[Incontrotempo] Centro di Documentazione e Lotta 09-10/02/05

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Autor: Centro Documentazione e Lotta
Data:  
Asunto: [Incontrotempo] Centro di Documentazione e Lotta 09-10/02/05
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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
09-10/02/05 *
* http:\\it.geocities.com\verbano\archivi\lc02_05.htm 
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SOMMARIO: Fiat Melfi, Ceset, Calabria, Ferrovie
British Airways, Brembo, Conciario, Italaquae,
Orizio, Ferrarelle, Cave napoletane, Nervesa, Ametek,
Fiat Pomigliano, Ledysan, Granmilano, Naiadi, Cooptur

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8 febbraio 2005

FIAT DI MELFI: CASSA INTEGRAZIONE
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Ricorso massiccio alla cassa integrazione, che
coinvolgerà la prima settimana di marzo due
stabilimenti finora rimasti abbastanza incolumi quali
Melfi e Pomigliano. I sindacati sollecitano un
incontro urgente con l'azienda e con l'esecutivo.
Proprio domani a Torino i vertici di Cgil, Cisl e Uil
parteciperanno all'assemblea generale dei quadri e
delegati sul "caso Piemonte" a partire dalla crisi
Fiat e dalle prospettive di Mirafiori.
Lo stop della produzione interesserà dal 7 al 13 marzo
tutti i 5.000 dipendenti di Melfi e i 4.500 di
Pomigliano. I lavoratori di Mirafiori si preparano a
fare sentire la loro voce al Gran Galà Olimpico di
giovedì sera al Teatro Carignano di Torino: ai 500 vip
invitati alla festa sarà distribuito un
volantino-invito "al galà dei lavoratori Fiat".

CESET: 40 LICENZIATI http://www.ecodelchisone.it/

Venerdì scorso davanti ai cancelli della Ceset di
None, decine di operai hanno manifestato disappunto
per la prospettiva di 40 licenziamenti e per il
mancato rispetto degli accordi stipulati con i
sindacati. La Ceset, infatti, ha deciso di spostare la
linea di produzione dei motori per lavatrici in
Polonia aprendo la procedura di mobilità per 40
dipendenti. Mobilità che precede il licenziamento. Nel
dicembre 2000 la Merloni cedette la Divisione motori
di None alla Ceset, gruppo Emerson Aplliance Europe,
specializzato in motori per il lavaggio. L'impegno era
quello di mantenere per tre anni un rapporto esclusivo
per i motori per lavastoviglie con l'acquirente fino
al marzo 2003 e di cercare un secondo fornitore solo
in seguito. Nel 2001 gli occupati erano 202, di cui
179 a tempo indeterminato e 23 con contratti atipici.
Oggi gli operai sono 157 (119 a tempo indeterminato e
38 interinali). A dicembre, prima che si concludesse a
fine mese il primo ciclo di mobilità individuale che
ha accompagnato chi ne aveva i requisiti al
pensionamento, è stato aperto un nuovo ciclo che
coinvolgerà 40 operai, da decenni nell'azienda ma
comunque troppo giovani per accedere alla pensione. Le
trattative sindacali proseguiranno all'Amma di Torino
il 14 febbraio, quando vi saranno otto ore di
sciopero. Ogni giorno è effettuata un'ora di sciopero.



9 febbraio 2004

CALABRIA: ARRIVANO GLI STIPENDI PER I REGIONALI
http://www.giornaledicalabria.it

A fine febbraio la pubblicazione delle graduatoria
delle progressioni verticali di carriera. La giunta
regionale ha autorizzato il pagamento degli arretrati
per le progressioni orizzontali in esecuzione del
contratto integrativo di lavoro 2004. Lo si è appreso
da una nota del comitato esecutivo della Rsu dei
dipendenti della giunta regionale che ha incontrato il
dirigente del settore giuridico dell'assessorato al
personale. È di oltre dieci milioni di euro il fondo
di produttività stanziato dalla giunta regionale
calabrese che sarà presto ripartito tra i dipendenti
regionali in applicazione del contratto integrativo di
lavoro per il 2004, con un nuova progressione
orizzontale per tutte le categorie dalla A alla D ed è
in dirittura d'arrivo anche il piano di ripartizione
per l'integrativo 2005.

SCIOPERO FERROVIERI http://www.laprovinciadilecco.it/

La sicurezza a bordo dei treni "merita un giorno di
disagi per i viaggiatori": l'Intesaconsumatori,
l'associazione che riunisce diversi gruppi di
cittadini, appoggia così la protesta dei ferrovieri e,
nel braccio di ferro tra sindacati e ministero delle
Infrastrutture sulla durata dello stop, propone di
prolungare lo sciopero per 12 ore, cioè un tempo
intermedio tra le 24 ore proclamate e le 8 ore
indicate dal ministro Lunardi.Lo sciopero, secondo
l'Intesa, deve vedere uniti lavoratori e utenti, i
quali pagano un servizio troppo spesso scadente sotto
tutti i punti di vista, primo fra tutti quello della
sicurezza. Sul piede di guerra anche i sindacati,
indignati per il tentativo del governo di ridurre le
ore di protesta.


10 febbraio 2005

VERTENZA BRITISH AIRWAYS http://www.marketpress.info

L'Assessore al Lavoro del Comune di Roma, Luigi Nieri,
su mandato del Sindaco Veltroni ha ricevuto la
delegazione sindacale che rappresenta i lavoratori
impiegati dalla società aerea British Airways. La
situazione che si viene a creare per la
delocalizzazione della struttura del call center della
British Airways in Germania coinvolge 73 famiglie del
territorio romano. Il continuo depauperamento delle
risorse umane ed economiche presenti nella realtà
romana richiede un intervento diretto ed immediato di
tutte le istituzioni. La chiusura delle procedure di
licenziamento collettivo è prevista per il 27
febbraio.

BREMBO: SCIOPERO http://www.ecodibergamo.it/

Oggi il gruppo Brembo si ferma a seguito dello
sciopero proclamato da Fim, Fiom, Uilm Bergamo e dalla
Rsu per protesta contro il piano industriale del
gruppo di freni che comporta un pesante riassetto dei
siti produttivi con una delocalizzazione di una parte
della lavorazione dischi e il trasferimento dell'altra
parte. L'operazione comporta l'esubero di 196 posti
che l'azienda ritiene di poter ricollocare nell'arco
di 24 mesi. L'agitazione è articolata a livello di
stabilimento: due ore di sciopero saranno effettuate
nei siti Brembo di Curno, Mapello e Stezzano
(includendo anche la Fomm di Mapello e la Bibielle di
Levate), nelle ultime ore di ogni turno. Otto ore di
sciopero (tutti i turni) invece saranno effettuate
nello stabilimento di San Giovanni Bianco, dove si
svolgerà anche una manifestazione in paese, con
concentramento alle 9,30 nel parcheggio dello
stabilimento.

CONTRATTO DEL SETTORE CONCIARIO
http://www.ilgiornaledivicenza.it/

Sindacati critici sul mancato rinnovo del contratto
collettivo regionale per i dipendenti delle imprese
artigiane del settore concia del Veneto, fermo dal
2000. I prezzi della pelle sono precipitati e la
redditività per le imprese artigiane è
conseguentemente calata. Questo. Per i datori di
lavoro, non può che rendere ancor più difficoltoso il
percorso di rinnovo del contratto regionale. I
lavoratori in industria e nell'artigianato non sono
equiparabili. La differenza economica vera, poi, non è
nelle mensilità, ma alla fine del rapporto di lavoro:
su 220 aziende, 150 utilizzano infatti la formula
della sospensione dell'attività che dà diritto al
lavoratore al 30 per cento dello stipendio percepito
prima, contro la cassa integrazione che porta circa
l'80.

ITALAQUAE; 40 ESUBERI http://www.bresciaoggi.it/

Per lo stabilimento Italaquae di Boario Terme
l'azienda promette investimenti e continuità
produttiva, ma non cambia idea sull'annunciata messa
in mobilità di 40 lavoratori dell'impianto di
imbottigliamento camuno. Si è concluso con una netta
frattura l'incontro tra azienda e sindacati, il
secondo in una settimana, svoltosi ieri nella sede
dell'Associazione industriali a Roma. La
ristrutturazione significa che non c'è più posto per
un totale di 130 lavoratori del gruppo Italaquae, dei
quali 40 da tagliare nello stabilimento di Boario.
Le parti si sono lasciate senza alcun particolare
impegno ed i sindacati si sono affrettati, dalla
capitale, a convocare, per la giornata di domani,
venerdì, delle assemblee sui luoghi di lavoro.
Nel contempo sono state decise 16 ore di sciopero da
attuarsi nelle prossime due settimane. Le modalità di
questo sciopero saranno decise dagli stessi lavoratori
nelle assemblee previste per domani.

ORIZIO: RITIRATA LA MOBILITA'
http://www.bresciaoggi.it

Il 14 dicembre scorso l'annuncio alle organizzazioni
sindacali di categoria, con il quale la Orizio Paolo
di Rodengo Saiano esplicitava le proprie intenzioni;
prima di Natale la lettera con la quale veniva
ufficializzata l'apertura della procedura per la messa
in mobilità di 102 dei 183 dipendenti. Ieri un altro
incontro ha sancito la svolta. Le parti hanno
raggiunto un'ipotesi di accordo. Prevede l'impegno
dell'azienda a ritirare la procedura di mobilità,
quindi il ricorso alla Cassa integrazione
straordinaria per crisi aziendale per un anno, dal
prossimo 15 marzo, con il coinvolgimento di massimo
100 dipendenti sul totale della forza lavoro; previsti
anche l'anticipo delle spettanze e l'utilizzo
dell'ammortizzatore sociale con il principio della
rotazione. L'ipotesi di accordo passerà al vaglio dei
lavoratori durante l'assemblea già fissata per domani
pomeriggio, dalle 15 alle 17 in fabbrica dove, nel
frattempo, sono state sospese le iniziative di
mobilitazione messe in campo.

FERRARELLE: ESUBERI CONFERMATI http://www.denaro.it

L'azienda conferma gli esuberi, e le organizzazioni
sindacali proclamano le prime dieci ore di sciopero
per difendere i posti di lavoro. Il progetto
industriale del nuovo proprietario, Carlo Pontecorvo
prevede una pesante ristrutturazione organizzativa,
con una sensibile riduzione delle squadre e dei turni
di lavoro, e la chiusura dei reparti presse e specule.
Complessivamente l'intervento dovrebbe coinvolgere 130
lavoratori, 60 dei quali occupati presso lo
stabilimento Ferrarelle di Riardo. Le trattative sono
state ufficialmente interrotte, anche se in queste ore
le segreterie nazionali formalizzeranno la richiesta
di un incontro al ministero del Lavoro per verificare
la possibilità di individuare altri strumenti che non
siano i licenziamenti. Ipotesi rispetto alla quale la
proprietà ha già manifestato una disponibilità di
massima.    


CAVE DI ROCCARAINOLA: 800 A RISCHIO
http://www.denaro.it/

Ottocento lavoratori impiegati nel settore estrattivo
rischiano il licenziamento immediato. L'allarme è
stato lanciato dagli stessi industriali delle cave di
Roccarainola, Rocca D'Evandro e Galluccio, nel
Napoletano.

NERVESA: BLOCCO STRADALE DEI LAVORATORI
http://www.gazzettino.it/

Hanno usato i tamburi, ma anche i fischietti; cantato,
ma anche urlato a squarciagola la propria rabbia;
distribuito volantini ad automobilisti in genere
solidali; alzato cartelli dagli eloquenti messaggi.
Hanno marciato da e verso quell'azienda che, da almeno
un anno, li ha trascinati nel baratro. Senza dubbio,
in due ore intense di manifestazione (fra le 11 e le
13) i 200 lavoratori della "Nervesa moda uomo" si sono
fatti notare. Un cartello recitava: "sei mesi ci hai
rubato e neanche i contributi ci hai pagato" in
riferimento al numero di mensilità arretrate, per un
totale di "circa 3 milioni di euro", di debiti, come
recitava un altro cartello. Denunciato lo sfruttamento
delle donne di Nervesa lanciando un appello al
giudice. Quello di far loro avere tutto ciò che
avanzano. Arrivati alla sede della "Nervesa",
pressoché deserta, i lavoratori, in assenza del
campanello ("si sono portati via anche quello",
qualcuno ha commentato) hanno contattato all'interno,
via cellulare, Casimiro Fornasiero, da fine luglio
direttore finanziario. "Gli abbiamo chiesto di
scendere ma ha detto di non essere titolato a
rappresentare l'azienda".

AMETEK; CASSA INTEGRAZIONE SPECIALE
http://www.laprovinciadicremona.it/i

Accolta dal ministero del Lavoro la richiesta di cassa
integrazione speciale per i 110 lavoratori
dell'Ametek. Non era così scontato (tra l'altro la
multinazionale che produce motorini elettrici non
avrebbe potuto beneficiare di altri ammortizzatori
sociali). Per dare un'idea dell'importanza basti dire
che fino ad ora il provvedimento è stato concesso ad
Alitalia ed Alfa di Arese. La cassa integrazione
speciale avrà durata fino al 31 dicembre e riguarderà
i 110 dipendenti dichiarati in esubero nel novembre
scorso. Entro la fine dell'anno dovranno essere
ricollocati una sessantina di lavoratori, mentre gli
altri resteranno al lavoro nello stabilimento di
Ripalta Cremasca. Per il momento si ha l'impegno
formale della Bosch (15 persone) e della Gamma Croma
(25), ma altre aziende sembrano essere interessate ad
assorbire manodopera che sarebbe in mobilità, con
conseguente risparmio.

FIAT DI POMIGLIANO: OTTO ORE DI STOP PER L'18
http://ilmattino.caltanet.it/

La cassa integrazione nello stabilimento Fiat Auto di
Somigliano è un fulmine a ciel sereno per i 4.500
lavoratori di quella che fino a ieri doveva essere una
fabbrica intoccabile. E invece, nonostante i piani
d'investimento, le nuove assunzioni, le proroghe ai
contratti a tempo determinato e una linea "147" che
tira sul mercato, anche qui come nel resto degli
stabilimenti del gruppo Fiat ci sarà una settimana di
cig. Ieri nel corso delle assemblee dei delegati, la
Fiom ha proposto alle altre sigle una risposta contro
la settimana di cig a Pomigliano: uno sciopero di otto
ore e presidio dei cancelli per venerdì 18 febbraio.
"Chi ci dice - spiegano alcuni operai del reparto
carrozzeria - che non andrà a finire anche qui come a
Termini imprese o a Melfi? Nessuno si sente più
garantito se si inizia a programmare cig anche in
questa fabbrica. Vuoi vedere che le voci che girano da
qualche mese in fabbrica su una probabile vendita
dell'Alfa Romeo in Oriente siano fondate?"

LEDYSAN; MOBILITA' http://www.gazzettino.it/

In arrivo a giorni la mobilità per i dipendenti
Ledysan di Valvasone (Pordenone). Il rappresentate
sindacale della Slc-Cgil, Giuseppe Pascale,
interpellato l'avvocato Rocco di Torre Padula,
incaricato dal Tribunale fallimentare di Milano per il
caso Ledysan, ha anticipato che a giorni avvierà la
procedura per la mobilità. Una notizia attesa da tempo
dai dipendenti che coinvolgerà in primis Valvasone.
Dopo il 26 di gennaio era sceso lo sconforto per
un'asta andata deserta, ma oggi qualcosa sembra
muoversi. Continua intanto la sollecitazione per la
Cassa integrazione speciale e con l'avvio della
mobilità (ndr. dopo sei mesi di stipendi arretrati) si
fa comunque un primo passo positivo in questo 2005..

GRANMILANO: SCIOPERO http://ilmessaggero.caltanet.it

Sono in stato di agitazione da ieri i dipendenti della
GranMilano, l'azienda dolciaria di Pomezia meglio
conosciuta come Tre Marie, che ha aperto la procedura
di mobilità per 32 lavoratori sui complessivi 170. La
decisione di bloccare gli straordinari e di dichiarare
un pacchetto di nove ore di sciopero a partire da oggi
a mezzanotte è stata presa dal sindacato dopo
l'incontro di lunedì con i vertici dello stabilimento.
La ditta fa parte della holding Barilla. Così da oggi
a mezzanotte i lavoratori incroceranno le braccia per
le prime tre ore dei quattro turni. In concomitanza
dello sciopero i dipendenti organizzeranno un presidio
davanti allo stabilimento bloccando l'uscita delle
merci. In pratica dei cornetti che la GranMilano
produce. La procedura di mobilità era stata aperta
proprio per l'introduzione di un nuovo macchinario che
evita la curvatura manuale dei cornetti.

NAIADI http://ilmessaggero.caltanet.it/

Fumata nera per i dipendenti di Abruzzo Sport, la
società che gestisce le piscine Naiadi. Alla riunione
presso l'ufficio provinciale del lavoro, su richiesta
della Cgil, non si è presentato il patron Pietro Del
Grosso, ma il suo legale Umberto Castaldi. I sindacati
hanno richiesto il ritiro immediato dei quattro
licenziamenti effettuati: l'avvocato Castaldi ha
risposto che non poteva prendere tale decisione se
prima non si fosse consultato proprio con Del Grosso.
Insomma, futuro ancora incerto per i quattro
lavoratori del settore riabilitazione a spasso dalla
settimana scorsa e, nel frattempo, il settore ha
sospeso tutti i trattamenti. La causa della chiusura
sarebbe nella scarsa redditività del settore. Invece
si teme che tutti i servizi siano esternalizzati con
un taglio del personale. Comunque, il termine concesso
dal sindacato per evitare azioni clamorose è quello di
domani. Intanto, si dovrà discutere anche degli orari
e dei carichi di lavoro oltre che di una scheda che
ogni dipendente deve compilare al termine del proprio
lavoro."Una richiesta che non è stata preannunciata da
nessun ordine di servizio.

COOPTUR: STATO DI AGITAZIONE http://www.iltempo.it/
molise

I lavoratori Cooptur di nuovo in stato d'agitazione:
la decisione è scaturita all'indomani di una riunione
tra i dipendenti della cooperativa che si occupa della
pulizia e della mensa all'ospedale regionale
Cardarelli di Campobasso. Alla base della decisione vi
sono alcuni ritardi nei pagamenti delle mensilità
dovute ai lavoratori, in specifico tredicesima e
salario accessorio. Dal mese di dicembre, vi sarebbero
ritardi nella corresponsione del salario che
chiaramente creano non pochi problemi ai dipendenti. I
lavoratori proclamano il solo stato d'agitazione, ma
preannunciano che se la situazione non verrà sanata al
più presto si riservano ulteriori ed incisive forme di
lotta compreso il ricorso alle vie legali.

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