[Cm-roma] PM10....e -13 comunque

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Autore: Andrea T
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Oggetto: [Cm-roma] PM10....e -13 comunque
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http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/inquinamento/20050209173233266058.html

(ANSA) - ROMA, 9 FEB - Nuovi 'nasi' anti-smog in arrivo nelle citta'
italiane. Le centraline di monitoraggio 'cambiano casa' e si adattano ai
tempi, soprattutto a quelli delle micropolveri. Diverso anche il modo di
rilevare l'inquinamento. Il tutto per individuare il vero colpevole, in
base ai criteri fissati dalla Ue. Sembra infatti, secondo studi del Cnr,
che il Pm10 da traffico sia un terzo del totale e che le targhe alterne e
i blocchi incidono per l'8% sull'abbattimento delle polveri. Cosi' il
ministero dell'Ambiente, insieme ai comuni, ha svolto un lavoro tecnico
per mettere a punto linee guida sul posizionamento delle centraline. Linee
guida che saranno tra gli argomenti all'ordine del giorno nella riunione
con l'Anci, la prossima settimana. Obiettivo: individuare il vero
colpevole dell'emergenza distinguendo tra polveri da traffico e le altre.
E sull'argomento il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, ha precisato
che ''non c'e' nessun decreto'' e che il piano ''risponde alle indicazioni
dettate dalla Ue''. ''Il nostro obiettivo - ha spiegato - e' dare ai
comuni la possibilita' di effettuare un monitoraggio che dia piu'
tranquillita'''. In sostanza ''una sistemazione piu' consona alle
centraline altrimenti alcune citta' risultano in fibrillazione e altre
meno''. Secondo la Ue, infatti, le centraline vanno posizionate ''in zone
non rappresentative del traffico ma della popolazione esposta alle
emissioni da traffico''. Spesso invece, nelle citta' italiane, accede che,
ha rilevato Matteoli, ''le centraline si trovino vicine ai semafori o
direttamente a livello dei tubi di scappamento''. In tutto 86 quelle
presenti nelle 8 grandi citta' italiane secondo gli ultimi dati Apat.
Situazione che confonde i ricercatori ai quali spetta poi lanciare i
bollettini quotidiani sulla qualita' dell'aria. Roma ha gia' cominciato a
ricollocare i sistemi di rilevamento dello smog. Nella capitale infatti,
risultavano 'fuori sede' almeno 5 'annusa-polveri' sulle 12 presenti nella
capitale. Fra sei mesi comunque ci potrebbero essere delle schiarite sulla
nube micropolveri. Infatti, il Cnr, in collaborazione con Universita' di
Roma La Sapienza e Regione Lazio, ha avviato uno studio sulle 5 province
per capire la provenienza del Pm10. ''Fra sei mesi - ha detto Ivo
Allegrini, direttore dell'Istituto inquinamento atmosferico del Cnr -
avremo le idee piu' chiare. Gia' ora sappiamo che le polveri possono
arrivare anche da molto lontano, addirittura da centinaia di migliaia di
chilometri per ritrovarsi non solo nelle nostre citta' ma anche in posti
non a vocazione traffico, come le montagne appena sopra Frosinone dove
sono stati rilevati anche 40 microgrammi a metro cubo di Pm10''. Le
polveri non sono come gli ossidi di azoto che crollano abbattendo il
traffico. ''Il Pm10 e' un problema molto grosso - ha detto Allegrini - e
non e' limitabile con provvedimenti tampone. Le micropolveri si possono
trovare in miscele che dipendono da tanti parametri''. E cosi' nelle
centraline finisce la terra del Sahara, ma anche l'aerosol marino che si
forma quando le onde si infrangono sulla terraferma o gli aerosol
provenienti da industrie o centrali termoelettriche distanti anche
chilometri e chilometri''. Intanto pero' l'Italia sta per essere invasa da
una valanga di blocchi del traffico: Milano e Torino sono candidate a
essere le prime delle 8 grandi citta' italiane a entrare nella lista di
chi ha finito il numero di superamenti in un anno del limite di 50
microgrammi a metro cubo giornalieri. All'8 febbraio - secondo il conto
alla rovescia scandito da Euromobility, l' associazione dei mobility
manager - 32 superamenti sui 35 concessi. Credito gia' bruciato invece,
secondo l'ultimo bollettino, da altre piccole citta' come Verona, Padova e
Vicenza. A Firenze mancano 9 giorni all'ora x (26 finora i superamenti), a
Bologna 10 (25 superamenti), a Roma 14 (21 superamenti). Meglio Napoli (21
giorni al termine del credito e 14 superamenti) e a Palermo (7 superamenti
e -28 giorni). ''Siamo agli sgoccioli - ha detto il direttore scientifico
di Euromobility, Lorenzo Bertuccio - e questo dimostra che non bastano
targhe alterne e blocchi della circolazione. Il poroblema e' cronico e va
affrontato con strumenti di pianificazione''. Fatto sta che a Milano il 3
febbraio, giovedi' di targhe alterne, il Pm10 era a 92 microgrammi a metro
cubo, contro, ha riferito Bertuccio, i 65 del giorno prima. E per
Euromobility si avvicina quindi il giorno della premiazione per la prima
grande citta' che avra' raggiunto il tetto massimo di superamenti. (ANSA).
GU
09/02/2005 17:32


A. - Bone.....pro Massa-aCratica