Szerző: norma Dátum: Tárgy: [NuovoLaboratorio] centocinquantareesima ora in silanzio per la pace
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Rete controg8 per la globalizzazione dei diritti
Giuliana Sgrena , Florence Aubenas e Hussein Hanoun Al Saadi sono ancora
prigionieri. Ancora una volta chiediamo a chi li ha sequestrati di
liberarli subito, ed esprimiamo la nostra solidarietà ai loro familiari ed
amici.
Ma non possiamo fare a meno di sottolineare che, come questi episodi
continuano a dimostrare, l'Iraq è tutt'altro che un paese democratico e
pacificato; che elezioni svolte in assenza di veri controlli indipendenti,
con candidati "segreti" e dodici giorni di conteggio dei risultati non
possono costituire un alibi per occupazioni militari di tipo coloniale; e
che, ad ogni latitudine, la libera informazione e la solidarietà
disinteressata fanno sempre paura.
Continuiamo a chiedere il ritiro immediato dall'Iraq di tutte le forze
occupanti; con particolare forza chiediamo il ritiro del contingente
italiano, che coinvolge il paese in cui viviamo in una guerra illegale,
inutile e criminale.
Nessuna "transizione alla democrazia" può essere garantita da forze
belligeranti , coinvolte direttamente nella distruzione del paese e nel
massacro di oltre centomila iracheni, in massima parte civili.
Noi non ci stanchiamo di chiedere ai partiti dell'opposizione che non si
rendano complici di ulteriori delitti e quindi votino contro il
rifinanziamento della missione italiana in Iraq.
Pensando a Giuliana, a Florence, ad Hussein alle vittime innocenti di questa
e di tutte le guerre, sosteremo in silenzio per la centocinquantatreesima
volta mercoledì 16 febbraio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale
di Genova