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Newsletter n.43 del 18/02/2005
- novità:.
Cari coolclubbini e care coolclubbine, prosegue la vostra avventura con
coolclub. Siete sempre di più. il sito è sempre più cliccato, il
giornale sempre più apprezzato. Noi siamo felici così... vi lascio a
qualche segnalazione e qualche recensione. Vi ricordo che potete
diventare nostri associati per sostenerci. ciaociao p.p.
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- appuntamenti:.
19/02/2005
Lounge against the machine
Istanbul Cafè - Squinzano (Le)
Sabato 19 febbraio all'Istanbul Cafè di Squinzano Postman Ultrachic
presenta Lounge against the machine serata all'insegna dell'easy
listening, il cosidetto ascolto facile che porta rilassamento mentale ma
evoca anche atmosfere da cocktail party colonne sonore da brivido per
spy story bondesche. Inizio ore 23.00. Ingresso con consumazione. Info
0832303707
22/02/2005
BassHoles and Jeffrey Evans for Keep Cool
Candle - Lecce
Martedì 22 febbraio al Candle di Lecce la rassegna Keep Cool,
organizzata dalla Cooperativa CoolClub, ospita una serata all'insegna
del blues con gli statunitensi BassHoles e Jeffrey Evans, storico leader
dei Gibson Brothers.
La serata sarà aperta dall'esibizione solista di Evans, il virtuoso
chitarrista e cantante di Memphis che nel corso della sua carriera ha
fondato e suonato con Gibson Brother Evans Hot Rod Gang, 68 Comeback, CC
Riders e Memphis Roadmasters. Nel 2001 ha realizzato anche un cd solista
dal titolo "I've lived a rich life". Nella sua lunga esperienza
discografica ha anche prodotto una cinquantina di artisti. Seguirà il
concerto dei Bassholes, duo statunitense di forte impatto scenico, in
misto tra blues marcito nei meandri del punk. I Bassholes ven Don
Howland, chitarrista minimale e rumoroso e vocalist con un
inconfondibile timbro stridulo immerso in melodie istintive e
travolgenti. Per capire l'approccio che i Bassholes danno al loro blues,
bisogna dimenticare le dodici puritane battute eseguite con discrezione
da monumentali bluesman di colore addolorati da questo e da quell'altro.
Howland arriva al nocciolo della faccenda, il suo sound è quello di un
bianco degenerato, che attinge dal blues del Mississipi e a tutte le sue
più ipnotiche e martellanti interpretazioni. Già dalla fine degli anni
80 Howland e Monsieur Jeffrey Evans, nei Gibson Brothers, rielaboravano
le dogmatiche roots country e blues dandone una versione bianca, malata
ed urbana, arrivando ad avere una personalissima visione punk-acida del
blues, che poi sfoceranno in album come Blue Roots (1993), Haunted Hill
(1995), Deaf Mix vol.3 (1997), incise per un'etichetta di nicchia, la IN
The Red Records di Larry Hardy. Nel 1998 i Bassholes (a questo punto
identificabili oltre che con il lungimirante Howland, anche con il suo
fido compagno, il batterista di colore Bim Thomas) approdano
all'etichetta Matador incidendo il superlativo Long Way Blues/1996-1998,
in cui vengono fuori tutte le bizzarrie artistiche di Howland, che
viaggia dal blues al garage-rock tra caotiche riverberazioni di chitarre
impazzite e grotteschi vocalismi. A quasi un anno di distanza i
Bassholes tornano all'ovile con la vecchia casa discografica (la In The
Red Records) e viene fuori When My Blue Moon Turns Red Again. Il
risultato è uno dei migliori prodotti blues-punk dell'etichetta
americana. Questo doppio album offre un trio lucidamente reiterato in
sonorità viscerali e orgogliosamente punk. Gli ultimi Bassholes in
versione blues si hanno in The Secret Strenght Of Depression, uscito nel
2000 per la Sympathy for the record Indistry. In realtà sono
registrazioni live effettuate presso la stazione radio KSPC di
Claremont, Ponoma il 16 Agosto 1997. Recentemente è uscito BassHoles che
contiene 14 pezzi tra blues e punk.
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- news:.
25/03/2005
Associati a Coolclub.it!
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Caro coolclubbino e cara coolclubbina,
da oggi puoi diventare associato di CoolClub. Con la tessera
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Sarai ricontattato e otterrai la tua tessera (ti spiegheremo anche le
modalità di pagamento) e l'invio a casa del prossimo numero della
rivista.
16/05/2005
Aperte le iscrizioni all'Officina di Scrittura
Al via l'officina di scrittura
Laboratorio di scrittura creativa
Officina è una scuola e un laboratorio di scritture. Parte il 12 marzo,
e si terrà ogni sabato di marzo aprile e maggio, nel pomeriggio, nella
sede della Manni Editori a San Cesario di Lecce (via Umberto I, 49).
Curato dagli scrittori Antonio Errico e Livio Romano, tra i più validi
narratori del Salento, Officina proporrà, oltre alle lezioni dei due
tutor, degli incontri con professionisti dei vari campi della scrittura,
tra cui:
Carla Petrachi e Roberto Guido
Giornalismo
Cosimo Argentina, Elio Paoloni, Piero Manni e Giovanni Pellegrino
Narrativa
Mauro Marino
Poesia
Ippolito Chiarello e Davide Barletti
Scrittura teatrale e cinematografica
Anna Grazia D'Oria, Antonio Debenedetti e Donato Valli
Critica letteraria e storia della letteratura
Officina vuol essere anche un laboratorio dove gli allievi possano
esercitarsi nello scrivere e confrontarsi con i docenti. I tutor Errico
e Romano assegneranno delle esercitazioni, e le composizioni degli
allievi, al termine del corso, saranno raccolte in un'antologia per
Manni Editori.
Verrà fornita un'ampia bibliografia che spazierà dai manuali di tecnica
della scrittura, a classici ritenuti fondamentali per la formazione di
uno scrittore - di qualunque genere -, alle opere di coloro che
interverranno a lezione.
Per informazioni rivolgersi allo 0832-205577 o allo 0832-200373 o a
promozione@??? o collegandosi al sito
www.mannieditori.it.
Se chiamate esordite...ho letto su CoolClub.
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- recensioni:.
10/02/2005
The Private
Saverio Costanzo
Regia: Saverio Costanzo
Attori: Mohamed Bacri, Lior Miller, Areen Mashrawi, Tomer Rouso, Hend
Ayoub
Produzione: Off Side, Istituto Luce, Cydonia, in associazione con Rai
Cinema
Distribuzione: Istituto Luce
"Why don't you leave this house?"
"Because it's my house. Why don't you leave my house?"
Questo semplice e scarno scambio di battute tra il capo dei soldati
israeliani e Mohammad, il professore palestinese costretto a subire con
la famiglia l'occupazione della propria casa, rappresenta un'ottima
sintesi di Private, film d'esordio di Saverio Costanzo, vincitore del
Pardo d'oro al festival di Locarno.
Siamo in un villaggio nei territori occupati e la casa di un professore
di letteratura inglese e della sua numerosa famiglia viene occupata da
un commando di soldati israeliani che la scelgono come base. I militari
lasciano liberi i palestinesi di andarsene, ma Mohammad decide di
restare. Al piano di sopra si sistemano i soldati, con le loro armi, i
loro divieti e la loro lingua sconosciuta, invischiati in un sistema di
cui non comprendono pienamente le ragioni. Al piano di sotto la famiglia
palestinese, con la paura delle incursioni notturne e una porta chiusa a
chiave che impedisce di uscire dal soggiorno dopo una certa ora. Tratto
da una storia vera (da anni una famiglia palestinese dei territori
convive sotto lo stesso tetto con gli occupanti israeliani), Private è
il resoconto di una resistenza pacifica, voluta in primo luogo da un
padre forte e intellettuale, imposta a una moglie spaventata e a cinque
figli che la affrontano ora con ingenuità e paura, ora con rabbia (il
figlio che prende in considerazione la via dei kamikaze), infine con una
nuova consapevolezza (la figlia maggiore che dal desiderio di violenza e
vendetta arriva alla comprensione delle ragioni del padre).
Girato in digitale, con una telecamera a spalla che restituisce immagini
sgranate e documentaristiche, il film mette in scena con un equilibrio
sorprendente (a partire dal titolo che significa sia "privato" che
"soldato semplice") la ricerca di uno spazio di contatto e comunicazione
tra i due gruppi (interpretati tra l'altro da attori israeliani e
palestinesi). La telecamera segue in continuazione i personaggi,
cogliendo i tentativi di avvicinamento, gli sguardi furtivi, curiosi e
impauriti, mostrando le barriere di separazione tra i soldati e la
famiglia, spingendosi fin dentro un armadio da cui Mariam, la figlia
maggiore, spia i soldati al piano superiore; l'inquadratura in
soggettiva è ridotta a uno spiraglio di luce da cui finalmente è
possibile un contatto, visivo, con un soldato israeliano.
Film intenso che porta avanti l'impegno culturale per il dialogo
pacifico tra due popoli vicini, in un miscuglio di lingue sorelle (come
suona evidente all'orecchio dei fortunati spettatori delle poche
versioni in lingua originale sfuggite alla "dittatura del doppiaggio"),
prese nel tentativo di ricerca di quello che David Grossman abitualmente
chiama un "nuovo linguaggio della pace". Peccato circoli in Italia in
sole venticinque copie.
Chiara Piovan
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- interviste:.
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- links consigliati:.
http://sgtpepe.splinder.com
Il Blog di Stg. Pepe. SKA PUNK & MORE
http://www.fasteer.com
Fasteer è un programma di condivisione file, studiato e implementato da
Brand New Soft, la promettente casa Software salentina!
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