[Incontrotempo] L'hanno mandati in bianco

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Sci. A Bormio tecnici Rai in sciopero, annullato il gigante maschile. Tifosi in
rivolta. L'Azienda si scusa

Bormio, 9 febbraio 2005

E' stato annullato a causa di uno sciopero dei tecnici della Rai il Gigante
maschile ai mondiali di sci alpino di Bormio. La gara, in programma questa
mattina, è stata cancellata ad un ora dal via "per la mancanza della necessaria
copertura televisiva", hanno spiegato gli organizzatori. La decisione è stata
presa dai massimi organi dalla Federazione Internazionale dello sci (Fis) al
termine di una accesa riunione posticipando la gara probabilmente a domani.
"Senza diretta televisiva non può essere disputata una gara di sci soprattutto
a un Campionato mondiale", ha detto la Fis. La Rai precisa che "la ripresa tv e
la sua diffusione erano ampiamente garantite".

Uno sciopero lombardo
Lo sciopero pare sia stato deciso questa mattina solo da un gruppo di tecnici
pare della Lombardia. Alcune televisioni come l'austriaca Orf (dove lo sci è
sport nazionale), le tedesche Ard e Zdf e la svizzera SFDRS avrebbero messo a
disposizione i loro tecnici per garantire una diretta, ma oltre i tecnici della
Rai non avrebbero consentito l'utilizzo delle attrezzature e materiali come
telecamere e cavi per la trasmissione. "Si, è la prima volta che mi capita una
cosa simile, in Italia può accadere di tutto - ha affermato il fuoriclasse
austriaco Hermann Maier -. Per noi il problema può anche essere minimale, ma è
un danno d'immagine. Bisogna pensare ai tifosi che arrivano da lontano e hano
viaggiato tutta la notte. E' pazzesco". Nessuno sciopero invece a Sansicario
dove è in programma la Coppa del mondo di biathlon, test event in vista delle
Olimpiadi di Torino 2006. In questo caso la produzione e' ad opera
dell'emittente tedesca Zdf.

Tutto salta per uno sciopero
C'e' agitazione nel centro Rai, allestito sotto la pista di Bormio, per lo
sciopero che ha fatto annullare lo slalom gigante maschile ai mondiali di
Bormio. L' adesione ha riguardato una minima parte dei lavoratori presenti in
Valtellina, ma ha fatto saltare ugualmente la diretta e questa mattina molti
dipendenti dell'azienda scuotono il capo, contrari allo sciopero. "Abbiamo
fatto tutto il possibile - spiega la regista Giustiniani -, per assicurare
ugualmente la diretta, ma la Fis (Federazione internazionale degli sport
invernali, ndr) ha chiesto garanzie precise che, invece, con questa situazione
non potevamo dare. Abbiamo cercato di rimediare - prosegue la regista Rai -
facendo venire a Bormio altre squadre in questi giorni a Santa Caterina,
l'altra sede dei mondiali, ma avrebbero dovuto prendere confidenza con la
struttura di Bormio e non e' stato possibile, quindi, coprire al 100% il
servizio entro l' inizio della gara". Per la copertura totale della diretta
sono necessarie 21 telecamere - è stato spiegato -, invece era possibile
garantirne il funzionamento di 16.

Le scuse dell'azienda
"La Rai denuncia il comportamento irresponsabile di una sigla sindacale a
livello locale, la cui linea è stata respinta dal vertice nazionale
dell'organizzazione, che ha causato stamattina la mancata diretta tv della gara
dei mondiali di sci di Bormio e quindi l'annullamento". Lo rende noto un
comunicato di viale Mazzini. La Rai - prosegue la nota - comunque garantirà,
con tutte le soluzioni più opportune, le riprese tv delle gare di Bormio di
domani e dei prossimi giorni. A fronte di minacce di scioperi selvaggi vietati
dalla legge, saranno applicate procedure per assicurare le riprese tv, anche
per altre manifestazioni, sportive e non. L'azienda si scusa con gli sportivi e
i telespettatori per la deprecabile situazione di stamattina e - conclude il
comunicato - accerterà ogni responsabilità per l'accaduto per prendere tutti i
provvedimenti necessari e ricorrere agli strumenti previsti dalle normative
vigenti".


Si recupera domani?
Una nuova decisione sullo svolgimento delle competizioni mondiali, dopo
l'annullamento del Gigante uomini per lo sciopero dei tecnici Rai, verrà presa
alle ore 17. Nel pomeriggio è infatti in programma la consueta riunione dei
capisquadra, della Fis e degli organizzatori della manifestazione. E'
ipotizzabile che la gara venga recuperata domani, giornata in cui il calendario
originario prevedeva il riposo per gli atleti, una giornata dedicata proprio ad
eventuali recuperi, solitamente legati al maltempo. Il gigante uomini di oggi
avrebbe dovuto iniziare, con la prima manche, alle ore 9:30.

Spettatori inferociti
Dopo l'annullamento del gigante dei mondiali, la sede operativa della Rai a
Bormio è stata protetta da un cordone di polizia per allontanare gli spettatori
che protestavano per il rinvio. Un'auto con a bordo una squadra Rai è stata
circondata da un gruppo di persone che hanno insultato gli operatori ma,
secondo la polizia, non ci sarebbe stata alcuna aggressione. Nella tarda
mattinata la situazione è poi tornata più tranquilla e tutti gli spettatori
hanno lasciato Bormio senza problemi.

Le reazioni
Nel mondo dello sci alpino, l'annullamento di una gara mondiale per uno sciopero
di tecnici della tv non ha precedenti. Le reazioni sono di sbigottimento e di
incredulità. Nella sala stampa di Bormio 2005 i giornalisti di tutto il mondo
sono alla ricerca di notizie per capire come si è arrivati a queste decisioni.
L'EBU, l'ente televisivo europeo, è arrivato alla decisione di far annullare la
gara perché non erano garantite le riprese. Sono così saltati i palinsesti in
tutti i paesi che prevedevano la gara mondiale all'interno delle loro
programmazioni. Secondo quanto si è appreso, lo sciopero è stato programmato
da un sindacato milanese gia' alcuni giorni fa in difesa del ruolo degli
operatori nei confronti di iniziative Rai che gli avrebbero riguardati. Le
trattative, sviluppatesi nel frattempo, non avrebbero però ottenuto risultati.
All'ultimo momento si sarebbe cercato di sostituire gli scioperanti con altri
tecnici ma la copertura del servizio sarebbe risultata incompleta non
garantendo riprese adeguate. Così è stato deciso di annullare la gara. Nei
giorni scorsi vi erano state anche proteste sindacali con minacce di sciopero
da parte di addetti agli impianti di risalita che portano atleti e turisti alle
zone di gara. Ma l'agitazione sarebbe poi rientrata.