[Incontrotempo] fascisti e/o polizia al macchia rossa

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Fascisti e/o polizia al Macchia Rossa

Sabato 19 febbraio. Sera. Centro Sociale Macchia Rossa nel quartiere di
Magliana, Roma. La proiezione del video sulla morte di Dax è terminata da poco,
i compagni e le compagne presenti stanno cominciando una chiacchierata su
fascismo e antifascismo. All?improvviso la porta del Centro Sociale si apre ed
entrano due individui. Età sui quarantacinque, tarchiati, capelli corti,
giacche di pelle. Si qualificano come agenti di polizia. Vengono immediatamente
invitati ad uscire. Una volta fuori dalla porta uno dei due, accento romano,
comincia a porre una serie di domande in modo quantomeno ambiguo. ?A che ora
finisce la vostra iniziativa??. ?Quanta gente è prevista??. Aggiunge che sono
li per proteggerci e quindi vogliono evitare che ci siano assembramenti di
persone male intenzionate nei nostri confronti. Gli viene fatto notare che è
dal ?97 che la polizia non viene al Centro Sociale, che in oltre quindici anni
di esistenza del Centro Sociale stesso non è mai successo nulla e niente
presuppone che succederà qualcosa quella sera, che non abbiamo bisogno della
loro protezione e che siamo in grado di difenderci da soli/e. I due se ne vanno
a bordo di una punto blu. Pur essendosi qualificati agenti del Commisariato di
zona (S. Paolo) non hanno mostrato alcun tesserino.
Insospettiti dall?episodio, facciamo telefonare da un nostro avvocato al
Commisariato San Paolo. Il responsabile di turno asserisce che da li non è
partito nessun agente per un servizio del genere, che non possiedono una punto
blu, che quella sera non c?è nessun agente in borghese in servizio nella zona.
Nel frattempo la suddetta punto blu passa prima una volta, poi due, di fronte al
Centro Sociale. Alla terza volta un compagno si fa avanti chiamandoli ed
invitandoli a fermarsi. I due lo vedono ma tirano dritti.
I compagni e le compagne rimangono a presidiare il Centro Sociale e la strada
per oltre un ora. Non succede niente.

Roma vive un clima elettorale dove la destra la fa da padrona in città, dove per
una scritta contro il presidente della regione si mobilitano tutti i giornali,
le televisioni e i partiti politici all?unità contro gli estremisti di sinistra
mentre gli accoltellamenti degli immigrati passano sotto silenzio. Una città
dove gli sgomberi delle occupazioni sono all?ordine del giorno, mentre bande di
fascisti scorrazzano impunite appropriandosi di stabili con l?assenso e la
copertura delle istituzioni e delle forze dell?ordine.
In questo scenario riteniamo quella accaduta sabato scorso una gravissima
provocazione. Un atto inequivocabilmente intimidatorio contro un Centro Sociale
attivo da anni nel quartiere con le battaglie per la casa, per una città a
misura di persone e non di automobili, contro la privatizzazione e la chiusura
dei servizi sociali, contro la guerrra, contro il sessismo, il fascismo e il
razzismo.
Poco importa se gli autori di questa scenetta fossero poliziotti, fascisti o
malavitosi. Alleanza Nazionale pur di guadagnare spazio nei quartieri popolari,
pur di ridurre al silenzio le istanze sociali, da sempre utilizza, oltre ai
soliti squadristi, forze dell?ordine e mafiosetti vari.
Invitiamo tutte e tutti ad intensificare la presenza nei territori, nelle
scuole, nelle Università, ad essere sempre più visibili con le lotte quotidiane
e con la vigilanza antifascista, per far si che questa città diventi luogo di
libera espressione dei conflitti sociali.
Da parte nostra non ci facciamo certo intimidire da due balordi. Anzi questo
episodio non fa che confermarci che anche un piccolo Centro Sociale come il
nostro rappresenti un fastidioso avversario per i padroni della città!


Roma 20 febbraio 2005

www.inventati.org/macchiarossa


http://italy.indymedia.org/news/2005/02/735938.php