[Forumlucca] Econews - 9 febbraio 2005

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著者: Federazione dei Verdi di Lucca
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題目: [Forumlucca] Econews - 9 febbraio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- RAI. Pecoraro Scanio: privatizzazione è duro colpo a pluralismo e libertà
d'nformazione
- Birmania. Martone: accordi commerciali senza processo di pace?
- Iraq. Cento: unica svolta e’ ritiro soldati
- Iraq. Pecoraro: la Gad voti no a rifinanziamento missione
- Caccia. Zanella: la Face Italia fa opera di mistificazione, lettera ai
parlamentari
- Ilaria Alpi. Pecoraro: dimissioni se Taormina non si scusa
- Uranio. Boco: singolare che le nomine commissione siano arrivate dopo
conferenza stampa
- Giustizia. Cento: Castelli rispetti sentenza Lecco
- Carceri. Zanella: interrogazione parlamentare dei Verdi
- Islam/Forleo. Cento: la politica faccia passo indietro
- Elezioni Calabria. Verdi: subito aggregazione contro legge truffa
- Toscana. Roggiolani a Fallaci: venga a vedere integrazione tra italiani e
musulmani moderati
- Bergamo. Cortiana: un'altra aggressione ai Centri Sociali
- Caccia. Lipu: la modifica della Legge 157 calpesta l’UE
Econews dalle agenzie estere:
- African countries sign treaty to protect Rain Forest (ENN)
http://www.enn.com/today.html?Id=7082
- China under pressure on emissions as Kyoto looms (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29432/story.htm


RAI. Pecoraro Scanio: privatizzazione è duro colpo a pluralismo e libertà
di informazione

“La privatizzazione della Rai sarebbe un colpo pesantissimo al pluralismo e
alla libertà di informazione. Soprattutto oggi, in pieno regime di
conflitto di interessi e con un cda dimezzato e privo di qualunque
legittimità”. Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio,
spiegando che “sarebbe gravissimo svendere il servizio pubblico”. “Ciò che
serve ­ ha spiegato il leader del Sole che ride - è più libertà di
informazione, più pluralismo. Noi siamo contrari allo smantellamento del
sistema pubblico radiotelevisivo che consideriamo invece un patrimonio da
difendere. Ogni accelerazione rischia di provocare danni alla maggiore
industria culturale italiana, anche perché tale processo avverrebbe senza
alcuna garanzia per il futuro, né per la Rai, né per i cittadini”.

Birmania. Martone: accordi commerciali senza processo di pace?

Alcuni giorni fa la stampa cinese ha diffuso la notizia di un accordo di
principio tra Italia e Myanmar (Birmania) per l’importazione diretta di
legname pregiato, in particolare di tek. Le esportazioni di legname hanno
portato nelle casse dello stato birmano 377 milioni di dollari nel 2004,
equivalenti al 15 per cento del valore totale delle esportazioni birmane.
Sul caso è intervenuto il Senatore dei Verdi Francesco Martone, segretario
della Commissione diritti umani, con un'interrogazione parlamentare. "Il
Governo birmano - denuncia Martone - è una dittatura militare, isolata
dalla comunità internazionale e accusata sia dalle organizzazioni
indipendenti sia dalle Nazioni Unite sia dall’Organizzazione internazionale
del lavoro (Oil) di pesantissime violazioni dei diritti umani, quali
esecuzioni sommarie, restrizioni alla libertà di movimento e di
espressione, lavoro forzato e schiavile. Il settore del legno è uno dei più
sensibili, per quanto riguarda le violazioni dei diritti umani (lavoro
forzato) e per l’impatto ambientale che esso produce sull¹habitat della
foresta. Il Governo italiano si era impegnato ad adoperarsi per l¹avvio del
processo di democratizzazione in Birmania, non solo per un confronto,
internazionalmente garantito, tra tutte le componenti sociali del paese,
comprese le minoranze etniche e i popoli indigeni, secondo le indicazioni
delle organizzazioni dell’opposizione birmana in patria e in esilio, ma
anche per la liberazione della Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi,
illegalmente detenuta e agli arresti domiciliari. Le stesse organizzazioni
- continua Martone - hanno chiesto e chiedono ai paesi occidentali e alla
comunità internazionale di boicottare economicamente il regime, attraverso
un embargo mirato verso quei beni e prodotti, tra cui il legname, sui quali
il Governo militare mantiene un monopolio economico. Il ministro del
Commercio con l'estero e il ministro degli Esteri non ritengono opportuno
annullare immediatamente l’accordo e le trattive dirette con la giunta
militare birmana fino a che non verrà avviato un serio processo di pace nel
pieno rispetto dei diritti dei cittadini birmani?".

Iraq. Cento: unica svolta e’ ritiro soldati

“La Gad non cada nella trappola che il centro destra, Bondi in testa, sta
preparando con l’obiettivo di dividerla sul voto in Parlamento che rinnova
la missione italiana in Iraq - ha dichiarato il coordinatore della
segreteria di presidenza dei Verdi Paolo Cento. Non c’è alcuna svolta e le
stesse elezioni che hanno visto la positiva partecipazione di una parte del
popolo iracheno non hanno in alcun modo né risolto la questione di
legittimità del Governo, né avviato una transizione condivisa con tutta la
comunità irachena. Il rapimento di Giuliana Sgrena, che speriamo trovi una
soluzione positiva nelle prossime ore, è la conferma che l’Iraq è ancora
nel baratro della guerra. La Gad voti coerentemente e unitariamente contro
il decreto che finanzia la missione e respinga al mittente gli inviti
bipartisan della destra. L'unica svolta infatti può venire solo dal ritiro
dei soldati italiani e da tutte le forze d'occupazione come condivisione
per un intervento autonomo e autorevole dell'Onu".

Iraq. Pecoraro: la Gad voti no a rifinanziamento missione

"L'alleanza democratica voti in modo unitario contro il rifinanziamento
della missione italiana. Quello che è importante non è l' unità della
federazione riformista, ma della Grande alleanza che deve battere la
destra". Alfonso Pecoraro Scanio ribadisce la posizione dei Verdi sul
prossimo voto in Parlamento sulla permanenza del contingente italiano a
Nassiriya. "Non c'é nessuna ragione - sostiene il presidente dei Verdi -
per cambiare il nostro giudizio critico su una missione che è finita in
zona di guerra essendo stata, in modo surrettizio, dichiarata missione di
pace". Sulla Federazione dell' Ulivo, dopo il sì oggi della Margherita,
Pecoraro Scanio si augura che con essa "si riesca a lavorare bene e che
soprattutto abbia uno spirito unitarkjio a cominciare proprio dal voto
sull' Iraq". Il presidente dei Verdi ritiene che "sarebbe utile un vertice"
del centrosinistra non solo per discutere sull' Iraq ma per continuare nel
lavoro di definizione del programma dell' alleanza. (Ansa)

Caccia. Zanella: la Face Italia fa opera di mistificazione, lettera ai
parlamentari

“Una vera e propria mistificazione, un tentativo di piegare il Parlamento
agli interessi dei pochi cacciatori fautori della doppietta selvaggia!” La
deputata Verde Luana Zanella punta l’indice contro la Federazione italiana
delle associazioni dei cacciatori europei, la Face Italia, che “ieri in una
conferenza stampa sulla caccia ­ denuncia Zanella - ha fatto una vera e
propria operazione di mistificazione sulla riforma della caccia per
arrivare al più presto alla sua approvazione, in commissione Agricoltura.
“La Face ­ ha spiegato la deputata Verde ­ ha detto oggi due grosse bugie:
che la modifica della legge non contrasta con i principi Ue e che risponde
all’accordo fatto lo scorso ottobre con la federazione internazionale
Birdlife per la difesa degli uccelli selvatici. Zanella sulla caccia ha
inviato una lettera a tutti i parlamentari dove denuncia l’operazione
mistificatoria della Face Italia che presenta l’accordo sottoscritto il 12
ottobre 2004 a Bruxelles tra la Birdlife International, e la Face in modo
strumentale al fine di legittimare il gravissimo testo di “riforma
dell’attività venatoria di cui è relatore l’On.Onnis. “Per questa
strumentalizazione ­ prosegue Zanella ­ la Face ha ricevuto formale diffida
dagli uffici legali di Birdlife-International. Infatti, l’accordo
sottoscritto nell’ottobre scorso aveva la finalità di rafforzare la
conservazione degli uccelli selvatici, inasprendo la lotta al bracconaggio
e disciplinando l’attività venatoria, esattamente il contrario ­ spiega ­
di quello che si prefigge il testo Onnis”. “Tutto questo ­ conclude Zanella
- è inaccettabile,. I Verdi insieme a tutto il Centro sinistra, e con
Rifondazione Comunista, già da due anni hanno preso già chiaramente
posizione con un documento comune che difende l’attuale legge sulla fauna e
sulla caccia. Qualche isolata voce contraria è espressione solo di se stessa”.

Ilaria Alpi. Pecoraro: dimissioni se Taormina non si scusa

Dimissioni dei Verdi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla
morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin se il presidente della stessa
commissione, Carlo Taormina, non si scuserà per le perquisizioni compiute
ad alcuni giornalisti. Lo ha annunciato il presidente dei Verdi, Alfonso
Pecoraro Scanio, partecipando alla conferenza stampa sul caso, alla quale
erano presenti, tra gli altri, il giornalista Maurizio Torrealta, che è uno
dei perquisiti, il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi ed i
parlamentari Giuseppe Giulietti e Mauro Bulgarelli. I Verdi componenti
della commissione si sono già sospesi subito dopo la notizia della
perquisizione. Pecoraro Scanio ha annunciato che in caso di mancate scuse
il suo partito si rivolgerà al presidente della Camera, Pier Ferdinando
Casini, perché chieda alla Giunta del regolamento di verificare se questo
tipo di persecuzione corrisponde ad un attacco alla libertà di stampa.
Intanto anche i due giornalisti di Famiglia cristiana, Barbara Carazzolo e
Luciano Scalettari, consulenti della commissione, hanno annunciato nel
corso della stessa conferenza le proprie dimissioni perché "non messi più
in condizione di poter dare un contributo". Pecoraro Scanio ha parlato di
scuse come di un "atto parzialmente risarcitorio", di un atto "sbagliato,
anomalo in personaggi tanto garantisti. Vediamo - ha aggiunto - se il
professor Taormina si ricorda del garantismo". Il leader dei Verdi ha
sottolineato che "il problema non è se la Commissione possa disporre
perquisizioni, perché può farlo, ma se possa usare le perquisizioni per
cambiare il meccanismo d'inchiesta, per orientare". Secondo Pecoraro "si
poteva semplicemente chiedere invece di adottare un atteggiamento
intimidatorio"; e riferendosi al giornalista Maurizio Torrealta: "Siamo di
fronte ad una persona sempre disponibile, che è sempre stata attiva per
tentare di fare luce sul caso, e che è tra quelle le quali chiesero al
presidente della Camera Casini di istituire una commissione sul caso di
Ilaria Alpi". Pecoraro Scanio ha letto nell'aula di Montecitorio dove si è
svolta la conferenza stampa, alcuni brani di un messaggio che Carlo
Taormina ha inviato ai Verdi dopo la loro autosospensione, sottolineando il
passaggio in cui il presidente della Commissione sostiene di "condividere
integralmente i principi" che hanno suscitato le contestazioni dei Verdi.
(Ansa)

Uranio. Boco: singolare che le nomine commissione siano arrivate dopo
conferenza stampa

"Tana per Schifani. Certo e' singolare che solo oggi, a seguito della
denuncia presentata da alcuni esponenti dell'opposizione in una conferenza
stampa, il senatore Schifani abbia provveduto a nominare i membri del suo
gruppo per la commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito". Questo
quanto dichiara il presidente dei senatori Verdi Stefano Boco. "Siamo
comunque lieti di sapere che una conferenza stampa sia riuscita, in qualche
modo, a smuovere le sensibilita' di Forza Italia". Il senatore Schifani
"avrebbe potuto consegnare al presidente del Senato, Pera, la lista con i
nominativi gia' il 17 novembre - continua Boco - ma evidentemente questa
Commissione per il presidente del gruppo di Forza Italia non e' stata mai
considerata una priorita', come invece e' accaduto per tanti provvedimenti
'ad personam' approvati, in tutta fretta, da questo Parlamento". "Mi auguro
che i rappresentanti di Forza Italia che faranno parte della Commissione
d'inchiesta possano smentire con il loro lavoro questa nostra impressione -
conclude Boco - adesso sapremo la verita'". (Dire)

Giustizia. Cento: Castelli rispetti sentenza Lecco

"Il ministro della Giustizia Castelli farebbe bene, per la funzione che
ricopre, a rispettare la sentenza di Lecco e ad evitare di aprire un nuovo
scontro contro l'autonomia e l'indipendenza della magistratura". Lo afferma
il deputato Verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia
della Camera, a proposito delle dichiarazioni del Guardasigilli a Radio
Padania. "Pensare che la magistratura debba decidere non in base al diritto
ma secondo un presunto comune sentire dell'opinione pubblica - osserva
Cento - significa promuovere l'idea di uno Stato etico, autoritario, al di
fuori delle regole del diritto". (Ansa)

Carceri. Zanella: interrogazione parlamentare dei Verdi

"Presenteremo una interrogazione parlamentare per chiedere al Governo cosa
intende fare per risolvere i problemi delle carceri". Lo ha detto il
deputato dei Verdi Luana Zanella, presente al sit-in di protesta
organizzato dal Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria) davanti al
carcere di Regina Coeli, a Roma. "Porto la solidarietà dei Verdi - ha
aggiunto - rispetto a una protesta che solleva problemi arcinoti rispetto
ai quali questo Governo non ha dimostrato alcun impegno. Ho visitato tante
carceri, anche del nord, e la situazione è drammatica ovunque. E' chiaro
che la condizione dei lavoratori che oggi protestano è direttamente
connessa alla condizione dei detenuti. Per questo presenteremo una
interrogazione parlamentare e mi farò promotrice di una visita in questa
struttura per renderci conto ancor meglio della situazione esistente". Il
vicesegretario regionale del Sappe, Nicola Maselli, ha intanto annunciato
uno sciopero della fame, a partire da oggi, contro "le disfunzioni della
casa circondariale". In prima linea, tra le tante questioni, quella degli
organici e i turni massacranti. A Regina Coeli -ha detto- per 1000 detenuti
ci sono solo 350 agenti, divisi in tre turni: 9 detenuti per ogni agente".
(Ansa)

Islam/Forleo. Cento: la politica faccia passo indietro

“Non c’è dubbio che i commenti di molti politici, anche con importanti
incarichi istituzionali, sulla sentenza del Gup Forleo sono andati ben
oltre il legittimo diritto di critica, creando un clima strumentale e di
delegittimazione dell’autonomia della magistratura”. Lo dice il
vicepresidente della commissione Giustizia della Camera, il verde Paolo
Cento, il quale precisa “di non voler entrare nel merito della querela del
magistrato milanese, atto discrezionale ed individuale. Tuttavia - aggiunge
- la politica, e quanti in quelle ore hanno fatto dichiarazioni
propagandistiche, facciano un passo indietro, nel rispetto dell’autonomia
della magistratura”.

Elezioni Calabria. Verdi: subito aggregazione contro legge truffa

“La battaglia politica contro la legge truffa che istituisce lo sbarramento
al 4% per le elezioni regionali e che ci ha visti protagonisti, insieme
alle altre forze politiche in Consiglio regionale, non va dispersa: sono
molti i punti programmatici che legano i Verdi ai partiti della sinistra”.
Lo ha dichiarato Diego Tommasi, responsabile nazionale politiche enti
locali dei Verdi. “Su queste basi ­ ha continuato Tommasi - e da un forte
confronto programmatico, si può e si deve costruire un’alleanza elettorale
che abbia anche il merito di far uscire dagli steccati di logiche settarie
alcuni personaggi. Dobbiamo essere aperti, affinché chi si riconosce nelle
linee programmatiche consegnate e da consegnare al candidato presidente
Loiero possa far parte compiutamente di questo progetto politico che ha
tutti gli elementi per divenire un punto di riferimento dei calabresi nelle
istituzioni”. “Le forti iniziative ­ ha aggiunto Tommasi - portate avanti
in Consiglio regionale dai Verdi e da pochi altri non sono state fatte per
la difesa del singolo, bensì per un alto principio democratico e
partecipativo sancito dalla nostra Costituzione e la nostra azione è stata
rivolta proprio a quelle forze politiche e della società civile che
volevano e che vogliono dare un contributo al centrosinistra senza cedere
alle lusinghe di mere logiche di potere, ma per far uscire la Calabria
dagli anni bui nei quali il centrodestra l’ha relegata”. “E’ del tutto
evidente ­ ha concluso Tommasi - che l’aggregazione non potrà essere
sancita senza il rispetto della storia movimentista, della tradizione,
della cultura ambientalista e senza la presenza del simbolo ‘Verdi’ e che,
alla luce del risultato delle elezioni europee, è inevitabile”.

Toscana. Roggiolani a Fallaci: venga a vedere integrazione tra italiani e
musulmani moderati

Il consigliere regionale dei verdi in Toscana Fabio Roggiolani ha inviato
una lettera a Oriana Fallaci invitandola a ''fare una passeggiata insieme a
lui a Colle Val d' Elsa'' per vedere ''quanto sia armonica e all' insegna
dell' integrazione la convivenza tra cittadinanza e immigrati musulmani
moderati''. L' iniziativa di Roggiolani prende le mosse - ha spiegato ai
giornalisti - dalle considerazioni espresse dalla Fallaci contro l'Islam e
contro il progetto di una moschea che l'amministrazione di Colle Val D'
Elsa sta perseguendo. In particolare, l'esponente dei Verdi si riferisce
all' ultima fatica letteraria ''Intervista a se' stessa'' nella quale la
Fallaci confuta la tesi secondo cui esiste un Islam moderato. ''Proprio a
Colle Val d' Elsa - scrive nella lettera -, citta' civilissima che Lei
conosce benissimo, dove la qualita' della vita non e' certamente inferiore
rispetto ad altre realta' piu' conosciute ed apprezzate, proprio a Colle le
poche persone contrarie alla convivenza e alla integrazione risultano
essere una esigua minoranza, alcuni di coloro che negli anni '50 e '60 vi
sono emigrati da altri territori piu' sfortunati del nostro Paese e che
oggi rappresentano i piu' tenaci avversari di un processo ineluttabile.
Mai, dico mai, sono successi fatti malavitosi, a testimonianza di una
felice integrazione tra culture ed ambienti diversi''. La lettera si
conclude con una invocazione: ''La prego, signora Fallaci - scrive
Roggiolani -, metta da parte l' orgoglio, l' animosita', la rabbia e voglia
dedicare la Sua grande cultura, la Sua smisurata passione, il Suo
autorevole pensiero al servizio del Paese, un Paese che, oggi sempre piu',
ha veramente bisogno di ritrovare ideali di rispetto e civilta'''. (Ansa)

Bergamo. Cortiana: un'altra aggressione ai Centri Sociali

“Dopo l'incendio ad opera di ignoti nel periodo natalizio, dopo
l'aggressione di Brescia di alcuni giorni fa, siamo ancora a commentare la
grave aggressione subita tra sabato e domenica dal centro sociale Paci'
Paciana, dove probabilmente con una bottiglia molotov, sempre ignoti hanno
dato fuoco ad una automobile di fronte al centro, dove addirittura dormiva
una persona. Abbiamo rischiato la tragedia." Dichiara il senatore erde
Fiorello Cortiana "Sono molto preoccupato, perché potremmo trovarci, in
Lombardia, di fronte ad una vera e propria strategia di violenza politica
che eliminerebbe l'agibilita' democratica per le forze dissenzienti, e non
mi sembrano credibili, pur con il pieno rispetto per chi indaga,
fantomatiche piste interne. Ho inviato una lettera al Ministro Pisanu -
conclude Cortiana - condividendo con lui la mia preoccupazione, perche' e'
necessario un intervento coordinato di tutte le forze dell'ordine per
evitare il protrarsi di questa situazione."

Caccia. Lipu: la modifica della Legge 157 calpesta l’UE

<<Com’è possibile affermare che la riforma della 157 non contrasta con le
norme dell’ue e con l’accordo di Bruxelles?>>. E’ quanto si chiede la LIPU
in replica agli argomenti emersi dalla conferenza stampa della FACE Italia
che, ieri mattina presso la Camera dei Deputati ha presentato
unilateralmente l’accordo sulla Direttiva Uccelli sottoscritto nell’ottobre
scorso a Bruxelles da Birdlife International. La proposta di legge
italiana, per fare solo alcuni esempi, introduce nel testo ufficiale due
specie fuori allegato (2/II) della Direttiva, e dunque non cacciabili. E’
peraltro singolare che nei subemendamenti presentati dallo stesso relatore
della legge, tali specie (assieme alle Oche) vengono espunte, a
dimostrazione di quanto la LIPU e le altre associazioni, nonché l’Istituto
nazionale per la Fauna Selvatica, hanno per mesi sostenuto. Dunque, tutto
in regola? Niente affatto, perché esclusa una specie protetta se ne
inserisce un’altra (il Francolino di monte), riproponendo la chiara
violazione della Direttiva. Ancora, la proposta di legge prevede
l’estensione dei periodi di caccia, oltre i limiti consentiti dalla UE, per
un alto numero di specie, tra cui la Moretta (30 giorni oltre il
consentito), la Canapiglia (30 giorni oltre il consentito), la Beccaccia
(30 giorni), la Folaga (40 giorni), il Tordo Sassello (40 giorni) fino al
Merlo, la Cesena e il Tordo bottaccio, resi cacciabili addirittura 50
giorni oltre il limite imposto dall’ue. Si tratta insomma di violazioni
talmente evidenti, della Direttiva e dei suoi annessi, che la procedura di
infrazione europea contro l’Italia sarà praticamente automatica. Senza
parlare inoltre della gravissima questione delle depenalizzazioni, in
violazione, tra l’altro, di una decisione del Consiglio dell’ue del 2003
che chiama gli Stati ad una legislazione ancora più severa nei confronti
dei reati contro l’ambiente, la natura e egli animali selvatici. <<La
violazione della norme comunitarie ­ afferma Danilo Selvaggi, Responsabile
Rapporti Istituzionali LIPU-birdlife Italia - è chiara come la luce del
sole. Ma altrettanto evidente è il tradimento dello spirito e della lettera
dell’accordo di Bruxelles in cui sono proprio questi i temi affrontati:
rispetto della Direttiva europea (artt. 1 e 2), rafforzamento degli
strumenti legali per la protezione degli uccelli (art. 2), tutela delle
specie a rischio (art. 7), rafforzamento degli strumenti di controllo e
repressione delle illegalità (art. 8), rispetto stringente dei dati
scientifici (art. 6) cui le pratiche di caccia devono subordinarsi. Basta
confrontare questi punti con il testo di modifica della legge per coglierne
la clamorosa divergenza>>. E’ questo che la LIPU ha scritto a FACE Italia,
in una lunga lettera del dicembre scorso, chiedendo un chiaro
pronunciamento sulle modifiche da parte di FACE Italia, che però continua a
sostenere, nonostante tutto e contro il parere della totalità degli
interlocutori, la riforma della legge . <<La stessa Birdlife International
­ continua Selvaggi - ha ufficialmente e più volte argomentato la propria
contrarietà alle modifiche, scrivendo persino ai Presidenti Berlusconi,
Casini, De Ghislanzoni, e sottolineando come, appunto, la modifica della
legge vada in direzione contraria all’accordo sulla Direttiva Uccelli. E’
ora che il tempo delle mistificazioni finisca e si rinunci una volta per
tutte al pericolosissimo tentativo di smantellare la 157>>.

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