[Lecce-sf] dibattito Presicce Ruggeri Bucci su presidenziali…

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Aihe: [Lecce-sf] dibattito Presicce Ruggeri Bucci su presidenzialismo e primarie
Eliogabalo - Wikipedia
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From: Alessandro Presicce
To: Angelo Ruggeri ; Gaetano Bucci ; Paolo Barrucci ; Iside Gjergji ; patrizia.calasso@???
Cc: fratesti@??? ; Maria Teresa Astro ; loukas2
Sent: Tuesday, February 15, 2005 3:26 PM
Subject: Re: Primarie di Eliogabalo e Trilateral antidemocratica e anticomunista


Premetto che nemmeno a me piace il sistema presidenziale, uninominale, maggioritario ecc.
Al referendum mi sono battuto (anche affiggendo i manifesti la notte) affichè il maggioritario non passasse.

Per chi non ha avuto la pazienza o la curiosita di sentire il dibattito di ieri, vorrei sottolineare che all'hotel President (e l'aveva gia detto al Tiziano), Vendola ha detto esplicitamente: "non mi sono candidato per essere un nuovo Principe, magari più illuminato del precedente, ma pur sempre un Principe. Mi candido per abbattere l'idea stessa del Principato, della visione della politica come esercizio di un potere dinastico, autoritario e "medioevale"".

Non so se Vendola porterà davvero "le nostre idee, nelle stanze ammuffite del potere", ma so che ieri ha preso tanti impegni e ha parlato, in contraddittorio, del lavoro e dei temi sociali.

Io dico semplicemente questo: abbiamo o no interesse ad avere un parco protetto da Otranto a Leuca e a bloccare l'abusivismo che sta divorando il Salento? Abbiano o no interesse a bloccare la orrenda Statale 275 (una autostrada soprelevata che - a trenta metri dal suolo - farà correre le auto da Maglie a Leuca)? Abbiamo noi interesse a istituire un reddito minimo di cittadinanza (che chiamerei "di civiltà"!). Abbiamo noi interesse a che gli appalti non siano affidati come al solito alle aziende delle ecomafie e alle aziende che stritolano i lavoratori? Abbiamo interesse a far dichiarare la Puglia indisponibile a nuovi insediamenti militari o nucleari!

Io penso che abbiamo interesse a questo e amille altre cose!
Al di là delle somiglianze con Eliogabalo, o alle divertenti boutade sul "tifo" che si è scatenato per Vendola, io credo - e questo è il mio pensiero - che non possiamo permetterci di aspettare che arrivi la rivoluzione che auspichiamo. Dovremmo cogliere i segni di novità e, nel frattempo, continuare a lavorare perchè uno sblocco democratico si realizzi.

Alessandro


----- Original Message -----
From: Angelo Ruggeri
To: alessandro.presicce@??? ; forumlecce-admin@??? ; patrizia.calasso@??? ; forumlecce-bounces@???
Sent: Tuesday, February 15, 2005 11:14 AM
Subject: Primarie di Eliogabalo e Trilateral antidemocratica e anticomunista


Centro "Il Lavoratore"
L'articolo su "La democrazia rifiutata" dell'Unità del '77 è costato qualche fatica inserirlo stante che trascrivere è attività passiva - donde che ci capita di arrenarci nella trascrizione di molti lavori fatti quando si usava la macchina da scrivere - ma al di la delle considerazioni e valutazioni "personali" speriamo possa servire a ripensare a cose tanto obliate quanto decisive  come  la  Trilateral per l'arretramento dalla democrazia programmato quasi quanto i risultati elettorali in Irak (ultimo approdo - e punto d'arrivo - del "sogno americano" della democrazia apparente, recitata o di cartapesta come una Disneyland e una Ollywood  e per ciò come queste "esportabili" come ha fatto la Gardaland berlusconiana: in fondo il loro kitc è sincero: "Esportare l'America" è papale papale il titolo di un libro del Foglio dedicato alla rivoluzione dei neoconservatori che, come spesso accadde, mistifica meno di una sinistra spesso infognata nell'ipocrisia del politicamente "corretto").         
Ne dispiacerebbe qualche interlocuzione o arrichimento e approfondimento sull'arrettramento della democrazia, perchè è davvero singolare che anche coloro che sono stati sinceri democratici e di sinistra, e anche "comunisti", oggi accettino - magari persino rivalutando Craxi al posto di Berlinguer ma continuando a fingersi continuatori di quest'ultimo - semplicemente e si adeguino così facilmente tanto  da  accettare  di  fare politica e candidarsi in elezioni maggioritario-presidenziali facendo finta di nulla, come se non ci fosse stato e non sia accaduto niente in questi anni di sovvertimento antidemocraico e anticostituzionale: un po' come se nel Cile di Pinochet la sinistra avvesse continuato a fare politica e a candidarsi nelle elezioni e ad occuparsi di omossessualità, ambiente,  fecondazioni, adozioni e diritti civili in genere o fare anche referendum e primarie ignorando la presenza di un potere autoritario, in forma stabile e continuativa, come quello  pinochetista, certo non scalfibile dalla possibilità di occuparsi di alcune tematiche o "diritti civili" contraddetti e negati in partenza dalla natura stessa e autoritaria del potere. 
Eppure, mutatis mutandis, è quello che si fa in Italia sia rispetto alle  istituzioni locali, regionali e statali che si sono involute autoritariamente e rispetto a cui ci si occupa di altro senza anzitutto contrastare l'autoritarismo o il "fascismo" che è nelle e delle istituzioni prima ancora che in chi poi viene eletto a governarle e di cui magari si identifica il "regime" nella di lui persona invece che già nelle istituzioni, "regime" che quindi viene legittimato se si concorre - come anche Vendola - accettando di fatto le "istituzioni" di regime come quelle insite nell'istituto delle primarie populiste (e uninominali: come nell'Antico e ne lpre-moderno) dopo aver tanto criticato il populismo "altrui" o insite nell'istituto del referendum che - al di la dei contenuti o dei quesiti su cui ci si divide - esprime come le primarie una forma della politica e del potere dall'alto, elitario e opposto alla democrazia antifascista e alla sovranità popolare della Costituzione nostra che si soppianta o si integra - con provincialismo e sudditanza geopolitica ma sopratuto subalternità culturale e ideologica - con istituti "americani" per presunto "modernismo" ("nemico" di ogni teoria e cultura di sinistra, che pervade anche settori che ben conosco e che hanno ambito presentarsi come fautori di un "comunismo moderno"(sic) finendo per rifondare un "anticomunismo premoderno"; 
sia rispetto a "carte" europee dei "diritti" che si valutano a prescindere da quella che è la regressioe autoritaria, persino pre-moderna, della UE e dalla natura effettiva del suo potere che essendo antisociale e antidemocratico nega in partenza ogni diritto e sociale e civile. 
Come se si potesse veramente fare "diritti" in presenza di poteri e istituzioni autoritarie, per di più dopo averle passate e passandole  come Moderne.      Come fossimo a prima della Rivoluzione francese e delle manifestazioni della lotta di classe, anzi a prima della querelle des anciens et des modernes e non fosse ancora passata la tesi che i moderni sono più vecchi e quindi più esperti e maturi degli antichi e fosse più saggio riproporci e partecipare ancora al maggioritario-uninominale e alle primarie presidenzialiste e populiste che ne sono una espressione. 
Come fosse più moderno Eliogabalo piuttosto che il moderno proporzionale adottato immediatamente dopo la Liberazione e il moderno costituzionalismo democratico della nostra Carta del 1948. 
E come se - dice appunto Bucci nel qui sotto allegato riferendosi ad un magistrato e a Don Angelo di Bari - a difendere la democrazia sia rimasto solo qualche magistrato, qualche sacerdote, qualche operaio , qualche emigrato , qualche studente.
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