joy: ti consiglio di dare un'occhiata al testo "la magia e il potere" di
giorgio galli (potrei citarne tanti, ma questa recente pubblicazione e'
pubblicata da un importante docente di storia delle dottrine politiche
dell'universita' di milano e mi sembra molto autorevole come studio).
hai mai sfogliato il libro "psicologia di massa del fascismo" di wilhelm
reich? (asbesto: LO SO!;) e' indubbio che la libido degli individui
viene utilizzata (un testo a riguardo puo' essere "lavaggio del
cervello: realta' o mito?" di massimo introvigne) per costruire la
societa', qualcosa del genere si puo' evincere anche dagli studi di
freud (che, tra l'altro, conosceva la cabala ebraica). non per nulla
movimenti come lo gnosticismo dei primi cristiani, le eresie che si sono
diffuse nel medioevo e le streghe (a riguardo puoi leggere
http://www.inventati.org/amprodias/myworks/stregoneria.pdf) praticavano
una certa liberta' sessuale (non per nulla venivano inquisit*): la
chiave della magia e' essenzialmente sessuale (in quest'ottica possono
essere decifrati anche diversi manoscritti alchemici, ma eviterei di
cadere nelle teorie di jung). nelle religioni si ritrovano i grandi
archetipi della madre, del padre, etc. pensa i complessi che possono
derivare a partire da come viene vissuto il rapporto con queste figure:
la religione non fa altro che istituzionalizzare qualcosa di innato
nell'essere umano. uno spunto: il complesso di castrazione dell'uomo
rispetto al maschio dominante (e' importante l'osservazione etologica
delle scimmie). ovvio che bisogna avere una visione anche scientifica,
infatti ti parlo di: antropologia, psicologia, sociologia, etc. ti ho
definito la magia come "l'arte e la scienza" (crowley parlava diceva "il
nostro metodo e' la scienza, il nostro scopo la religione". leggi
"religione" in senso aperto plz). l'occultismo e' solamente un fenomeno
culturale, nulla di piu' (almeno per me). un incantesimo puo' essere
fatto benissimo da un regista (il mago), nel set (il tempio), attraverso
l'attrezzatura cinematografica (gli strumenti della magia) e gli attori
(che celebrano il rituale che lui desidera): vedi, ad esempio, "la
montagna sacra" di alejandro jodorowsky (asbesto: LO SO!;). hollywood
(kenneth anger, regista, giornalista, occultista, ha scritto un libro
dal titolo "hollywood babilonia"): attraverso lo spettacolo realizzato
con tecnologie costose (e' come avere un incenso di ottima qualita') e
proiettato (bisognerebbe intendere anche in senso psicologico questo
termine) sullo schermo (dal piu' grande al piu' piccolo) la massa che
osserva si frammenta, si identifica nella cosa osservata, viene
incantata, si dimentica della finzione scenica, si perde nella maschera
(artaud esprime molto bene la magia del teatro)... non e' troppo diverso
da quel che accadeva nei misteri di eleusi & co.
la pubblicita' lavora sul controllo del desiderio delle persone (e
desiderio e volonta' sono due chiavi importantissime della magia),
l'oggetto del desiderio (e qui ritorna freud) viene deviato...
i simboli degli organi sessuali sono tra i piu' profondi che abbiamo e
dalla "caduta dal paradiso" vanno coperti (ed appaiono a dare forza alle
reclame, alle trasmissioni tv, etc.).
se intendi i rituali come consolatori o gioiosi: va benissimo! hai mai
letto raoul vaneigem? divertiamoci :D
il femminismo, giusto per citare un esempio, ha trovato nella religione
delle streghe qualcosa che l'ha fornito di una certa spiritualita' (vedi
i riti femministi alla dea di starhawk).
a mio avviso e' importante, anche per l'era che attraversiamo, (secondo
gli induisti e') il kali (dea del caos) yuga, un'eta' oscura, sviluppare
una certa spiritualita': non per nulla da inizio '900 ad oggi si e'
assistito ad un progressivo risveglio di interesse per questo tipo di
argomenti. non dico che bisogna cadere nella new age, nelle nuove (o
vecchie) religioni, etc. ma sarebbe interessante, almeno per la mia
personale ricerca, leggere anche con queste chiavi anche fenomeni come
l'hacktivism.
uno spunto:
http://erewhon.ticonuno.it/arch/rivi/artific/tecgno/edit.htm
cyborg
--
"la verita' e' una minaccia, la scienza e' un pericolo pubblico" aldous
huxley