[Incontrotempo] report sciopero H3G a Palermo

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Autore: excarcere@ecn.org
Data:  
Oggetto: [Incontrotempo] report sciopero H3G a Palermo
3 IS NOT MAGIC NUMBER!

report sciopero H3G a Palermo
contro l'esternalizzazione della rete

superando le più rosee stime, oggi la voce dei lavoratori 3 si alzata
forte per comunicare all'azienda la netta opposizione a qualsiasi piano di
"svendita" dei colleghi della rete. Nella mattinata il picco di adesione
allo sciopero, tanto che soltanto 7 "crumiri" trovavano la viltà di
abbassare il proprio sguardo dinnanzi a
chi, pur avendo il turno pomeridiano, era già presente.
Nel pomeriggio una leggera flessione, dovuta alla stanchezza di quanti in
maniera continua e generosa continuavano comunque a non far mancare
la propria presenza: comunque: il segnale all'azienda era già stato dato:
mai più facili scelte sul "culo" dei lavoratori!

FlexWorkers
flexworkers@???

Continuando...
gli articoli di Pier Luigi Tolardo




3 non dà la felicità

Quando nel 2002 cominciò la sua attività 3-H3G, la compagnia di telefonia
mobile specializzata esclusivamente nell'Umts, ci tenne particolarmente a
presentarsi come un'impresa molto attenta al benessere dei propri
dipendenti; molti articoli della stampa italiana, prima
ancora che alle novità tecnologiche e dei servizi di telefonia, furono
dedicati proprio a questa volontà di innovazione nella gestione delle
risorse umane.

3, per bocca dello stesso amministratore delegato (e fondatore) Vincenzo
Novari, all'interno dell'ufficio del personale istituiva un'insolita
figura di "direttore della felicità", cioè un manager impegnato
esclusivamente nel riceercare il massimo della soddisfazione della gente
che avrebbe lavorato nella nuova azienda. Questo "direttore della
felicità" sarebbe stato sempre a disposizione dei dipendenti; inoltre
nei corridoi c'erano sempre ceste di frutta fresca ed era stato istituito
per i dipendenti un servizio di lavanderia e stireria con consegna in
azienda.

Probabilmente nella fase di start-up di 3 era conveniente mostrarsi come
un'azienda esemplare sotto il profilo del rapporto con i collaboratori:
era il periodo delle assunzioni e bisognava strappare risorse agli altri
gestori mobili italiani, da Tim a Vodafone a Wind, soprattutto nei
settori tecnici.

Ora i tempi sembrano cambiati: 3 ha deciso di esternalizzare i settori
dell'informatica, che potrebbero passare ad Hp (che già segue
l'informatica Telecom Italia) o ad Accenture (che ha già acquisito Tess,
la società di gestione paghe del Gruppo Telecom Italia)

Si parla di esternalizzazione soprattutto per il settore nevralgico della
Rete, per il quale si fanno i nomi di Siemens o Ericsson. Sono circa 1.000
persone che lavorano in questi settori, oltre il 50% del personale di 3,
che uscirebbe dall'azienda a due anni o poco più dal suo
avvio. Per questo le organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo stato di
agitazione. Anche il "direttore della felicità" lascerà 3?


*****


Se 3 cede la Rete diventa un operatore virtuale

Da tempo in Italia aziende come Tele2 premono perché sia autorizzata anche
in Italia la possibilità di costituire nel campo della telefonia mobile
degli "operatori virtuali", come già avviene in Francia ed in
Inghilterra.

Si tratterebbe di operatori che offrono il servizio di telefonia mobile
appoggiandosi a un altro operatore, cioè senza realizzare una Rete
propria, e limitandosi a rivendere il traffico acquistato all'ingrosso
dai gestori che hanno una propria rete, come Tele2 e la stessa Wind fanno
con Telecom Italia nella telefonia fissa.

Finora queste richieste di Tele2 e altri interessati (pensiamo al gruppo
Virgin già presente nei voli charter e low cost, nelle bibite, nella
musica, nelle carte di credito e oggi In Italia anche nelle palestre) non
hanno avuto un via libera dal Governo: gli attuali operatori di telefonia
mobile (Tim, Vodafone, Wind e per l'Umts H3G) si oppongono sostenendo che
hanno già investito molto nella Rete e di aver pagato a
caro prezzo le licenze Umts. Insomma non vogliono concorrenti che si
presentino sul mercato liberi dei vincoli e oneri finanziari che hanno
dovuto sostenere per partire con il servizio, principalmente per
realizzare la Rete.

Ora c'è il fatto nuovo che la stessa H3G si appresterebbe a vendere o ad
affittare per un lungo periodo la propria Rete, limitandosi così agli
aspetti di marketing, vendita, promozione e assistenza del servizio.

In questo caso diventerebbe H3G essa stessa "un operatore virtuale" che
subaffitta o si appoggia ad una Rete esterna, proprio l'operatore virtuale
che anche H3G non vuole che si affacci sul mercato italiano.
Qualcosa, evidentemente, non torna.