recentemente ispezionato diverse concessioni
forestali in Camerun, rilevando un preoccupante tasso di illegalità e di
pratiche distruttive. Esemplare il caso della Ingénierie forestière, una
delle più famigerate imprese camerunesi di cui gli operatori italiani
rappresentano il principale acquirente in europa. In una delle sue zone di
operazione, Greenpace ha individuato uno sfruttamento illegale di circa
1820 ettari al di fuori dell'area assegnata - ha continuato Sergio Baffoni
- alcuni tronchi mostravano chiaramente il marchio a secco da parte delle
autorità forestali di locali. L'area sfruttata illegalmente è stata
misurata con i sistemi satellitari gps e denunciata alle autorità, ma
ancora non è stato preso alcun provvedimento". Ingénierie forestière è nota
in tutto il Camerun per la disinvoltura e le pratiche distruttive, così
come per aver minacciato machete alla mano le commissioni indipendenti di
monitoraggio . L'impresa (considerata fino a pochi mesi controllata da
Frank Biya, figlio del presidente della repubblica del Camerun) è stata
ripetutamente coinvolta in attività illegali, gran parte delle quali
rimaste impunite. La diossina rinvenuta nel legname non fa che confermare
la necessità di porre sotto controllo questo settore.

Condono. Wwf: allungare i termini significa solo piu' abusi

"Piu' si allungano e si tengono aperti i termini del condono e si
prolungano con deroghe i tempi, piu' si incentiva il fenomeno
dell'abusivismo edilizio". Il Wwf risponde cosi' al senatore Specchia (An)
e alla proposta dell'ennesima proroga al condono edilizio. "E' infatti
documentato che sono decine di migliaia gli abusi realizzati oltre i
termini previsti dalla legge che si cerca di far passare come antecedenti
alla loro costruzione e dunque sanabili - spiega una nota del Wwf - la
possibilita' di accertamento dei comuni su questi abusi e' molto bassa e
l'esperienza purtroppo ha dimostrato che 'il gioco vale la candela':
conviene cioe' rischiare realizzando l'abuso poiche' le possibilita' di
ottenere il condono sono comunque altissime". "Nel merito delle
considerazioni di Specchia - sottolinea il segretario aggiunto del Wwf,
Gaetano Benedetto - non sappiamo poi quale sia il dubbio che gli enti
locali possano avere rispetto alla sanatoria paesaggistica. Questa, se e'
autorizzata, comporta certamente l'estinzione del reato penale, ma non
quello del reato amministrativo". Insomma, "non si procede in termini
personali contro l'abusivo, che se accolta la sanatoria paesaggistica
diventa non punibile- spiega benedetto- ma si puo' procedere contro
l'abuso, che rimane abbattibile". E allora, "speriamo che non si voglia far
confusione poiche' questo aiuterebbe solo chi vuol fare nuove speculazioni
- conclude Benedetto - e far rientrare dalla finestra quella sanatoria
edilizia in area vincolata che e' stata tenuta fuori dalla legge sul
condono". (Dire)

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