(L) Clorofolk e licenze CC

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Autore: S*phz
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Oggetto: (L) Clorofolk e licenze CC
cari copydwnrz
vi sottopongo una questione che reputo possa interessarvi dopo
un'animata discussione con Angelo Rindone in merito al progetto
Clorofolk e alle licenze utilizzate per distribuirlo.
Il progetto musicale Clorofolk
http://www.inventati.org/scarph/clorofolk
giunto alla versione 2.0, e' stato rilasciato con una licenza Creative
Commons by-sa 2.0.
La questione, che fra l'altro mi era gia' stata fatta notare da Andrea
Glorioso sulla lista copywhat, e' proprio quella dell'attribuzione di
paternita' ad un'opera di manipolazione eminentemente plagiaristica.
Come potete leggere su
http://www.inventati.org/scarph/clorofolktesto.html
http://www.inventati.org/scarph/clorofolkpresentazione.html
il progetto Clorofolk e' basato fondamentalmente sull'applicazione di
processi di cut-up digitale alla musica popolare italiana.
La nostra intenzione, nell'utilizzare una licenza Creative Commons e
quindi nell'attribuzione della paternita' dell'opera, era quella di dare
al popolo quello che e' del popolo. Clorofolk non e' stato fatto da
nessun autore, e' un processo non un'entita' fisica, e quindi la
paternita' dell'opera appartiene al popolo che la pratica.
Un popolo che, normalmente e quotidianamente, viene depredato dei frutti
della sua creativita' perche' cio' che e' un crogiolo collettivo di
elaborazione non puo' mai e poi mai definirsi come autore.
Quindi attribuzione della paternita' a quei processi creativi che da
sempre contraddistinguono la musica e la cultura popolare (plagio,
riappropriazione, laminazione dell'immaginario, rielaborazione
goliardica, sberleffo alla cultura e alle alte forme artistiche).
A noi sembrava che da quello che viene riportato nella presentazione del
progetto tale intenzione fosse abbastanza chiara. A quanto sembra invece
non e' cosi', e urge trovare una soluzione onde evitare di fare la
figura dei cialtroni che utilizzano delle licenze senza capire bene
quello che stanno facendo.
Senz'altro questa seconda ipotesi e' notevolmente reale in quanto da un
lato Clorofolk e' senz'altro un operazione cialtronesca, dall'altro
l'approccio all'utilizzo delle licenze CC per il rilascio di opere
musicali si trova, in questo momento, in una fase di sperimentazione
durante la quale e' altamente probabile compiere degli errori clamorosi
di valutazione.
Voi come la pensate?
E' il caso di chiarire ulteriormente la nostra scelta?
E' il caso di evitare di rilasciare Clorofolk attraverso una licenza CC
e utilizzare per questo progetto un puro e semplice No-Copyright?
Non ve ne frega niente e ci pregate di non tediarvi ulteriormente con
baggianate relative ad una tale operazione coprologica?
A voi, in quanto popolo, l'ardua sentenza...
saluti
S*phz